Pienezza e pesantezza

Pienezza e pesantezza

di Alessandro Morichetti

Mai stato così determinato nell’iniziare e portare avanti una dieta. L’astinenza per me è allucinogena, mangiate 500 grammi di insalata a cena poi ne riparliamo. Minestrone, riso in bianco senza burro né parmigiano, carote crude croccanti come snack prima di pranzo, un po’ di caffè, carote crude croccanti come snack a metà pomeriggio, 250 grammi di carne di pollo, verdure, non le patate perché non sono verdure, giusto 60 grammi di pane “con un velo di marmellata” la mattina poi boh, non pervenuto, insomma: finiti i pasti sono pieno come una mongolfiera, mezz’ora dopo ricomincerei da capo.

Rimuginando su questo stadio della materia, il click: di pienezza e pesantezza. Apparentemente sinonimi o comunque affini, in realtà mica tanto. La pesantezza è pienezza con peso (allegare foto autore qui), affaticamento e digestione rimandata alle calende greche. Io invece da 10 giorni sono pieno senza peso, tutto acqua, fibre e – diciamolo ora che nessun dietologo laureato ascolta – salute a volontà. Perché non mi serve una laurea per intuire che un clamoroso antipasto di salumi, 160 grammi di pasta al ragù con mezza boccia di Chianti Classico, tre fette di pane, un tocco di meraviglioso Parmigiano, una correzione di Aceto Balsamico Tradizionale, altri due bicchieri di Chianti Classico perché mezza boccia non era bastata ecc ecc ecc non siano la dieta perfetta. Il Paradiso quello sì, la dieta dei campioni no.

A dirla tutta, quindi, la pienezza non sempre è pesante e la pesantezza non sempre riempie.

In fin dei conti, i concetti di pienezza e pesantezza sono utili anche nel vino.
Io adoro i vini pieni, quelli che hanno una loro densità interna (non necessariamente l’estratto secco), spesso sono i vini totali nella Scala Intravino, quelli che fungono da benchmark, di cui non ti stanchi mai e che vorresti sull’isola deserta. Mi rimase sempre impresso quel caro amico, grande esperto di Champagne e non solo, a cui feci provare il mio frizzante da uve glera di riferimento (all’epoca Valdobbiadene docg). Del tutto a sorpresa, proprio lui, champagnista convinto e prosecchista super-scettico, mi disse: “L’ho trovato eccezionale: il naso è quello ma in bocca riempie fino in fondo, è proprio un vino serio”.

Esattamente al contrario, tanto amo i vini pieni quanto odio i vini pesanti, eccessivi, estrattivi, addensati in vigna dalle rese o dal rovere in cantina o in postproduzione, spesso anche molto famosi. Ma si sa, succede dappertutto: il nome aiuta sempre a distinguere il grasso dal tondo affascinante affascinante, il difetto dallo strabismo di Venere.

Quindi viva i vini pieni (di cose da dire) e abbasso i vini pesanti. Vale come con le persone.

[Foto: Salute Lab]

avatar

Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

14 Commenti

avatar

vinogodi

circa 2 anni fa - Link

... partendo dalla tua premessa ( o presupposto) : lo sai , vero , che nel famoso "triangolo della salute" , la voce "alimentazione" , pur importantissima, è solo un lato facente parte le variabili "dipendenti" , cioè discrezionali e che rappresenta non più del 30% del risultato finale? L'altro lato discrezionale ( variabile dipendente ) rimane "lo stile di vita" , in soldoni l'attività motoria , che non solo regola l'ottimizzazione dell'attività fisiologica , ma è sinergica all'ottenimento di efficienza e forma fisica , permettendoti di equilibrare qualche eccesso che è sempre gratificante se non fisicamente, almeno mentalmente . Invece di soffrire come un cane con diete senza senso , un'oretta di attività fisica "attiva" potrebbe sollevarti da incombenze e privazioni che neppure immagini . Chiaro , costanza e perseveranza sono alla base del concetto , e se non hai tempo né voglia di crearti uno spazio dedicato all'attività fisica , il castello viene a cadere . Il "terzo lato" , quello più importante? Purtroppo una variabile indipendente , quella genetica ( quindi fisiologica e "strutturale" ) che ti porta solamente rimpiangere di non avere avuto i "genitori giusti" , ma questo è un altro discorso ( cit. : Emerito Prof. Franco Conterio , grande luminare di genetica e biologia molecolare , mio storico docente universitario). Tornando al discorso vino , concordo con i tuoi desiderata strutturali , non rimpiangendo il gusto "ammerriggano" Parkeriano del vino mammelliforme , adiposo e "grasso" , vaniglioso e boisé , arrotondato all'eccesso con le acidità sfuggenti, che per lustri ha imposto come modello stravolgendo interi protocolli di aree storiche . Il vino totale , è però un concetto troppo personale e declinabile in troppi modelli , quasi sartoriale dove ognuno può imporre le proprie "misure" , con il rischio di dover diventare eccessivamente settoriale nel gusto...

