Sindrome di Stoccolma | La strana storia dell’Enoteca Bernabei, vittima e sponsor dei Vigili di Roma

di Fiorenzo Sartore


La dichiarazione di un commerciante romano rilasciata al quotidiano il Messaggero si riferisce alle recenti denunce per corruzione che hanno investito il corpo dei vigili urbani capitolino ma, in due parole, cosa sta realmente succedendo a Roma? Il potente gruppo Bernabei, che gestisce ad alti livelli il commercio di vini e liquori nella capitale, si stanca di pagare mazzette ai vigili urbani. Denuncia il loro comandante, e lascia intendere le peggio cose: «Sui vigili urbani c’è ben altro, una vera e propria cupola mafiosa».

I vertici della municipale, accusati, rispondono: «So che tra quelli che mi hanno tirato in ballo c’è Bernabei Liquori, sponsor del Gruppo Sportivo dal 2002. Ma non so in che termini, non ne sono sicuro. Ma io posso provare la mia onestà». In effetti, i Bernabei sponsorizzavano il gruppo sportivo dei VVUU per 46 mila euro. Sponsorizzavano «una vera e propria cupola mafiosa»? Difficile capire.

avatar

Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

19 Commenti

avatar

esperio

circa 12 anni fa - Link

Da quel che traspare dalle notizie quotidiane dei media, sembra, e' sicuramente lo e' che la capitale e dintorni sia in mano a tutti tranne che allo stato; massoneria da un lato, zingari dall'altro; criminalita' spicciola nel mezzo e politicanti da tutte le parti. La citta e' intrisa nel marciume umano che neanche una buona bottiglia puo' far diminticare. A riprova, infatti, non c'e' stato, finora, nessun intervento di indignazione.

avatar

Francesco Fabbretti

circa 12 anni fa - Link

Non avendo mai ricevuto richieste, neppure velate, di pizzi o quant'altro non posso indignarmi... che vuoi che ti dica? ci dovrebbero essere altri motivi? se ci sono spiegameli perchè non mi va di passare per l'ottuso che non li coglie

avatar

Alessandro Morichetti

circa 12 anni fa - Link

Mi sono letto due o tre cose in giro e mi pare che un certo mercato del vino romano puzzi di merda lontano un miglio. Roba che Marco Travaglio ci sguazzerebbe dentro. Strano però: considerando che il Gotha del giornalismo enogastronomico italiano sta proprio a Roma, possibile che a nessuno sia mai venuto in mente di mettere le mani nella melma? No, in fondo in fondo non è strano per niente.

avatar

antonio

circa 12 anni fa - Link

Appunto, Morichetti: "considerando che il Gotha del giornalismo enogastronomico italiano sta proprio a Roma" Cosa ci trovi di strano? Per esempio non trovi strano che nessuno abbia mai scritto un rigo che non sia di "beatificazione" di un signore che nel giro di 4/5 anni è passato da imprenditore dell'elettronica a massimo rappresentante dell'enogastronomia italiana nel mondo. Forse senza tanti Giornalisti amici sarebbe stato più lungo il tragitto! Tutti teniamo famiglia

avatar

Alessandro Morichetti

circa 12 anni fa - Link

Io mi riferivo ad inchieste giornalistiche su eventuali illeciti o solo comportamenti spregiudicati in un mercato del vino romano ampio e caotico. Tu parli di giudizi positivi e/o negativi su Oscar Farinetti, che è un imprenditore e che investe su cose, persone e settori. Vedo solo io una sostanziale differenza nel merito? Sul metodo si potrebbero dire tante cose. Ti sembra questo un paese in cui un giornalista che voglia fare inchieste sia tutelato? Per me non lo è. L'Ordine dei Giornalisti è un elefante inutile, senza offesa per gli elefanti che sono animali nobilissimi, e il ricorso alla denuncia con richiesta di risarcimenti milionari è una minaccia seria, molto seria, che i "potenti" tirano fuori dalla fondina ad ogni pié sospinto. Qui si pagano 15.000 euro per aver detto che un Barolo è sottoperformante e sa di cocomero. Quindi i pochi che potrebbero aver voglia di investigare magari finiscono per tacere. Molti di più però non iniziano neanche né se ne curano, e questo è grave.

avatar

nico

circa 12 anni fa - Link

ma dai, non facciamo complottismo qui si parla di tangenti ai vigili urbani e non e' compito del giornalista enogastronomico indagare su questo

avatar

Alessandro Morichetti

circa 12 anni fa - Link

No no, proprio nessun complottismo. Bernabei è a tutti gli effetti un soggetto di importanza capitale per il vino romano e sarebbe un dovere, per chi può, fare luce e chiarezza su come opera, visto che collabora attivissimamente con Bibenda e mille altri soggetti sul territorio. In alternativa, si può far finta di niente e aspettare "la stampa", tornando silenziosamente nel sottocapitolo confortante dei degustatori. Però poi il primo che si alza con la bandiera del giornalismo in mano lo seppelliamo di pernacchie, ok?

