Vino e salute, smettiamola una volta per tutte

Vino e salute, smettiamola una volta per tutte

di Jacopo Cossater

Ho pensato a questo post mentre leggevo il report pubblicato su Winenews del convegno che si è tenuto qualche giorno fa a Orvieto dal titolo “A tavola con la scienza: la salute dell’uomo passa anche dal legame con la natura e i suoi prodotti”.

Un appuntamento dal sapore istituzionale introdotto dal presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella, “sul palco medici e specialisti ed enologi e protagonisti del mondo del vino che hanno evidenziato la necessità di raccontare l’importanza del legame tra la salute dell’uomo e i prodotti della natura e del territorio, sottolineando la necessità di un rapporto corretto e responsabile con il vino che non è generalmente percepito come potenzialmente pericoloso dal punto di vista sanitario”. Un paio i passaggi che mi hanno colpito:

  • Si è, quindi, parlato di malattie e dipendenza con Massimo Bracaccia, direttore del Dipartimento Area Medica Ausl Umbria n. 2, specialista in Endocrinologia e Medicina Interna, per cui (…) “il vino, con i suoi polifenoli (flavonoidi, in particolare) abbassa i rischi cardiovascolari, ha effetti anti infiammatori.”
  • Esistono motivazioni diverse tra bevitori moderati e dipendenti e Gelsomina Leone, pediatra, spiega come “nei ragazzi, l’alcol è sinonimo di diventare grandi. Questa equazione va eliminata tramite la conoscenza e l’educazione alla campagna e alla produzione dei prodotti agricoli, tra cui anche il vino.”
  • Nozioni confermate dal cardiologo ed internista, già direttore della Cardiologia Ospedale di Cortona Franco Cosmi: “molti studi fatti nel tempo hanno dimostrato che 1 o 2 bicchieri di vino al giorno riducono la mortalità complessiva per le malattie legate alla cardiopatia ischemica: il vino non aumenta e non riduce la mortalità complessiva legata a cardiopatia ischemica (in che senso? nda).

E ancora:

  • Per stare bene bisognerebbe applicare la legge numerica 0-1-5-25-30: 0 sigarette, 1 bicchiere di vino (cioè 1 bicchiere di vino è addirittura consigliato? nda), 5 porzioni di frutta, verdura e legumi, 25 Bmi, 30 minuti di attività fisica. Seguendo queste regole diminuisce la demenza senile e il diabete e si allunga l’aspettativa di vita di 14 anni.”

Vino e salute

Una tavola rotonda che per forza di cose, visto anche il grande eco mediatico che ha avuto nelle scorse settimane, si è aperta con alcuni riferimenti alla recente allerta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità relativa ai pericoli legati al consumo di alcol, e quindi anche di vino. Un documento elaborato durante una riunione a Tel Aviv, in Israele, dal titolo “European framework for action on alcohol 2022-2025” (qui, apre PDF). Un paper che al suo interno contiene alcune linee guida assolutamente non obbligatorie, sono solo consigli rivolti a tutti i governi, per incentivare un consumo più consapevole nella popolazione. Tra questi la cosa che in Italia ha fatto più scalpore e che ha portato a diversi titoli un po’ allarmati: la possibilità di valutare un’indicazione di pericolo in etichetta.

Parentesi: mi aveva colpito, come reazione a questo documento, anche una dichiarazione del governatore Piemonte Alberto Cirio riportata da Repubblica: “L’Organizzazione mondiale del Turismo intervenga per mandare un messaggio forte nel ribadire che il vino non è alcol, non è pericolo: è cultura, alimento, territorio”.

Chissà se un giorno sarà possibile far passare questo concetto in maniera diversa: il vino è certamente cultura, alimento, territorio MA è anche una bevanda alcolica che può fare grossi danni, ci si può girare intorno quanto si vuole ma l’alcol è cancerogeno, ed è di gran lunga (dopo l’acqua) la sostanza più presente in un bicchiere di vino. Coniugare questi due messaggi non è contraddittorio, credo: viva il vino ma con moderazione, bevanda che se abusata fa certamente male e che a piccoli dosi può migliorare il nostro umore e di conseguenza la nostra qualità della vita. È tutto qui.

