Post pieno di parolacce, successivamente editato, quindi pubblicabile

di Fiorenzo Sartore

L'avvelenataAvviso: se siete sensibili al linguaggio scurrile non leggete oltre, e vedete di portar via le ralle. Ma alla svelta. Ancora qui? Razzi vostri. Sentite, il fatto è che mi son rotto i trottoloni di leggere commenti come quelli al post della degustazione in piscina. Io mi sono strarotto i cipolloni di voi che sapete bene (oooh, ma cooome lo sapete bene!) quale sia il linguaggio adatto a comunicare il vino. A proposito: lo sentite come suona “comunicare il vino”?? E’ una struzzata immane. Ma non è questo che volevo dire.

Vedete, io sono un commerciante – ma quante volte l’avrò detto? Vabbé. Io faccio il mestiere di vendere vino, e nemmeno so più da quanti anni. E tutte le volte che mi imbatto in stracciazolle come voi, che venite qui a commentare “pi-pi-pi, un sommelier non dovrebbe parlare con quel tono, gne-gne-gne un professionista deve essere rispettabile” mi verrebbe voglia di mandarvi proprio affanmulo. Anzi, andateci. Sapete che c’è? Sono quelli come voi, SIII, quelli come voi, che tengono fuori dalle enoteche tutti quelli che vorrebbero sapere qualcosa di vino, ma se ne strafregano dei vostri riti pagani fatti di birignao e di linguaggi del mazzo. Avete rotto! Quelli sono la maggioranza, la SCHIACCIANTE maggioranza.

E che pazzo, per una volta, UNA VOLTA, che un sommelier (sempre Andrea) non si comporta da pinguino struzzo, voi arrivate qui a sbrodolare consigli su cosa dobbiamo fare e dire. Ma chi vi costringe! Levatevi dai valloni, aprite il vostro blogghetto e scrivete come stramazzo vi pare! E’ così difficile da capire?
Ah, inciso importante: io non sono sommelier – anzi, a suo tempo son stato cacciato via dall’AIS perché al terzo esame ho sparato una serie di parolacce proprio come ora (ma senza editing). E per lo stesso motivo. Quindi mi hanno defenestrato. Però quando ho a che fare con sommelier come Andrea, ecchellazzo, mi si allarga il cuore: ma allora non sono tutti una manica di struzzi! Ma lo sapete o no, che là fuori è pieno di gente che non compra i vostri (nostri) preziosissimi vini da fighetti solo perché continuate a tirarvela manco foste Paris Hilton? No dico, a voi piace vedere le cantine piene e gli scaffali fermi? E allora continuate a fare le verginelle, a dire che “la comunicazione del vino è una cosa seria” (e qui vi beccate un altro “mavaffarturo“). Mi avete stracciato le spalle con la vostra strarazzo di serietà borghese del mazzo, andate a fare i maestrini nei vostri bloghetti sfigati e smettetela per sempre di dirci cosa dobbiamo fare e non fare.
E soprattutto: questo strazzo di blog che si chiama Intravino, NON E’ L’ORGANO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER  quindi se volete santificare i vostri ammazzo di sommelier impettiti che-comunicano-il-vino ci sono sommelier.it e altri mille siti rompifalle che fanno tutto assai più seriamente di noi.