avatar

nico

circa 12 anni fa - Link

un attimo tu stai parlando di presunte tangenti date da questa enoteca ai vigili urbani ... e tutto un magna-magna conseguente e poi insinui il dubbio che i giornalisti enogastronomici romani siano in qualche modo complici perché stanno zitti mah a me pare che comunque il giornalismo di inchiesta sia un mestiere e la critica enogastronomica un altro o no?

avatar

circa 12 anni fa - Link

Calma calma, le parole sono importanti e non mi pare di aver parlato né di tangenti né di complicità. Mi pare di aver detto - correggimi pure, se sbaglio - che fare chiarezza su come operi un soggetto centrale del vino romano dovrebbe essere interesse, anzitutto, dei cronisti e giornalisti enogastronomici del settore, non fosse altro perché avrebbero più modo di altri di reperire informazioni. E ho aggiunto che, sentendo spesso alcuni avanzare la carica di "giornalista enogastronomico" - a maggior ragione trattandosi di Roma e non di Roccacannuccia - costoro farebbero bene a rivedere le proprie velleità e il metodo di azione. E se il mio discorso ti risultasse sibillino, allusivo, sfumatamente qualunquistico e demagogico, sappi che lo è volutamente. Però sollevi una questione importante, direi anzi centrale: giornalismo d'inchiesta e critica enogastronomica sono due campi da gioco precisamente separati o non sarà forse che li separiamo per comodit

avatar

Francesco Fabbretti

circa 12 anni fa - Link

ovviamente visitando il sito e i volantini con le offerte si notano prezzi d'acquisto inferiori ai prezzi dei rappresentanti stessi, ma questo non mi puzza di merda bensì è motivato dal fatto che il gruppo Bernabei ha una forza commerciale pazzesca, paga sempre in anticipo su quantitativi che si contano in camion. Ovviamente credo che di fronte a trattative così esose il prezzo diminuisca sensibilissimamente ma chi non lo farebbe se fosse al loro posto? Quello che non capisco è dove sia la connessione fra la sponsorizzazione a un gruppo sportivo e la denuncia di uno stato di cose a cui il gruppo sportivo stesso non è riconducibile. E poi, signori, parliamoci chiaro, esiste una partnership solida tra il gruppo Bernabei e Bibenda edizioni. So che a qualcuno il presidente Ricci fa venire l'orticaria per partito preso ma è una persona con una grande capacità imprenditoriale che non consentirebbe una partnership se non con una struttura efficace, determinata e senza scheletri nell'armadio: c'è troppo in gioco per correre eventuali rischi di credibilità. Il resto sono congetture legittime da farsi ma puramente teoriche.

avatar

Nelle Nuvole

circa 12 anni fa - Link

Non posso che condividere il commento pacato ed equilibrato di Francesco Fabbretti, che ridimensiona la notizia, che sembra messa li' un po' tanto per fare. Quanto ad Esperio, capisco che non abitandoci se ne faccia un'opinione tramite i mezzi d'informazione e possa sbrigativamente definirla "citta' intrisa di marciume umano". Faccio presente pero' che nell'impasto ci sono tanti altri ingredienti e se il "Gotha del giornalismo specializzato" risiedente a Roma non e' intervenuto forse dipende dal fatto che non si e' nemmeno accorto della comparsa di questo post.

avatar

Alessandro Morichetti

circa 12 anni fa - Link

Forse di mattina presto la lettura è offuscata. Dove sarebbe scritto che doveva intervenire in questo post? Riscrivo per i frettolosi:

Considerando che il Gotha del giornalismo enogastronomico italiano sta proprio a Roma, possibile che a nessuno sia mai venuto in mente di mettere le mani nella melma? (cioè nei meccanismi del mercato del vino romano, ndr).
E' più chiaro adesso il senso? Tra le altre cose, si sta parlando di 2.218 multe non pagate da Bernabei Liquori per un ammontare di 350.000 euro e il Corriere della Sera arriva a parlare di "vendetta dei vigili". Questo è mercato del vino romano o traffico illecito di noccioline americane nei cinema per bambini? Che qualcosa da approfondire ci sia eccome lo capisce anche mia nonna, cara Nelle Nuvole.

