Kurtatsch, le tentazioni rosse dell’Alto Adige

Kurtatsch, le tentazioni rosse dell’Alto Adige

di Andrea Gori

Il nuovo edificio verticale racconta bene l’eccezionalità di questa cantina che, caso più unico che raro, vinifica uve da vigneti dai 200 ai 900 mt sopra e sotto il paese di Cortaccia in Alto Adige. Una situazione affascinante e ricca di stimoli che Erwin Carli, enologo metà trentino e metà autoctono del paese, insieme al giovanissimo presidente Andrea Kofler stanno sfruttando in maniera precisa e accorata per la loro produzione per adesso orientata tanto alla regione (40% delle vendite) e all’export che sta salendo sempre di più (vale per ora il 33% della produzione).

La spettacolare cantina con sala degustazione panoramica, ne racconta nei corridoi la storia dal 1900 ad oggi attraverso successi, crisi e rinascite ma sempre con un occhio al futuro, dall’acquisto della prima macchina da scrivere nel 1923 alla prima bicicletta nel primo dopoguerra e infine il primo Siemens Nixdorf nel 1985. Il restyling firmato dall’architetto Egon Kelderer ha visto sorgere una facciata ispirata alla parete “Milla”, la spettacolare formazione rocciosa in dolomite situata sotto il paese di Cortaccia e ha permesso di agevolare non poco il lavoro delle uve coltivate dalle 190 famiglie che contribuiscono alla coltivazione e che conferiscono alla cantina le uve.

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Del resto siamo di fronte ad un fenomeno macroclimatico che dal 1980 vede la temperatura annuale media  aumentare di oltre 1 grado (e un previsto ulteriore innalzamento delle temperature da 1,5 a 2 gradi entro il 2050) e qui non è possibile stare fermi con idee, progetti, riassegnazioni di coltivazioni e tecniche di affinamento. La nuova barricaia scavata sotto la cantina con parete di dolomia a vista a diretto contatto con la bottaia storica dei grandi legni è già impostata per la nuova vocazione rossa.

Se oggi i vini icona sono già diventati il Freienfeld Alto Adige Cabernet Sauvignon e il Brenntal Alto Adige Merlot, i bianchi rappresentano sempre la maggior parte ma in futuro un ri-orientamento pare necessario o comunque logico. Le possibilità ci sono dato che i vigneti si trovano da sotto il centro del paese (a 220-350 metri di altitudine) con tanta pendenza e orientamento dal sud al sud-est e su terreni argilloso-sabbiosi con rocce ricche di fossili, fino a quelli più in alto di tutti dove müller thurgau, sauvignon e chardonnay da metodo classico danno risultati importanti.

In cantina ad aspettarci insieme ai degustatori di Autochtona una illuminante degustazione in parallelo delle etichette più rappresentative con affiancate l’ultima annata in commercio e una più risalente, con assaggi di bottiglie provenienti dagli ultimi 20 anni.

Kurtatsch Blanc de Blancs 2015 chardonnay, 600 mt altitudine a pergola, resa del 55% con pressatura uva intera in stile champenoise. Colore dorato ricco e naso preciso che mostra orgoglioso i 55 mesi sui lieviti, tanta spezia dalla parte che affina in barrique con talvolta svolgimento parziale della malolattica. Sorso squillante e diretto, mandorle, pinoli e pepe, canditi agrumi e albicocca, floreale e fruttato poi balsamico allo stesso momento, sorprendente. 92

Kurtatsch Pinot Grigio Penon 2019 spezia, resine, menta e susine, piccante e senape, saporito croccante molto fresco e delicato, lunghezza e gusto pieno ma sempre elegante. 90

Kurtatsch Pinot Grigio Penoner 2015 note ben tratteggiate di mela e susina, pepe bianco e floreale, gusto e sapore fine, allunga bene e si distende ma mostra ovviamente il tempo in bottiglia. 87

Kurtatsch Kofl Sauvignon 2019 note di bosso e uva spina, spinta acida e agrumato molto incalzante, pochissime pirazine, pietra focaia ma non verde come risultato, sorso piccante e dinamico , diretto e con rivoli balsamici intriganti. 90

