Socialità senza alcol

Socialità senza alcol

di Alessandro Morichetti

Nono giorno senza toccare alcolici. No vino, no birra, no distillati (almeno quelli li tocco poco per fortuna). Non ho una gran memoria ma credo sia un record per i miei ultimi 15 anni. Conto di proseguire per un po’, così il saldo calorico sarà confortante e speriamo che ne giovi il benessere fisico (sovrappeso e pressione un po’ alta vanno tenuti a bada).

Non sono solito fare periodi detox. Purtroppo sono un ghiottone poco errante e casco in tentazione con una facilità disarmante. Senza alcolici sto mangiando anche meno, un po’ per scelta un po’ perché voglio fare come i monaci zen che abbassano le funzioni vitali e campano meditando.

Chiarito un attimo il quadro, qualche considerazione personale. La vita senza alcolici è una discreta rottura di palle. Lucidità, freschezza mentale, digestione perfetta, regolarità intestinale, nessun appesantimento e nessuna ingestione di quel pericoloso cancerogeno che è l’alcol suonano benissimo sulla carta, già meno bene quando lo dici a voce alta e abbastanza #demmerda quando metti in pratica questo genere di astinenza.

Io poi non ho mezze misure e quando mi siedo a tavola in compagnia per mangiare non considero mezze porzioni, menu ridotti, insalatine defaticanti e sobrio controllo delle calorie ingestite. Generalmente seguo l’istinto e quando lo stomaco si apre come una voragine dopo il primo bicchiere è la fine. Ma eliminare l’alcol significa niente aperitivi, niente cene da amici, nessuna di quelle tentazioni che sono più dolorose in presenza che nell’assenza. Preferisco non esserci, non vedere, non sentire, non annusare, non guardare, non desiderare. Ascesi, silenzio, riso in bianco, ceci, misticanza, acqua fresca e poco altro.

Almeno all’inizio voglio essere un po’ drastico, occhio non vede cuore non duole. Sto vedendo il mondo in modo diverso, tremendamente sobrio, perdippiù non mi drogo quindi sto iniziando ad esplorare quel sottile confine in cui vedi tutto bellissimo o bruttissimo a seconda della prospettiva.

La bilancia dice che sto facendo bene ma il peggio sta solo per iniziare perché la prossima settimana riaprirà l’Osteria proprio sotto casa mia, e questa disintossicazione somiglierà tanto a una corsa verso il Nobel per la pace. Vedremo come andrà a finire ma ci tengo a dirlo: sono fiducioso. Ad ogni modo, se qualcuno avesse una storia simile e di noiosità pari o superiore alla mia è pregato di condividerla. Grazie!

Post Scriptum – In tutto questo tristume, però, una ventata d’aria fresca: la mia nuova friggitrice ad aria fiammante.

friggitrice ad aria

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

38 Commenti

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Andrea Roccione

circa 2 anni fa - Link

Se mi vieni a trovare dove vivo ora, hai trovato la risposta alla tua domanda. Scherzi a parte, un'esperienza molto simile l'ho vissuta l'anno scorso a maggio quando mi sono trasferito da Nizza Monferrato, lavorando attivamente nel settore vitivinicolo come commerciale estero, in un paese mediorientale dove l'alcol è proibito in ogni forma e ogni luogo. Sono passato dal bere ogni giorno almeno un bicchiere o una birretta (almeno, eh) al bere solo acqua, succo di frutta e Pepsi. Ammetto di aver provato e provare ancora un vuoto, un vuoto di gusto e, ogni tanto, di passatempo; a casa spesso mi versavo un bicchiere di Bogliona o altri vini disponibili per il piacere di passare mezz'oretta in pace. Con il succo non funziona. Ma soprattutto, all'inizio ciò che ha pesato è stata la consapevolezza di non poter bere più se non espatriando, operazione comunque follemente insensata se si vuole solo consumare un alcolico. La morale di questa banalissima storia è che ci si abitua a tutto, anche a questo in termini così brutali (dal tutto al nulla in 5 ore di volo) ; semplicemente sì è un po' più mogi e non per forza più sani.

