La peggior carta dei vini che abbiate mai letto (Prosecco di Frascati edition)
di Antonio TomacelliLe perle inanellate dalla “peggior carta dei vini che MAI sia stata scritta” sono da consegnare ai posteri. Gli autori di questo autentico capolavoro letterario sono i proprietari di un ristorante Thai in quel di Roma e, proprio perchè stranieri, concediamo loro una seconda possibilità: per il momento, terremo segreto il nome del locale a patto e condizione che entro il termine improrogabile di 7 giorni venga posto fine allo scempio linguistico. Lo so, sono un po’ duro, ma non è bello vedere una redazione che si rotola sul pavimento. Bagnato. Altro che Rotfl.
Grazie a Francesca Ciancio per la segnalazione.
P.s.: se siete sopravvissuti ai vini bianchi abbiamo per voi il colpo di grazia: la carta dei rossi!
29 Commenti
Angelo Di Costanzo
circa 12 anni fa - LinkSemblelebbe, dico semblelebbe, che sclivono come pallano... :-) Con Jacopo ce l'eravamo appena detto: http://larcante.wordpress.com/2012/03/10/carta-canta/
RispondiIvano Antonini-EnoCentrico
circa 12 anni fa - LinkAngelo, siamo andati in sincronia... ;-)
RispondiIvano Antonini-EnoCentrico
circa 12 anni fa - LinkVisto che è un ristorante cinese, dovrebbero scrivere Balolo, Gotto d'olo, Molellino. :-) Però gli va dato atto che Gewurztraminer è scritto corretto, meglio di molti ristoranti italiani.
RispondiAngelo Di Costanzo
circa 12 anni fa - LinkGlielo avrà sclitto qualche amico lomano... :-)
RispondiTommaso Farina
circa 12 anni fa - LinkIn compenso c'è Terre del BARORO.
Rispondiarmin kobler
circa 12 anni fa - LinkBeh, per essere veramente precisi: Gewürztraminer, non Gewurztraminer. Cmq molto meglio che il Nero D-avola!
RispondiAngelo Di Costanzo
circa 12 anni fa - LinkInvero più che l'umlaut - che rimarrebbe una rarità - conterebbe scrivere bene il nome del produttore che manca di una "n", Tiefenbrunner. Però dai gli stiamo a spaccare il capello... :-)
Rispondiarmin kobler
circa 12 anni fa - Linkappunto, in verità conta altro, su questo siamo d'accordo tutti.
RispondiTommaso Farina
circa 12 anni fa - LinkGOLD ROSSO? Comunque prego notare MATEUS/LANCERS.
RispondiJade
circa 12 anni fa - Linkci sono sempre. sempre.
RispondiSimone e Zeta
circa 12 anni fa - LinkDa altro ristorante cinese https://m.facebook.com/home.php?__user=100002598042320#!/photo.php?fbid=214444205318846&id=100002598042320&set=a.108286312601303.16148.100002598042320&__user=100002598042320
RispondiDaniele Camponeschi
circa 12 anni fa - LinkTremendo. Vero anche che bere vino in un ristorante di cucina thailandese è come accompagnare una lasagna col saké. Magari non è nemmeno thailandese ma dovrebbe rendere l'idea. Almeno credo ;)
RispondiTommaso Farina
circa 12 anni fa - LinkQuesto è un discorso secondo me molto complesso e anche dibattuto. Stasera non ne ho la forza, ma ce ne sarebbero molte da dire, e credo che un abbinamento con alcuni di quei piatti sia possibile.
RispondiDaniele Camponeschi
circa 12 anni fa - LinkCerto Tommaso, la mia era una piccola provocazione. La carta non sembra quella di un grande ristorante. Può darsi che il cuoco sia bravissimo ma in sala battono la fiacca!!
RispondiTommaso Farina
circa 12 anni fa - LinkCompletamente d'accordo. A Milano c'è un cinese-thai di pregio, lo Shangri La, che ha una carta dei vini che ricordo corposa e corretta. Ma mai, dico mai ho visto qualcuno ordinare del vino. Massimo birra Tsingtao, che tra l'altro odio. Quando ci torno, provo a dare un occhietto alla lista dei vini.
