L’etica “un tanto al chilo” della critica enogastronomica

di Antonio Tomacelli

Mai visto niente del genere, giuro. Scaramucce e minacce di querela quelle si, ma vedere un produttore che, con nome e cognome, denuncia  il comportamento del direttore del Gambero Rosso, fa una certa impressione. Se poi Daniele Cernilli nel tentativo di smarcarsi dalle accuse, conferma quanto accaduto, il dubbio che siamo vicini alla fine dei tempi (delle guide, ovvio) è più che legittimo.

La fredda cronaca, allora: qualche anno fa l’agenzia di wine marketing di proprietà della moglie di Cernilli, Marina Thompson, ha ricevuto dal Consorzio delle Colline Teramane l’incarico per promuovere tutte le attività del consorzio stesso. Costo dell’intera operazione: 328.000 euro. Nello stesso anno, due produttori (presidente e vicepresidente del Consorzio) ricevono gli ambiti tre bicchieri dalla Guida diretta da Cernilli. Una pura combinazione, per carità, ma un produttore sulle pagine di Intravino solleva dubbi e denuncia un palese conflitto di interessi. Il suo nome è Valentino Sciotti e non è il solito piccolo imbottigliatore sfigato che si lamenta delle guide. Il signor Sciotti è, insieme ad altri soci, il proprietario delle Cantine Farnese oltrechè socio della cantina Feudi di San Marzano, quella del primitivo Sessantanni, per intenderci, un gruppo che in totale vende 20.000.000 di bottiglie l’anno. Eccovi uno dei passaggi dell’intervento di Sciotti che, tra l’altro, abbiamo sentito telefonicamente:

“…se vuole che le mostri il preventivo di spesa e di realizzazione dell’investimento fatto anni orsono dal Consorzio di Tutela dei Vini Colline Teramane, quanto il presidente era un produttore che proprio in quell’anno ricominciò a prendere i Tre Bicchieri unitamente all’altra azienda sponsorizzatrice di quell’assegnazione (fatta in toto per oltre 300.000 Euro all’agenzia Thompson), anche per questo sono a sua disposizione così come, allo stesso modo, le posso dare i nominativi di altre aziende abruzzesi e non, premiate dalla sua guida che hanno rapporti con l’agenzia Thompson.”

Che però poi aggiunge:

“…che poi questo non sia sufficiente per dimostrare la automatica influenza nell’assegnazione dei premi, è un altra cosa, io mi riferisco solo all’aspetto etico della cosa perchè quanto si va a valutare un vino di un azienda che contribuisce al bilancio famigliare in modo più o meno importante, comunque si possono avere dei forti condizionamenti. D’altrone lei non può certo dire di essere estraneo all’attività dell’Agenzia Thopson alla quale alcune volte collabora anche a livello personale.”

Passa qualche giorno e Daniele Cernilli risponde alle accuse, ma è ormai evidente che qualcosa non va. Anche a voler prendere per buone tutte le repliche ai fatti, è ormai palese che le attività di Marina Thompson e quelle di suo marito sono strettamente legate da intrecci che si configurano come un vero e proprio conflitto d’interessi. Tra l’altro l’agenzia si occupa anche dell’organizzazione del Road Show per conto del Gambero Rosso, a sort of giro del mondo dei Tre Bicchieri la cui quota di partecipazione si aggira intorno ai trentamila euro.

Senza cadere in moralismi aggratis, è facile capire che le parole “Promozione” e “Giudizio critico” identificano due momenti che devono essere nettamente separati, altrimenti ne va di mezzo la credibilità di un critico, per quanti sforzi possa fare e nonostante tutte le attenuanti del caso. Non è l’unico caso, se vogliamo. Alcuni lettori, ad esempio, ci hanno segnalato il caso della giornalista Monica Piscitelli che, nonostante si occupi della “comunicazione e media relations” di una nota azienda, la Tenuta Spada, ha fatto parte della giuria campana di Slow Food che proprio quella cantina ha premiato con la bottiglia “per la qualità media di tutti i campioni presentati”. Restando al sud, cosa pensare di un concorso come Radici Wines che, dopo aver giudicato i vini di Puglia e Basilicata e pubblicato una guida, si fa ulteriormente pagare dalle aziende per partecipare agli incontri con i principali buyers internazionali e i giornalisti di settore?

Un caso ulteriore lo rilancia lo stesso Daniele Cernilli quando, citando un commento anonimo lasciato sulle nostre pagine, parla del giornalista Franco Ziliani:

“Di contro lei difende a spada tratta un signore che ha di suo emesso ed incassato una fattura nei confronti di un singolo produttore per un lavoro non meglio identificato se non come “lavoro giornalistico”. Ora, a me non sembra che la Falesco dei fratelli Cotarella sia una testata giornalistica. Ma forse mi sbaglio.”

Insomma, pare proprio che tra il dire (giudizio) e il fare (promozione) non ci sia di mezzo il mare, ma un rigagnolo che in troppi attraversano calpestando etica e sassi con la stessa facilità.

Termino osservando che, nella bagarre scatenatasi su di un post che poneva tutt’altre domande, quasi nessuno si è ricordato della controparte, ovvero quei lettori che, con gli occhi sgranati, hanno assistito a una sorta di regolamento di conti tra bande rivali. Quello che ora vi chiediamo, è: cosa ne pensate voi della critica enogastronomica? Quelli che abbiamo elencato, vi sembrano rilievi da poco o influiscono in maniera negativa sul mondo del vino? E di chi, nonostante tutto, continuate a fidarvi?

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

88 Commenti

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andrea petrini

circa 13 anni fa - Link

Ci sono anche quelli che parlano di moralità nel mondo del vino dopo aver avuto una condanna per violenza privata....

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andrea

circa 13 anni fa - Link

Ci scontriamo col fatto che tutto questo business e' fatto da gente che non ha scelta, che deve fare quello per vivere, perche' non sa fare 'n'caz' a'd'gnint'. Andrea Andreozzi I Botri di ghiaccioforte

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liloni adriano

circa 13 anni fa - Link

sono contento di aver mollato tutte le guide del settore. cosi' se non capisco un cacchio di vino sara' per colpa mia e non per condizionamenti di quello o quell'altro. io allargherei il discorso non solo alle guide ma anche a tante testate giornalistiche del settore, e pure a certi corsi per sommelier che costano migliaia di euro. lo so so troglodita.

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enrico togni viticoltore di montagna

circa 13 anni fa - Link

preferisco di gran lunga i post sui produttori e sui vini!

