Pol Roger 2013-2002, l’arte del millesimato

Pol Roger 2013-2002, l’arte del millesimato

di Andrea Gori

Tra i millesimati più celebrati della Champagne ci sono da sempre quelli di Pol Roger e in effetti dalla nostra esperienza è decisamente improbabile che dimenticarsi bottiglie in cantina porti a gravi conseguenze. Ne abbiamo avuto prova all’ultima Modena Champagne Experience in una verticale affilata e precisa (e in magnum) con annate peculiari in assaggio, annate celebrate come 2008, 2004 e 2002 e altre più discusse come 2013 o 2009 ma il risultato è cambiato di poco vista la qualità mostrata nei bicchieri.

Da sempre legata al pinot nero (con ettari di lusso  e prestigio di proprietà o in affitto sulla Montagne) in realtà Pol Roger ha sempre potuto contare su del grandioso chardonnay che viene usato anche per un  ottimo millesimato blanc de blancs (non incluso in questo tasting).  La formula classica del millesimato riflette questa predilezione risultano quasi ogni anno pari al 60% di pinot nero e un 40% di chardonnay, con una gamma di 20 villages tra grand cru e premiere cru da cui arrivano  le uve.

Pol Roger Brut Vintage 2013
Annata fredda per l’inverno e tanta neve, primavera tarda ad arrivare e maggio molto fresco, estate soleggiata e asciutta, settembre di bella continuità e alla fine quindici giorni di ritardo rispetto alla media degli ultimi dieci anni con vendemmia iniziata solo il 24 settembre e finita il 9 ottobre. Nel bicchieri oggi è un vino sontuoso che tradisce subito il millesimo importante con naso rosso lamponi e fragole con ricchezze evidente di canditi di agrumi,  pepe nero, castagna. Al palato ha succulenza e materia, mandarino, noci e pinoli. Il finale è  luminoso  e dorato con note che arrivano al tropicale e sottobosco rosso sempre presente e sempre ravvivato dalla giusta acidità in ogni momento 95

Pol Roger Brut Vintage 2009
Inverno particolarmente freddo poi primavera temperata e piacevole senza gelate. Giugno e Luglio turbolenti con qualche tempesta e pioggia ma agosto soleggiato caldo e secchissimo con solo le notti fresche ad aiutare. Anticipo vendemmiale notevole con partenza 8 settembre e, alla fine, valori simili alla 2002 con 10% potenziale alcolico e 7,5 di acidità. Oggi è vino con tanto sole e grinta, con le sue belle note di gesso, sale e pepe, appassionante susina rossa e prugna, balsamico di vetiver e senape sullo sfondo. Ha bocca asciutta e netta, con una rugosità di beva quasi tannica e tensione importante. E’ ancora da affinare con la durezza classica di annata calda ma la materia e l’estratto sono intriganti e futuribili. 93+
Pol Roger Brut Vintage 2008
Ormai la conosciamo bene ma giova ricordare che fu molto fredda e piovosa la primavera con anche gelo e neve poi maggio mite che permette il recupero di una tempistica normale. L’estate turbolenta e incostante e con poco sole in agosto fa preoccupare con invaiatura tardiva ma a settembre invece un tempo fantastico soleggiato ma non troppo si manifesta in maniera da preservare acidità ed iniziare la vendemmia il 15 settembre. Oggi questo vintage è decisamente in stato di grazia tra note di frutta secca noci e sale, canditi e susine mature, spezie quasi esotiche che in bocca si diffondono per minuti interi disponendosi secondo una lunghezza impressionante. Lo stile rigoroso della maison fa il resto con un ritorno conclusivo pepato, energico ma sempre affilato. Non è il “perfetto” Churchill della stessa annata ma non lo fa certo rimpiangere. 96
Pol Roger Brut Vintage 2004
Inizio anno al freddo con anche neve poi durati anche per febbraio e marzo. Primavera fresca senza strappi e fioritura al 14 giugno per lo chardonnay. Estate regolare con giugno e luglio belli soleggiati poi però agosto freddo e umido che ha rallentato notevolmente la maturazione. Settembre poi ha pareggiato le cose con un bel sole andando a terminare una alternanza di caldo freddo benefica per le uve. 9,6% potenziale zuccherino e 7,1 acidità. Oggi è un vino molto intrigante dolce e speziato con evoluzione che ha portato note impotanti di miele zenzero canfora, tarassaco, vetiver, sandalo e more di rovo in confettura. Il sorso ha una bella spinta acida iniziale  poi si assottiglia nel finale molto dominato dal vinoso della frutta rossa e sottobosco, fumè e spezia. Chiude finissimo e delicato  ma con non moltissima spinta residua   92
Pol Roger Brut Vintage 2002 
Un’annata considerata calda almeno per gli standard dell’epoca, soprattutto l’estate con pioggia di fine agosto e inizio settembre molto utili per completare la maturazione e la quantità. Vendemmia sotto sole perfetto dal 10 settembre e per tutta la raccolta che alla fina ha portato 10,5% di media potenziale alcolico e acidità 7,2 acidità. Oggi è opulento e richissimo in una fase di grazie notevole,  incenso e talco, carnoso, etereo timo, pepe bianco, pesca e caramello, appassiona e coccola. 97

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

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