RispondiGiacomoPevere
circa 12 anni fa - LinkIo sarei per andare tutti in blocco a cena da loro, ordinare le migliori bottiglie, e poi una volta in tavola rimandarle indietro perchè io voglio bere il Sauvignon di Marco Feluca mica il dozzinale vinello di Marco Felluga! :)
RispondiPietro Caputo
circa 12 anni fa - LinkQuando, dopo feluca, ho letto gregorio di faudi non ce l'ho più fatta... mi son ribaltato! domani entro in enoteca e lo chiedo...
RispondiCarema86
circa 12 anni fa - LinkSenza che ci fossero errori di ortografia... a Gotto d' Oro mi sn ribaltato lo stesso:)
RispondiDaniele Rigillo
circa 12 anni fa - LinkPer me il massimo è stato leggere, in una carta vini (italiana, in Puglia), una COSA chiamata ALIANITICO (!!!): andando per deduzione, capii che si trattava di aglianico leggendo, tra le righe precedenti, nomi di altri vitigni. D'altronde, cosa importa al cliente di chi fa quel vino, o di altre informazioni? L'importante è sapere che è un ALIANITICO! ;)
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 12 anni fa - Linkguardate che non c'è bisogno di arrivare in mete esotiche per spisciasi da ridere: signora up-class con pelliccia un paio di settimane fa entra in enoteca e mi chiede con nonchalance se ho lo chardonnay di "qualcosa che suona come L'ALTRO POMERIGGIO" (tasca d'almerita)
Rispondileonardo
circa 12 anni fa - LinkA me hanno chiesto: Franciacorta ca del bue (incerenitore in provincia di verona) Ferrari Perrier (forse lo volevano molto gasato). Immagina le mie risate.
RispondiNicola Ravagnan
circa 12 anni fa - Linkecco dopo 25 anni di attivita in questo settore leggo cio che leggevo 25 anni fa domanda: ma e vermaente evoluto questo mercato o e solo apparenza
RispondiOlimarox
circa 12 anni fa - LinkI miei complimenti e incoraggiamenti al bistrattato ristorante tailandese (in cui non entrerò mai, preferendo la cucina etnica italiana). Abbiate pazienza, amici orientali, qui amano sparare sulla croce rossa e la pietas non sanno nemmeno dove stia di casa, anche perché non rende. Per quel che mi riguarda mi felicito invece che abbiate comunque cercato di offrire dei vini italiani assolutamente degni ai vostri clienti. La prossima volta, magari, fatevi aiutare da un amico italiano per la grafia e dal buon gusto per levare il 'lancers'. Ho visto carte peggiori in tante italianissime bettole. Continuate così.
RispondiShe-wolf in the Far East
circa 12 anni fa - LinkIn un ristorante Thai, anche in quel di Roma, una carta così va premiata per la scelta e per i prezzi, almeno dei bianchi. Quelli dei rossi non si leggono. La cucina Thailandese è di solito piuttosto raffinata ed elegante. Niente a che vedere con gli "involtini primavera", per me il corrispondente asiatico di "pizza pepperoni". Ringrazio Friedan Ciancio per la segnalazione, e quasi, quasi la prossima volta che sono a Roma ci vado a mangiare. Molti piatti della cucina "far east" si possono benissimo abbinare col vino e nelle liste di cui sopra ce ne sono un paio niente male.
RispondiRenato
circa 12 anni fa - LinkHo provato abbinamenti con cucina orientale e molto spesso si riesce a trovare una piacevole armonia. Si tratta sempre di pietenze non molto strutturate per cui la scelta va verso direzioni ben precise, però sono abbinamenti nuovi che secondo me confermano che il vino può accompagnare quasi tutto. Certo la carta dei vini.... se l'avessi presentata alla tesina dell'esame da Sommelier, forse oggi parlerei di altri. La carta dei vini secondo me è lo specchio della cantina... quindi spero per quelle bottigle che vengano tenute meglio di come sono indicate nella carta.
RispondiRick
circa 12 anni fa - LinkSono d'accordo, ho visto di peggio e di meno scusabile: la dvisione tra bianchi e rossi c'è, la scelta non sembra casuale e i prezzi grosso modo corretti; pretendere competenza territoriale forse è giusto, ma anche poco realistico, così come è comprensibile la confusione nel trascrivere le etichette. Escludo però che sia un "vero" thai, perché la confusione fra R ed L e soprattutto gli ideogrammi, fanno pensare a una gestione cinese.
RispondiCristiana Lauro
circa 12 anni fa - LinkEsilarante! Il nome, cacchio!!! :-)
Rispondimaurizio gily
circa 12 anni fa - Linknon è la peggiore. Ne ho viste di peggio.
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