Rispondi
avatar

Alessandro Morichetti

circa 2 anni fa - Link

Marco, sulla genetica mi ritengo fortunato ma quella non dipende da noi.
Movimento e attività fisica sono strettamente collegati all'alimentazione e al sovrappeso. Ho iniziato con un bel piano per rendermi anzitutto conto di quanto "in più" immettessi, il tempo di assestare lo stomaco e le abitudini - iniziando a vedere qualche risultato - e anche intensificare l'attività fisica sarà un piacere, aumentando quel beneficio.
Poi nel medio-lungo periodo troverò un equilibrio migliorativo, sono molto fiducioso.

Rispondi
avatar

Mattia Grazioli

circa 2 anni fa - Link

Da signor nessuno, penso alla importanza della sottrazione. Un grande vino artigianale fatto senza orpelli ha una piacevolezza e un punto di beva necessariamente più alto rispetto alla stessa versione arricchita da tannino enologico, lievito invadente, concentrazioni meccaniche e via dicendo. Il secondo lo approcci e ti colpisce, ma è il primo che ti fa affezionare, magari più lentamente, ma in modo più definitivo. Come la dieta: il pollo di un privato allevato a terra è sicuramente meglio di uno industriale. Morale: visto che bisogna trovare godimento nella privazione, se bevi o mangi poco, almeno che siano cose buone…

Rispondi
avatar

vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...CITO Mattia : " ...visto che bisogna trovare godimento nella privazione, " RISPONDO: " ...'nsomma ... nella privazione non c'è mai godimento , concettualmente . Purtroppo , anche se mangi le migliori materie prime del mondo , nelle diete di sottrazione ( diminuzione peso o mantenimento ) il fattore "bilancio energetico" rimane primario . Preferisco mangiare in maniera soddisfacente , e sano, poi smaltire con 30 Km di bicicletta + 150 q.li in ripetizioni in palestra ( o come volete voi ...) ...

Rispondi
avatar

mariazzo

circa 2 anni fa - Link

Io mi sveglio alle 5.30 per andare a correre e per potermi godere a cena la mia bottiglia di vino senza rimpianti :D
I vini "grassi" li ho sempre chiamati "gigioni"/piacioni. Insomma quelli che quando li stappi sono tutto un profumo di frutta matura e in bocca riempiono ogni anfratto gengivale...ma poi lasciano poco e niente... e al 2° bicchiere ti hanno già stancato. (però potrebbero essere ottimi nelle diete appunto, evitandoti di sgollarti una bottiglia intera hahaha)

Rispondi
avatar

Lanegano

circa 2 anni fa - Link

Sono in Sardegna per 20 giorni di meritate vacanze: regime alimentare salutare nonostante piccoli sgarri e numerose tentazioni (ah, il guanciale artigianale di Orgosolo...), niente vino quotidiano, gite in bicicletta e passeggiate/trekking tutti i giorni. Mi sento meglio, dormo meglio, mi sono asciugato nonostante il mio sovrappeso non sia eccessivo, però in questo momento potrei uccidere in cambio di una bottiglia di Champagne.... :)

Rispondi
avatar

Mattia Grazioli

circa 2 anni fa - Link

il sollievo della privazione è la qualità.

Rispondi
avatar

Stefano Cinelli Colombini

circa 2 anni fa - Link

Sono reduce da un mese di Maremma dove contavo di perdere un chilo, e ne ho presi non so quanti. In compenso ho scoperto il ciliegiolo (dopo tanti altri, ma chissenefrega), e ho trovato una famiglia di amici a Sassotondo. La bilancia dice che sbaglio, ma ci ho guadagnato. PS la tua è una dieta archeologica, se vuoi stare nel peso togli tutti i carboidrati e vai come ti pare sul resto, condimenti compresi. Se non godi non duri, il riso sciappo argh!

Rispondi
avatar

Alessandro Morichetti

circa 2 anni fa - Link

Stefano è una dieta come tante e in questo momento va non bene ma BENISSIMO per me. Ognuno è fatto a modo suo e a me serviva una disciplina anzitutto, nonché ovvio - e ben prima - la testa per seguirla con determinazione. Poi cosa ci stia nella dieta è decisamente secondario (a me il riso piace, non serve sia scondito ma di certo non me ne mangio 200 grammi con 40 di Parmigiano, due noci di burro e abbondante Balsamico Tradizionale: 90 grammi, un filo d'olio e una spolveratina ora sono quanto basta).

Rispondi
avatar

marcow

circa 2 anni fa - Link

Mi sembra che Stefano Cinelli Colombini abbia inserito nel dibattito un nuovo punto di vista che condivido.
__
Vinogodi parlava di Triangolo della Salute e mi sembra che, negli articoli sul web, si accenna all'equilibrio psichico come componente importante della salute.

Ora, intendiamoci, questo non significa sbafare a volontà e mi sembra che anche Cinelli Colombini non volesse dire questo.