Kurtatsch Kofl Sauvignon 2013 dorato appena, confetto e resina, miele, sensazioni pepate e speziate belle e acide, ricchezza nel retrogusto spettacolare per come ritorna pimpante e profondo. 92

Kurtatsch Cuvè weiß Amos 2019 il gemello diverso del Soma (blend di uve rosse) viene dalla scelta di ogni varietà con vigneti vocati e più alti di pinot grigio, kerner, Müller thurgau e pinot bianco che è la maggior percentuale. Passa un anno in botte grande. Naso e sorso pepato e robusto, cedro, mandarino, sale e gesso, composito e finissimo, energia da vendere. 92

Kurtatsch Gewurztraminer Brenntal Riserva 2019 si scelgono i terreni più rossi e molto esposti al sole, quota bassa come chiede la varietà poco sopra i 200 Mit slm. Note classiche di lytchees e canfora, dolcezza, mandarino e lamponi, sorso secco e ampio, lunghissimo e saporito nel finale. 92

Kurtatsch Gewurztraminer Brenntal Riserva 2001 dorato e lucente, appassionante e carnoso, sorso ricchissimo ma fine, secco equilibrato armonico e sontuoso senza essere pesante, finale al fulmicotone tra pepe bianco, fumé e zenzero. 94

Kurtatsch Schiava Sonntaler 2020 vino ottenuto da una vecchia vigna che resiste bene al caldo (sempre nemico di questa varietà) matura in acciaio e botte grande, esce giovane come tradizione ma già ricco di ribes rosso e lamponi, lieve erbaceo classico del vitigno, cumino e vetiver, balsamico e finezza soprattutto al sorso. 90

Kurtatsch Schiava Sonntaler 2016 speziato e confettura, sottobosco di felci, humus e carrube, bella dinamica e ancora grinta da vendere. 87

Kurtatsch Merlot Brenntal  2018 vigneti caldi ma ripidissimi tra i 250 e i 300 mt s.l.m , note stuzzicanti di pepe e goderecce di mirtillo caramello e croccantezza fruttata nera, saporito e roccioso con note verdi che intrigano e rendono appagante il sorso con finale balsamico. 90

Kurtatsch Merlot Brenntal  2003  un piccolo grande capolavoro che non ti aspetti e conferma la vocazione bordolese anche in termini di evoluzione per questo vino, amarene e viola candita, humus e caramello più tabacco e zenzero, sorso con tannino di bella grana e finissima evoluzione, divertente ed elegante che rilancia in freschezza e balsamicità bicchiere dopo bicchiere alla faccia dell’annata considerata “piccola” per questi vini. 95

Kurtatsch Cabernet Sauvignon Riserva Freieinfeld 2018 da vigneti storici in mezzo al paese, su misto limo e granito a ricordare quelli delle Graves, terreni caldi calcarei e sciolti che aiutano maturazione, vinificato in acciaio poi malolattica in cemento e infine barrique nuove per un terzo. Mostra finezza e saporosità, ribes rosso e nero, squillante, pepato, cassis e senape, vetiver e sandalo, sorso giovanissimo con rigore e erbaceo sontuoso, eleganza e profondità, tannino di grande futuro. 96

Kurtatsch Cabernet Sauvignon Riserva Freieinfeld 2007  i suoli ghiaiosi ricchi di dolomite rendono questo vino nel tempo fiero e impettito con note dense ed elegantissime di sottobosco e pepe, more e tabacco. Il sorso è tratteggiato e balsamico, spunta fuori una lieve alcolicità ma la beva coccola e seduce per tanti minuti in maniera brillante. 93

Kurtatsch Moscato Rosa Ushas 2018 un vino che non tutti gli anni è possibile fare, con appassimento su pianta che garantisce più freschezza. Affina in barrique vecchie, ha naso intenso e preciso more ciliegie susine, un sorso con 140gr litro di zucchero che non si sentono anche perchè tre giorni sulle bucce regalano tannino splendido. Finale tra foglie di the, bergamotto e rosa bulgara, sensazioni autunnali , splendido il finale appassionante e saporito che rilancia in acidità. 90

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

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