Novello Latino low cost. E bullarsi, pure

di Fiorenzo Sartore

Low priceRiparliamo di vino novello, ma per rompere un po’ le scatole, stavolta.
Leggo oggi un comunicato Ansa dell’Assessorato all’agricoltura della Regione Lazio, assieme con l’Istituto Vino Novello del Lazio (ammappala, esiste un ente apposta?) che magnifica, com’è d’uso, le sorti progressive del Novello Latino (ri-ammappala) in uscita il prossimo 6 novembre. Dice Daniela Valentini, assessore regionale all’Agricoltura: “una produzione di ottima qualità ad un costo tra i più bassi d’Italia”. L’insistenza sui prezzi bassi m’ha ricordato qualcosa.

Io credo che la rincorsa al prezzo basso, sempre e comunque, sia una strategia poco qualificante. Certamente non dovrebbe essere un elemento da enfatizzare. Fatte le debite proporzioni, la rincorsa al prezzo basso nell’enologia australiana, abbiamo visto, ha dato risultati deprimenti. Se poi torniamo in Lazio, abbiamo appena archiviato la protesta relativa al Frascati, il cui prezzo è talmente sottozero da identificare la denominazione con il concetto stesso di vino cheap. Ora, questa attenzione al prezzo basso è deleteria sotto molti aspetti. Oltre a squalificare il vino, induce una specie di rincorsa pericolosa verso la bassa qualità, nel tentativo di soddisfare un parametro apparentemente positivo. In realtà innesca una corsa verso il basso, per la quale serve uva a basso prezzo dalla quale si ottiene vino, perlomeno, deprimente; alla fine il gatto si morde la coda.

La cifra qualificante del novello è l’undestatement, per cui parlare di alta qualità in relazione a questo vino è certamente un esercizio eccessivo, una roba tipo “il nano più alto del mondo”. Tuttavia puntare sul low price mi pare un autogol. Verrebbe da dire: fatelo, ma almeno non ditelo.

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

1 Commento

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Lizzy

circa 14 anni fa - Link

Assolutamente d'accordo con te. La gara a chi lo fa più basso - il prezzo - in realtà è un gioco al massacro da cui si può uscire solo perdenti. Io sostengo il Novello da sempre, e trovo suicida e folle una politica di produzione che rinunci consapevolmente ad un prodotto entry level; ma tant'è. Fossi io un produttore di Novello ne farei un prodotto di lusso da 12 euro alla bottiglia (almeno), con un packaging fighissimo. Prima gli cambio il nome, però. :P L.

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