ProWein 2021 è stato annullato, appuntamento nel 2022

ProWein 2021 è stato annullato, appuntamento nel 2022

di Jacopo Cossater

La notizia la riporta per primo il magazine tedesco Meininger:

A causa delle restrizioni causate dal Covid-19 ProWein 2021 non si svolgerà dal 19 al 23 marzo come previsto. La prossima edizione è in programma dal 27 al 29 marzo 2022.

Una decisione legata all’attuale situazione sanitaria, non solo in Germania quanto nel resto d’Europa e del mondo: la scelta di Messe Duesseldorf, l’ente che organizza la fiera tedesca, è legata sia alle difficoltà di viaggiare che alla decisione dello stato federale dello scorso 25 novembre che impedisce lo svolgersi di manifestazioni su tutto il territorio nazionale, a tempo ancora indefinito.

Questo il comunicato stampa appena ricevuto da ProWein:

ProWein 2021 – la maggiore fiera mondiale per i vini e gli alcolici – non si terrà come previsto dal 19 al 23 marzo a causa delle restrizioni legate al Covid-19. Gli attuali sviluppi delle infezioni da Covid-19, la situazione dei viaggi e il quadro giuridico hanno indotto la Messe Düsseldorf, in qualità di organizzatore della ProWein, a rivalutare la situazione. Soprattutto a causa della decisione del governo federale e regionale del 25 novembre 2020, secondo la quale l’organizzazione di fiere continua ad essere vietata, ulteriori sviluppi sono imprevedibili.

“Non abbiamo preso questa decisione alla leggera – abbiamo soppesato con molta attenzione gli argomenti a favore e contro una fiera in questi tempi di pandemia, in stretta e approfondita consultazione con i nostri partner ed espositori. Il fattore decisivo per noi è stato l’interesse degli espositori e dei visitatori,” ha spiegato Erhard Wienkamp, amministratore delegato della Messe Düsseldorf GmbH.

In questo contesto la tempistica della decisione ha giocato un ruolo decisivo: “Gli espositori possono ora concentrarsi sulle prossime date della ProWein e predisporre la preparazione. Con questa mossa garantiamo la sicurezza della programmazione, necessaria per il successo dell’azienda.” In linea con questa strategia a lungo termine le date della ProWein 2022 sono già state programmate – dal 27 al 29 marzo 2022.

ProWine China, che si è appena conclusa con grande successo, sarà ribattezzata ProWine Shanghai l’anno prossimo e tornerà al Shanghai New International Expo Center dal 9 all’11 novembre 2021, dopo il successo ottenuto nella Cina continentale. Il prossimo ProWine Asia sarà anch’esso rinominato – ProWine Hong Kong – e si svolgerà dal 18 al 21 maggio 2021. Il ProWine Sao Paulo sarà il prossimo evento della famiglia ProWein in ordine cronologico – dal 5 al 7 ottobre 2021. La prossima ProWine Asia a Singapore sarà ribattezzata ProWine Singapore e sarà nuovamente in programma nel 2022 a causa dei vincoli causati dalla pandemia di Covid-19 (le date iniziali erano dal 2 al 5 marzo 2021).

L’edizione 2020 di ProWein non si era tenuta per lo stesso motivo. Vinitaly 2021, la maggiore fiera italiana e una delle più importanti al mondo per il settore, inizialmente prevista per il mese di aprile è in programma a Verona dal 20 al 23 giugno prossimi.

Jacopo Cossater

Docente di marketing del vino e di giornalismo enogastronomico, è specializzato nel racconto del vino e appassionato delle sue ripercussioni sociali. Tra gli altri, ha realizzato i podcast Vino sul Divano e La Retroetichetta, collabora con l'inserto Cibo del quotidiano Domani e ha cofondato il magazine cartaceo Verticale. Qui su Intravino dal 2009.

16 Commenti

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Un plauso a Prowein che ha preferito smenarci soldi pur di non proporre un'edizione sottotono, a differenza di Vinitaly che ha rimandato la fiera in un periodo inutile.

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GiovanniP

circa 3 anni fa - Link

Valuteremo con il senno di poi quale sarà stata la scelta migliore. Per quanto riguarda l'inutilità del periodo la questione è molto semplice, se è così il produttore eviti di iscriversi.

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Peccato il produttore abbiamo pagato un acconto per l'edizione scorsa, quindi "eviti di iscriversi" = "ci tentiamo i suoi soldi."

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Se poi Veronafiere fosse disponibile a rendere i soldi versati a chi non vuole partecipare è altra storia.

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GiovanniP

circa 3 anni fa - Link

Valuteremo con il senno di poi quale sarà stata la scelta migliore. Per quanto riguarda l'inutilità del periodo la questione è molto semplice, se il produttore la ritiene tale eviti di iscriversi.

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VINOLOGISMO

circa 3 anni fa - Link

Non perdiamoci in polemiche inutili e ingiustificate ,anche Vinitaly sarà annullata e ci verrà annunciato enrtro il mese di Gennaio. E aggiungo per fortuna , vista la scelta del periodo assolutamente inutile e soprattutto con una pandemia che non sarà affatto superata.

