Sarkozy | Cose che si fanno per vincere le elezioni: bere un bicchiere di vino, per esempio

di Antonio Tomacelli

Nicolas Sarkozy è un impenitente bevitore d’acqua? La domanda sta facendo il giro degli Chateau di Francia e tiene col fiato sospeso migliaia di contadini nostalgici dell’era Chirac, un presidente gourmet come mai s’erano visti. Sarkozy lo sa e, per smentire le voci su di una sua presunta avversione all’alcol, disastrose in tempo di elezioni, si è fatto riprendere col bicchierozzo in mano nelle cantine del Domaine Allias, a Vouvray. La visita, dicono i maligni, è stata organizzata dallo staff presidenziale ad esclusivo beneficio delle telecamere chiamate in massa all’evento. Curiosità: in questo recente post sono ritratti i principali candidati all’Eliseo durante una visita alla fiera dell’agricoltura di Parigi e, guarda caso, l’unico che non ha un bicchiere in mano è proprio Sarkò. Che abbiano ragione i maligni? Io intanto azzardo un parallelo con l’Italia Burlesquona e verso due meste lacrimucce: qui per vincere le elezioni devi solo dimostrare una certa familiarità coi reggicalze.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

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