La settimana che in retroetichetta ha un romanzo
di Fiorenzo Sartore1 – Se io dico “sangiovese”, pensaci bene, che ti viene in mente? Per esempio il Chianti. Quello Classico di Villa Rosa.
2 – Metti assieme due sommelier, aggiungi Emergency, due bottiglie di vino in una confezione esclusiva, e la solidarietà. Shakerare bene, guardando un filmato.
3 – Bambole, non c’è una lira. Se il Governo annuncia “livelli essenziali” nei redditi futuri, a chi lo venderemo mai, tutto questo vino.
4 – La Calabria enologica come Cenerentola: così lontana dalle luci della ribalta, così poco glamorous. Proviamo a fare qualcosa.
5 – La retroetichetta del Serragghia Bianco di Bini è un mezzo romanzo. E i commenti al post sono un’epopea.
6 – Fammi un po’ capire: ma tu, che vini hai comprato ultimamente? Intendo, elencameli proprio.
7 – Vabbe’ allora senti qua, da domani faccio vino bio pure io. Conosci mica un enologo naturo-qualcosa? Lo cerco con Twitter.
8 – C’è uno così affranto dalla fine del campionato del mondo di calcio, che s’è inventato il campionato italiano dei vini bianchi. Già si sente frastuono di vuvuzelas.
9 – Le frontiere dell’enoviralità raggiungono vette mai viste prima. Anzi, sono fondali marini.
10 – Tu, ragazzo dell’Europa, nei tuoi viaggi alla ricerca di birre artigiane e birrerie, da oggi hai una guida: EurHop.
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