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Alessandro Morichetti

circa 2 anni fa - Link

L'amore conosce ragioni che la ragione non... insomma, ci siamo capiti :-)

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Rino

circa 2 anni fa - Link

Io è da settembre che sto battagliando con la bilancia tra dieta, palestra e quant'altro... anche se devo ammettere che la mia astinenza non è totale...domenica costi quel che costi mi concedo bottiglia e distillato, ma preceduti da corsetta mattutina... almeno non ho troppi sensi di colpa dopo

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Alessandro Morichetti

circa 2 anni fa - Link

Ma ci mancherebbe, ora parto aggressivo poi modulerò un po' ma conoscendomi meglio puntare tutto sulla parte aggressiva e farla durare un po'

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Leone zoT

circa 2 anni fa - Link

eterno dilemma tra ascesi stilitica e precipizio dionisiaco per me la socialità senza alcool non esiste, è proprio una condizione strutturale (personale non universale) ma mi sparo pure dei digiuni radicali per ripulirmi per bene vale tutto

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Leone zoT

circa 2 anni fa - Link

Non so perchè mi ha unito tutto in un unica frase. Ma il senso è quello

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Nelle Nuvole

circa 2 anni fa - Link

Sinceramente condivido poco tutto questo sfarsi semi-mistico per qualche settimana proprio nel mese più buio, lungo e freddo dell'anno. A me, per esempio, piace soffrire a puntate e non tutto in una volta. Quindi ogni settimana dedico un paio di giorni all'astinenza da alcol. A volte il periodo si allunga, ma mai oltre i sette giorni. Poi ricomincio lentamente, un poco per volta. Arrivata al limite, quando il disagio è superiore al piacere, smetto. Capisco che si tratti anche di una questione anagrafica oltre che fisica. Sono una riluttante ultrasessantenne e quindi ho già dato, conosco i miei limiti mentali e fisici. Ribadisco però che astenersi del tutto per un mese e poi ricominciare a sfarsi di cibo e alcol per gli altri undici, non mi sembra poi tanto sano.

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thomas pennazzi

circa 2 anni fa - Link

Su, coraggio, mancano solo 5 giorni al Wet February !

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Carlo

circa 2 anni fa - Link

Se ti può far stare meglio io causa mal di denti e successiva estrazione del dente del giudizio ormai è un mese che non tocco alcool e non mi godo il cibo…con Natale e tutte le belle festività in mezzo! Inizio ora a vederne la luce e ho ricominciato assaggiando un calicino di nebbiolo…tieni duro, c’è sempre di peggio!!!

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Mattia Grazioli

circa 2 anni fa - Link

Ti aspetto domani sera a cena, apro Romanee Conti.

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domenico

circa 2 anni fa - Link

Non saprei: 46 anni, sostanzialmente in forma, bevo due bicchieri di vino tutte le sere, tranne la domenica che ne bevo anche due a pranzo......sto bene. Non ricordo giorni senza vino negli ultimi 12 anni. Credo che la mia sia una dipendenza associata ad un consumo costante moderato. Il piacere che mi da il vino la sera è difficile da sostituire....anche solo col pensiero.

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Gianni

circa 4 mesi fa - Link

È già dipendenza (😀)

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Nic Marsél

circa 2 anni fa - Link

Mai bevuto di giorno :-)

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Schubi

circa 2 anni fa - Link

Per motivi di salute sempre diversi, ma per più volte e abbastanza a lungo (almeno 6 mesi) ho dovuto seguire regole drastiche alimentari. Un dramma per me, che ho sempre mangiato tutto, senza limiti e con un metabolismo da paura. Oltretutto non sono mai stata una maratoneta: datemi sfide rigidissime ma corte, altrimenti perdo interesse e smetto in fretta (esempio: antibiotici ogni 6 ore precise per una settimana - ok, Vitamine ogni giorno per 3 mesi - aiuto). Ma quando sto male e rischio la salute davvero, mi arriva la volontà e la costanza. A parte scoprire questo, ho scoperto anche che il mio corpo e la mia mente non hanno dipendenze di nessun tipo. Sono sempre stata ghiotta di dolci e pensavo di non poterne fare a meno: balle. Sono sempre stata ghiotta di frutta estiva e non pensavo di bla bla: balle. Aperitivo alcolico con gli amici irrinunciabile? Balle. Sigarette? Vino? Caffè/tè? Latticini? Riti o abitudini di ogni sorta? Nessun dramma insormontabile, a parte la normale fatica iniziale. Ho scoperto, infine, che se vado a letto ogni sera alle nove per un mese senza sgarrare, mi sveglio da sola alle sei riposatissima e con una carica pazzesca. È un casino per la socialità contemporanea che concentriamo tutta la sera dopo il lavoro? Certo. Ma - dopo un mese puoi anche decidere se e quando fare delle eccezioni - la carica e il benessere sono talmente profondi, che difficilmente torni indietro (ah, per andare a letto alle nove, intendo spegnere la luce alle nove e mezza 😁) Insomma, posso tutto, appena arrivano volontà e costanza, e se ci va di mezzo la mia salute. E senza che mi pesi in modo eccessivo. È una sensazione bellissima e sono molto fortunata :) (aggiungo: se vivi da solo è certamente tutto più facile; ma se sei in compagnia di una persona che ti sostiene e decide di condividere con te determinate scelte, secondo me è ancora meglio)