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

37 Commenti

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Francesco Fabbretti

circa 15 anni fa - Link

Il fatto che tu venda vino e non sia in grado di comunicarlo lacia molto perplesso un collega che fa il vinaio come te. Non so dove sia la tua enoteca, non so nulla di te per cui non posso dare giudizi sulla persona. Sull'Ais mi permetto di suggerirti toni meno aggressivi, tipici di chi non conosce bene la'organizzazione. In tutti i corsi che hyo fatto lì (pensa che cretino e quanti soldi gli ho dato!!!), ma soprattutto alla fine di quello da sommelier e alla fine del master ci è stato sempre ripetuto che quelli erano punti di partenza non di arrivo. Chi crede di aver capito tutto dopo aver imparato a fare il pinguino infìgessato spesso non ha capito niente. Essere un relatore AIs è cosa ben diversa e se c'è ancora qualche solone che puzza di incenso al suo passaggio posso garantirti che, su roma, sono una rarità più del panda. Adesso permettimi una riflessione rivolta a tutti i fondatori del blog: dopo la swimming degustazione un altro articolo in questo stile offensivo di chi come me fatica per portare la comunicazione del vino ad un livello terra-terra senza senza mettersi a ballare una tarantella per risultare simpatico. L'autore dichiara che questa è la cifra editoriale del blog tout-court, non mi era sembrato ma comincio a temerlo: corrisponde al vero quanto descritto nell'articolo? In tal caso vi auguro ogni fortuna e vi salutar definitivamente (con la tranquillità di non avere il "peso" di un sig. ziliani, e di poter eclissare la mia presenza senza troppe tragedie)

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Bacco

circa 15 anni fa - Link

prosit.

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Tommaso Farina

circa 15 anni fa - Link

Io, sommelier Ais coi tre livelli e il diplomino al loro posto, mi sento di dire di aver trovato relatori eccellenti, ma purtroppo anche qualcuno palesemente impreparato, roba che confondeva la persistenza olfattiva con la PAI, e si metteva a contare i secondi quando annusava il vino. Fortuna che l'Ais sta provvedendo a tagliare certe ramificazioni secche.

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Simone e Zeta

circa 15 anni fa - Link

Mi sembri abbastanza in gamba per sostenere le tue tesi , anche in campo nemico.

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Francesco Fabbretti

circa 15 anni fa - Link

piccola considerazione: questo blog non lo considero nemico, ogni volta che si parla di vinonon può che farmi piacere, intervenire era un passatempo piacevole, mi sono permesso di leggere con attenzione altri post precedenti su gentile invito di uno dei cofondatori e ne ho tratto le conclusioni che l'impostazione generale va proprio nella direzione contraria al mio pensiero. Alla luce di ciò non trovo alcun motivo per passare il tempo a dover replicare con atteggiamento da bastian contrario. Riterrò sempre post come questo e alcuni commenti semplici atti di ignoranza intellettiva (il vino no c'entra un fico secco)e spesso quelli del sig. Andrea burinate da cui mi dissocerò. Non facendo per professione l'opinion maker che guardagna dicendo la sua su questo o quell'argomento, volendo solo divertirmi, credo molto più opportuna una piacevole separazione consensuale, senza troppi patemi d'animo. p.s. ti aspetto per il famoso caffè a Roma

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Fiorenzo Sartore

circa 15 anni fa - Link

trovo molto triste questa evidente incapacita' di comprendere linguaggi, contesti, e situazioni. il fatto di usare per la seconda volta il termine "ignoranza" riferito a chi scrive e chi commenta, poi, e' un'aggravante.

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Francesco Fabbretti

circa 15 anni fa - Link

Linguaggi? Contesti? Situazioni? Non credo che sia questa la definizione che il vocabolario darebbe in merito al tuo post. Trovo molto triste questa evidente incapacità di comprendere la lingua italiana: hai scritto un post da gran cafone, ti ho dato dell'ignorante e te lo ridò. Anzichè fare il signore adesso con sguardo di superiorità accendi il cervello prima di scrivere una montagna di parolacce e similia. Se poi ti va, vatti a rileggere i toni dei due post incriminati e ti accorgerai che la maleducazione verbale non è mai partita da me o da chi ha in qualche modo compreso le mie ragioni, fatti un bell'atto di coscienza e poi continua pure a divertirti su questo blog sul quale mi troverò costretto a risponderti, esclusivamente su questo post, ogni qualvolta verrò incalzato, come nel tuo post precedente. P.S. Sono un rompiWalle? Benissimo, non mi rispondere e io non ti rispondo, buon divertimento

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Ganascia

circa 15 anni fa - Link

non posso che essere d'accordo con l'articolo: e vaffantubo!

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Aranthor

circa 15 anni fa - Link

grande fio!

