Scoprire che il tuo vino non vale molto ti aiuta a berlo senza problemi, a meno che non sia vino di pomodoro

di Elena Di Luigi

THE DAILY TELEGRAPH. Ogni due anni la Penfolds lancia un evento itinerante chiamato ‘recorking clinic’, un’occasione per i foturnati possessori di un Grange di far revisionare la bottiglia e di parlare di questo vino cult con gli esperti. Al debutto di quest’anno a Sidney c’era anche il celebre Peter Gago,  il winemaker responsabile di alcune delle migliori annate del vino il quale vede questi incontri anche come l’opportunità per la Penfolds di togliere dal mercato le qualità inferiori per mantere alta la fama. In un’intervista che ha rilasciato per l’occasione Gago dice che c’è anche chi è felice di scoprire che il suo Grange non vale moltissimo, così può berselo senza  problemi

NEWS.COM.AU. Il canadese Pascal Miche, dopo aver coltivato per anni l’hobby della produzione di vino di pomodoro, ha deciso di farne una professione con tanto di cantina. Tutto è cominciato con la decisione di sperimentare la vecchia ricetta che Miche aveva ereditato dal bisnonno belga quando negli anni trenta faceva questo tipo di vino con i pomodori dell’orto. Poi nel 2009 ha pensato di trasformare l’hobby in un’attività e di pensare anche all’estero. Miche dice che dal punto di vista strettamente tecnico la produzione è simile a quella del vino di uva, si parte cioè dalla selezione dei pomodori maturi (anche qui la varietà è importante), poi fermentazione e imbottigliamento finale. Il vino che non sa di pomodoro è alcolico al 18%, ha un colore simile ad un bianco e può essere secco o amabile. Resta da risolvere il problema dell’etichetta dove Miche per ora non può scrivere vino, ma è convinto che la crescente domanda del mercato lo aiuterà a far cambiare le regole.

THE TELEGRAPH. Ancora una buona notizia per chi consuma vino in moderazione, soprattutto se donna. Un team di esperti dell’Università dell’Oregon ha studiato gli effetti che l’alcol ha nella prevenzione della osteoporosi. La ricerca ha seguito 40 donne di circa 56 anni alle quali è stato chiesto di bere due bicchieri di vino al giorno, pari a 19 grammi di alcol. Gli effetti registrati hanno dimostrato che l’alcol aiuta a fissare il calcio nelle ossa. Uno dei ricercatori nel definire il risultato ‘potente’ ha anche confermato che il team continuerà su questo percorso in vista di ulteriori traguardi in questo campo.

THE LOS ANGELES TIMES. Fanno ancora scalpore le etichette con i personaggi storici dopo che due americani di origine ebrea in vacanza a Verona hanno sporto denuncia contro il supermercato che li vendeva. Il proprietario si è giustificato dicendo che la linea di vini nota come Linea Storica comprende vini con tanti personaggi storici oltre a quello controverso di Hitler, per esempio Che Guevara, Winston Churchill, Mussolini e altri. La notizia ha fatto il giro della stampa estera specializzata e non e quindi viene spontaneo chiedersi: quale aspettative di esportare aveva il produttore quando ha si è detto ‘Eureka, mettiamoci Hitler sulla bottiglia!’?
[Immagine: AFP photo da News.com.au]

3 Commenti

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Alberto Tricolore

circa 12 anni fa - Link

Bastardi razzisti,bottiglie fuorilegge e venditori idioti,poco sensibili se non razzisti essi stessi.

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postatore_occasionale

circa 12 anni fa - Link

da notare che in patria non fanno una piega quando arruolano per le guerre in medioriente membri della fratellanza ariana (un po' come mandare aspiranti terroristi negli artificieri), che non fanno una piega quando le leggi sulla liberta' di parola (dal I emendamento in poi) consentono la libera espressione in patria ai neonazi (vedere anp, john bowles, ), ma da noi vengono a insegnare e dettare legge, nel vino come nel resto e con quali risultati si vede

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Alberto Tricolore

circa 12 anni fa - Link

Per me queste bottiglie (ed oggetti similari) conservano uno sfondo di menefreghismo e di razzismo. Secondo te chi puo' comprare una bottiglia del genere? Non certo chi ne' e' stato vittima diretta o indiretta che sia. Ad ogni modo AFFAN..LO tutti quelli che si sentono superiori a qualcuno per razza,ceto o altro.

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