avatar

MAurizio

circa 12 anni fa - Link

Due notazioni "un certo mercato del vino romano puzzi di m....a lontano un miglio. Roba che Marco Travaglio ci sguazzerebbe dentro" Perdonami, ma detto così sembra quasi un insulto trasversale a Travaglio ... :-) Sulle multe leggevo che sono quelle "rilasciate" dai varchi elettronici che, notoriamente "vessano" i romani, ma lo fanno in maniera automatica, senza pregiudizi. Casomai si potrebbe ragionare sul perchè qualcuno forse pensasse che per lui e per i suoi mezzi (Il Messaggero riferiva di auto personali e dei furgoni della Ditta) i varchi elettronici avrebbero "chiuso un occhio" (elettronico). Trovo poi scompisciante, da vecchio film USA (o di Hong Kong) con i classici poliziotti corrotti, l'idea della tangente versata in forma di contributo al loro circolo dopolavoristico ... coi pizzardoni in tutine firmate Lacoste ... :-D

avatar

esperio

circa 12 anni fa - Link

Quando un istituzione come il corpo dei vigili urbani e' investito da casi di corruzione e malaffare, significa semplicemente che le fondamenta della nostra socita' sono in uno stato di degrado che richiede immediata e vigorosa azione di bonifica. Far finta di niente non e' un opzione accettabile. E' lampante che la classe politica romana non e' una delle piu' brillanti ed e' ben risaputo che esistono forze di potere ombrate che ammorbano la citta come quella malaria che fu. Ma dico, almeno il vino lasciatelo stare.

avatar

Francesco Fabbretti

circa 12 anni fa - Link

Caro Nico, l'unica cosa di cui oggi ho acquisito informazioni a mezzo stampa è che esiste realmente un esborso di somme di danaro da una parte A a Vantaggio di una parte B, se si tratti di richiesta minatoria da parte di B o donazione "pro bono" da parte di A non lo si riesce a capire: il gruppo Bernabei (la cui rispettabilità e solidità è stata guadagnata nel tempo)fa rumore ma non è assolutamente l'unico nel settore del beverage della mia città toccato da questa situazione. Non sono mie congetture e io davvero casco dal pero come un fesso ma non nascondo di aver sobbalzato un filino leggendo: "un negoziante dei dintorni (che preferisce rimanere anonimo) lascia trapelare scenari che vanno aldilà della semplice corruzione. "Io personalmente non ho mai pagato niente, ma se volessi potrei far levare questo chiosco di fiori davanti al mio locale - racconta un ristoratore di viale Trastevere - Basterebbero solo tremila euro. Ma se poi non viene rimosso che faccio, li denuncio? È tutto il sistema che non va. L'imprenditore ha fatto bene, però non si può pensare di pagare fino a che fa comodo e denunciare quando non viene più fatto il favore." ( http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/02/29/news/favori_e_licenze_ecco_il_tariffario_tremila_euro_per_cacciare_l_ambulante-30671787/ )

avatar

Duckaroo

circa 12 anni fa - Link

Intanto, però, "Il Messaggero" ha pubblicato che Silvio Bernabei è stato condannato in passato per corruzione. Si tratta di sentenza ormai definitiva. Insomma,abbiamo due protagonisti di Vigilopoli: a)Silvio Bernabei, corruttore per lo Stato Italiano, con sentenza definitiva; b)Silvestro Romano del bar Turi & Tano di Via Lazio 17 che ha avuto procedimento penale in quanto occupò per mesi un posto dei disabili, dopo la misteriosa sparizione del palo contrassegnante lo stesso e la cancellazione delle relative strisce. Infatti Romano, senza espressa autorizzazione comunale, occupò per mesi con tavolini sedie ombrelloni e fioriere il posto disabili, 4 posti auto e posto strisce motorini.

avatar

Duckaroo

circa 12 anni fa - Link

Stranissima la storia dei Bernabei. Raccontano di aver subito estorsioni, intimidazioni e minacce ma Silvio Bernabei non sarebbe nuovo a risolvere i problemi con regalie e danari. A quanto si apprende da Il Messaggero, Silvio Bernabei è stato condannato per corruzione, con sentenza ormai definitiva.

avatar

Anonimo

circa 12 anni fa - Link

Qualcuno chiarirà mai il perchè i Signori Bernabei hanno scatenato questo allarme sociale assurdo, asserendo l’esistenza di un improbabile racket delle licenze e di una cupola che controllerebbe la Capitale? Siamo di fronte ad accuse inverosimili che delineerebbero un quadro fumettistico degno della Chicago gangsteristica degli anni ’30. Secondo la ricostruzione di questi Signori l’intero corpo dei Vigili controllerebbe Roma, deciderebbe a chi rilasciare le licenze ecc. Una mega organizzazione criminale composta da migliaia di individui. Si chiariranno mai i motivi che hanno portato i Bernabei a fare assurde asserzioni di tal genere?

avatar

Anonimo

circa 12 anni fa - Link

Il Sig. [bing]. tutto molto interessante. la prossima volta che fai nomi cognomi e indirizzi, ti presenti pure tu con nome cognome ed indirizzo. questo non e' il tuo canale di messaggeria privata. abbi tanta pazienza. f.s.

Commenti chiusi