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mc100

circa 15 anni fa - Link

>dopo la swimming degustazione un altro articolo in questo stile offensivo di chi come me fatica per portare la comunicazione del vino ad un livello terra-terra senza senza mettersi a ballare una tarantella per risultare simpatico dio santo! Io sono un totale novizio nel mondo del vino, ma uscite come questa mi fanno venire voglia di scappare a gambe levate, veramente. Mi sembra evidente che il video in questione fosse una maniera scherzosa per parlare di un vino, sarebbe palese a chiunque che non si "degusta", "analizza" )o come cavolo si dice da voi esperti) con la bocca piena di cloro. Hai mai sentito parlare di divulgazione, di intrattenimento/informazione (non uso di proposito la parolaccia inglese)? Quale è il problema nel prendere le distanze da una forma paludata se si cerca di non svaccare nei contenuti? E comunque, a prescindere: davvero nella degustazione in piscina hai visto offesa la tua professione di sommellier rispettabile? E come? Mica ci hanno messo te in ammollo. Al massimo sarà Gori ad essersi reso ridicolo, quindi affari suoi. Non credi?

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Bacco

circa 15 anni fa - Link

ehm, parole sante... però all'editing è sfuggito questo passaggio : bloghetti sfigati... mettiamo sfilati? ;-)

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Luigi Di Tuccio

circa 15 anni fa - Link

quella degustazione in piscina mi ha divertito... al posto di Gori ne rifarei altre... in contesti diversi ma pur sempre orginali, quasi fosse una rubrica un po fuori dalle righe. Non mi sembra si sia mancato di rispetto a nessuno.

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Francesco Fabbretti

circa 15 anni fa - Link

Bene signori, mi rendo conto del mio assoluto essere fuori luogo. Signori, è stato un piacere. Buon proseguimento

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ALAN

circa 15 anni fa - Link

dai non fare cosi rimani che qui ci si diverte un sacco vale anche per Ziliani

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Francesco Fabbretti

circa 15 anni fa - Link

Alan, io purtroppo non ho molto tempo libero da dedicare al vino, visto che lavorandoci già mi occupa tutta la giornata. Quei pochi attimi di break li prendo per divertirmi ma credimi, in una serie di banalità come queste ci trovo poco di divertente, molto di provinciale, e molta ignoranza. Lo dico proprio in virtù del fatto che il mio modo di lavorare fa di me tutto fuorchè un Sacerdote del Sacro Nettare di Bacco. Credo però che in un momento in cui la crisi generale del comparto da un lato, l'aumentata competitività dei cosiddetti paesi emergenti dall'altro, renda necessaria una posizione molto meno giocherellona, anche perchè di vino si cazzeggia finchè ci sono i deficenti tipo me e i miei colleghi (Andrea Gori incluso ovviamente) che ci smazziamo per "fare girare" il vino; quando la gente pensa che sia tuta una farsa, un gioco, e smette di appassionarsi in modo profondo, passa la moda e i vari blog (questo compreso), opinion leader e compagnia bella se ne vanno tutti a casa. Intanto quest'anno il comparto vino su base nazionale ha perso circa il 20% di fatturato e su base internazionale altrettanto. Vogliamo ancora continuare a ridere? Magari tu fai un altro lavoro e la cosa ti interessa meno, ma chi è del settore dovrebbe preoccupari seriamente delle possibili conseguenze di simili contrazioni economiche. Personalmente ho l'azienda in crescita quindi dovrei fregarmene ma siccome mi hanno insegnato a ragionare sul lungo respiro anzichè sul breve termine, comincio a preoccuparmi di futuri scenari di mercato: se non si riuscirà a far passare il concetto dell'eccellenza qualitativa dei prodotti nostrani, ci troveremo a tavola gente che beve i cabernet californiani della Gallo's Brothers convinta che siano degli ottimi vini. Aggiungo un altro piccolo particolare, in un momento difficile a cadere sono proprio i piccoli produttori di nicchia, mentre sulla scena rimangono i soliti noti, con i loro vini privi di personalità, tutti livellati e pronti per essere bevuti dal primo fesso di turno. Se si avverasse una iattura come questa sono convinto non ci sarebbe più bisogno nemmeno di professionalità, tanto staremmo a vendere sempre le stesse quattro boiate. E' questo quello che vogliamo, a giudicare dai commenti di questo post sembrerebbe proprio di sì e, come puoi bene immaginare, non posso che dissociarmi. Se continuassi a intervenire sarei continuamente in contrasto con molti altri lettori e siccome il blog, come tu sottolinei, dovrebbe essere un luogo virtuale divertente preferisco soprassedere. P.S. Chiedo scusa per non aver mantenuto la parola della consegna del silenzio, ritorno alla macchia sottolineando che non mi sento offeso in alcun modo ma semplicemente in netto disaccordo con la politica editoriale di questo luogo di incontro a cui auguro ogni fortuna

