OCM | Gradite un Verdicchio dei Castelli Californiani?

di Antonio Tomacelli

Immagine 6Pronti per il diluvio? Niente a che fare con il clima, parlo della nuova OCM, la legge europea sul vino che spiana la strada a chiunque voglia appropriarsi dei vitigni italiani. Già le prime gocce sono cadute con le richieste di America e Austrialia, ma il fronte nuvoloso è destinato all’aumento. Con l’entrata in vigore del regalino europeo infatti, chiunque nel mondo potrà produrre vino prodotto con vitigni italiani dai nomi protetti. È già stata chiesta l’autorizzazione a produrre per un tot di nomi quali Nebbiolo, Teroldego, Verdicchio, Freisa e Montepulciano. La lista è lunga e comprende il meglio dell’enologia italiana, col paradosso che varietà proibite in Italia (mai visto un Verdicchio di Puglia?) saranno autorizzate in California e nella Barossa Valley. Si salvano solo le denominazioni che negli scorsi anni hanno puntato tutto sul territorio e con vitigni esclusivi di quella denominazione, mentre per tutte le altre saranno dolori. Già la macchina da guerra del marketing si è messa in moto e tra i primi ad avviarla c’è un giornalista e blogger tra i più influenti sulla piazza, Steve Heimoff. Dalle pagine del suo blog invita i produttori americani a produrre vini dai nomi italiani perchè “They make nice wines over in Italy and are fun to pronounce”. Chiaro il messaggio? Sono buoni e simpatici da pronunciare e continua con “Perché non farli qui? Potrebbero diventare nomi familiari nel giro di dieci anni”. Non resta altro da fare che rimboccarsi le maniche e lavorare sulla qualità, ché sulla quantità all’estero sono imbattibili. Prendi i francesi, ad esempio. Il mondo è pieno di Cabernet e Merlot, ma loro non si preoccupano più di tanto della reputazione dei loro vitigni. Anche quei fessi dei cugini italiani li reputano “vitigni migliorativi”…

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

5 Commenti

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Luca Ferraro

circa 14 anni fa - Link

Di chi è la colpa? decisamente di chi sapeva e non è corso ai ripari. Non voglio parlare sempre e solo di prosecco ma noi ci siamo tutelati. Luca

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Luca Risso

circa 14 anni fa - Link

Per quanto riguarda USA, Australia ecc lo hanno sempre potuto fare, e gli esempi non mancano. La nuova OCM piuttosto vale solo in ambito UE, dove non credo che i francesi espianteranno Chardonnay per Lumassina. Luk

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Vignadelmar

circa 14 anni fa - Link

Verdicchio di Puglia ??? Orrore !!! Verdicchio californiano ??? Orrorissimo !!! . Tomacelli, mi hai rovinato la giornata.... . Ciao

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Vittorio

circa 14 anni fa - Link

Anzi con questa nuova OCM, le denominazioni dal punto di vista legale diventano come se fossero DOP e IGP, quindi difendibili con maggiore facilità in sede WTO da simili richieste o contraffazioni. Come già detto da qualcuno l'OCM vale a livello europeo, e l'Italia si sta muovendo benissimo in difesa dei propri vitigni e delle denominazioni, stilando una lunghissima lista di varietà (praticamente quasi tutte) che non potranno comparire in etichetta sui vini da tavola prodotti in Italia e nel resto d'Europa.

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Alessandro Morichetti

circa 14 anni fa - Link

Per dire, volete un bel Nebbiolo 2007 da 92/100? Dalle Langhe? Macché... Eccolo qua, direttamente dall'Australia [img]http://www.intravino.com/wp-content/upload/Arrivo Nebbiolo 2007 Adelaide Hills.JPG[/img]

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