Non basta un bicchiere di vino per digerire le sentenze dell’Unione Europea

di Antonio Tomacelli

Il vino non è facilmente digeribile è una notizia difficile da mandar giù ma se a dirlo è la Corte di Giustizia Europea si può solo ingoiare l’amaro boccone, accettando a capo chino la sentenza emessa. La legge, d’altronde, parla chiaro: non si possono vantare le proprietà salutistiche di un prodotto alimentare che contenga più di 1,2 gradi di alcol per litro. Meno che mai si può si può scrivere in etichetta una frase del tipo “Edizione leggera, acidità lieve, facilmente digeribile” come ha fatto una cantina cooperativa tedesca, incappata nelle maglie dei ricorsi presso la corte di giustizia. Una simile dicitura, dicono i giudici, “lascia intendere che il vino venga assorbito e digerito bene, e sottintende che il sistema digerente non ne soffra o ne soffra poco, anche in seguito a più consumi”. Trattandosi di alcol, di seguito chiamato “Il Male”, vantaggi per la salute non ce ne sono, nonostante le millanta ricerche scientifiche che Google vomita ognidì.

A chi dobbiamo credere, dunque? All’Unione Europea che ci aveva promesso un futuro radioso nell’euro o agli scienziati del Massaciussez (si scrive così, vero?) che consigliano di sostituire il Viagra con una boccia di negroamaro? Conoscendovi so già la risposta ma un tot di commenti fanno sempre bene al cuore. Io, nel frattempo, mi apro apro la bottiglia più alcolica che ho in cantina e giuro di svuotarla in un amen. Oggi si beve per dimenticare, semprechè non sia vietato anche questo dall’UE, maledizione!

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

6 Commenti

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gianpaolo paglia

circa 12 anni fa - Link

E se ce ne fregassimo per un momento di voler attribuire al vino virtu' o difetti che vanno al di fuori quello per cui è nato ed è durato per tutto questo tempo? Personalmente ho sempre creduto che cercare di fare marketing del vino basandosi sui suoi presunti effetti benefici sulla salute sia un errore e rischia di fare più danni che benefici, visto che si rimane in balia dei comunicati scientifici riletti dalla stampa, che normalmente non capisce un tubo del merito e spara il titolo quando pensa che gli faccia comodo per vendere più notizie. Cosi come penso che la demonizzazione del vino, tra alcol e solfiti, sia sbagliata. Chi fa vino deve promuovere un consumo responsabile e misurato, che da tutti è accettato come un ottimo punto di equlibrio anche per la salute, e poi dire che si beve per piacere, non per proprietà terapeutiche.

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Stefano

circa 12 anni fa - Link

Tomacelli, l'alcool fa male, è un veleno. Che non se ne possano vantare le doti salutistiche è giusto. Poi a noi, che siamo appassionati, il vino piace e non siamo alcoolizzati (spero)... inscenare una campagna anti corte di giustizia mi sembra ridicolo, come la tiritera anti UE. Concordo in tutto con quello che scrive Gianpaolo Paglia.

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Loris

circa 12 anni fa - Link

Concordo in pieno. Facile pubblicizzare doti salutistiche senza indicarne il quantitativo oltre il quale la digeribilità inizia a farsi difficile. Non demonizziamo la UE per partito preso.

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Durthu

circa 12 anni fa - Link

Nella sentenza, mi pare di capire, si parla espressamente di digeribilita' del vino, non di altri effetti (siano essi positivi o negativi) sull'organismo. Non vedo il problema. L'UE fa gia' abbastanza pasticci da sola, non c'e' bisogno di trovarli anche dove non ci sono.

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hulk

circa 12 anni fa - Link

Uè Paglia stasera apro un tuo morellino base 2011. Poi ti dico...apropó a quanto è il.sorgente in cantina?

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Gianpaolo Paglia

circa 12 anni fa - Link

no, sorgenti accanto alla cantina non ne abbiamo :)

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