Vini di cui vale la pena scrivere: il Romagna Sangiovese Superiore 2014 di Noelia Ricci

Vini di cui vale la pena scrivere: il Romagna Sangiovese Superiore 2014 di Noelia Ricci

di Gianluca Rossetti

Ho perso la vena. Vittima ennesima della distorsione cognitiva nota come effetto Dunning-Kruger, per cui individui poco capaci tendono a sopravvalutare le proprie abilità, mi accorgo a cadenza bimestrale che, nonostante ogni tentativo, perdo periodicamente interesse per qualunque argomento, perfino quelli che pensavo destinati ad appassionarmi una vita. Quindi, evidentemente, scriverne che senso ha? Prima di svanire, porgo due domande.

In definitiva cosa andiamo cercando in un vino? Una voce che gli è propria o la capacità di venire incontro al degustatore, titillandone l’ego?

Non amo le degustazioni alla cieca e in genere le detesto quanto quelle guidate. Le prime richiedono troppo impegno, le altre troppo poco. Per non limitarmi all’assaggio edonistico, divertente ma non abbastanza didattico, e anche per metter un po’ di pepe, ricorro a un sistema: provare un vino che non conosco, pescato a caso in enoteca, assaggiandolo prima di aver letto profilo aziendale, valutazioni medie e scheda descrittiva. Espediente grazie al quale evito il buio pesto ma allo stesso tempo non ho informazioni dettagliate su cui impigrirmi. A volte va male: perché la bottiglia non è in ordine o perché nulla di quanto dice mi viene incontro. Ma capita anche che vada bene.

Questo, per sommi capi, il preambolo. Oggetto dell’incontro di oggi il Romagna Sangiovese Superiore 2014 di Noelia Ricci, Società agricola in quel di Predappio. Una botta di deretano incredibile perché raccontare quanto mi è piaciuto questo delicato, luminoso romagnolo, pescato a caso nel web, richiederebbe spazi interstellari non ancora esplorati. Colore? Ho incontrato rosati meno trasparenti. Profumi? Disposti in buon ordine tra viole, scorza di agrumi e caramella al lampone, che si distinguono per l’impatto lieve, incardinato anche al gusto su una dominante: l’arancia rossa. Alcol appena 13%, acidità presente ma non puntuta. Misurato, tonico, non smagrito. Poco chiasso e sostanza dove serve. Tanta piacevolezza nel calice, a tavola, nel gioco degli abbinamenti, perfino da solo. Sui sedici euro in enoteca. Online pure meno.

Vivo e scrivo anche grazie a questi vini. Semplicemente buoni, fatti bene, con qualche accidenti da dire. Ritrovo entusiasmo, voglia di studiare. Cose ordinarie. Che però riempiono le giornate. Non dico che ho riscoperto l’amore. Ma guardo alla penna e al foglio con mezzo sorriso in più.

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Gianluca Rossetti

Nato in Germania da papà leccese e mamma nissena. Vissuto tra Nord Reno westfalia, Galatina (Le) e Siena dove ho fatto finta di studiare legge per un lustro buono, ostinandomi senza motivo a passare esami con profitto. Intorno ai venti ho deciso di smettere. Sai com'è, alla fine si cresce. Sommelier Ais dal 2012, scrivo abbastanza regolarmente sul sito di Ais Sardegna. Sardegna dove vivo e lavoro da diciotto anni. Sono impiegato nella PA. Tralascerei i dettagli. Poi la musica. Più che suonare maltratto le mie numerose chitarre. E amo senza riserve rock prog blues jazz pur non venendo ricambiato. Dimenticavo, ho un sacco di amici importanti ma non mi si filano di pezza.

4 Commenti

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nello

circa 7 anni fa - Link

è così buono? mi è venuta voglia di berlo :) su xtrawine 10 euro... ora lo ordino :)

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Emanuele C.

circa 7 anni fa - Link

Confermo. E' eccellente. Predappio, come la Romagna tutta, sta riscoprendo il sangiovese secondo quello che può esprimere in quelle zone, senza dover inseguire per forza i cugini toscani o mode del momento. I risultati sono già ottimi ed è solo l'inizio.

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Mauri

circa 7 anni fa - Link

chi avesse delle bottiglie vuote in cantina e passa da Fiumana di Predappio, farebbe bene a rifornirsi anche del sangiovese comune (ma non comune ) della Tenuta Pandolfa , dove ha origine Noelia Ricci avevo imbottigliato il 2013 un anno fa e adesso è centratissimo , ora è in vendita il 2014.

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Olimpia

circa 5 anni fa - Link

Concordo, ho bevuto questo vino portato da un amico, la scimmia non mi era piaciuta molto all'inizio, pensavo alla ricerca di un marketing studiato per focalizzare l'etichetta e non il vino. Non sapevo neppure la provenienza ne il vitigno ma quando il liquido è sceso nel bicchiere i miei occhi già incuriositi trapelavano gioia, amo quei colori scarichi che ti conducono subito ad un territorio, Piemonte, Toscana, Borgogna, Etna, mi incuriosisce talmente tanto che non mi soffermo più di tanto ad olfattare quel bicchiere così invitante, non è PN e neanche Nerello, Nebbiolo o Sangiovese? E' Sangiovese, ma da autentica toscana quale sono penso subito alla mia terra, come faccio a non averlo mai assaggiato? sembra un rosso di Montalcino della migliore fattura, elegante, fine, con tannini setosi, ricco ma non opulento, equilibrio perfetto, beva meravigliosa ... poi la sorpresa, è un sangiovese di Romagna... ma dai! stai scherzando! non ci credo, è vero è lei Noelia Ricci, mi inchino a tanta bravura e il giorno dopo compro 6 bottiglie da far assaggiare agli amici. Ci cascheranno anche loro, ohhh se ci cascheranno. Semplicemente meraviglioso, ha un difetto, finisce in un attimo e non te ne accorgi nemmeno.

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