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Bernardo Conticelli

circa 13 anni fa - Link

Complimenti per il post, davvero interessante e sconcertante allo stesso tempo. Purtroppo tante di queste cose sono già più o meno note agli addetti ai lavori, ma credo sia un bene diffondere e comunicare come funzionano certi meccanismi anche agli appassionati. Credo che conoscere i fatti in modo limpido sia diritto di tutti,poi ciascuno ne trarrà le conseguenze che meglio crede.

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Davide Bonucci

circa 13 anni fa - Link

E' la normalità della critica enologica italiana. Di questi problemi sono coscienti parecchi produttori, la maggior parte dei quali lasciano correre per quieto vivere. Però è chiaro che alla fine uno che sbotta sui media si trova. Situazione non facile da strigare, anche perchè parliamo comunque di iniziative private, quindi commerciali, quindi alla ricerca del massimo profitto. Da cui segue il resto, inclusi i conflitti di interesse (da minimizzare sempre, quello è ovvio). Non vorrei che questo discorso passasse per moralista, in realtà non vuole esserlo, da parte mia. Credo che sia difficile avere un netto cambio di situazione se non saranno i protagonisti stessi a fare dei passi diversi. Tutto ciò è comunque emblematico dell'eccessiva importanza che si da alle valutazioni critiche professionali. Credo che i giudizi dei consumatori dovrebbero avere maggiore spazio, direi addirittura superiore a quello della critica professionale così come è oggi.

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Maurizio Fava

circa 13 anni fa - Link

non per fare l'avvocato del diavolo, ma dietro la voglia di zittire la stampa ci vedo sempre qualche rischio, e anche piuttosto grave. proprio ieri in ungheria la libertà di stampa è stata abolita da un governo a partecipazione neonazista. preferisco rischiare qualche marchetta (da cui se ho capacità di critica individuale so come difendermi) che dover rinunciare all'informazione.

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Davide Bonucci

circa 13 anni fa - Link

Non esageriamo, nessuno a detto che non deve esistere giornalismo. Magari si è invece detto che la critica enologica dovrebbe cercare di migliorarsi, cosa probabilmente più facile se riceve critiche spietate dai fruitori

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Forse così cresceremo. Cresceranno le guide se si porranno come strumento indicativo di approfondimento e non valutativo secondo Mammona. Cresceranno i "critici" se useranno il loro talento e professionalità per raccontare il vino e si dimenticheranno di essere portinaie incazzose. Cresceremo noi addetti ai lavori se non accetteremo più di essere passivi conniventi di un sistema ambiguo per raggiungere la notorietà. Il consumatore finale, appassionato della materia nonostante tutto e sempre desideroso di saperne di più, é già cresciuto, ma tanti di noi non se ne sono accorti.

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Giancarlo Gariglio

circa 13 anni fa - Link

Questa volta mi tocca essere molto duro e anche un po' antipatico. 1) trovo del tutto fuori luogo associare il ruolo di Monica Piscitelli in Slow Wine rispetto a quello del direttore del Gambero Rosso Daniele Cernilli Monica è una giovanissima giornalista, diplomata sommelier (si sta specializzando a Roma nel master di analisi sensoriale Ais), e collaboratrice di Slow Food Campania e della rivista Slow Food. Le abbiamo chiesto di visitare alcune aziende in Lucania a Ischia (in nessuna area dove opera Adolfo Spada) e di partecipare come componente di una delle commissioni di selezione (commissione che non ha degustato i vini di Spada) alle degustazioni coperte di Paestum in cui sicuramente non aveva la possibilità di determinare chiocciole, bottiglie, monete e quant'altro. Il suo ruolo, che non voglio sminuire perché ha fatto un bel lavoro, è quello di semplice collaboratrice che non ha nessun potere di determinare scelte prese dai due curatori in sede finale. Con l'edizione 2012 valuteremo la possibilità di farle fare solo le visite e non le degustazioni di gruppo, onde evitare anche questo estremo, ma, a mio parere strumentale, conflitto. 2) accomunare, come avete fatto, ruoli, persone, competenze, cifre percepite, ecc... è fuorviante per i lettori del vostro sito e molto semplicistico. Anzi mi fa un po' paura, perché mi ricorda tanto quello che certi politici dicevano dopo Mani Puliti: "Tutti sono uguali, tutti rubano alla stessa maniera". Ma come ci ricorda il buon Francesco De Gregori, in arte il Principe, "è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera" 3) Slow Wine non ha guardato in faccia nessuno e ritengo che questo debba per lo meno essere riconosciuto. Io a luglio ho rassegnato le mie dimissioni dalla FIVI, non sono più il segretario per non esporre l'associazione dei vignaioli e Slow Food a stupide e inopportune voci di possibili conflitti d'interesse. Mio suocero, Stefano Farkas, ex proprietario di Villa Cafaggio dal prossimo anno produrrà vino all'Elba. La sua azienda non verrà mai recensita dalla nostra Guida. Il nostro modello di riferimenti rimane Hugh Johnson, il quale essendo proprietario di una cantina in Ungheria lo segnala ai suoi lettori. Detto questo, tanti auguri a tutti! Giancarlo Gariglio

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antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Il caso di Monica Piscitelli non è forse più eclatante di altri ma è il sintomo di qualcosa che non funziona come dovrebbe. Oltretutto so quanto è difficile mettere insieme una squadra tanto grande come quella di Slow wine e qualche aggiustamento ci può stare. Considero le responsabilità solo a titolo personale e la Piscitelli avrebbe fatto bene ad astenersi senza mettervi in difficoltà, visto anche il mestiere che fa. Capisco anche che da Bra la prospettiva è diversa, ma chi come me ha seguito tutte le fasi delle degustazioni sui vari blog, sa che la Piscitelli non ha svolto quello che tu chiami un ruolo secondario e, anzi, a lei è toccato il compito di fare il bilancio della guida: http://campaniachevai.blogspot.com/2010/07/monicotterate-le-degustazioni-slow-wine_09.html Sul fatto poi che in redazione non abbiate guardato in faccia a nessuno sono tendenzialmente pronto a giurarlo, se sono vere le voci che circolano su di un Farinetti incazzato che non vuole vendere le guide a causa dei vostri giudizi sulla cantina Borgogno, ma questa è un'altra storia :-) Ricambio gli auguri con immutata stima nei tuoi confronti Antonio Tomacelli

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cernilli

circa 13 anni fa - Link

Quindi, caro Gariglio, io ruberei? Ma vedi di stare attento a quello che dici, perché nel caso, per ventidue anni, avremmo rubato insieme, e c'eri anche tu fra noi.