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Tommaso Farina

circa 15 anni fa - Link

La metti giù in un modo un po' drammatico.

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Bacco

circa 15 anni fa - Link

Perchè è drammatico il mondo del vino di oggi. Il comparto vino ha perso il 20% perchè la gente si è proprio rotta i bottiglioni dei tromboni...punto. E magari scommetto che i prezzi lievitati hanno fatto il resto. E suvvia cerchiamo di essere seri. Si parla di vino come se fosse un medicinale salvavita.

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Ganascia

circa 15 anni fa - Link

io proverei a sgonfiare un po' i prezzi...

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Simone e Zeta

circa 15 anni fa - Link

Ciao Francesco, solo per curiosità. Le mie "informazioni" e quel poco di intuito rimasto mi danno i piccoli produttori in "recupero proporzionale" dell'8%. A te risulta il contrario ?

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Francesco Fabbretti

circa 15 anni fa - Link

Non so da dove attingi i tuoi dati, il recupero proporzionale credo non sia uguale a incremento (a me da l'idea di "abbiamo recuperato un otto per cento dopo che ne avevamo perso un...) ma siccome non sono un economista preferisco tacere. Nel post tacciato di "catastrofismo" ho parlato di un calo generale del 20%, pensa se dicevo la verità, ovvero che il calo generale, regione per regione, oscilla fra il 25 e il 30%...

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Totò

circa 15 anni fa - Link

Mi hanno sempre insegnato che per stravolgere le regole prima bisogna impararle molto bene facendo moltissima gavetta, inghiottendo molta merga e avendo anche a che fare con gentaglia poco incline al confronto. Le regole esistono per essere stravolte, adattate, riscritte, provate, verificate, messe in discussione etc. Le regole, per fortuna, non sono assolute. Quando una regola diventa assoluta non c'è più stimolo per le idee. Più una regola è assoluta più ci si trova davanti a qualcosa che assomiglia a una dittatura. Ottimo post. Ottimo posto questo.

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Simone e Zeta

circa 15 anni fa - Link

Complimenti per l'analisi. Vero

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Tommaso Farina

circa 15 anni fa - Link

Concordo col Fiore nazionale. Post davvero liberatorio.

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Kapakkio

circa 15 anni fa - Link

Concordo col post, davvero ottimo Fiorenzo!

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Daniele Sala

circa 15 anni fa - Link

Sono uno che aveva chiesto gentilmente a Franco Ziliani di ripensarci sul fatto di non partecipare più a questo Blog, ma dopo aver letto il post del Sig. Fiorenzo Sartore, mi trovo completamente in accordo con la decisione di Ziliani e con quella di Francesco Fabbretti. Questa esibizione di "parolacce" cammuffate da spiritosaggine non ha ninete a che fare con la bellezza e la serenità che dovrebbe avere un blog sul vino. Trovo vergognoso l'attacco fatto all'AIS che, pur avendo i suoi difetti come ogni cosa terrena, è senza dubbio un'Associazione che si prodiga costantemente nella corretta educazione sul Vino, ed è fatta di persone che dietro le quinte dedicano volontariamente e gratuitamente molto del loro tempo libero per organizzare corsi e degustazioni! Faccio questa difesa a titolo personale, sono Sommelier AIS, ma non sono in nessun modo stipendiato dall'AIS, ma nella Associazione qui di Como devo ringraziare tutte quelle persone che quotidianamente si dedicano a far quadrare un'organizzione non semplice. L'AIS non è fatta solo dai Relatoti pagati, ma soprattutto da tanta gente volontaria ed appassionata! E confermo quanto già detto da Francesco Fabbretti, a tutti quelli che superano l'esame finale viene detto che quello è solo un punto di partenza....e che da lì in poi con tanta umiltà, passione e dedizione bisogna iniziare ad esplorare l'infinito universo del vino! Io mi permetto qui di aggiungere....anche con tanta EDUCAZIONE....che forse non tutti anno! Sicuramente esistono Sommelier che "erroneamente" credono di sapere "tutto" sul vino...e sbagliano...ma vi assicuro che sono molte di più le persone "Non Sommelier" che credo di sapere ed insegnare "tutto" sul vino! Io posso solo dirvi che sono un Sommelier con tanta voglia di imparare.....dalla mia esperienza...e da chi ne sa più di me!

