L’Austria dei grandi vini bianchi in 12 etichette

L’Austria dei grandi vini bianchi in 12 etichette

di Andrea Gori

L’Austria è un piccolo paese ma ha grandi vini che crescono grazie al particolare clima e alla sua posizione in mezzo all’Europa, una naturale prosecuzione dell’Alto Adige che punta da un lato verso la Germania (Mosella e Rheingau i riferimenti) e dall’altro verso l’Europa orientale dei rossi. Ascoltarla raccontare da Willy Klinger, direttore di Austrian Wine, è sempre grande privilegio per come riesce a introdurre in maniera naturale e semplice i vini della sua nazione, che sotto la sua guida, è riuscita ad entrare nelle carte dei vini dei migliori ristoranti del mondo. A Taormina Gourmet il tasting si è concentrato sui vini bianchi e le tipologie più in voga, capaci di sedurre il palato italiani con vini bianchi, freschi, acidi e scattanti in grado di surclassare i vini  tedeschi e francesi in tema di abbinamenti, non solo con le cucine orientali come spesso si dice.

Il tasting è stato diviso in quattro momenti tra la gloria nazionale autoctona grüner veltliner, il classico riesling, il sauvignon della Stiria (Steirermark) e i dolci eiswein con muffe e ghiaccio.

Niederösterreich Sekt “Extra Brut” – Loimer
Da gruner veltliner, zweigelt e un 25% di pinot nero, acidità alta e freschezza con note molto sul limone e lime cui si aggiunge  frutta bianca appena accennata. La biodinamica aggiunge un po’ di spessore e rende più rotonda la beva che rimane comunque da amanti delle sensazioni forti. 87

Weinviertel grüner veltliner “Röschitz” 2016 – Gruber Röschitz
Secondo Willy l’equivalente della Serie 3 Bmw, scattante giovane e pepato, il vino perfetto per capire come mai spesso viene presentato come il pinot grigio austriaco. Un vino ideale per il cibo, croccante, speziato con tanto frutto (pesca, agrumi) che non domina la beva e rinfresca il palato. 86

Wagram  grüner veltliner Ried Feuersbrunner Rosenberg 2016 – Bernhard Ott
Per continuare il paragone automobilistico siamo alla serie 5 Bmw, quindi già più ricco, maturo e cangiante con note di frutta gialla, pesca e tocchi di fragole e pepe. Bocca pepata con lunghezza discreta, note fumè che intrigano, acidità alta ma non dominante. 90

Wachau grüner veltliner Smaragd Ried Achleiten 2016 – Prager
Tra i grandi della denominazione e vino al più alto livello di maturità per la Wachau. Proviene da terreni scistosi-gneiss (in particolare dal Ried=Cru Achleiten) e sviluppa note più lussuose e fini di sambuco, pepe nero, mango e pompelmo, poi succo di mela e talco. Al palato ha ricchezza e profondità  con note di canditi e menta che allungano la beva in maniera notevole.  94

Südsteiermark sauvignon Blanc Ried Edelschuh 2015 – Wohlmuth
Inizia il trittico sul sauvignon della Stiria con una versione che mostra subito come lo stile neozelandese sia lontano la Loira più vicina. Note di bosso leggero, poi anice e biancospino, uva spina. Sorso sapido non invadente, scattante e piacevole. 88

Südsteiermark sauvignon blanc Ried Kranachberg “GSTK” 2015 – Sattlerhof
Da suolo ricco di sabbia calcarea, vinificazione solo in acciaio. Ha tratti più simili ai classici sauvignon friulani con foglia di pomodoro e bosso. Sorso con tracce vegetali, agrumi e toni dolci piuttosto ruffiani ma che riempiono bene il palato. 85

Südsteiermark sauvignon blanc Ried Zieregg “GSTK” 2015 – Tement
Forse uno dei migliori e, in effetti è comunque un 98 punti Parker. Vino intenso, acidissimo, affatto varietale ma una interpretazione che cerca di portare il vitigno verso longevità e sviluppo di equilibrio aromatico particolare. Grande stoffa, palato di frutta bianca notevole, con gesso, menta e sambuco a impreziosire. Acidità elevata e passo da grand vin bianco nonostante sia quasi tutto da decifrare. 94

Kamptal riesling Reserve Ried Heiligenstein “1 ÖTW” 2016  –  Schloss Gobelsburg
Inizia il trittico riesling con questa ottima versione tra note di albicocca, agrumi e pepe. Dolcezza in ottimo equilibrio con sapidità al palato, lunghezza e gusto armoniosi. 88

Wachau riesling Smaragd Ried Kellerberg 2016  –  Domäne Wachau
Dal cru omonimo, un prodotto di una cantina sociale molto interessante e dal rapporto qualità/prezzo ottimo. Note appena tropicali, poi albicocca, lamponi e lattico che al palato scatta e soddisfa con gusto pieno e viva acidità. 87

Wachau riesling Ried Singerriedel 2016  –  Franz Hirtzberger
Tra i cru più celebrati e da un maestro della tipologia arriva questa meraviglia di dolcezza carnosa di mango, albicocche, ginestra, pesca matura, pepe nero e ginger. In bocca rivela succo di intensità sontuosa per un vino ricchissimo e ampio che trova il suo equilibrio tra opulenza e acidità in modo naturale. Già godibile ma fonte di gioia assoluta per chi lo aspetterà qualche anno. 95+

Burgenland Eiswein Cuvée 2015  –  Payer
Annata difficile per l’eiswein che rivela qualche off flavour per la tipologia come acetone e pomodoro, però ha anche carnosità succulenza e una particolare dolcezza di frutto giallo e rosso che seduce il palato. 87

TBA “Grande Cuvée Nouvelle Vague No. 6” 2010 – Kracher
Da uno dei più famosi produttori di trockenbeerenauslese austriaci, un prodotto da muffa nobile intenso e dolcissimo con sua particolare acidità e sapidità di fondo che lo ampliano a dismisura. Al palato note di pesca, frutto tropicale, miele, frutta secca e pan di zenzero con un finale molto lungo da abbinamenti importanti stile Sacher Törte. 93

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

3 Commenti

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zzz

circa 6 anni fa - Link

Niente Knoll, niente FX Pichler, ci sarebbe stato da divertirsi.

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patrizia

circa 6 anni fa - Link

e niente Nikolaihof...

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Andrea Gori

circa 6 anni fa - Link

certo che ci sarebbe stato bene! ma riassumere l'Austria in dodici etichette forse era possibile vent'anni fa...oggi decisamente gli va stretto...

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