Uno e bino | E se Oscar Farinetti fosse il messia che tutti aspettavano?

di Antonio Tomacelli

L’uno-due sferrato oggi da Oscar Farinetti è impressionante per potenza e precisione. Giusto il tempo di stupirci per la sua presenza tra i columnist dell’Huffinghton italiano, diretto da Lucia Annunziata, che siamo finiti al tappeto leggendo lo stesso post sul lancio del Vino Libero tra le colonne dedicate dell’edizione americana. Chapeau, mr. Farinetti, ora è tutto più chiaro. L’uomo sorpassa a destra i movimenti naturali e bioqualcosa, semplifica i messaggi fumosi e si prepara per la conquista del mercato americano. Quest’uomo ha un tasso di marketing nel sangue prodigioso che gli ha permesso di piazzare il doppio spot senza colpo ferire. Datemi retta: se nemmeno l’arcigna Arianna gli ha resistito, vuol proprio dire che i prossimi saranno gli anni di una nuova religione: il Farinettismo è tra noi, penitenziagite!

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

20 Commenti

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Giovanni Corazzol

circa 12 anni fa - Link

Farinetti alle primarie del PD! Renzi trema!

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Daniele

circa 12 anni fa - Link

Sarà pure invidia per i suoi soldi e per le sue doti di creare network, ma sono già stanco della sua onnipresenza. Avrà un bel gruppo di markettari e PR che lo aiutano perchè sinceramente non vedo tutte queste grandi idee da santone.

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Lorenzo

circa 12 anni fa - Link

Caro Daniele, tu parli cosi perchè non lo hai mai conosciuto, per quanto mi riguarda ho lavorato con lui tanti anni e ti posso assicurare che le cose che fa non le fa solo per soldi, ma perchè crede nelle azioni e nelle persone. Negli ambienti da lavoro che lui, con il coraggio da imprendtore fa, c'è una dimensione umana e che consente alle persone di crescere e che si fondano su onestà, competenza visione d'insieme e strategica. Se in Italia qualche politico gli assomigliasse anche solo all'1 per mille, l'Italia sarebbe la culla del mondo e non l'immondezzaio nel quale ci hanno messo. Per cui, viva Farinetti e abbasso tutti quelli che lo attaccano spesso senza conoscerlo... Lorenzo.

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Daniele

circa 12 anni fa - Link

Caro Lorenzo, premesso che non mi permetto di giudicare Farinetti come persona anche se lui stesso ha voluto (e gli piace) essere un personaggio mediatico dalle grandi morali. Pure io sono un piccolo imprenditore ma non avendo i soldi di Farinetti (onestamente ed ammirevolmente guadagnati) non posso andare a cena con Petrini ed alla Coop posso entrare solo a fare la spesa. Lo ammiro per la sua capacità di creare relazioni a 360gradi, mi fa paura solo quando si parla di politica e mi fa sorridere che venga pubblicizzata e perfino santificata una sua iniziativa puramente commerciale a differenza di tante altre persone che quotidianamente lottano e credono sugli stessi principi. Ho solo da imparare da Farinetti e dal suo ufficio stampa, ma il tema del "vino libero" mi piacerebbe fosse espresso nei suoi store vendendo vini che non siano solo i propri e quelli degli "amici". Comunque spero di poterlo conoscere altrimenti fagli i miei complimenti! Buon lavoro! Cheers!

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elio

circa 12 anni fa - Link

beh, con petrini, a cena ci puoi andare benissimo... per quanto riguarda le sue iniziative, posso solo dirti, che da quando è arrivato lui nel mondo del vino, nella Langa (che conosco) si sono "svegliati" un po' tutti i produttori. Ed in molti tentano di "copiare"... (persino le pagine sui quotidiani)

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Daniele

circa 12 anni fa - Link

Allora adesso lo chiamo al cellulare per fissare una business dinner!...tralasciando l'ironia, dire che "i soldi fanno soldi e la politica aiuta in questo" sia una cosa certa! Soldi e network purtroppo sono fondamentali altrimenti bisognerebbe dire che Lapo è un grande imprenditore! Sono d'accordo che Farinetti ha dato una scossa al marketing del settore alimentare che è polverizzato in piccoli produttori che hanno solo le risorse per copiare e fare la guerra dei poveretti. Vendere solo i vini propri e quelli degli amici non mi sembra una nuova idea tranne l'averlo fatto nel segnento medio-alto, la GDO è da anni che lo fa con le proprie private label!

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she-wolf besotted

circa 12 anni fa - Link

Il suo futuro è già qui. Scritto sotto al suo nome, President of Eataly.Basta sostituire un paio di vocali.

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batavia

circa 12 anni fa - Link

straordinario. appena uno comincia ad avere qualcosa come più di tre dipendenti e fatturare più di qualche decina di migliaia di euro, subito a dargli contro. il top è che è la stessa cosa in tutti gli ambiti, dalla produzione di sci al cibo al vino al commercio alla musica.