Argomento affrontato anche dal New York Times in un recente pezzo che spiega perché in termini di salubrità (non di impatto ambientale, non di etica produttiva, solo di effetti sul corpo umano) il vino naturale non sia necessariamente migliore del vino cosiddetto convenzionale. Un pezzo che si chiude così, mettendo mi auguro la parola fine a ogni possibile discussione sull’assurdo binomio vino e salute:

Indipendentemente da come viene prodotto, il vino – o qualsiasi bevanda alcolica, se è per questo – può causare danni significativi. La manciata di studi che hanno suggerito come un consumo moderato di vino possa avere alcuni benefici, come il miglioramento della salute del cuore o l’abbassamento del colesterolo, sono stati nella migliore delle ipotesi inconcludenti. E i rischi per la salute – cancro, ipertensione, malattie cardiache, ictus, malattie del fegato e demenza, solo per citarne alcuni – sono numerosi e ben documentati.”

Jacopo Cossater

Docente di marketing del vino e di giornalismo enogastronomico, è specializzato nel racconto del vino e appassionato delle sue ripercussioni sociali. Tra gli altri, ha realizzato i podcast Vino sul Divano e La Retroetichetta, collabora con l'inserto Cibo del quotidiano Domani e ha cofondato il magazine cartaceo Verticale. Qui su Intravino dal 2009.

24 Commenti

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vinogodi

circa 1 anno fa - Link

... boh ... interessante ma tutto risaputo , se non addirittura scontato. E' anni che ne parliamo anche su questi lidi ( anche di recente) e non mi sembrano conclusioni tanto diverse da quanto argomentiamo con buona soluzione di continuità e frequenza . Potremmo discutere per ore e farci un seminario "Intravinico" ...

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Alessandro Morichetti

circa 1 anno fa - Link

Marco, tutto vero. Peccato che la posizione sul tema di tanta parte del mondo del vino sia semplicemente imbarazzante e quasi ogni convegno/articolo/intervista non manca di ricordarcelo. Che qui non sia così può solo farci piacere.

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vinogodi

circa 1 anno fa - Link

... se l'obiettivo è "aprire gli occhi" perchè le credenze deviate sono lungi dall'essere estirpate , ci può stare . D'altronde , l'ignoranza diffusa sui temi cibo/salute è talmente reale , che un remember cadenzato da buona frequenza ha anche uno scopo sociale di corretta informazione e ci sta. Che l'alcool abbia causa - effetto mutagenico è consolidato da decenni . Meno del fumo oppure di alcuni oligoelementi che assumiamo , per fortuna, in quantità non significative. Ma nulla come l'alcool ha capacità benefiche oppure dannose legate all'aspetto quantitativo . Tanto da creare alcool/ipocondria oppure alcool/euforia . Chi beve moderatamente , salvo non abbia patologie in atto , trae vantaggio , non solo psicologico . Chi ne abusa , si espone ad un fattore di rischio elevato . Dov'è la novità? PS: spero che chi ha inventato la baggianata del "vino naturale" abbia il buon senso di specificare che l'agricoltura sostenibile e la salvaguardia ecologica è il fine , non la salute del consumatore ...

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Stefania

circa 1 anno fa - Link

REMINDER. grazie

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valentino

circa 1 anno fa - Link

eppure gli ultimi studi sono molto più completi e dimostrano con chiarezza che non è solo l'effetto mutagenico il problema. Dire che viene ricordato troppo è falso, basta aprire qualunque quotidiano per trovare articoli su come faccia bene bere vino. Bere alcol è associato con un incremento di rischio di diverse patologie a praticamente qualunque quantità https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(18)31310-2/fulltext Infatti gli autori di questa metanalisi, concludono "The widely held view of the health benefits of alcohol needs revising, particularly as improved methods and analyses continue to show how much alcohol use contributes to global death and disability. Our results show that the safest level of drinking is none." Paradossalmente invece il caffè che ha l'effetto opposto e bere più di 4 espresso al giorno è dimostrato portare benefici alla salute (https://www.bmj.com/content/bmj/359/bmj.j5024.full.pdf) , è molto più demonizzato dalla stampa Detto questo per chiarezza informativa , ognuno è libero di bere come crede. Io stesso bevo, ma recentemente ho smesso di consumarlo durante la settimana e ho rimosso tutti i superalcolici. Infine condivido il messaggio che chi associa il vino naturale al concetto di salubre o benefico è un ignorante, se va bene, o un mascalzone, sa va male.

