La pillola del buon senso

di Fiorenzo Sartore

No, grazieCredo che una delle esperienze più tristi per ogni enofilo serio sia osservare un collega che esagera con l’alcol. E’ raro ma non impossibile, e quando succede mi chiedo sempre cosa scatena questo feroce impulso autodistruttivo. Problemi personali,  scarso controllo di sé, alla fine cause ed effetti si mescolano. Resta solo una gran tristezza.

Come si esce da questa condizione? Probabilmente risolvendo i problemi che stanno dietro al comportamento autodistruttivo – oppure con la chimica. Baclofen, per esempio: in America questo medicinale sta avendo qualche tipo di successo. Nato come antispastico, in modo quasi casuale ha mostrato di poter inibire il desiderio compulsivo di bere tipico dell’alcolista. Lo studio sul medicinale è in corso, anche se molte testimonianze sembrano significative: per esempio quella del cardiologo francese Olivier Ameisen, che in un libro (The End of My Addiction) ha raccontato come l’assunzione di baclofen, in 5 anni, lo abbia riportato ad un consumo di alcol moderato.

L’elemento singolare del baclofen sembra appunto questa capacità di inibire il desiderio senza azzerarlo: l’alcolista non smette di bere, ma beve raramente, solo in occasioni sociali, ed in misura moderata. Se questo fosse accertato, avremmo trovato la pillola del buon senso. Nel frattempo il medicinale viene testato anche su altre forme di addiction: droga, cibo. Pure sulla dipendenza oh-so-american da sesso. Della quale, a dire il vero, non ci preoccupavamo per niente.

[Immagine: Time.com]

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

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