Tutto quello che sai sui benefici effetti del vino è falso

di Antonio Tomacelli

Cuore, fegato, cervello, senomemoria, sesso, circolazione sanguigna e digestione: quante altre parole dovrò cancellare dopo aver saputo che uno scienziato americano falsificava le ricerche sui benefici effetti del vino? L’assassino della mia (poca) fede nella scienza ha un nome e una qualifica da brividi: è il Dr Dipak Das, direttore del centro di ricerche cardiovascolari nell’Università del Connecticut, autore di decine di articoli sui miracolosi effetti del vino. Da un’indagine interna dell’Università è risultato che ventisei di questi, pubblicati in undici riviste scientifiche, sono stati pesantemente manipolati e la maggior parte degli studi incriminati, riguarda gli effetti del miracoloso resveratrolo, sostanza presente nella buccia dell’uva.

Prima di affogare nel lavandino le preziose pillolette che il vostro naturopata vi ha consigliato, sappiate che il Dr Das non era l’unico a sostenerne la bontà: decine di scienziati in tutto il mondo sono pronti a giurare che il resveratrolo è veramente la panacea di tutti i mali, per cui tranquilli, ingerite pure. Io, intanto, faccio un saltino in rete per controllare alcune cosette e in particolare: A) quante delle ricerche del Dr das sono passate indenni dai controlli del sistema di peer-review. B) Il significato della frase pronunciata da Roger Corder, autore del libro The Wine Diet, a proposito delle compagnie farmaceutiche che in tutta fretta hanno immesso sul mercato tonnellate di resveratrolo in pillole: “It was bad enough when [pharmaceutical company] Sirtris researchers were stating that resveratrol explained the health effects of red wine. Snake Oil!”. Sapete com’è, quando c’è di mezzo una Big Company, tendo a incazzarmi come una biscia e mi ritorna la fiducia nel cornoletame!

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

22 Commenti

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Francesco

circa 12 anni fa - Link

non c'è molta differenza. tra il cornoletame e i preparati industriali, intentendo. è sempre una questione di Fede.

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she-wolf spilling out

circa 12 anni fa - Link

L'unico effetto del vino comprovato è quello di allentare le inibizioni e catalizzare una certa chimica sessuale. Sempre se non si esagera, altrimenti si salta il passaggio principale per finire direttamente allo sfascio fisico. Tutti lo pensano, ma nessuno lo scrive su questo blog bigotto. quindi toccca a me. Buon week-end

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Fiorenzo Sartore

circa 12 anni fa - Link

uno e due, a caso. (tze')

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Paolo

circa 12 anni fa - Link

Veramente non sono due elementi a caso, o scelti con particolare malizia, ma derivano, liberamente adattati, da alcuni versi del Macbeth. L'originale recita all'incirca: "Il vino suscita il desiderio, ma ne impedisce l’attuazione" Paolo

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esperio

circa 12 anni fa - Link

Personalmente sono contrario alla pena capitale ma per crimini di tale efferatezza il rogo ci starebbe bene anzi necessario. Questi scellerati creano speranze ed ottimismo che poi vengono miserabilmente frantumati. Basta immaginarsi milioni di persone con il bicchiere in mano pronti a tracannare e godere, chiedersi sconsolati - Bevo o non bevo - , - Tradimento -, - Inganno -.

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Nelle Nuvole

circa 12 anni fa - Link

Apprezzo la tua sottilissima ironia, tenendo un bicchiere in mano. Nel modo giusto naturalmente, perché io ho buon gusto.

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esperio

circa 12 anni fa - Link

Sono sinceramente contento della tua buona tenuta e con il tuo benestare, ti auguro una spensierata e salubre bevuta.

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MAurizio

circa 12 anni fa - Link

Se per bere un buon bicchiere di vino hai bisogno della "benedizione" del guru sanitario americano (magari con complotto della multinazionale del farmaco) sei messo abbastanza male .. :-)

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esperio

circa 12 anni fa - Link

Scusa la brutale risposta - Ma allora non hai capito un bel niente -.