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

... appllicare alla lettera il concetto di triangolo della salute e ti passa la paura . Al lato "alimentazione" ( prima variabile dipendente) non esiste mai la privazione , ma sempre il bilanciamento . Al lato "stile di vita" la componente principale è il movimento , che equilibra qualsiasi distonia con il primo lato . In sintesi : meno televisione e divano e più bicicletta e palestra ... seria , non salotto di chiacchere e passerelle come è la maggior parte delle palestre oggi . No pain , no gain...
Terzo lato? L'unico a "variabile indipendente" dove non ci puoi fare un cazzo : la genetica...

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luca

circa 2 anni fa - Link

esatto la genetica è la cosa piu importante! però certo vedi persone lamentarsi quando magari mangiano e bevono come se non ci fosse un domani e come unico sport o attività fisica è quella di spostarsi dal divano al tavolo per mangiare ! Si deve fare attività fisica, corsa e mtb e trekking all'aria aperta le miglior cose ... poi se si vuole c'è la palestra, ma come dici te, si deve fare veramente, altrimenti tanto vale stare a casa e risparmiare i soldi!!! Per il bere e io mangiare, ci si deve limitare e bilanciare il tutto! cioè un conto mangiare 300 grammi di pasta e poi un secondo di carne da altrettanti 300 grammi .. un conto mangiare 80 grammi di pasta e 100 grammi di carne!

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Lanegano

circa 2 anni fa - Link

Per sopravvivenza, compiuti i 53, ho eliminato da anni i superalcolici, le bibite gassate e almeno 3/4 volte la settimana faccio 7 km a 'passo sostenuto'. Gli infortuni mi hanno ormai purtroppo precluso gli amati volley e calcetto. Cerco di nutrirmi con coscienza e solitamente bevo una volta la settimana o al massimo due (mai da solo), in estate un pò di più per aumentata socialità. Il problema è che quando si fa pranzo o cena in compagnia mangio come se non ci fosse un domani e i tappi saltano come le cavallette ad agosto......

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...però il volley e calcetto dopo i 50 anni sarebbe come proporsi volontario nella ex Jugoslavia per bonificare i terreni dalle mine antiuomo senza preparazione da artificiere , con la stessa probabilità di uscirne indenni...

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Lanegano

circa 2 anni fa - Link

Infatti alla soglia dei 48 ho cominciato ad infortunarmi senza sosta fino a deporre mestamente le armi....

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Francesca

circa 2 anni fa - Link

Da quattro mesi e per un altro periodo indefinito, ho dovuto dare un taglio drastico alle mie goderecce bevute per motivi di salute. Le percezioni sono più o meno le stesse: dalla lucidità costante di cui qualche volta si potrebbe francamente fare a meno all'impatto sulla socialità (vietate degustazioni e altre serate di condivisione con amici sommelier). La cosa su cui però non mi sono rassegnata è la "sostituzione triste": no, non mi rassegno a bere una cola in compagnia, per me bere altro rispetto all'acqua significa comunque bere di qualità. E così, dopo tre mesi di apparente supplizio, ho fatto quello che so fare meglio: esplorare e studiare. Sto esplorando il mondo dei distillati analcolici (diffusi all'estero, di difficile reperimento in Italia) e tra degustazioni e studio di botaniche da bar sto trovando strade interessanti senza trascurare il piacere del gusto. C'è talmente poca educazione al tema che è difficile perfino trovare informazioni, e sì che i tempi sono maturi: un po' l'approccio più salutista delle nuove generazioni, un po' la mia generazione che non si è risparmiata e ora si ritrova con problemini vari (gastrite anyone?) o semplicemente a dieta-detox più o meno volontaria. Tutto questo sostituisce un buon Borgogna o un gin tonic fatto alla perfezione o una birra d'abbazia di livello? No, infatti non credo si dovrebbe "sostituire" alcunché, ma garantisco esistono strade alternative che per esempio ti danno la soddisfazione gustativa di aver fatto un aperitivo, anche se analcolico. O almeno tocca convincersene, ché l'alternativa è una via troppo difficile da percorrere.

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...Francesca , tieni duro : ho proposto a Mugnier e Roumier di fare una parte di Musigny dealcolato...