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giancarlo gariglio

circa 13 anni fa - Link

Caro Daniele, ma chi ha detto che tu rubi? Ma siamo ammattiti. Il mio era chiaramente un modo per dire che accomunare situazioni differenti, ruoli differenti, persone differenti è assolutamente semplicistico. Ho fatto l'esempio di Mani Pulite (visto che il tono utilizzato in questo post ricorda molto quel periodo della nostra Storia) quando si accomunavano in modo assolutamente arbitrario fatti e persone, per poi dire alla fine, quando tutti erano schifati dalla situazione contingente che erano tutti uguali... Questo era il significato della mia frase. Non ho detto nulla che si riferisse alla tua persona, alla gestione del Gambero Rosso, di Vini d'Italia, ecc... argomenti che non mi competono e che non voglio affrontare. Ho parlato di Slow Wine e basta. Vorrei che Intravino prendesse in considerazione caso per caso (se lo desidera e lo ritiene importante) le Guide e le diverse Aziende/Associazioni/Movimenti senza buttarci dentro lo stesso calderone. Punto e a capo. Giancarlo Gariglio

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Mara

circa 13 anni fa - Link

Credo proprio che non ci sia nulla di nuovo. Il mondo del vino riflette esattamente ciò che succede in ogni altro settore della società. Ma in Italia ci si indigna sempre, contro tutto e tutti. Se un critico fà il suo lavoro (ad esempio Melandri) lo si crocifigge, se non lo fà e si "arrangia" lo si lapida. Dimenticandosi che i critici altro non sono che la nostra (lettori, popolo del vino) indiretta espressione. Che poi i blog siano diversi dalla carta stampata,in quanto a purezza d'intenti, resta tutto da dimostrare. L'unica differenza stà nel mezzo e nella sua velocità. Oltre al fatto, "trascurabile", che nella carta l'anonimato è più difficoltoso. Hanno ragione le Nuvole, "crescere necesse est!" Buone Feste con la speranza di trovare antidoti ai veleni che circolano.

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Mara

circa 13 anni fa - Link

Ah, dimenticavo di aggiungere che è sacrosanto denunciare i comportamenti scorretti. E' l'unica cosa che salva il buon critico dal pessimo, perchè in quanto ai vini, oramai tutti capiscono tutto. Cosi parrebbe..

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

E' anche per questi motivi che leggo intravino. Ringrazio di cuore Tomacelli e compagni.

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cernilli

circa 13 anni fa - Link

Io confermo cosa? Che Marina Thompson sia mia moglie, e che faccia il mestiere di p.r. lo sanno tutti e di certo io non l'ho nascosto. Che abbia vinto una commessa otto anni fa per la promozione del Consorzio Colline Teramane è un fatto pubblico. Ha fatto il suo lavoro, ha organizzato eventi, ha acquistato pagine di pubblicità, ha impegnato quattro dipendenti per un anno in questo lavoro ed in cambio ha ricevuto una cifra evidentemente inferiore a quella richiesta da altre agwenzie per gli stessi servizi. Non ha intascato lei i 300 mila euro dei quali parla Sciotti, ma li ha spesi per l'organizzazione degli eventi e per coprire costi. Noi abbiamo premiato un vino di Illuminati quell'anno? Bene, lo avevamo fatto prima e lo abbiamo fatto anche dopo, e non siamo stati i soli. Ripeto che io non assegno i Tre Bicchieri, coordino un gruppo di lavoro e partecipo, all'epoca con un voto su sette, alla realizzazione del punteggio medio. I conflitti d'interesse vanno provati con dei fatti, le sue, Tomacelli, sono solo chiacchiere. Mia moglie organizza il Roadshow per il Gambero Rosso? Certo, lo organizza tecnicamente, ma le sue fatture le emette al Gambero Rosso e non ai produttori. Per di più, io non ho partecipazioni nella società di mia moglie e lei non ne ha nel Gambero Rosso, ed entrambe le attività delle due aziende sono perfettamente legali. Ma di che parliamo? Promozione e giudizio critico nel mio caso sono perfettamente distinte e la diffido formalmente a sostenere il contrario. Intanto, come per Sciotti, forse di queste cose ne potremmo parlare in altre sedi.Magari quando lei non è impegnato a realizzare etichette per produttori di vino. Attività promozionale evidente, mi pare. Oppure mi sbaglio?

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Sergio

circa 13 anni fa - Link

Antonio Tomacelli non ha risposto a Cernilli circa una sua ventilata attività di creatore o disegnatore o ideatore di etichette per vini. Se così fosse non e' anche questa una attività in conflitto di interessi e tale da non permettere critche ad altri? In altre parole se così fosse mi verrrebbe da rubare un passo del Vangelo dove più o meno si dice "prima di guardare la pagliuzza negli occhi del tuo vicino guarda la trave nei tuoi"

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antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Non sono un "ventilato creatore" ma un designer che si occupa di cibo e vino. "Se così fosse non e’ anche questa una attività in conflitto di interessi e tale da non permettere critche ad altri?" Risposta: no, non lo è. La grafica è un prodotto dell'ingegno che nulla ha a che fare con la promozione. Sarebbe come dire a un produttore di tappi: "taci tu, che fornisci i tappi per le bottiglie". Ritenta la prossima volta, sarai più fortunato

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Sergio

circa 13 anni fa - Link

Ma che superbia!!! "la grafica e' un prodotto dell'ingegno" Tomacelli dixit Guardi che produrre,creare,comunicare un vino e' frutto dell'ingegno, della professionalita' e della creatività alla pari e ,mi consenta, superiore alla grafica. Mi corregga se sbaglio ma mi sembra di capire che lei realizza tra l'altro etichette per cantine e come tale ha un rapporto di lavoro con queste... Si sente di garantire che quando scrive di vini e aziende il suo giudizio non sia condizionato da eventuali lavori che per queste lei ha realizzato e per i quali sicuramente e giustamente ha ricevuto un compenso? Se la sua risposta come sono certo e' affermativa,allora mi permetta di suggerire a lei ma soprattutto a coloro che si autodefiniscono DURI E PURI ,di essere più attenti nel giudicare colleghi che come voi,collaborano con aziende, esprimono giudizi e non fa differenza che questi siano espressi sotto forma di punteggio,di bicchieri o di bottiglie piuttosto che da valutazioni sul blog!!!

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Massimo Cattaneo

circa 13 anni fa - Link

E' corretto, vendere tappi, etichette, idee, pagine, consulenze, ecc. ecc. crea pur sempre un rapporto clientelare ed economico tra le parti che può condizionare il giudizio o per lo meno ammorbidirlo. Personalmente non comprerei mai nulla da chi parla male di me.