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Zakk

circa 12 anni fa - Link

Il resvestacippa fara' anche bene, ma per assumerne una quantita' decente ci si deve annegare nel vino ogni giorno di ogni mese di ogni anno. I continuo a pensare che tutte queste ricerche siano solo un modo per dare uno stipendio a qualche pseudo ricercatore e per evita che faccia danni in altri campi.

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RiccardoFVS

circa 12 anni fa - Link

Quotone. Sono bel altri gli alimenti veramente ricchi di antiossidanti, dal melograno ai frutti di bosco, dal thè verde alla verdura ed alla frutta a polpa rosso-gialla.

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Massimiliano Montes

circa 12 anni fa - Link

Apprezzo molto la contrazione del cognome. In tempi come questi bisogna risparmiare, spazio, tempo per leggere, tempo per pensare "Ma quant'è lungo questo cavolo di cognome..."

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RiccardoFVS

circa 12 anni fa - Link

Wow! Sono contento che ti piaccia. Prima o poi arriverò al punto zero della contrazione: R. e basta. Come in tutte le cose però ci vuole il suo tempo...ma chi ben comincia è a metà dell'opera. ps quant'è lungo (il cognome)? troppo, credimi. Troppo.

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Massimiliano Montes

circa 12 anni fa - Link

In verità anche il mio non è proprio sintetico...

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ale

circa 12 anni fa - Link

d'accordo, molte di queste ricerche sono un modo per utilizzare fondi "a vuoto"... da noi magari non si investe abbastanza, ma certo che se in tante università questo è il modo di fare ricerca!!

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maraf

circa 12 anni fa - Link

Riguardo l'effetto "salutare" (peraltro ancora incerto) del vino si tende a ricondurlo all'azione dell'alcol. In effetti il resveratrolo è sempre stato considerato con sospetto per 2 essenziali motivi: 1 per il fatto di essere contenuto nella buccia è naturale che sia presente nei vini vinificati in rosso o comunque con lunghe macerazioni. 2 è noto che il resvetrolo tende a denaturare in maniera molto veloce nel tempo. Quindi un vino rosso, che generalmente viene bevuto non giovane, non ne può contenere che tracce. Aggiungo che i principali lavori scientifici fanno riferimento a dosi di alcol e non tanto al veicolo (birra, vino, distillati). E' naturale pensare che gli altri componenti del vino (antociani in particolare), con la loro azione antiossidante, possono dare un "plus", ma non è ancora certo che sia così. Saluti

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Daniele

circa 12 anni fa - Link

Rassegniamoci...il vino, oltre un bicchiere al giorno...FA MALE!

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Silvia

circa 12 anni fa - Link

uffa! prima ricbrig mi demolisce la cottura della bistecca su dissapore, poi Tomacelli prende a picconate le mie illusioni sui benefici degli amatissimi rossi ... bisogna essere ben dotate di pervicacia per continuare a spararsi un ricco paio di bicchieri dopo aver rosolato a dovere la propria costata di manzo! per fortuna ...

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Malticidio

circa 12 anni fa - Link

È Il prezzo della conoscenza .

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Roberto Giuliani

circa 12 anni fa - Link

la depressione che viene per non aver bevuto vino anche un solo giorno, fa molto più male dell'illusione che berlo faccia bene... :-D

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VinNatur

circa 12 anni fa - Link

certo, il vino fa male perchè ha l'alcol, è inevitabile che più di 1-2 bicchieri al giorno possa portare a problemi seri! Interessante sarebbe capire se ci siano differenti effetti collaterali tra vino convenzionale (quindi con residui di sostanze chimiche) e naturale (o come dir si voglia..). Noi vorremo proprio condurre una ricerca in questa direzione ma al momento non abbiamo referenze qualificate o quantomento scentificamente attendibili; stiamo cercando medici o ricercatori che possano supportare questa cosa. Questo tipo di lavoro sicuramente richiederebbe anni e costi elevati, ma perlomeno porrebbe fine a molte polemiche e teorie che giustamente vengono messe in discussione.

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Andrea

circa 12 anni fa - Link

credo che la differenza salutare tra vini c.d. industriali e c.d. naturali sia abbastanza ovvia, e questa ricerca dà un aiutino per capirlo: http://www.mdrgf.org/pdf/Full_Results_pesticides_wine.pdf

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