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Francesca

circa 2 anni fa - Link

Apprezzo la propositività :)

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Angelo

circa 2 anni fa - Link

A me capita ogni due anni circa di non poter bere alcolici una quindicina di giorni per via delle emicranie a grappoli. Non bevo vino tutti i giorni e di solito, quando lo faccio, il consumo è limitato ad un paio di calici durante il pasto. Poi, ogni settimana ci vediamo con degli amici appassionati per fare una serata di degustazione. Nei periodi in cui divento forzatamente astemio mi pesa molto in primis rinunciare alla serata con i miei amici e poi soffro tantissimo il fatto di non poter abbinare un buon calice di vino ai piatti che mangio. Dal punto di vista fisico però, pur non avendo problemi di linea perché ho la fortuna di avere un buon metabolismo che aiuto con un paio di corsette settimanali e un po’ di trekking, in quei periodi non dormo bene anche se il fisico è più asciutto del solito.

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marcow

circa 2 anni fa - Link

Il dibattito è interessante. Sarebbe auspicabile che Francesca potesse scrivere un articolo che amplia il commento perché il suo studio e approfondimento possa essere conosciuto da altri. __ 100 ml di vino apportano 70-80 calorie. Non incidono sulla salute(v alcol) e sul peso(v calorie) 200 ml: il discorso è lo stesso. Il problema vero è che potrebbe essere una tentazione: non si riesce a controllare e si passa a consumi che superano abbondantemente i 200 ml. Da qui la drastica scelta fatta da alcuni(che è comprensibile) (evitare cene con amici in cui è difficile non bere molto) L'ideale, secondo me, è non privarsi del vino e TUTTI i giorni bere in modo moderato: da un minimo di 100 ml a 200 a 250 e qualcosina in più per chi non ha nessun problema e ha una genetica che aiuta, come giustamente dice Vinogodi. Sul peso forma sono state dette le cose più importanti. Aggiungo qualcosa. In primis ridurre i GRASSI. I risultati si vedono. 1 gr di grasso = 9 cal. 1 gr di carboidrati 4 1 gr di proteine 4 In questo senso la friggitrice ad aria è un'ottima scelta perché riduce l'apporto calorico senza rinunciare al gusto. __ Concludo. Ribadendo il ruolo dell'alcol nell'allietare la convivialità e la vita. Non abolirlo ma consumarlo entro certi limiti. __ Per me, l'alcol è il componente più importante del vino. Detto questo ribadisco che mi sembra interessante approfondire il discorso di Francesca sugli analcolici.

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Francesca

circa 2 anni fa - Link

Grazie per la fiducia! Non appena avrò qualcosa che reputo interessante proporre non mancherò :)

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Giulio

circa 2 anni fa - Link

Tra il serio e il faceto Alessandro parli di una cosa molto importante, la salute. Bere alcolici senza moderazione per tanti può diventare un problema serio di abuso e quindi di salute, fisica e mentale. E anche il vino è un alcolico nonostante l'aura culturale che si porta dietro. E se questi sono discorsi troppo noiosi, almeno evitare di fare l'apologia della sbornia. Un esempio? Guarda la puerile comunicazione social (che poco ha a che fare con la suddetta aura culturale del vino) dell' "enoteca numero 1 in Italia" che in ogni suo post, parafrasando, non fa altro che dire "SE OGNI GIORNO NON BEVI FINO A PROCURARTI UN HANGOVER SEI UN NOIOSO COGLIONE ASTEMIO".

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Alessandro Morichetti

circa 2 anni fa - Link

Ciao Giulio, sai che non ho presente il riferimento pubblicitario all'hangover? Se puoi mandarmi qualche altra info in mail ad amorichetti@gmail.com mi farebbe piacere approfondire. Grazie.

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marcow

circa 2 anni fa - Link

Vedo una qualche analogia tra uso della friggitrice ad aria e discorso sugli analcolici proposto, in questo dibattito, da Francesca e... addirittura...da Vinogodi :-)

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...il mio era un commento "abbastanza" ironico , anche perchè alla mia proposta di dealcolare Musigny , sia Roumier che Mugnier mi hanno avanzato qualche "riserva" ...

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Alessandro Morichetti

circa 2 anni fa - Link

Marcow per me nessuna analogia, è solo il nome improprio della friggitrice ad aria che di fatto è un nome simpaticamente improprio. Il vino senza alcol invece è un derivato cui manca l'anima del vino che è l'alcol.