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cernilli

circa 13 anni fa - Link

Aggiungo poi che non basta che uno come Bocchetti, che non è un dipendente del Gambero Rosso e vive, e bene, delle sue attività, ma che è il responsabile regionale della guida per l'Abruzzo dica che non ha mai avuto pressioni, come non le hanno avute i collaboratori di tutte le altre regioni, per contraddire definitivamente le chiacchiere. In un delirio di maldicenze e di diffamazioni c'è chi dice, come leggo più su, che il mondo del vino riflette la società evidentemente corrotta di oggi. Bene, io so solo che non ho beni al sole, che vivo in affitto con mia moglie, che possiedo una Panda 4 x 4 e lei una Citroen C1. Vivo del mio stipendio e sfido chiunque a dire che ho preso una lira in modo immorale. Chiunque, capito Tomacelli?

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antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Non lo dica a me, io ho messo insieme dichiarazioni di gente che si è dichiarata con nome e cognome. Piuttosto che inveire contro il sottoscritto, perchè non risponde alle mie email? Le ho chiesto della sua permanenza al Gambero e dei rapporti con Ottaviano, ma non ho ricevuto risposta. Vabbeh che siamo un blog e che a differenza di una rivista tutti possono partecipare alle discussioni, ma ogni tanto il dialogo dovrebbe essere a doppio senso (di marcia, ovvio). Non trova, Cernilli?

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cernilli

circa 13 anni fa - Link

Non le rispondo perché non voglio risponderle e le faccio notare che anche diffondere notizie diffamatorie è un reato. Come affermare che il mio conflitto d'interessi sarebbe un fatto ormai evidente.

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antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

"Non le rispondo perché non voglio risponderle" E anche questa è una risposta...

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Amicone

circa 13 anni fa - Link

Io non la conosco di persona,ma per quello che mi dicono,lei non e ' campione di simpatia. Pero' so che lei e' considerato uno dei critici più influenti al mondo( 25 posto?) e primo degli Italiani. So anche che il sig. Ziliani,che certo per antipatia non e'secondo a nessuno,ha aperto diversi blogs che poi regolarmente in breve tempo sono stati regolarmente chiusi. Allora mi domando quale spirito masochistico la spinge a dialogare con lui... Le rammento un passo del sommo poeta "non ti curar di loro ma guarda e passa".

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

alla faccia dei "regolarmente chiusi" sor Amicone...

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Armando Treccaffé

circa 13 anni fa - Link

1) er mejo è Scanzi 2) Nelle Nuvole 3) KenRay 4) Mauro Mattei....tutto a gratise sui blog e su intravino... coi soldi delle guide IO mi ci compro i vini...

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kenray

circa 13 anni fa - Link

armando che io sia sul podio è un un onore. però sei un venduto anche te. sicuramente hai preso la mazzetta da Scalzi, perchè io sono da secondo posto dietro all'icona NN. addendum Mi pare di essere sul set di Dinasty che confronto a Intravino è una opera minore e sciatta. Grazie infine ai molti critici eno che considerano i consumatori dei selvaggi con l'anello al naso e con le fette di salame sugli occhi (ce ne sono tanti). Ma da consumer quale sono ho smesso di comprare questi ridicoli contenitori pubblicitari da anni. Non ci ho mai visto scritto "questo vino fa schifo al cazzo non compratelo". E questo per me è fondamentale. Perchè non basta assegnare i 3 bicchieri o le 12 caraffe ma bisogna anche informare sulle schifezze che circolano. addendum2 Intravino è un sito eno-terrorista a volte fazioso a volte irritante ma ha un enorme pregio; questi ragazzi lavorano gratis, sono tutti identificabili e hanno il coraggio di esporsi anche sparando minchiate (lambrusco docet). Hanno passione e argomentano. Li sento anche di sinistra, non so perchè. Molto molto bene A me questo basta e son disposto a scendere in piazza per fare girotoni se servisse pur di supportarli.

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antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

"questi ragazzi lavorano gratis" (cit.) 1) speriamo non per sempre 2) quando (e se) avremo introiti puoi star sicuro che la pubblicità sarà sempre nettamente separata dai contenuti (lo è già ora, quel poco) 3) Gori a Firenze è conosciuto come "Il nero" ma è talmente intelligente che l'utima volta ha votato per Renzi :-) 4) *Argomentano* mi piace molto

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Leonardo

circa 13 anni fa - Link

Perchè il Renzi sarebbe di sinistra? :-) Leo da Firenze

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Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

infatti io l'ho votato e supportato perchè pensavo fosse di destra come Lula in Brasile, invece mi pare poco più di un Berlusconi del PD. quindi alle prossime elezioni voto Lega, gli unici di destra che combinano qualchecosa

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Nico aka tenente Drogo

circa 13 anni fa - Link

perché, la Lega è di destra? non offendiamo la destra

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Armando Treccaffé

circa 13 anni fa - Link

Grande Ken, ottimo intervento che condivido in toto...Scanzi m'ha dato cinquecento lire (sic.) per metterlo in testa alle preferenze... se mi dai un euro vi metto pari.... Se Intravino è un'ottima squadra tu se il il loro Pippo Inzaghi il ricalzo di lusso che fa i gol più belli...Buon Natale P. S. Ci dici cosa stappi per le feste?

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kenray

circa 13 anni fa - Link

Armando ho comprato tutta la produzione Armin Kobler poi ho comprato spumanti trentini e franciacorta, i soliti Abate Nero, Ferrari, Ca del Bosco. Tutta la produzione Ascheri su consiglio NN. La solita Elena Walch compreso il passito Gewurtz. Camartina Querciabella. Qualche siciliano. Ho ancora una decina di champagne millesilati in cantina che devo bere ma sono stanco di queste insipide bollicine d'oltralpe. Costanto come un Porsche e piacciono come una gassosa. Ho comprato anche un paio di passiti che a voi minchioni non piacciono, Ben Rye e Sciacchetrà. Un paio di bottiglie di Icewine Kracher. berrò alla vostra salute. chi passa da parma è invitato ad una bicchierata cotechinata

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

non dimenticare il ben-rye... puah!

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kenray

circa 13 anni fa - Link

te comprati il vinello francese e non fracassare i maroni che son gran vini quelli

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Francesco Fabbretti

circa 13 anni fa - Link

Ken, passa a fare un po' di spesa anche da me..... :-)

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Vinogodi

circa 13 anni fa - Link

...Parma?...