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Giovanni

circa 12 anni fa - Link

Il male di noi italiani e' l'invidia e la gelosia. Quando una persona con le sue sole capacita' emerge anziche' esserne orgogliosi perche' costui è italiano come noi e cis ta facendo apprezzare nel mondo si cerca di demolirlo a tutti i costi. La persona che riesce e' agli occhi dell'invidioso lo specchio che riflette la sua mediocrità, la sua incapacita' di emergere con idee originali, riflette le sue paure e per questo vuole rompere lo specchio, ovvero demolire criticando chi invece sta riuscendo. Siamo veramente un popolo strano preferiamo assistere all'insuccesso o il fallimento di uno che ci sta provando ad uno nostro. Farinetti fa benissimo a proporre nei suoi scaffali i prodotti delle altre sue aziende e delle aziende amiche. Se era un idea cosi facile da avere perche' non l'hanno avuta altri? Suggerisco a tutti gli invidiosi e gelosi di stare zitti e ammettere che quando un uomo e' capace costui ha qualcosa piu' di noi ed il suo successo potrebbe determinare anche il nostro seguendo le orme. Quando un corridore pedala davanti agli altri crea una scia nella quale altri possono infilarsi e faticando meno poterlo seguire nella sua corsa. Quindi anziche' rosicare per la bravura altrui rimboccarsi le maiche e pedalare perche' lItalia ha bisogno di tanti Farinetti e non di gelosi piagnoni....

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vsr

circa 12 anni fa - Link

Il male di voi italiani è il tifo. Se le stesse cose le avesse fatte e dette un imprenditore con la tessera numero 1 del pdl sarebbe stato massacrato. Anche se non lo ammettete, dentro di voi, lo sapete che ho ragione. p.s. la tifoseria ora mi etichetterà come berluscones o bananas. p.p.s. il popolo italiano non esiste.Esistono alcuni popoli che vivono nello stesso Stato.

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Fabrizio

circa 12 anni fa - Link

Quando le stesse cose le ha fatte e dette quello del pdl quando era SOLO imprenditore, nessuno ha avuto niente da dire... Il tifo lasciamolo relegato agli stadi ed a chi negli stadi ci va... Se parli di popoli che vivono nello stesso Stato, allora la cosa è comune a molte nazioni, sicuramente fra le prime dieci al mondo...

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maurizio gily

circa 12 anni fa - Link

Il commento che più mi diverte è "operazione commerciale". Perché, cosa altro dovrebbe fare un commerciante?

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Giovanni Solaroli

circa 12 anni fa - Link

Ma filosofeggiare naturalmente, che ti credevi Maurizio?

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maurizio fava

circa 12 anni fa - Link

ero tra gli iniziali portatori d'acqua al H.P. del progetto originale, quello del foglio on-line gratuito, fatto gratuitamente dai suoi stessi lettori. Quando è diventato un'operazione commerciale, che mi avrebbe sfruttato gratis, ho abbandonato quel carro da quattrini (per pochi). Giornali che rendono soldi a pochi furbi sfruttando i lettori ma soprattutto i collaboratori ce ne sono tantissimi, e in Italia prendono addirittura ingenti contributi pubblici (scommetto che lo farà anche il "prodigio" targato Annunziata)

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elio

circa 12 anni fa - Link

Sig. Maurizio non è che ha dimenticato il classico binomio baffetto-banche?

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maurizio fava

circa 12 anni fa - Link

anche sull'Huffington Post? le banche, può darsi, ma dalema? lei dice?

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elio

circa 12 anni fa - Link

nooo dalema, il suo binomio preferito: farinetti-banche.. si scherza eh...

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gp

circa 12 anni fa - Link

Sarebbe forse il caso che questo "new medium" si dotasse di traduttori più efficienti: nella versione italiana Farinetti parla di "12 produttori che hanno deciso di liberare il vino dai concimi chimici, dai diserbanti e dai troppi solfiti", in quella USA di "twelve winemakers who decided to free wine from chemical fertilizers, weed killers and sulfites". C'è un "troppi" di meno (doveva essere "excess sulphites"), e su queste sviste che possono suonare come pubblicità ingannevole gli americani non perdonano...

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Durthu

circa 12 anni fa - Link

Senza contare che in inglese "free wine" suona tantissimo come "vino gratis"...

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Silvana

circa 12 anni fa - Link

Farinetti è intraprendente e in gamba. A Eataly - quello primigenio - sono stata durante il Salone (del libro) ed è stata una bella (affollatissima) esperienza; sono convinta che Farinetti sia perfettamente consapevole dei valori che il Salone del libro ha dato a Torino e suscita la mia ammirazione perché capisce cose che sono sotto gli occhi di tutti e nessuno le mette a frutto. Tanto di cappello. Nessun cappello, invece, quando esordisce (sia pure su HP)raccontando "abbiamo liberato il vino dai concimi chimici". Abbiamo chi? Da tempo questo nuovo mercato - molto più vasto e pervasivo di quanto immaginassero gli operatori - è guardato con attenzione persino dagli agro-industriali. Le truppe di liberazione, in questo caso, vengono da lontano e sono ancora piuttosto (ma sempre meno) sparpagliate. Non è che Farinetti si candida a farne il condottiero? Un merito in questo caso gli va comunque riconosciuto: quello di essere capace di dare visibilità (anche in modo concreto) a una realtà di cui si sa ancora poco. Mi viene in mente il ruolo di Banfi con il Brunello di Montalcino

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