Per esempio, un modo per tenersi in forma senza grandi rinunce è evitare di utilizzare l'auto e usare più spesso, quando è possibile, le gambe e la bicicletta. Andate a vedere i consumi calorici confrontandoli con il sollevamento pesi a cui accennava Vinogodi.

Insomma, si alla dieta ma non deve andare ad intaccare quel lato del triangolo che parla di benessere psichico. Che, intendiamoci, alcuni raggiungono anche con ore di palestra o diete rigorose.

Ma non funziona, secondo me, per tutti.

Rispondi
avatar

Vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...rispondo ad una affermazione di Marcow : l' azione isotonico-isometrica dell' allenamento coi pesi deve essere integrata da azione cardio - aerobica perche' possa avere azione sinergica. Applico su me stesso cio' da quarant'anni e " ne ho tratto grande beneficio" , sia in salute che in efficienza psicofisica....poi ognuno ha cultura sportiva alimentare tutta sua , per cui ognuno e' il miglior medico di se stesso...PS: attualmente al densimetro + plicometro ho il 12% di grasso , ma solo in alcuni distretti critici. Altri, quali deltoidi , bi/tricipiti e dorsali, sono al 9% , ma per predisposizione genetica . Permettendomi 2900 calorie al giorno...

Rispondi
avatar

Stefano Cinelli Colombini

circa 2 anni fa - Link

Convivo da quando avevo dieci anni con un adipe importante, per cui con diete di ogni tipo. Nessuna ha funzionato, perché erano basate sul principio del "chissenefrega del sapore". Pesce lesso senza condimenti, pasta idem e bando alle spezie. Sbagliato, sbagliato. Un essere umano può essere privato di molto, ma qualche soddisfazione gliela devi lasciare. D'accordo, il recupero dell'attività motoria da una certa gioia, ma da sola non basta. Ci vuole cibo a basso contenuto calorico però cucinato, buono e godurioso. Perché bandire le spezie? Perché bandire i condimenti, senza discriminazione? Capisco che pochi possono trovare il tempo per cucinare e farlo in modo saporito senza eccedere nei grassi è difficile, e allora il rimedio è semplice: eliminare al 100% i carboidrati (pasta, pane e zuccheri di ogni tipo). Se non hai tempo per cucinare, comunque un pesce o una braciola alla griglia con spezie e olio te lo puoi fare, o all'acqua pazza o con pomodori e capperi. Non richiede molto tempo, e si può usare materia prima surgelata. Ma deve essere buono, di soddisfazione, e magari all'inizio tanto. Poi lo stomaco si stringe, e richiede meno. Io in questo modo sette anni fa persi novanta chili in un anno, e sono rimasto in quel peso per tre anni. Poi una perturbazione di genere femminile mi ha un attimo depresso, e ho ripreso peso ma mai come prima. E ora sto riperdendo. Ah, io con 2.900 calorie divento una botte, il mio regime di mantenimento è 1.600 con cinque chilometri di passeggiata al dì. Se sto fermo meno.

Rispondi
avatar

vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...purtroppo , Stefano , il metabolismo e la fisiologia individuali fanno parte di quel lato, la genetica , che alcuni privilegiati possono assecondare e per tanti altri è una zavorra con cui convivere . Come la bellezza o l'intelligenza. Chi poi ha praticato sport a livello agonistico ne è ben consapevole perchè il concetto viene amplificato ( soprattutto negli sport individuali quali atletica leggera o pesistica , dove il condizionamento fisiologico dato dalla quantità e tecnica di allenamento possono solamente coprire parzialmente le magagne della predisposizione fisica) . Direi di non scoraggiarsi , in ogni campo, e impegnarsi sui principi che ti permettono di perseguire obiettivi "raggiungibili" , anche e soprattutto , nell'alimentazione e stile di vita, per ragioni di prevenzione e salutistiche , concordando che l'azione psicologica del piacere parziale nella sofferenza della privazione , può aiutarti a medio breve , ma a lungo termine ( che è l'importante) devi essere gratificato o con risultati o con sensazioni di benessere che solo la costanza riesce a darti oppure ... il piacere stesso di sentirti meglio dentro e fuori ( ricordati delle endorfine che si sviluppano nella fatica "sana" ) ...

Rispondi
avatar

Stefano Cinelli Colombini

circa 2 anni fa - Link

Sono d'accordo con te che le endorfine, il piacere di stare bene e il trovare vestiti della propria taglia ovunque siano importanti, ma se in più ho pasti variati, gustosi e soddisfacenti ma non ingrassanti è più semplice. Ad esempio, tra poco ci saranno i cachi e se li passi al minipimer insieme con una ricotta di mucca, e poi lasci riposare in frigo per un giorno e mezzo, ottieni una bavarese di grande soddisfazione. Una bella acquacotta alla scansanese, degli gnudi con una bella spruzzata di parmigiano o una scottiglia coi fagioli al fiasco ti fanno godere, ma non ingrassi. Per reggere a una dieta da Morichetti serve un masochista, Epicuri de gregge porcus sum e manco ci provo.

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.