L’ecommerce del vino è qui per restare (a lungo). E di Florwine sentiremo parlare
di IntravinoSe solo lo avessimo detto dieci anni fa, qualcuno ci avrebbe preso per matti ma ormai è evidente a tutti: l’ecommerce in generale, e quello del vino in particolare, è qui per restare a lungo. Il fatturato dei grandi player ha raggiunto ormai cifre enormi e nomi quali Tannico, Callmewine, Vino.com, Etilika, Xtrawine e Winelivery sono ormai molto noti tra gli appassionati e non solo.
Perché il bello del vino online è – oltre ad una conservazione perfetta (ilv ero grande dilemma degli albori) – un’immediata accessibilità a tutti i vini del mondo e la possibilità di scegliere come mai non era successo prima. Oggi, anche il più microscopico dei produttori è immediatamente acquistabile con un semplice click e lo sanno bene quelli di Florwine, giovane realtà sbarcata da poco online dopo un incredibile e imprevisto successo online proprio durante la pandemia.
Perché Florwine.com nasce inizialmente come progetto fisico nel 2019 ed è in via Vigevano 6 a Milano che il sogno diventa realtà. L’emergenza sanitaria scompagina tutto ed è proprio in questo momento che Flor diventa un macro-progetto phygital, che unisce enoteche fisiche, e-commerce e app di delivery.
Il sito, lanciato ad aprile 2022, vive parallelamente alle enoteche di Milano, Genova, Verona e Bologna in coming soon. Lo scopo è ambizioso: diventare la più grande piattaforma online dedicata al mondo dei vini naturali; attualmente la proposta supera già le 1200 etichette, accompagnate da contenuti esclusivi quali video-interviste ai produttori e schede tecniche.
Sì perché quelli di Flor hanno le idee molto chiare: solo vini di piccoli produttori artigianali, prevalentemente biologici o biodinamici, alcuni poco conosciuti, altri ormai affermati (Arianna Occhipinti e Nicola Gatta su tutti) ma tutti meritevoli di essere bevuti. Possa, Cascina degli Ulivi, Fattoria di Bacchereto, Il Paradiso di Manfredi, Selvadolce, Abbazia San Giorgio e Marcel Lapierre sono solo alcuni dei nomi che è possibile ricevere a casa con l’invitante spedizione gratuita a partire da 79 euro di spesa. Ci sono i vini psichedelici di Luca Elettri aka L’insolente ma anche il tentativo di rispondere ai grandi dilemmi dell’umanità, tipo: ma i vini rosa buoni li fanno solo i francesi?
Altro aspetto non secondario e molto rilevante per attirare nuovi appassionati è il magazine di Flor, che spazia dalla ricetta dell’impepata di cozze (vera prova dell’esistenza di dio!) alla scelta del giusto calice da vino, passando per i locali dove bere vini naturali a Bologna.
Insomma, lo avrete già capito: Florwine si candida ad essere un microcosmo capace di soddisfare un gruppo sempre più nutrito di appassionati bevitori, curiosi di esplorare etichette buone, originali, divertenti ed intriganti.
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8 Commenti
nicola m.
circa 2 anni fa - LinkBuondi, buona selezione, abbastanza alterativa ai grandi nomi dell online citati, cercano giustamente di specializzarsi nella nicchia "vini buoni & fatti da persone normali per persone normali" , poca propensione al "quanto sono figo" e un buon gusto. Negozio qui a Genova minuscolo e carino. Ad aprile appena vanno online provo a fare un ordine, la consegna non e' a andata benissimo, sollecitati si sono premurosamente attivati . Non ho più riprovato . Sensazione percepita e' che il progetto e' di sicuro valido e ambizioso ma le forze in campo in questo momento forse sono poche. cin cin
RispondiVinogodi
circa 2 anni fa - Link...purtroppo mancano i vini "quotidiani" . Niente Leroy, niente Roumier, niente Coche Dury e nemmeno DRC. Ma neppure Latour e Lafite, Egon Muller , Clos D' Ambonnay e Screaming Eagle... Boh..
RispondiInvernomuto
circa 2 anni fa - LinkSono curioso di sapere se usano la formula del conto vendita con i loro fornitori o meno
RispondiAG
circa 2 anni fa - LinkDirei che a stretti termini di legge, il conto vendita è irrealizzabile
RispondiInvernomuto
circa 2 anni fa - LinkBeh lo fanno da anni siti importanti italiani coi loro fornitori e distribuzioni nazionali di vini e distillati con alcuni loro clienti horeca
RispondiGiacomo
circa 2 anni fa - LinkStretti termini di legge conto vendita irrealizzabile era berta filava, anzi non è mai stato. Era sei bottiglie di Cru San Fuffenzo ma devi prenderne altre 36 a scelta di quelle distribuite. Adesso è: ZIo se ti serve una (mi perdoni il cielo per il termine orrendo) boccia mi pronti e te la porto.
RispondiInvernomuto
circa 2 anni fa - LinkTradotto in lingua comune?
RispondiIWDP
circa 2 anni fa - LinkAh sì, su Instagram hanno iniziato a diffondere delle deliziose sciocchezze in materia di vino naturale, meravigliosi davvero! <3
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