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Gingergasnoise

circa 1 anno fa - Link

Credo che ci sia una precisa volontà di attaccare il nostro bene amato vino. Che dire allora di bevande gassate ...cibo spazzatura in generale, grassi idrogenati contenuti praticamente su tutto e disponibili sui supermercati di tutto il mondo. Tra l'altro viste le diminuzioni dei volumi degli ultimi anni, in paesi come l'Italia ha poco senso parlare di rischi per la salute ( eccessi esclusi ovviamente)

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hakluyt

circa 1 anno fa - Link

Eh sì, c'è sicuramente un complotto delle lobbies delle bevande gassate... Che Dio stramaledica l'anidride carbonica !!!

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Gingergasnoise

circa 1 anno fa - Link

....ehh...Con me non cela faranno.... continuo a mettere a repentaglio la mia salute con calici di velenosissimo vino...

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Diego Della

circa 1 anno fa - Link

Purtroppo il vero effetto dell'alcol sulla nostra salute si basa solo su studi osservazionali, retrospettivi o su ragionamenti farmacologici: non esistono ad oggi studi randomizzati (Rct) che ci spieghino veramento che effetti possa avere. Fino a che non avremo un Rct non potremmo mai dare delle risposte definitive in merito, ma fare solo delle ragionevoli supposizioni.

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marcow

circa 1 anno fa - Link

Condivido l'articolo e la linea editoriale che Intravino segue da tempo su questo argomento che, si badi, è scomoda all'interno del mondo del vino. Infatti i maggiori wine blog italiani evitano di parlarne. _____ Il futuro è dei vini senza alcol? Considerando l'aumento dei consumi e la pubblicità sempre più presente nei media sembrerebbe di si. Anche se sono consapevole dei rischi legati al consumo di alcol per me è il componente più importante del vino e senza alcol non possiamo più parlare di vino. Secondo me si avrà anche un forte sviluppo dei cd. Vini Artificiali che, invece, hanno nell'alcol l'unica sostanza non artificiale. Detto questo ho rispetto per chi decide disposizione bere vino senza alcol per motivi salutistici e per chi beve o berrà vini artificiali per motivi...economici. La soluzione migliore, forse, potrà venire dall'Ingegneria Genetica quando sarà possibile modificare i geni per aumentare nei bevitori la tolleranza e la resistenza alle patologie collegate all'alcol. PS Per concludere io continuerò a bere vino, quello che contiene alcol, con moderazione. Quindi, anche se ho un'opinione sui rischi per la salute diversa, bevo vino come alcuni commentatori che invece hanno espresso dubbi e scetticismo. Forse(ma non sempre) l'unica differenza è nella quantità da bere al giorno. Allora a che serve parlare dei rischi, direte voi? Aumenta la consapevolezza.

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weareblind

circa 1 anno fa - Link

Articolo molto ben scritto. Io ho forti perplessità però sulla base dell'articolo. Ovvero: l'alcol etilico fa male, è oggettivo, ma invece il bicchiere di vino visto nel suo complesso? Ok, mi nego i fritti, gli alcolici, i formaggi, i dolci, i grassi saturi, i ragù. Vivrò di più, o gli effetti stressogeni faranno peggio? E se vivrò di più, gli anni in più saranno qualitativamente superiori? Mi pare una visione troppo parziale, prendere un bicchiere al giorno e dure che è cancerogeno. Se no avremmo milioni di morti per questo motivo e così non è.

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Omikelet

circa 1 anno fa - Link

La dannosità dell’alcol è molto più alta del beneficio delle molecole antiossidanti contenute nel vino. A quantità di alcol molto basso (un bicchiere al giorno) tale sbilanciamento non crea praticamente problemi , più aumenta la quantità di alcol più la forbice si apre, superati i 50-60 grammi al giorno l’alcol diventa né più né meno una sostanza tossica.

