Massimo Bottura è (di nuovo) il numero uno

Massimo Bottura è (di nuovo) il numero uno

di Leonardo Romanelli

La notizia mi arriva durante una cena, organizzata per la Caritas fiorentina: Massimo Bottura di nuovo in cima alla  50 Best, la classifica che mette in fila i migliori ristoranti del mondo. E le prime parole che pronuncia dal palco non sono solo di soddisfazione personale,  ricordano la sua grande intuizione, quella del Refettorio per i poveri, un’esperienza nata durante Expo a Milano e che sta prendendo piede anche in altre città.

Ecco, la grandezza di Bottura sta proprio in questo: essere riuscito davvero in un’impresa eccezionale, far diventare il grande ristorante, quello “famoso” e conosciuto,  un mezzo per fare solidarietà, togliere dalla cucina lussuosa, quella che una volta era quella per i belli, puliti e ricchi, al servizio dei brutti, sporchi e cattivi. E lo ha fatto coinvolgendo i suoi colleghi, evitando di essere un solo uomo al comando, cercando invece di fare squadra. Un visionario? Certo, di quelli positivi, dove la forma conta ma la sostanza di più, che non si ferma per gustare il successo, ma ha un pensiero che lo porta sempre più lontano.

Un sognatore concreto, un ossimoro che ben gli si attaglia, un cuoco che ha fatto della cultura la sua marcia in più, non come elemento di saccenza, ma quale mezzo per superare ostacoli, far capire a tutti la sua capacità espressiva. Un artista non concettuale, dunque, che ha sdoganato la pasta e gli altri piatti della tradizione dal piccolo recinto nel quale erano confinati. E tutto questo gli è stato riconosciuto da un pubblico di critici internazionali, che hanno cercato anche di farlo cadere, lo scorso anno, rendendosi conto che, forse, si erano sbagliati. Anzi no, le sentenze vanno sempre accettate, avverse o meno, e così ha fatto il Nostro, tornando ancora una volta a lavorare con entusiasmo e passione, seguendo l’apertura del primo Gucci Garden, oltre a continuare e diffondere il suo pensiero positivo.

Oggi, primo giorno degli scritti per la maturità fra i temi degli esami di Stato pensavo a quando ci sarà un giorno un a traccia nella quale sarà richiesto  di commentare il pensiero  di un cuoco.

Bottura potrebbe essere tra quelli, materia di studio a scuola.

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Leonardo Romanelli

“Una vita con le gambe sotto al tavolo”: critico gastronomico in pianta stabile, lascia una promettente carriera di marciatore per darsi all’enogastronomia in tutte le sfaccettature. Insegnante alla scuola alberghiera e all’università, sommelier, scrittore, commediografo, attore, si diletta nell’organizzazione di eventi gastronomici. Mescolare i generi fino a confonderli è lo sport che preferisce.

2 Commenti

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Orst

circa 6 anni fa - Link

Attendo sul trespolo un qualche commento dai detrattori! Nel contempo plaudo anche io al successo della persona, ma non riesco ad essere contento. Limite mio sicuramente...

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Paolo A.

circa 6 anni fa - Link

"Pensavo a quando ci sarà un giorno un a traccia nella quale sarà richiesto di commentare il pensiero di un cuoco." Bottura è un grandissimo cuoco, ma il suo pensiero è, come dire, non esattamente illuminante. Lasciamo che i cuochi cucinino e che nei temi di maturità si continui a discettare di Bassani, Merini, Caproni ecc.

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