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Stefano Cinelli Colombini

circa 3 anni fa - Link

La pandemia non è superata, ma qualche cosa il 2020 ce l'ha insegnata. Ad esempio, sappiamo che con l'arrivo del caldo in Italia il Covid è molto meno attivo, e con un po' di precauzioni (dimenticate clamorosamente l'estate scorsa) si possono fare tante cose. Da gennaio arrivano i vaccini, e quando si terrà il Vinitaly tutta la popolazione a rischio, i medici e le forze dell'ordine dovrebbero essere già coperti. Se si considera la combinazione tra le due cose, direi che fare il Vinitaly ha un senso. Quanto all'osservazione sugli anticipi che non verrebbero restituiti, scusate ma è una cazzata; il peso degli anticipi sul costo complessivo della manifestazione è minimo, alberghi, personale, pranzi, allestimenti e vino costano molto, molto di più. Se una ditta andrà, lo farà perché ha fatto i suoi conti e trova conveniente partecipare.

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Cazzata è quella che dice lei. Se a lei sta bene buttare via soldi, pochi o tanti non è il punto, o investirli come da programma iniziale liberissimo di farlo e nessuno la critica. Ma lei abbia l'educazione e il rispetto di non bollare come cazzata chi la pensa diversamente.

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Stefano Cinelli Colombini

circa 3 anni fa - Link

L'anticipo già versato al Vinitaly che le ditte rischierebbero di perdere vale dal 5% (per le ditte con stand grandi e molto personale) al 10% (per i piccoli) del costo complessivo dell'evento. Sostenere che vai a buttare il 95% della spesa in un evento che ritieni inutile per salvare il 5% è oggettivamente una cazzata. Ci vado perché penso che mi conviene, non per non per salvare quei 5%.

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Evidentemente esiste un contratto ad personam tra veronafiere e lei visto che per qualunque espositore l'acconto dell'area espositiva è pari al 30% del costo totale. Per uno stand di medie dimensioni (40-50 mq) questo significa una cifra intorno ai 5.000 €. Se circa 5.000 € per lei è il 5% del costo complessivo di vinitaly evidentemente porta i suoi clienti a cena e stappa romanée-conti tutte le sere.

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Stefano Cinelli Colombini

circa 3 anni fa - Link

Forse non sono stato chiaro. L'anticipo del costo dello spazio di Vinitaly è realmente il 30% del costo totale dello spazio, ma quando faccio il conto della spesa per l'azienda dell'evento "Vinitaly" devo segnare cinque o sei persone che devo pagare e che mangiano, dormono e hanno spese di trasferta, le cene con i giornalisti in locali costosi, il trasporto, il montaggio e lo smontaggio dello stand, i vini (che non sono gratis), gli imprevisti e le spese minute. Risultato, il peso dell'anticipo scende sul totale dei costi dal 30% al 10%. Nel mio caso. Ma nel caso di grandi ditte con un mare di personale ed eventi costosi con stampa e operatori scende anche di più. Poi ci sono tanti Consorzi che hanno spazi coperti al 40% da finanziamenti a fondo perduto, e al sud anche di più. Il mondo del vino è vasto e diversificato, quello che accade a lei non è necessariamente quello che accade ai suoi vicini.

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Esattamente, il mondo del vino è diversificato, quindi come si permette di bollare come cazzate le situazioni altrui diverse dalla sua? Se lei ritiene proficuo fare vinitaly a giugno lo faccia pure e in bocca al lupo. Nel mio caso, come in quelli di altri, l'anticipo equivale al 20%/25% del costo totale e quindi se permette quella che dico non è una cazzata, ma la descrizione della mia e di molte altre realtà. La prossima volta sia più educato e impari a esprimere i suoi pensieri quali opinioni, perché opinioni sono, e non assiomi.

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Stefano Cinelli Colombini

circa 3 anni fa - Link

Giusto per chiarire, perché il modo come lei ha posto il problema non mi torna proprio per nulla. Esistono importanti finanziamenti OCM, regionali e di Regioni a Statuto Speciale che si prendono sia singolarmente che tramite Consorzi. Se poi uno per sua libera scelta o per incapacità non li chiede o non li prende, ovviamente questo non inficia il punto. Poi esistono tante spese, che ho già più volte dettagliato per cui non mi ripeterò. Considerando tutto questo, il costo dell'anticipo si riduce ad una percentuale tale che è improbabile che sia tale da poter influenzare la scelta Vinitaly si/Vinitaly no. Se poi lei mascherandosi con coraggio da leone dietro all'anonimato si diverte a tenere il punto oltre ogni logica, affari suoi. A me questo gioco non interessa.

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Io rivendico solo il diritto a esprimere la mia opinione senza che venga bollata con termini offensivi. Io non ho offeso le sue argomentazioni lei sì. Mi tengo volentieri il mio anonimato, ritenendolo di gran lunga preferibile all'arroganza e alla maleducazione.

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VINOLTRE

circa 3 anni fa - Link

Non capisco tutte queste polemiche al limite dell'offensivo sul nulla....Il Vinitaly non si farà , punto!!!

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Ma che dice?? Il vate del vino italiano ha affermato senza possibilità di appello il contrario, è un incredibile vantaggio, per questo si farà nonostante la situazione, tra l'altro economicamente è molto conveniente!

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