Osteria Rosso di Sera sul Trasimeno, tra aironi gabbianelle e pesci gatto

Osteria Rosso di Sera sul Trasimeno, tra aironi gabbianelle e pesci gatto

di Andrea Gori

Sotto la neve e sotto 2 gradi lo zero fuori non fa lo stesso effetto che al tramonto d’estate con una delicata brezza a sollevarti ma tutto quello che manca fuori Giulio e Federica sanno portarlo con se al tavolo: l’Osteria Rosso di Sera sul Trasimeno a San Feliciano è un piccolo microcosmo di felicità lacustre ed enoica che apre il cuore qualsiasi cosa succeda fuori dalla finestra. Si è accolti in un negozio di prodotti enogastronomici e “cianfrusaglie” ciascuna con una storia dietro che potete farvi snocciolare al tavolo comunitario appena si entra oppure con calma nella veranda o ancora nei tavoli più “ristoranti” della sala di mezzo.

Non è facile del resto inquadrare un posto così che le definizioni sono sempre troppo rigide: la cura del cibo è di certo da ristorante, lo stile è da trattoria e l’atmosfera è appunto quella del porto di lago con i gabbiani che volano attorno al piccolo porto con i pescherecci e i mezzi da diporto e negli orari giusti degli splendidi aironi che fanno compagnia al pasto. Che poi è un pasto che nasce spesso dal lago con occhio sempre vigile all’entroterra che in Umbria offre sempre meraviglie e specialità che vale la pena recuperare.

La carta dei vini è nutrita e intrigante con classici con cui si va sul sicuro e nomi noti della brillante scena naturale umbra , un mix che non spiazza l’avventore casuale ma che al contempo gratifica il gourmet in cerca di novità sensoriali. Giulio Bizzozero in sala propone e dispone ed è un piacere vedere come questo ex industriale bergamasco si sia ambientato in loco portandosi dietro ricordi e impressioni della vita precedente, come il Chiaretto con cui apriamo le danze al bicchiere:

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Podere Selva Capuzza San Donino Riviera del Garda Classico Chiaretto DOC 2020

Da groppello, barbera, sangiovese e marzemino, delicato e sottile, melograno e fragoline di bosco, pompelmo rosa, lieve zenzero, sorso appagante e davvero de soif senza essere banale e sempliciotto tanto che sul frittino di lago si apprezza splendidamente. 89

Grechetto Montefalco DOC Le Thadee 2018
Il giusto tempo in bottiglia dona a questo vino un’impronta decisa di frutto maturo e speziature cangianti tra talco e menta. Pesca gialla e camomilla setacciata, pepe bianco e floreale di sambuco completano un quadro olfattivo bello e umile, ideale per aprire i lavori a tavola. 87

Dal menu curato da Federica Trovati peschiamo un antipasto godereccio stile fish & chips di lago con persico e altri pesciolini accompagnati da patate fritte alla perfezione e servite con salse originali come la confettura di cipolla di Cannara e un misto con arancini di lago (polpette di pesce), crostino con baccalà e pomodori secchi, polentina bianca su salsa piccante. Tutto con la giusta consistenza e leggerezza così come la orma celebre porchetta di lago (a base di carpa regina e rapi del Trasimeno) con cui si preparano anche pranzi e cene al sacco nei mesi giusti. I sapori sono dolci e ben ritmati, sapidi e freschi ma anche intensi e decisi quando serve. L’approccio è gourmet ma da osteria e le porzioni sono consistenti e mai scarse, ci si può divertire anche grazie ai prezzi onestissimi di ordinare quello sfizio in più.

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Proseguiamo assaggiando il più possibile quindi anche tagliatelle di Chianina, di bello spessore e gusto importante nel sugo , gnocchi cacio pepe e tartufo nero saporosi e decisamente comfort e tanto bisognosi del giusto abbinamento nel bicchiere. Ed è qui che serve l’anima da vignaiolo di Giulio che insieme a Sebastiano Pieroni ha dato vita ad un’azienda vinicola parte dell’associazione culturale Caravanserraglio di Cortona (organizzatrice di eventi mostre e spettacoli culturali) puntando ovviamente su syrah tra i rossi e trebbiano per il bianco.

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“Non gettare plastica nell’oceano” 2020 Igt Toscana Bianco

Un vino che si mette nel giusto mezzo tra ossidativo e classico bianco da tavola toscano con note e rimandi di zenzero, frutta gialla ben matura, mela gialla, susina, arance candite, senape , sorso con scosse elettriche inframezzate alle classiche mollezze ossidative. Fila via in piacevolezza e succosità, sposandosi benissimo con tutto quanto viene dal lago. 87

“Non gettare plastica nell’oceano” Rosso 2016 Syrah Cortona DOC
Solo acciaio e tanta bottiglia per un syrah sottile e forzuto, diretto godereccio e immediato sulle prime ma che sa crescere bicchiere dopo bicchiere in armonia e concentrazione. Ribes nero, cassis, olive tostate in tapenade, macchia e garrigue, refoli appena balsamici e tabacco nel finale al naso per poi crescere sorso dopo sorso al palato per ritmo e sapidità ben dosati. 92

Chiude il pranzo il Tegamaccio del Trasimeno con anguilla, persico, carpa e pesce gatto con pomodoro e bruschetta, sorta di cacciucco a km zero che di nuovo rivela importanza e struttura da essere goduti con vino rosso. Non riusciamo ad assaggiare tante altre cose che ci ispirano come i chitarrini bottarga burro di alici e limone, le tagliatelle al persico e la zuppa sempre presente e che cambia con le stagioni. Semplici e accattivanti i dolci (dal tiramisù alla mela CBT con crema inglese), realizzati con cura e amore come ogni dettaglio di questo posto speciale dove ci si sente davvero a casa con una sala variegata, premurosa e gentile con il giusto tocco umbro di sapore e schietta accoglienza. Un locale da vivere non solo nella sua stagione di vocazione più classica ovvero i mesi caldi ma che vive tutto l’anno esattamente come la famiglia allargata che lo gestisce in maniera appassionata.

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Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

1 Commento

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Nic Marsél

circa 2 anni fa - Link

Luogo meraviglioso. Ci sono stato d'estate al tramonto. Banale? Da restarci secchi dalla bellezza! La luce artificiale rossa disturba un pochino ma si sopporta volentieri :-) Cucina ottima e originale, lo dico da appassionato di specialità lacustri. Un posto dove si sta proprio bene. Peccato abitare lontano. Menzione speciale per il pane.

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