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Dan Lerner

circa 15 anni fa - Link

Ciumbia, sante parole di grande saggezza Daniele. A mi quand che g'ho fatt l'esam de l'AIS a Comm, i ghe m'ha di tri coss: - Chi mal intend, pesc respund: inscì fan i àsen de tutt el mund - Fa l'ost e cercà sü l'è un mestee che sa desmètt pü. - A fa l'ost ga vöö tre robb: ul vin bun, la dona bèla e l'omm cujùn.

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Simone e Zeta

circa 15 anni fa - Link

Non spreco parole per definire il grado di affinità, ma una cosa carine la racconto. Ieri, avamzando una domanda su un blog di un giornalista che recensiva un vino ottimo, ma al di fuori della linea di degustazione di questo giornalista mi sono sentito chiedere lumi sulla mia lucidità. Ora, quel giornalista molto accreditato assaggia una annata, commenta e sentenzia. Io hoi fatto 2 volte la verticale e lavorato in grandi aziende, a contatto con grandi personaggi dell'enologia mondiale sono pazzo..... D'ora in avanti invierò il curriculum prima del post. Per inciso, i miei gusti collimano co quelli del giornalista..

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Ardua

circa 15 anni fa - Link

hahaha..grandissimo!! complimenti per la creatività e la giustissima e condivisibile presa di posizione!

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Simone e Zeta

circa 15 anni fa - Link

Ciao Fiorenzo, noto solo adesso una profonda inesattezza sul tuo post iniziale: "perché continuate a tirarvela manco foste Paris Hilton?". Se tutte se la tirassero quanto Paris Hilton, credo che in molti lascerebbero da parte il vino ;-)

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paolo tombolini

circa 15 anni fa - Link

quoto, voto e brindo... OT dichiarato: si riesce a far qualcosa tra "intravino" e porthos? paolo

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Fiorenzo Sartore

circa 15 anni fa - Link

>si riesce a far qualcosa tra “intravino” e porthos? be', alcuni intravinici amano segretamente alcuni porthosiani. ma era un segreto, ops - ehm, cosa intendi esattamente?

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alfredo

circa 15 anni fa - Link

Buongiorno a tutti. Una cosa sola: Pensiamo a quanto siamo fortunati noi che possiamo bere vino da sempre, il vino è nostro amico di famiglia! Anche parlar di vino (a qualcuno piace forse più che berlo). Adesso pensiamo ai mussulmani che non possono bere il vino! Come sono distanti da noi! Noi siamo veramente fortunati, ricordiamocelo sempre! Viva il vino!

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Laura Rangoni

circa 15 anni fa - Link

Ho l'impressione che qualcuno si prenda un po' troppo sul serio. Ma forse l'ironia è solo delle persone intelligenti...

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alfredo

circa 15 anni fa - Link

Giusto Laura! Vorrei aggiungere: S'peur nen beivi e subià, nen cori e fà bela gamba, nen cantà e portà la cros. Che in sintesi vuol dire; Non si può bere vino e allo stesso tempo fischiare, correre, cantare e neanche portare la croce. Quindi, poche balle sul vino che poi si offende ad aspettare e diventa aceto:-))

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