Lutto | Ti sia lieve la terra, monsieur Lapierre

di Alessandro Morichetti

Marcel Lapierre, vigneron storico del Beaujolais, è morto domenica sera dopo aver combattuto a lungo un melanoma. Ripresa l’attività familiare nel 1973, Lapierre iniziò a farsi conoscere negli anni ’80 con spericolate vinificazioni senza anidride solforosa, senza lieviti selezionati e con uve da vigne coltivate in biodinamica. Non a caso, la biodinamica moderna ha nel suo mentore Jules Chauvet uno dei padri fondatori.

Ricordo Marcel Lapierre come un uomo simpatico, sorridente e appassionato, equilibratamente ideologico e pragmatico. Non a caso, visitandolo in marzo, comprai 2 bottiglie di Raisins Gaulois 2009, Beaujolais da vigne giovani, e due bottiglie del suo Morgon 2009 differenti per l’etichetta e poco altro: una, N, senza solfiti e non filtrata, l’altra, S, solo lievemente solfitata per garantire un minimo di protezione.

Conoscere lui e il simpatico figlio Mathieu – erede designato alla guida dell’azienda – è stato un modo speciale per annusare l’aria di una zona sui generis della Borgogna, in cui pinot nero e chardonnay inarrivabili, costosi ed eterni, lasciano spazio ad un gamay fresco, beverino ed inimitabile, la bella copia dell’ormai bistrattato vino novello.

Sorseggiando il Morgon N, puro succo d’uva fermentato e quasi petillant, abbraccio virtualmente la famiglia Lapierre ricordando nitido il sorriso gioioso di Marcel, contagioso come un vino che ami senza inutili cerimonie.

avatar

Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

3 Commenti

avatar

carolina

circa 14 anni fa - Link

un uomo che non conosco, pur conoscendo ed amando i suoi vini. mi spiace che se ne vadano sempre i migliori. terrò il Morgon che ho a casa per un'occasione speciale, con amici speciali. Ciao Marcel!

Rispondi
avatar

Pierpaolo

circa 14 anni fa - Link

ricordo la prima volta che bevvi un morgon di Lapierre...conservo ancora quella bottiglia, fu una domenica fantastica passata a degustare e mangiare con un caro amico un'infinità di vini! ma quel gamay schietto pulito e beverino mi fece capire che i grandi vini non devono essere per forza vini da lunghi invecchiamenti, dove bisogna soffermarsi per ore a contemplarli, ma bensì si possono produrre anche piccoli vini ma Sublimi! addio monsieur Lapierre, grazie per le emozioni che mi ha regalato e per avermi aperto gli occhi attraverso i suoi vini!!

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.