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liloni adriano

circa 13 anni fa - Link

io mi son rotto i co****i come ristoratore piccolo finche volete. ma leggere quello che ho letto ora rafforza la mia idea. risparmiamo su cartaceo. va' che e' meglio. pensa te lo dico conoscendo anche molte parti in causa. semplifichiamo e smettiamola di fare gli soboroni. credo non sia proprio il momento. buon anno a tutti.

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liloni adriano

circa 13 anni fa - Link

il capo si e' inc@@@@@@to. allora cancella anche sboroni.... scrivi eiaculatori precoci. buon natale anto'.

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Nicola Campanile

circa 13 anni fa - Link

Giancarlo Gariglio penso abbia dato risposte più che esaurienti. Radici: “Festival dei vitigni Autoctoni” è un concorso ideato e curato da Associazione ProPapilla che si ripropone di scoprire i vini più rappresentativi delle tradizioni e dei territori di origine di ogni singolo vitigno. Radici, attraverso la comparazione di vini da vitigni autoctoni valutati da una giuria di tecnici e da una di appassionati, avvalendosi di rinomati assaggiatori nazionali e internazionali, ha cercato negli ultimi 5 anni di promuovere la valorizzazione delle varietà autoctone di Puglia e Basilicata. A Radici, durante il concorso di Giugno, partecipano in giuria noti giornalisti provenienti da ogni parte del mondo, oltre che giornalisti italiani. L’evento, nato in Puglia nel corso di questi ultimi due anni, ha generato un catalogo, un vademecum o Guida, che dir si voglia, che riporta fedelmente il resoconto del Concorso segnalando i vini vincitori con brevi recensioni realizzate da un esponente della giuria tecnica e da un esponente della giuria degli appassionati e tiene conto unicamente delle valutazioni fatte delle suddette giurie. Inoltre per rendere più sostanziale l’opera di promozione degli autoctoni da quest’anno ho reso possibili gli incontri tra wine buyers e produttori iniziando a Marzo da Bruxelles dove i produttori non hanno versato un centesimo… visto che ne conosci tanti puoi informarti. La seconda e ultima iniziativa si è tenuta a Novembre scorso e vi hanno partecipato 34 aziende delle 101 iscritte al concorso di Giugno (delle 34 aziende 17 hanno vinto a Giugno e altre 17 non hanno vinto alcun premio ed hanno deciso di iscriversi comunque). Sai quanto hanno versato le aziende partecipanti? € 166,67 + iva. Ti prego di non ridere, è la verità… Chiaramente ti parlo di iniziative ideate e organizzate con il marchio Radici. Poi ci sono eventi organizzati per conto di terzi: il Fancy Food dello scorso anno ma, i produttori che hanno scelto di partecipare non hanno pagato niente e in ultimo, il Wine World Meeting di Chicago a Luglio dove ho solo supportato lo sportello per l’internazionalizzazione, per motivare le aziende a partecipare all’evento, senza percepire il becco di un quattrino; forse il soggetto proponente sì. Tutto documentato presso l’ufficio istituzionale attrverso la vasta testimonianza delle 21 aziende partecipanti. Per cui, davvero, non so di cosa parliamo! Sereno Natale a tutti. Nicola Campanile

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liloni adriano

circa 13 anni fa - Link

vedo che a rompere le gonadi le persone serie escono. sono la minoranza ma .....c@òòò e' gia' qualcosa. io queste aziende le contattero', aldila' del mio piccolo progetto. good year

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Tommaso Farina

circa 13 anni fa - Link

Sono contento che anche a Natale si riesca a discutere di aria fritta e a imbastire qualche simpatico litigio. Come osservatore, posso dire che per me è uno spettacolo divertente e in qualche modo appagante.

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Antonio

circa 13 anni fa - Link

Non mi posso permettere di giudicare nessuno ma due puntualizzazioni da appassionato (e potenziale acquirente di guide!) e da persona nel settore le voglio fare: 1A) corso Ais II livello, a metà lezione il relatore tira fuori una slide con il suo sito internet di vendita vino on line e ci propone uno sconto se acquistiamo da lui; 1B) corso Ais II livello, uno dei relatori ha la moglie rappresentante di certi vini in zona e nella sua lezione vengono degustati soltanti vini rappresentati dalla moglie.. 2A) mi spiegate perchè se prendiamo un qualsiasi vino premiato da una singola guida ed andiamo a vedere le valutazioni di quel vino nelle altre 4/5 guide considerate altrettanto affidabili si trovano giudizi quasi opposti!?!? insomma ok i diversi parametri di valutazione ma non vi sembra un pò esagerato trovare un bicchiere da una parte e cinque grappoli dall'altra... qualcosa a me non torna! 2B) Riviste del settore: possibile che ad ogni SINGOLO aricolo vs un'azienda o un vino corrisponda SISTEMATICAMENTE una pagina pubblicitaria?? e poi mica sono furbi che la pubblicità la fanno nell'edizione successiva! Lì, nello stesso numero! non è nemmeno una giusta logica promozionale secondo me! Per favore, o voi che siete nell'Olimpo... rispondetemi (che se mi convincete vi compro la guida!) grazie A

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cernilli

circa 13 anni fa - Link

Se scorrete il Gambero vedrete che raramente gli articoli corrispondono alle pagine pubblicitarie, che molte delle aziende che fanno pubblicità non sono neanche citate in guida e se scorrete la guida dei vini vedrete che non c'è la pubblicità di singole aziende. E questo da sempre. Poi se si vuole per forza dire il contrario per partito preso...

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Antonio

circa 13 anni fa - Link

Sig. Cernilli, intanto la ringrazio per la risposta. Possiamo dire tutto ed il contrario di tutto...: "molte delle aziende che fanno pubblicità non sono neanche citate in guida" è una frase della quale prendo atto, avendo una bella collezione del Gambero Rosso a disposizione per verificare... Così come potremmo dire "molte delle aziende che fanno pubblicità sono citate e hanno avuto premi"... E questo comunque sarebbe normale, no!? Insomma non ci sarebbe necessità di giustificarsi se davvero fosse così! Le faccio sapere per il Gambero a breve, per altre riviste ho già verificato che non lo è... Le dico sinceramente: fino a qualche anno fa ho investito molto tempo (e ovviamente soldi) nel leggere riviste di settore e guide, perché li pensavo come aiuti ad approfondire le mie conoscenze, incluso Il Gambero Rosso.. Fino al punto che sono arrivato a diffidare di un vino o di un produttore se lo trovo recensito in una rivista o ben premiato su di una guida.. A meno che non lo abbia conosciuto personalmente (il vino, e meglio se anche il produttore).. cosa questa piacevole e doverosa se uno ha le possibilità di farla..! Insomma, Le parlo da lettore e appassionato: le "pubblicazioni" oggi per me (e da quel che sento, operando in questo settore, non sono il solo..) hanno perso la fiducia del lettore.. Tant'è che sono a leggere e addirittura a scrivere di vino su di un blog. A Lei, ed a altri il compito di andare a riconquistarla..! Auguri! ps. se ne ha voglia mi aiuti anche con le altre tre domande che ho sottoposto....