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...inoltre scinderei decisamente l'aspetto fisiologico dell'alimentarsi da quello edonistico del bere alcoolici , categorie divise da barriere apparentemente insormontabili , divergenti totalmente dove ci siano patologie in atto , siano esse indotte da eccessi, siano esse regolate geneticamente . Alimentarsi è necessario , in maniera equilibrata , spero concetto condiviso. Bere alcoolici non ce lo impone la natura , ma una tradizione e cultura ( che identifico in nobiltà sensoriale e predisposizione individuale ) : il fisico ne può fare allegramente a meno per la sopravvivenza . L'abuso fa sempre male , così come la sregolatezza , in entrambe i casi . Ma , ripeto , il regime alimentare è solo un lato di quel triangolo della salute di cui accennavo e spetta a noi tentare di non renderlo pernicioso al sereno e sano vivere . Senza colpevolizzare chi, per scelta o ignoranza, si lascia trascinare dall'istinto che non sempre coincide con l'autocontrollo e consapevolezza del "giusto limite" ...

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marcow

circa 2 anni fa - Link

Condivido le repliche di Alessandro M e Vinogodi.
__ Spiego meglio l'analogia(che effettivamente non è molto forte)

Francesca, propone un'alternativa alla rinuncia totale.
E ci dice che la sua ricerca le ha fatto intravedere degli aspetti intriganti del mondo degli analcolici che nemmeno lei, prima, vedeva.

Quante volte ho sentito dire:
"ma la frittura classica in immersione nell'olio è tutta un'altra cosa rispetto alla cottura al forno"
Con la frittura ad aria è iniziata una nuova era.

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...Marcow , per una volta "tento" di essere serio , perchè l'argomento lo richiede. Inutile nascondersi dietro alibi edonistici quando sappiamo bene che la salute viene prima di tutto, e l'abuso , per etimologia, fa a pugni con questo concetto . Lo è per gli oligoelementi nutritivi ( ciò che è salutare o necessario per l'organismo in piccole dosi diventa veleno in regime di abuso) , lo è per elementi scientificamente categorizzati come tossici , come lo è l'alcool , la cui reazione è estremamente legata alle caratteristiche fisiologiche personali , alla modica quantità ...ma che la rilevanza quantitativa è sempre legata ad un danno biologico . Quindi l'apologia dell'abuso non è meno grave di altre , associandola in molti casi , aggravante, a forme di dipendenza . Ecco perchè ritengo importante una tensione positiva e propedeutica da parte della comunicazione e , pur divertendomi e guardando con occhio benevolo verso chi trae sacrosanto piacere nella stimolazione sensoriale che vino e alcoolici in generale elargiscono (e il buon mangiare ) , meno benevolmente concordo su quanti propendono alla benevolenza dello sballo ( qualsiasi sia l'elemento psicrotropo) o dell'abuso indiscriminato e selettivo del pantagruelismo senza guardare alla causa - effetto delle proprie azioni ... chiaramente all'interno dei confini di libertà individuale e della possibilità di rovinarsi la salute come uno vuole in un sano concetto di autodeterminazione ( sono un liberale e liberista per natura...) ...

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altro che alcool

circa 2 anni fa - Link

La libertà è sempre una dose più in là...

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un altro vino e` (im)possibile...

circa 2 anni fa - Link

Adesso si spiega tutto l'acidume del precedente articolo dell'autore... era in scimmia d'astinenza, fatti un goccetto e vedrai che l'85% delle visite in cantina sembrera` utile, quanto meno piacevole!

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Michelle

circa 2 anni fa - Link

più che un commento è un esame di coscienza. ho 74 anni, e da quasi sempre bevo - solo ed esclusivamente ai pasti - una bottiglia di vino al giorno. Vari tentativi di smettere (cinque mesi tristissimi) o di ridurre, senza risultati. Quando si avvicina l'ora di pranzo o cena, mi risulta impossibile pensare di mangiare bevendo acqua. Fatta di recente eco addome, pare sia tutto a posto ... un lieve ingrandimento dei globuli rossi, quello sì. Benvenuti consigli e grazie per la vostra simpatia e comprenzione

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Giuseppe

circa 2 anni fa - Link

Michelle se sei arrivata (o arrivato?) alla tua eta' in salute e con questo spirito a me sembra che non ti servano altri consigli. Secondo il recente consenso la tua "dose giornaliera" e' troppo elevata ma, come fai trasparire anche tu, una vita senza alcol si e' rivelata triste e indegna e allora a che pro? Un saluto e un augurio di ancora tanti tanti anni vissuti cosi`

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Michelle

circa 2 anni fa - Link

Grazie davvero per la comprensione consolatrice: unica pecca il rimorso, il senso di colpa per non avere il controllo della situazione. Capisco quanti si trovano nella mia situazione, auguro anch'io a tutti tanti anni felicemente "bagnati" dal buon vino (se solo si potesse limitare ad un bicchiere ...). Salute!

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