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Sisto

circa 1 anno fa - Link

Esprimiamolo meglio, dato che l'etanolo è "una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena [omissis]"
(https://www.salute.gov.it/portale/alcol/dettaglioContenutiAlcol.jsp?lingua=italiano&id=2346&area=alcol&menu=vuoto).

Anche 1 microgrammo di una sostanza tossica è, ipso facto, tossico. Gli effetti della tossicità è un'altra questione.

Invece, la miscela denominata "vino" (e la birra? ricordo che nel mondo è N volte più consumata del vino) contiene una frazione della sostanza tossica alcol, quindi la tossicità è frazionata, ma è pur sempre tossicità, qualsiasi sia il volume della detta miscela ingerito.

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weareblind

circa 1 anno fa - Link

Non si discute della tossicità, ma di quale sia una grammatura di alcol bevibile a vita senza effetti.

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Giorgio

circa 1 anno fa - Link

Il ragionamento è volutamente parziale, fuorviante e poco scientifico nel suo insieme. Mio zio medico di paese di tanti anni fa, che conosceva ma non pontificava che aveva capito il senso della vita mi diceva " il vino è la medicina della vita". Molti anni dopo ebbi modo di capirne il significato.. In un momento tragico della mia vita due bicchieri di vino la sera assieme a mio figlio mi salvarono la vita. Il vino bevuto in modica quantità e con gioa diventa l'anestetico della vita e ciò è immensamente più salutare del danno che può causare. Lascio a gente come lei pontificare e dare cattivi consigli, a noi poveri zoticoni mortali scegliere come vogliamo morire, sicuramente non con le bibite gasate o facendo indigestione di acqua.

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Beppe

circa 5 mesi fa - Link

Bravo !

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marcow

circa 1 anno fa - Link

Stimolato da Weareblind: "Ok, mi nego i fritti, gli alcolici, i formaggi, i dolci, i grassi saturi, i ragù. Vivrò di più, o gli effetti stressogeni faranno peggio? E se vivrò di più, gli anni in più saranno qualitativamente superiori?" e Giorgio aggiungo: ____ L'Uomo Contemporaneo, lo sappiamo, dà molta importanza all'Esteriorità, all'Apparire, al Look ecc ... Il Maschio Contemporaneo si depila, si fa le sopracciglia. È un boom di Palestre e di...palestrati e palestrate. È un boom di Tatuaggi. Ci facciamo tatuare Tutto in Tutte le parti del Corpo. __ L'Uomo Contemporaneo è diventato anche Salutista. È un boom di Diete. C'è stato il boom dei Vegani inimmaginabile fino a pochi anni fa. __ L'Uomo Contemporaneo vuole arriva a 110 anni. __ E, soprattutto, vuole arrivare a 110 anni in Perfetta Salute e ... con un Aspetto Esteriore che quando amici e conoscenti lo saluteranno per l'ultima volta, si meraviglieranno e diranno: "Ma come se li portava bene, gli anni! È bellissimo" E, questo, se potrà ascoltarci, gli farà un immenso piacere.

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vinogodi

circa 1 anno fa - Link

...Cito Marcow perchè è sempre fonte , personale, di riflessione ... nel bene o nel male . Ma la discussione è sempre un bene , anche se in questo caso non condivido per nulla : " ...Il Maschio Contemporaneo si depila, si fa le sopracciglia. È un boom di Palestre e di...palestrati ..." RISPONDO: ... ma davvero metti le due cose sullo stesso piano ? Il boom di palestre ... e palestrati , dico "BEN VENGA" , anche se , in degenerazione concettuale, per ragioni narcisistiche . Meglio se salutistiche . Farsi le sopracciglia o depilarsi e alzare 150 q.li a seduta , non è proprio la stessa cosa ... fidati...

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marcow

circa 1 anno fa - Link

Vinogodi, in questo tipo di commento un po' di esagerazione ci stava. Chiaramente il rischio è di generalizzare. Nella realtà non divido il mondo in palestrati e non palestrati o depilati o non depilati ecc... E chi sta da una parte è il cattivo e chi dall'altra il buono. Cerco sempre di vedere cosa c'è DENTRO un corpo, palestrato o non palestrato. Ho esagerato dei fenomeni sociali che caratterizzano la società contemporanea. PS Mi sembra di aver espresso più volte simpatia e stima(venendo anche criticato) verso Vinogodi perché esprime dei contenuti che condivido(v articolo sulla retribuzione dei lavoratori delle Colline del Barbaresco e tanti altri). Il fatto che faccia attività fisica è ininfluente. Ti saluto cordialmente.