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Andrea

circa 13 anni fa - Link

Perchè generalizzare? di TUTTI i vini premiati da TUTTE le guide in TUTTE le edizioni bisogna diffidare? è questa che è una logica "un tanto al chilo"

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Antonio

circa 13 anni fa - Link

Perchè generalizzare? Beh, diciamo così, perchè, secondo me, una guida in quanto tale dovrebbe dare una "generica" indicazione sulla qualità di un buon vino o di una buona cantina.. poi la verifica la fa il consumatore che va ad assaggiare e/o conoscere il produttore.. Se uno vuole scrivere le sue opinioni "assolute" sui vini, legittimamente si scrive il suo bel libro, lo pubblica e se ha molto credito ottiene miglior risultati delle guide stesse... Ma che ogni guida abbia valori cosi contrastanti con le altre sulle valutazioni, mi spiace dirlo, ma a me non piace... Prendo una bottiglia di vino che ritengo buona, la faccio assaggiare a più persone con culture e conoscenze diverse sul vino e ottengo giudizi di solito diversi, ma non cosi contrastanti... Forse però mi sbaglio!

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Monica Piscitelli

circa 13 anni fa - Link

Caro Tomacelli, mi sembra che Giancarlo Gariglio abbia chiarito la posizione della guida e del gruppo di lavoro egregiamente. Come e quanto è stato il mio contributo. Per quello che mi riguarda, da giornalista e blogger, voglio solo aggiungere che trovo molto pericoloso mettere insieme capra e cavoli quando si scrive un post. Cernilli e la Piscitelli: mi fa sorridere! Ho il piacere di conoscerti personalmente e credo che per quel poco che mi conosci e osservi anche tu dovresti aver intuito il tipo che persona che sono. Anche dietro a un mouse, forse ce lo dimentichiamo troppo spesso, c'è una persona. Mi hai guardato negli occhi, Tomacelli? A quanto pare no. A beneficio dei lettori che potrebbero pensare a me, visto il tuo post, come a uno squallido esempio della nostra italietta, ricordo che anche io metto in evidenza in ogni occasione la mia attività di consulenza aziendale. Dove c'è. Sul mio blog, ad esempio. E' tutto scritto e quello che faccio e come è sotto gli occhi di tutti, con chiarezza. Con questo sono tranquilla di non far danno a nessuno come ti potranno confermare quelli che con me collaborano o con i quali collaboro. Si chiama trasparenza, attitudine al servizio. Fa parte di un'etica che mi appartiene come persona e che ho abbracciato aderendo al codice di un ordine professionale. Sul mio blog racconto della mia vita, della mia attività, ovviamente. Si chiama blog per questo. Niente di ufficiale o istituzionale, dunque, nel mio racconto della esperienza di Paestum cui fai riferimento. Per quanto possa lusingarmi che tu sia un lettore tanto assiduo di Campania che vai da scovare un post del genere, devo ancora dirti "non mettere insieme capra e cavoli". Ma veniamo al nocciolo della questione. Sai perchè il mio blog si chiama Campaniachevai? Perchè nel 2007 decisi che non era possibile che della mia regione si dicesse solo un gran male, che non si sapesse quali sono le cose che "vanno", "che funzionano". Tra queste, indubbiamente, il vino e i prodotti dell'agroalimentare tutti. Non c'è consulenza (per di più strategica, d'immagine, di copywriting) che tenga di fronte a un unico credo: raccontare quello che di buono e pulito la mia terra produce. Tutta la mia terra, con tutti i suoi individui e realtà. Ogni produttore della Campania ti potrà testimoniare questo amore. E' un amore e una passione che non si vende a nessun costo. E' per questo che ho fatto Slow Wine, perchè, e posso testimoniare l'impegno di ogni commissione che ho incontrato, la volontà è una: fare meglio, fare il meglio. Una grande ambizione: fare pulizia, resettare la critica del mondo del vino. Dare un grande segnale: le persone al centro. E' stato un grande onore poter dare un contributo. Un onore troppo grande da sprecare in baniera banale e sordida come questo tuo post fa pensare. C'è qualcosa di più importante (spero tu possa arrivare a capirlo) da perseguire, per me, che servire qualche eventuale interesse personale. La domanda è: quale è l'interesse vero che nutro, io? Esattamente questo: è la grandissima Campania, il Sud, dei vini che deve emergere a livello nazionale, oltre le miserie e piccolezze che per fortuna non mi appartengono. La stoffa e i numeri ci sono tutti perchè questo avvenga. Mettiti anche tu come me davanti uno dei tanti vini delle regioni che ho potuto degustare e dimmi, poi, se potrai mai tradirli. Io non lo farò mai, ci puoi giurare. Lascio agli amici di Intravino, visto che ci siamo, gli auguri di un buon Natale. Monica Piscitelli

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Maxneo

circa 13 anni fa - Link

Il punto è un altro. Non puoi occuparti di promozione e consulenze nel settore agroalimentare e contemporaneamente svolgere un lavoro di recensioni e valutazioni enogastronomiche. Anche se lo fai nella maniera più "trasparente" possibile. E' intrisecamente un conflitto d'interesse. Dici le stesse minchiate di berlusconi: "quando si discute di settori nei quali ho interesse lascio il consiglio dei ministri", oppure "gli italiani lo sanno, sono trasparente, e mi hanno votato lo stesso". Sono tutte minchiate. E' come se un arbitro si occupasse di consulenze private alle squadre di calcio: il fatto che lo dichiari pubblicamente non migliora la sua posizione, anzi, è da procura della repubblica. O fai l'arbitro o giochi a pallone. Non puoi fare entrambe le cose. E questo vale per tutti quelli che lavorano con guide, recensioni e valutazioni: non debbono lavorare o guadagnare nel mondo che poi valutano! Il fatto poi, senbra che tu affermi, che ci sia chi è peggio di te (gambero rosso, cernilli) non è un'attenuante: tu così giovane sei già nella "cattiva strada"... chissa come sarai tra vent'anni. Cernilli ha iniziato esattamente come te.

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Tommaso Farina

circa 13 anni fa - Link

Ma firmati prima di dare lezioni agli altri, che è meglio.

