Recensire breve: due libri, un vino, una birra

Recensire breve: due libri, un vino, una birra

di Gianluca Rossetti

Fare un post su vini mai bevuti rischia di essere una stupidaggine. Come le recensioni di libri mai letti o le prove su strada immaginate per vetture ancora in fabbrica, ha senso quando fatto sulla fiducia. Conterà pure qualcosa la reputazione. Infatti una deriva del cosiddetto esame oggettivo, anche piuttosto subdola, è quella di ritenere che ogni bottiglia (o una storia, una cosa) debba essere giudicata per quel che è, scansandone con una pedata il DNA. Una distorsione che potremmo definire come “l’uomo che scambiò le sue papille per il Cern di Ginevra”.

Due libri, un vino, una birra.

Birra in Franconia
di Manuele Colonna
Publigiovane editore
Non l’ho ancora aperto e so già che mi piacerà, che ne capirò e terrò a mente solo una parte, che mi vanterò di averlo letto. Autore che del mondo brassicolo conosce ogni millimetro, inventore di “Bir&fud” e prima ancora del “Ma che siete venuti a fà”, sorta di tre stelle Michelin nella costellazione publican in quel di Roma. Tutto ebbe inizio digitando Bamberga sul Tomtom.

Guida alle birre del mondo
di Michael Jackson
Slow food editore
Comprato sull’onda dell’entusiasmo provocato dalla lettura di “Storie nel bicchiere”, libro stupendo con una prima parte di spessore letterario autentico. In realtà temo che il nuovo acquisto sia volume di tecnica pura e che mi obblighi a studiare, senza divagazioni. O quasi. In frigo si sta acclimatando la BB5, ultima nata nel Birrificio artigianale Barley di Maracalagonis (CA); ancora Nicola Perra a dire la sua a proposito di Italian Grape Ale. Saison con mosto di uve Nuragus.

Pinot Grigio 2006
Gravner
La birra mi attrae ma non la conosco. Dopo un paio di assaggi o di letture a tema mi rifugio nel vino che è parete ostica ma con meno brecce. La cantina è vuota; ordino online: cataloghi infiniti di cose che vorrei. Clicco nei paraggi di Oslavia. Una vita tra anfora e legno grande, prossima a quel numero 7 su cui Josko si ferma tracciando una soglia che divide i suoi vini da tutti gli altri. Njiva ha un suono bellissimo ma è vigneto estinto. Devo fare in fretta.

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Gianluca Rossetti

Nato in Germania da papà leccese e mamma nissena. Vissuto tra Nord Reno westfalia, Galatina (Le) e Siena dove ho fatto finta di studiare legge per un lustro buono, ostinandomi senza motivo a passare esami con profitto. Intorno ai venti ho deciso di smettere. Sai com'è, alla fine si cresce. Sommelier Ais dal 2012, scrivo abbastanza regolarmente sul sito di Ais Sardegna. Sardegna dove vivo e lavoro da diciotto anni. Sono impiegato nella PA. Tralascerei i dettagli. Poi la musica. Più che suonare maltratto le mie numerose chitarre. E amo senza riserve rock prog blues jazz pur non venendo ricambiato. Dimenticavo, ho un sacco di amici importanti ma non mi si filano di pezza.

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