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Alessandro Sbarbada

circa 1 anno fa - Link

articolo ammirevole, di grande onestà intellettuale. Complimenti sinceri, anche per il coraggio.

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Paolo A.

circa 1 anno fa - Link

Sentir parlare nel 2022 di benefici cardiovascolari legati al consumo di vino è semplicemente ridicolo. Sembra di tornare agli anni 50, quando medici prezzolati sulle tv USA magnificavano i benefici del tabacco. Sappiamo tutti come è andata a finire.

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Sisto

circa 1 anno fa - Link

Ricordo che 5-6 anni fa quando qui commentavo citando fonti autorevoli, umile tra gli umili, le considerazioni (stra risapute) dell'articolo o c'erano i soliti giochini da asilo nido ("eh allora l'inquinamento" o " i grassi fanno più male" e altri arguti rilievi analoghi) o considerazioni di altissima speculazione ("tanto si dovrà pur morire di qualcosa") o non richiesti, seppur assai preziosi, consigli ("allora fai senza bere") o, i peggiori, quelli negazionisti.

Il principale problema, e concordo con chi l'ha osservato, è che presso il fastoso mondo del vino discutere, pacatamente e con fonti scientifiche alla mano, dei danni da etanolo (cancerogeni in testa, anche senza quantità di soglia accertata) è tabù. Tanto se il/la influencer o il marketing del produttore o il mescitore dice che fa bene, vuol dire che fa bene, o no?

Ad ogni modo ottimo il contributo fuori dal coro di Intravino e i commenti di Vinogodi, Marcow, Paolo A., Omikelet e Valentino (finalmente gente che cita fonti degne, non quelle delle conventicole).

Dai che tra qualche settimana faremo la solita risata annuale (dopo il consueto articolo sulla biodinamica) per gli elevati contributi del tipo ("eh certo, se la usano in Borgogna, col cavallo, quelli che fanno le bottiglie da 1500 €...(quello sull'effetto-acclarato, senza tema di smentita, dai sommelier- dei sassi o dell'inodore gesso sugli odori/aromi del vino, è già passato...)

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Rolando

circa 1 anno fa - Link

A me fa quasi ridere la faccenda del resveratrolo. Un vino rosso contiene circa 2,8 mg/litro di resveratolo, e in caso di cure ne viene consigliata una dose superiore ai 25 mg, con una concentrazione superiore ai 10 mg per litro di sangue. In pratica, bisognerebbe bere dagli 8 ai 9 litri di vino al giorno per vedere qualche effetto del resveratrolo sulla propria salute. Spingere a diminuire il consumo di alcolici non è per niente sbagliato: la normativa OMS non parla di vino, ma parla di alcolici, quindi anche drink, birre e superalcolici. Insomma, non è che tutto il mondo ce l'ha con l'Italia, eh.

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Alberto

circa 1 anno fa - Link

Trovo francamente difficoltà a comprendere il senso di un post simile. L' alcool bevuto tal quale ed in quantità significative e' un veleno, basti guardare le frasi di rischio su di un reagentario qualsiasi... ma io mi sono laureato 20 anni fa e la cosa era nota. E' noto che anche gli effetti psicotropi - prima che abbia il tempo di avvelenare - possono essere potenzialmente letali. D'altronde non si può chiedere a nessuna filiera produttiva di mettersi un cappio al collo e tirare la corda... D'altronde I'OMS ha ufficialmente dichiarato guerra e quindi, plausibilmente, la X, o forse quella dei millennials, sarà l'ultima generazione ad avere un rapporto quotidiano e naturale con il vino (ma non solo), al netto delle devianze che ogni fenomeno comporta... Poi ci saranno le auto, le moto, le bici, gli sport - più o meno estremi - e così via... In ogni caso nell'uItra longevo Cilento, patria della dieta mediterranea, due/tre bicchieri di vino al dì facevano parte dell'alimentazione... spero di eleggervi domicilio, a fine carriera...

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