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Maxneo

circa 13 anni fa - Link

Sai, mi piace la guida Michelin perchè non valuta pneumatici...

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Massimo Cattaneo

circa 13 anni fa - Link

@ Gariglio , Cernilli, Ziliani e Tomacelli. Proporrei di trovarvi un giorno Voi 4, ognuno di Voi con una bottiglia di vino e pubblicare su questo blog le vostre impressioni e una foto che Vi ritrae abbracciati con le guance rosse. A volte a Natale succedono i miracoli ma bisogna crederci. Auguri.

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antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Per Gariglio e ZIliani è già successo e succederà ancora, Cernilli invece non ho il piacere di conoscerlo

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Mara

circa 13 anni fa - Link

Da come ne parli credevo che lo avessi intervistato molte volte. Sono propio ingenua!

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cernilli

circa 13 anni fa - Link

Non sono mai stato intervistato da Tomacelli, tanto che ora che mi chiede finalmente delle cose direttamente ho deciso di non rispondergli.

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Gabriele

circa 13 anni fa - Link

Non mi sembra un atteggiamento molto costruttivo...

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

Gariglio e Tomacelli sono degli amici e sarebbe un grande piacere abbracciarli e farci ritrarre davanti ad una buona bottiglia. Quanto all'altra persona citata, che non nomino, così fa lui con me, nemmeno nel mondo dei sogni, nemmeno nel sogno più buonista influenzato dal clima natalizio, mi ci vedo (come potrebbe del resto dire altrettanto lui) a figurare in una foto in sua compagnia e tantomeno abbracciarlo. Non si tratta di credere nei miracoli, ma di rispetto verso se stessi. E io, che al mattino posso tranquillamente guardarmi allo specchio senza sentire il dovere di sputarmi in faccia, questo rispetto non l'ho ancora perso né intendo perderlo. Buona giornata e grazie per il pensiero Cattaneo!

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kenray

circa 13 anni fa - Link

ma questo è odio puro. lei comincia ad essermi simpaTTTico!

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cernilli

circa 13 anni fa - Link

Sono io che non intendo perdere il rispetto cher ho per me stesso e sopporto a stento la sola contiguità di post con certe gente, che prende soldi dalla Falesco e poi fa il duro e puro. E credo di dovere certi post proprio al tentativo di far ricadere l'interesse su di me anzichè su di un fatto francamente penoso e non certo edificante.

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

rivendico il mio diritto ad odiare. L'odio però, ancora più del vero amore, non può essere destinato a chicchessia, e va attentamente distillato e riservato a persone veramente speciali. Che possano veramente meritarsi il nostro odio. Ecco perché io non odio quella persona, kenray

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kenray

circa 13 anni fa - Link

ziliani come la pensiamo oppostamente io sono per l'odio generalizzato. senza distinzione di razze o sesso. personalizzo solo l'indifferenza.

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liloni adriano

circa 13 anni fa - Link

scusa antonio ma a questo punto porto il fioretto e faccio da padrino.......... che noia che barba che noia.......du bai ...........

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Mara

circa 13 anni fa - Link

Ora ho finalmente trovato il bandolo della matassa. Non sono io l'ingenua, è che ero ritornata all'Asilo Mariuccia senza accorgermene. Che sbadata. Ma d'ora in avanti rimedierò.

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antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Qual è il problema Mara? C'è forse bisogno di conoscere personalmente qualcuno per poterne parlare o intervistarlo?

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Mara

circa 13 anni fa - Link

Certo che no! Ma un buon giornalista dovrebbe farlo. Non esiste forse anche un "linguaggio del corpo"? Quello ti metterebbe in condizione di valutare meglio le persone e, quindi, di scriverne con maggior cognizione. Oppure sono io che faccio la sofista? Insomma, fare il mestiere che ti sei scelto comporta una attenzione maggiore di quella che mi pare qui tu abbia dimostrato. Se no,anch'io domani potrei parlare di te, in fondo ti conosco più o meno alla stessa maniera. Qualcuno lo fà, di parlare degli altri e su gli altri, anche se gli argomenti dei post sono tutt'altro. E' un vezzo antipatico e penso che nasconda una certa povertà di argomenti. Quindi nessun problema. Mi piacerebbe però che si cercasse di contribuire ad alzare il tono delle discussioni arricchendo i post ANCHE, ma non solo con battute. Io leggo con interesse, ma molti commenti sono solo dispetti da asilo e di quelli ne ho visti sin troppi. Ad ogni buon conto, non sono amica nè di Cernilli nè di Melandri, come qualcuno ha ipotizzato sul post che riguardava lo sciopero del consorzio dei colli bolognesi. Grazie di cuore.

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antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Esistono anche le interviste telefoniche (e Sciotti è stato molto disponibile) e se proprio si è costretti si spediscono una serie di domande via email. Poi, per favore, non facciamo confusione: se io sono a conoscenza di fatti rilevanti, non devo intervistare ma semmai "Verificare" e non ho certo bisogno di conoscere personalmente Cernilli per poter parlare di lui. È un personaggio pubblico e pubblici sono i suoi atti (si, ho comprato anche il suo libro). I fatti e le circostanze sono state confermate anche dai diretti interessati, come vedi. Quello che qui è in discussione sono i comportamenti e qui mi pare che Cernilli abbia avuto tutto lo spazio che gli serviva per chiarire e dialogare con i lettori. Non sarà giornalismo come lo intendi tu perchè, forse, è qualcosa di meglio.

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Mara

circa 13 anni fa - Link

Se sia meglio oppure no non saprei. E' troppo poco che ti frequento. Intanto rilevo che è diverso, questo sì.

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Tommaso Farina

circa 13 anni fa - Link

Siete pesanti, pallosi, grigissimi.

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Sullivan

circa 13 anni fa - Link

Sono d'accordo con te.Ma questi probabilmente non hanno meglio da fare.Contenti loro.......

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Francesco Fabbretti

circa 13 anni fa - Link

Da buon stilita vi leggo, sorrido, penso che il gossip enologico non serva a una fava e tra quindici minuti starò con una boccia di Vosne Romanée "Le Clos Gouillotte" 2005, Pireure Roch, a bere e far l'amore con la mia compagna. voi continuate pure a darvele di santa ragione .......

