Playlist da abbinare al vino: qual è la vostra?
di Davide BassaniDopo le mucche che ascoltano classica per produrre ottimo latte, dopo Sting che pretende l’obolo per vendemmiare le sue uve – non ci sono più i wine makers di una volta signora mia e quelli che c’erano mi hanno mandato al diavolo assieme ai tanti miei appassionati ed attenti lettori – abbiamo Maynard J. Keenan (leader dei Tools) che fa ascoltare i Massive Attack all’Aglianico.
Tanta stima per il nostro Maynard e tanta curiosità per il prodotto; io adoro l’Aglianico e proporrei un taglio fifty fifty con dello Sciascinoso su note dei primi Rammstein, tipo Sehnsuch, d’altra parte questo vitigno non ha la struttura del suo concorrente irpin-lucano e i metallari crucchi potrebbero sollevarlo giusto quel poco per trasformare il prodotto finale in una specie di Mostro del Tannino da abbinare – io alla fine associo sempre il vino alla musica, come sapete, mica faccio il cantante – alla “Vendetta Del Fantasma Formaggino” di Elio E Le Storie Tese – “ma il mio vano motore è troppo vano e poco motore”.
Sempre per rimanere nell’onanistico esercizio del tonitruante (cercavo una nota importante e questa sì che è una parola grossa che fa tanto figo e autoreferenziale!) abbinamento musica vino che tanto è piaciuto l’ultima volta, chiederei sommessamente – e con rispetto – ai ben più esperti che frequentano questo disgraziato sito una personalissima playlist di abbinamento: sono ammessi i Gem Boy, I Ricchi & Poveri, Ricky & Barabba (abbiniamo anche ai film, abbondiamo!), i Sepultura, Viaggio al termine della notte (vanno bene anche i libri, fanno ancor più intellettuale, ma per Céline vincolerei gli abbinamenti agli psicotropi), i Toto, George Harrison, Mietta, Flavia Vento, chi vi pare.
Dimenticavo: vanno bene anche le persone, potete abbinarci anche quelle e vi rubo la battuta: io son da abbinare ad un aceto da discount. Scontato, un po’ come questo pezzo che voglio vediate per quello che è: una cosa da non prendere sul serio, siamo pur sempre tra amici. E comunque le mucche sono animali sensibili.
E Baci.
9 Commenti
Massimiliano
circa 3 anni fa - LinkInizio con libro/vino e butto lì un Saramago che potrebbe essere "Memoriale del convento" o "Il vangelo secondo Gesù Cristo" con un bel Porto LBV, territoriale forse banale ma soddisfazione assicurata.
RispondiLanegano
circa 3 anni fa - LinkBlues del Delta per il Nebbiolo, Jazz non oltre il 1967 per Chardonnay e Pinot Noir atto a Champagne, Gianmaria Testa per il Timorasso, Bregovic per i macerati del Collio, Acid jazz per lo Chenin Blanc, Neil Young per il Sauvignon blanc (chi capisce questa è più malato di me....), Funky per i garagisti del Languedoc Rousillion, Edith Piaf per i rosati di Provenza, musica medioevale per il Sangiovese da Brunello, Manu Chao per i naturalisti di Catalogna. Potrei andare avanti mezz'ora ma mi fermo per pudore.
RispondiDavide Bassani
circa 3 anni fa - LinkDacci dentro invece: questo pezzo è un invito a spudorarsi, un cartello con i disegnini davanti ad una spiaggia per nudisti. ;-)
Rispondihakluyt
circa 3 anni fa - Linkspudorarsi ????
RispondiDavide Bassani
circa 3 anni fa - LinkLicenza poetica modalità: "on". Se necessario chiedo a Zaia una consulenza.
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 3 anni fa - LinkBarolo Bartolo Mascarello "No Berlusconi no barrique" con libro "Che fare?" di V I.L. e in sottofondo l'inno dell'Internazionale
RispondiGiuseppe Costantino
circa 3 anni fa - LinkRaramente mi diverto a leggere i commenti. Stavolta si, e alla grande
RispondiGiacomo
circa 3 anni fa - LinkDa uomo del nord, ho sempre ammirato il polito, essenziale, spietato termine siciliano "cosinutile". L'evoluzione è "cosazza inutile", che diventa poi "niegghia".
RispondiLuca
circa 3 anni fa - LinkPane, salame, Lambrusco e Guccini.
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