Premio Nobel per la pace 2010 ad una bottiglia di vino?

di Alessandro Morichetti

the_pre_last_supper_posterLa tesi è di quelle esplosive, che ti scoppia una guerra santa nello spazio di un bicchiere. Ahi voglia a parlare di fine della storia, conflitto di civiltà e multiculturalismo. Volete sapere come risolvere secoli di tensione religiosa cristiano-musulmana? Facile, basta un buon bicchiere di vino. A sostenere l’ardita tesi è Roger Scruton, filosofo e docente di psicologia, secondo cui la via d’uscita dal fondamentalismo religioso passa per la ri-scoperta di un sano rapporto con un buon bicchiere di vino. Non a caso, quello che per i musulmani è diventato nei secoli un liquido peccaminoso rappresenta, per altre culture come quella giudaico-cristiana, un motivo fortemente identitario: da Noè primo viticoltore all’Eucarestia dell’ultima cena di Gesù, il vino ritorna spesso nella storia della cristianità e non solo.
Una cosa è certa. Il vino come oggetto culturale ha tanti significati quanti sono i contesti in cui se ne parla. Pensateci, vino e maiale, che per noi sono “sacri”, diventano Satana per una cultura prossima alla nostra come quella musulmana. Superficialmente dissacrante ma non troppo la tesi del prof. Scruton, se anche Magdi Allam, qualche anno fa sul Corriere della sera, rifletteva sul valore ambivalente che vino e alcolici in genere assumono nella cultura islamica.

L’argomento è serio, la contemporaneità ci pone quotidianamente di fronte al rapporto con lo “straniero”. L’integralismo esiste ma spesso siamo noi i veri intransigenti nel rapporto con culture altre, e non servono bombe o minacce filmate per dimostrarlo. E il vino è stupido, come segno di superiorità. Potrà davvero diventare strumento di pace? O è solo il nuovo grimaldello per nuovi battezzattori di popoli? Beh, spiace dirlo ma dopo il Nobel ad Obama non mi sorprenderei più di nulla.

avatar

Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

1 Commento

avatar

Daniel PC

circa 3 anni fa - Link

Scruton ha scritto un libro interessante sul vino e la filosofia. Si chiama Bevo dunque sono. Nel passato i mussulmani bevevano il vino, un'interpretazione da un consiglio divino li ha fatti cambiare strada.

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.