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Arnaldo Rebi

circa 13 anni fa - Link

"Stilita" che "fa l'amore con la sua compagna"? "Pireure" Roch? Forse sarebbe meglio abbassare le penne e documentarsi meglio

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Francesco Fabbretti

circa 13 anni fa - Link

stilita: dal greco "stylítes, deriv. di stylos ‘colonna’. ". Per estenzione semantica "coui che guarda le cose dall'alto e/o da distante" Impariamo un pochino meglio il senso etimologico delle parole prima di aprir bocca e dargli fiato. Quanto a una inversione dovuta a stanchezza tra Pireure e Prieure... se non sai attaccarti a qualcosa di meglio continua pure nel tuo simpatico onanismo critico. p.s. Stasera selosse Substance e fare l'amore!!!, l'ho scritto bene?

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Arnaldo Rebi

circa 13 anni fa - Link

Originale accezione di stilita, direi inaudita; d'altra parte, visto che si tratta di una misteriosa e altrettanto rara "estenzione" semantica, inutile farsi altre domande.

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Francesco Fabbretti

circa 13 anni fa - Link

ecco, appunto ..... stai zitto che ti conviene :-)

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Arnaldo Rebi

circa 13 anni fa - Link

e ciai raggione, non ha "senzo" continuare, chiudo qui :lol:

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

E' un infanticidio. Aprilo non prima del 2017! Lo hai aperto? Spero di no...

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Francesco Fabbretti

circa 13 anni fa - Link

tranquillo, ne ho dodici bottiglie.... una all'anno

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Valerio

circa 13 anni fa - Link

Concordo con lei,cosa c'e di meglio che fare l'amore e bere una bella bottiglia di vino?!?!?!? Penso pero' che certe checche tipo quelle che si azzuffano sul nulla,che discutono del sesso degli angeli,che trovano,nel vino solo il mezzo per esaltare il proprio ego ( peraltro alquanto sbiadito) e che sanno solo offendere i l prossimo non hanno altri piaceri........dalla vita!

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Viniferatore

circa 13 anni fa - Link

Ma qualcuno mi spiega chi e’ sto Ziliani?!?!? Da la spocchia che sgorga da ogni suo intervento si direbbe che abbia scritto libri,trattati,o che magari sia titolare di qualche cattedra universitaria,scriva di vino sul Corr.Sera o sul NY Times o no? Oppure l’attività principale e’ quella di scrivere sui blogs solo sparando sentenze su tutto e tutti e poi si incazza se qualcuno scrive di episodi quantomeno dubbi che lo vedono coinvolto? Ho avuto modo di conoscere giornalisti veri che scrivono su testate importantissime come Monica Larner di Wine Entusiast,Galloni di Wine Advocate,Sanderson Di Wine Spectator,gente questa si che ha un seguito importantissimo di lettori e che nonostante siano coscienti di influenzare le scelte dei consumatori si pongono con una educazione e un rispetto con tutti i produttori e non aggressivi,offensivi e inutilmente saccenti come qualche nostro indigeno.

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Valentino

circa 13 anni fa - Link

purtroppo solo oggi ho letto di questa nuova appendice alla polemica scatenata sul post precedente. Ho detto quello che pensavo e che ritenevo giusto, limitandomi solo a quello che potevo provare e nella ferma convinzione che fosse utile al settore, se pensavo agli interessi della mia azienda, sarei rimasto in silenzio. Ora però vedere scatenarsi tanto odio, mi addolora e mi fa pentire di quello che ho scritto. Non lo dico solo perchè siamo sotto Natale ma, in questo settore si cresce solo se si correggono gli errori e si lavora tutti assieme, pur nelle diversità, per farlo crescere. Noi produttori siamo i primi ad aver bisogno dei critici, se questi sono liberi da ogni condizionamento, possono solo aiutarci a crescere ed a migliorarci e noi saremo felici di rispettarli e stimarli. Nessuno si deve vergognare di degustare assieme a qualche altro anzi, le differenze di opinioni si devono civilmente confrontare sul campo ed una bottiglia di vino è il nostro campo, così come credo che un giornalista non deve necessariamente parlar male di un azienda, perchè dietro quell'azienda ci sono tanti sacrifici e tante persone che ci lavorano con passione. Penso che il proprio lavoro si possa fare con moderazione, rispettando sia i produttori, che i consumatori, che i propri colleghi. Detto questo resto nella convinzione che ogni eventuale errore passato debba necessariamente essere compensato con un comportamento corretto e trasparente futuro.

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Viniferatore

circa 13 anni fa - Link

Collega Valentino,non si addebiti colpe che non ha. L'odio che provano certe persone non e' nato dal suo intervento ma e' insito nel loro DNA,supportato da un senso di invidia verso il prossimo. Concordo con lei che un giornalista non dovrebbe mai parlar male delle aziende e dei suoi collaboratori,a limite puo' esprimere giudizi sui vini ma sempre,laddove ne sia provvisto,con educazione e rispetto del lavoro altrui. Io non ho mai letto,ma forse mi e' sfuggito,giudizi sferzanti su aziende e persone da parte di Cernilli,Maroni,Franco Ricci,Ernesto Gentili,Alessandro Masnaghetti e per non parlare di Parker,Suckling ed altri. Molto spesso,direi troppo spesso,ho letto giudizi pieni di rabbia,nonche' offensivi,formulati da Ziliani e da pochi simili a lui. Qualcuno dice che e' questione di stile....sta di fatto che comportamenti simili non aiutano il nostro settore e contribuiscono ad esaltare quella classica litigiosita' italiana dove qualcuno pensa che piu' si strilla,piu' si usano termini deontologicamente impropri e piu' si e' considerati,quando invece l'unico risultato che deriva da questo comportamento e' quello di essere trascurati ed ignorati.

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franzrin

circa 13 anni fa - Link

x Valentino Non sei stato certamente tu a scatenare odio ; x Viniferatore Mi sa che tu hai ragione al 100%, quel personaggio è un furbo che si spaccia per duro e puro, mentre ormai lo sanno tutti quali scheletri nasconde nell’armadio. L’invidia, l’accidia, la superbia, l’ira, l’avarizia, la falsità sono le sue doti migliori. Hai tutta la mia solidarietà e condivisione di questo tuo pensiero. Brindiamo al nuovo anno alla salute delle persone per bene e ragionevoli come Voi due, lasciamo perdere e non consideriamo chi non è degno della nostra attenzione ( poverino )

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Augusto

circa 13 anni fa - Link

Chiedere scusa a te? Ma ci faccia il piacere!!!!!!!!!! Dovessi tu chiedere scusa a tutte le persone che hai gratuitamente offeso dovresti campare 1000 anni,ma tranquillo da te nessuno le pretenderà... Prova,se ci riesci,a immaginare perché???

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franzrin

circa 13 anni fa - Link

Bravo Augusto, si deve solo vergognare quell'elemento, diglielo : ma ci facci il piacere, ci facci

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