Ladri in azione nelle Langhe: questa volta è toccato ai Fratelli Serio & Battista Borgogno

Ladri in azione nelle Langhe: questa volta è toccato ai Fratelli Serio & Battista Borgogno

di Pietro Stara

Sabato 12 dicembre 2015 i ladri si intrufolarono all’interno dell’azienda vitivinicola Sobrero Francesco a Castiglione Falletto “attraverso una finestra posta a un’altezza di quattro metri” e portarono via circa 1900 bottiglie, di cui 1400 di Barolo 2011 e 500 di Barbera 2013, “molte già vendute e pronte per la consegna tra Cina e Italia. Spariti anche il furgone custodito in cantina e un’auto parcheggiata nel cortile” – continua la Stampa edizione di Cuneo .

E l’articolista conclude: “I titolari, che vivono vicino, hanno sentito il cane abbaiare, ma dopo essersi affacciati non hanno notato nessun movimento strano, il cancello chiuso regolarmente. Probabilmente in gruppo, i malviventi si sono intrufolati infatti dal retro della cantina e poi si sono dati alla fuga, con i due mezzi rubati, attraverso le vigne”.
A parte la deduzione finale da Sherlock Holmes di Langa, rimane alquanto indecifrabile il riferimento al già venduto.

Quindi toccò a Parusso in quel di Monforte d’Alba, il 14 luglio del 2016. I ladri, questa volta, entrarono da una porta finestra della cantina prelevando solo alcune referenze ben individuate: il Barolo Riserva 2006 Etichetta Oro, il Barolo Bussia 2012 Etichetta Nera e il Barolo Bussia 2011 Etichetta Nera.

Qualche giorno fa, infine, a farne le spese è stata la cantina dei Fratelli Serio & Battista Borgogno di Barolo: “I ladri hanno agito di notte, nei giorni scorsi, con una precisione inquietante: con un furgone, hanno risalito la collina passando in mezzo alle vigne e sradicando alcuni pali di testa per poter raggiungere la cantina dal retro. Poi hanno forzato il portone e si sono addentrati nell’unica zona d’ombra, non coperta dalle fotocellule dell’antifurto”.  Oltre 1200 le bottiglie rubate, rigorosamente etichettate e belle che pronte per essere spedite. Ma non è il primo furto subito dai Fratelli Borgogno: due anni prima, infatti, avevano già subito la sgradevole visita dei ladri, da cui la dotazione del sistema di sorveglianza.

Se è vero, caro dottor John H. Watson, che i malviventi si sono addentrati nell’unico punto in cui mancava la copertura delle fotocellule dell’antifurto, è cosa assai probabile che conoscessero, da molto vicino, tutti gli impianti con una “precisione inquietante”: dal sesto d’impianto alla cantina. E forse anche nelle ruberie precedenti.

L’altro aspetto inquietante, in tutte le vicende ricordate, è la quantità di bottiglie razziate: se è certo, in linea di massima, che un bancale mt 1X1, 2X1, 40 h, contiene 60 cartoni da 720 bottiglie per un peso di 966Kg, ovvero 4 piani, in cui ogni piano sostano 15 cartoni, è altrettanto probabile che il non produrre alcun tipo di rumore durante il trasferimento della merce e la fuga conseguente richieda un’alta dose di specializzazione: “L’evo moderno è finito. Comincia il medio-evo degli specialisti. Oggi anche il cretino è specializzato” (Ennio Flaiano, Taccuino del marziano, 1960).

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Pietro Stara

Torinese composito (sardo,marchigiano, langarolo), si trasferisce a Genova per inseguire l’amore. Di formazione storico, sociologo per necessità, etnografo per scelta, blogger per compulsione, bevitore per coscienza. Non ha mai conosciuto Gino Veronelli. Ha scritto, in apnea compositiva, un libro di storia della viticoltura, dell’enologia e del vino in Italia: “Il discorso del vino”.

3 Commenti

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Sergio

circa 7 anni fa - Link

Guarda che i ladri son sempre stati bravi a fare il loro mestiere! qui direi ottimi i basisti....

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Paolo Cianferoni

circa 7 anni fa - Link

. Senza basisti e pali che conoscono bene i luoghi e le situazioni...

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Montosoli

circa 7 anni fa - Link

99% dei casi si tratta di gentaglia che in passato ha lavorato...sotto costo...nella cantina presa di mira.

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