The Wine Advocate vorrebbe visitare la tua cantina. IVA esclusa

di Antonio Tomacelli

Facciamo un po’ di conti della serva: in un paio d’anni di vita, Intravino ha visitato almeno duecento cantine (arrontondo per difetto). Calcolando un 6.000 euro a botta, fanno tanti di quei soldi che mi chiedo se valga la pena continuare questo post o partire per le Maldive. Il guaio è che non mi chiamo Robert Parker e, quindi, continuerò a scrivere a I.V.A. rigorosamente esclusa. Bob invece la fattura ve la fa sicuro e, fossi un produttore, ci farei un pensierino perchè, in questo periodo, ci sono i saldi. Se state pensando alla solita marchetta del solito guru, siete fuori strada. Insomma, quasi: la marchetta c’è, ma è regolarmente fatturata.

La tariffa di 6.000 euro per una  visita dei collaboratori di Mr. Parker, l’ha scoperta un wineblogger americano, Jim Budd, e si riferisce al cachet di Jay Miller per “a short visit to 3 or 4 wineries in the Madrid D.O. for “half his usual rate” — 20,000 Euros (US $27,000), plus VAT“. Conveniente, no? E il tanto strombazzato codice etico di Mr. Parker, che fine ha fatto? Tranquilli, vige ancora, ma solo per i lettori e d’altronde il nostro Wine Advocate ha chiuso più di un occhio in passato per i ricchi rimborsi spese dei suoi collaboratori. Questa volta, però, non si tratta del solito free travel and meals, ma di qualcosa di più sostanzioso.

Dubbi luciferini: quelli che hanno uno Château pagano uguale o sono esentati dalla gabella? E che differenza di pedaggio c’è tra una remota cantina siciliana e la rece di un Brunello titolato a dovere? La foto di Galloni sorridente è inclusa nel prezzo? Boh, non si sa: il “tariffario” non è pubblico e il mio budget non prevede telefonate intercontinentali, quindi rosicherò in silenzio e anche quest’anno si prenotano le vacanze nel Salento: costano poco e avrò un mucchio di cantine a pochi metri dall’ombrellone. Sia chiara una cosa: la visita è gratis, ma i tarallini li voglio uguale, eh!

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

13 Commenti

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Gabriele Succi

circa 12 anni fa - Link

Ma qualcuno gliel'ha mai detto a 'sta gente qua di andare a lavorare?

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luigi fracchia

circa 12 anni fa - Link

Gabriele che non ciai seimila euri? Parker è Parker.

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Gabriele Succi

circa 12 anni fa - Link

Luigi, dì solo che provino a chiedermi 6.000 euri per vedere la mia cantina.... Probabilmente non capirebbero gli insulti che si beccherebbero nella mia lingua madre.... Dovrebbero essere loro a pagare me per poter venire... 8) :shock:

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Riccardo Francalancia Vivanti Siebzehner

circa 12 anni fa - Link

Probabilmente non hanno mai preso porte in faccia questi "Signori", altrimenti vedi come si sgonfiavano le cifre. Comunque a mio avviso chi s'abbassa a pagare certe assurdità è un bel bischero, detto alla toscana per non scadere nel volgare. ;-)

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Sir Panzy

circa 12 anni fa - Link

ma signori scusassero, siamo davanti ad una transazione esplicita, alla luce del sole e soprattutto nella legalità. Tutto quello che dite e che scrivete dopo è il semplice frutto dell'invidia e del rosico nei confronti di un vostro collega che puo' permettersi tariffe da 6000€ a cantina.. Voi (e non parlo ovviamente solo di Intravino) manco il pranzo riuscite a farvi pagare. Eticamente chissenefrega. Vuoi WA nella tua landa dimenticata? eccoti il listino prezzi... C'è gente che pagherebbe per vendersi. Domanda: pubblichereste una foto di belen nuda o di morichetti vestito??

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Tomax Felix

circa 12 anni fa - Link

"Il vino ai tempi di internet: lei non sa chi mi credo di essere" [Alessandro Masnaghetti] Tomax, sei nel pieno trip individuato da Persichetti. Contentati che non sciolgano i cani quando ti vedono...

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MAurizio

circa 12 anni fa - Link

Beh, magari sono "indipendent" perchè si fanno pagare (alla luce del sole). Seimila dollari (circa 4K euro) sono tanti o sono pochi ? Se uno invia un team dagli USA (uno, due persone, fotografo ?) se ne vanno praticamente solo di viaggio (oddio, se uno accorpa 4-5 visite a volo, puo' diventare un business interessante). Ma uno ottiene (?) una recensione che "conta". Come, mutatis mutandis, un'azienda che paga la certificazione ISO o la revisione dei conti da un'agenzia specializzata. E' un bene ? E' un male ? Se hanno un loro "mercato" ci sarà un motivo (e dubito che siano tutti dei masochisti che spendono migliaia di dollari a vuoto ...)

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Antonio Tomacelli

circa 12 anni fa - Link

il prezzo di Parker è già in euro

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MAurizio

circa 12 anni fa - Link

Si vede che ha fiducia nell'Europa ...

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Antonio Galloni

circa 12 anni fa - Link

Caro Antonio - Ti invito a contattare qualsiasi delle centinaia di cantine che ho visitato quest'anno in Italia, California, Borgogna e Champagne. Quando l'hai fatto, ti chiedo gentilmente di scrivere un articolo su quanti soldi ho chiesto a queste aziende per fare le visite. E...non sono mai stato alle Maldive. Pero, questa e una settimana tipica in Borgogna...6-9 visite al giorno, pranzo e un panino mangiato in macchina, cena in camera in albergo, e lavoro al computer fino alla mezzanotte. Un po diverso da quello che ti immagini... Antonio parla un italiano splendido e l'errore grammaticale - che correggo io - non deve inficiare il suo contributo. [ale]

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zakk

circa 12 anni fa - Link

se scrivi "ha queste aziende" puoi giurarci che non ti paga nessuno. :-)))))))))))))))))))))))))

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Antonio Tomacelli

circa 12 anni fa - Link

Caro Antonio (Galloni) Il blog Gray Report, da cui ho tratto la notizia, conferma naturalmente le tue parole e io stesso ho cercato di renderne il senso. Il dubbio (che è venuto a tutti) è che paghino solo le cantine periferiche e poco importanti mentre gli "chateau" vengono recensiti gratis. Vedo comunque in rete che Parker ha smentito ma non ha risposto nel merito a Jim Budd, che ha regolarmente spedito la mail incriminata senza ricevere risposta. Puoi chiarirci tu la situazione? Nel caso potremmo dedicare un post con lo stesso rilievo dato alla notizia di cui sopra Grazie A.

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maurizio gily

circa 12 anni fa - Link

a me risulta che Jim Budd sia inglese e non americano ... non che questo cambi le cose, ma si sa che a molti sudditi di Sua Maestà Parker non è simpatico perchè ha fatto le corna al primato tradizionale della critica inglese, e ogni occasione per dirne male è colta al volo. Resta da chiarire se l'occasione c'era o no. La fama di Parker è costruita in gran parte sul fatto che nessuno ha mai pagato le sue critiche, e se qualche intermediario ha millantato e vendemmiato è stato allontanato quando beccato. Mi pare strano che con questi presupposti uno si sputtani per una cifra che per uno come Parker è ridicola, se la beve in una serata.

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