Italissima al Vinexpo di Bordeaux. E fu rissa

di Fiorenzo Sartore

italissimaOgni fiera importante ha le sue belle rassegne satelliti. Intorno a Vinitaly, per dire, è tutto un fioccare di ville alternative; questo provoca qualche ruggine, perché la fiera veronese rimprovera ai piccoli di sfruttare biecamente l’evento.

Pare che anche il Vinexpo di Bordeaux, la fiera per eccellenza, non sfugga al problemone: e questa volta, secondo la rivista Decanter, la colpa è di Italissima. La struttura di Italissima si presenta come un maxi tendone esterno all’area espositiva di Bordeaux – ma non abbastanza esterno, ecco.

L’organizzatrice dell’evento, Anna Serio, avrebbe riportato ferite a seguito di un alterco con il direttore marketing del Vinexpo, Jean-Francois Ley, nel tentativo di riappropriarsi di 6 palettes di vini e specialità alimentari, sottratte dal personale della fiera principale; questi sono stati accusati di aggressione, e tentata appropriazione indebita di vini.

Non è stato possibile raggiungere l’organizzatore di Vinexpo, Robert Beynat, per una dichiarazione; prima dei fatti, tuttavia, Beynat aveva criticato la presenza di Italissima: “non è solo una tenda, è un mostro, visibile a grande distanza e così vicino a noi da essere confondibile. E’ chiaro che vogliono approfittare di Vinexpo, senza pagare”.

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

16 Commenti

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Franco Ziliani

circa 15 anni fa - Link

e dire che l'avevo scritto, che non era una cosa, Italissima, da prendere sul... Serio... Detto fatto. Poco fa uno dei produttori italiani coinvolti in questo piccolo Vinitaly dentro Vinexpo mi ha telefonato, incazzatissimo, per quella che ha definito "una presa in giro" e una cosa che se avesse saputo che era così se ne sarebbe rimasto a casa... Altri li sentirò, retour de Bordeaux

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Lizzy

circa 15 anni fa - Link

Dobbiamo sempre farci notare, noi italiani. Specialmente all'estero. Tzk-tzk *scuote la testa con disapprovazione*

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Buauro

circa 15 anni fa - Link

Specialmente a casa degli adorati cugini francesi che già stravedono per noi... ;-)

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meristemi

circa 15 anni fa - Link

Resta il fatto che se le cose sono andate come descritto la querelle è in buona parte imputabile al furto *ai danni* di Italissima da parte di personale galletto. Chiaro segno che vini e specialità alimentari italiane sono comunque preferite dai francesi :-))

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Filippo Ronco

circa 15 anni fa - Link

Criticare l'evento principale con manifestazioni alternative (come le varie ville intorno a vinitaly) che poi sfruttano, tenendosi nello stesso momento, la visibilità e l'affluenza che l'evento principale veicola in zona, è quanto meno incoerente e "furbetto". Più corretto sarebbe a mio avviso trovare spazio all'interno della fiera principale procurandosi uno spazio apposito oppure, più correttamente, organizzarsi le proprie fiere in altro periodo. E non si venga a dire che lo si fa per agevolare gli operatori che sono costretti a girare come trottole nel caos cittadino per spostarsi da un posto all'altro. Ne avevo scritto a marzo 2006 di questa cosa ancora attualissima evidentemente: http://www.tigulliovino.it/blog/2006/03/vini_veri_vinnatur_allombra_di.html Ciao, Fil.

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Fabio Italiano

circa 15 anni fa - Link

Concordo pienamente con te Filippo, questo è il classico problema italiano, troppi furbetti in circolazione. Purtroppo è nel DNA della maggior parte degli italiani fare i furbetti.

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Alessandro Morichetti

circa 15 anni fa - Link

Scelta più scaltra che incoerente, secondo me: molti operatori dedicano uno o più giorni alle fiere alternative e non si negano il Vinitaly. Sappiamo tutti quanto faticoso e oneroso sia prendere armi e bagagli per spostarsi in città diverse in periodi diversi. Passi la "furbizia", vista tutta la carne che i cosiddetti alternativi mettono sul fuoco, col sacrificio comune a tutti i produttori ma addizionato della loro strenua volontà di promuovere una viticoltura felicemente anti-convenzionale. Non capisco: sarebbe furbetto e incoerente fare fiere alternative nello stesso periodo ma in sedi simbolicamente e fisicamente distanti mentre non lo sarebbe, eventualmente, fare una "fiera (se non due) nella fiera"?

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Filippo Ronco

circa 15 anni fa - Link

Incoerente è denigrare una cosa e poi sfruttarla a proprio vantaggio. Se sei nudo e puro, dimostralo con le tue palle, nelle tue sedi, con i tuoi giorni. Terra terra che forse è più chiaro :-) Ciao, Fil.

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Alessandro Morichetti

circa 15 anni fa - Link

Filippo, per questo sarebbe ancor più incoerente andarci con una piccola fiera dentro. Starci attorno per convogliarne una parte della gente è furbetto ;-) Esser duri e puri (mmm, di nudi ci vedrei ben pochi ;-) ) ed esserlo coi soliti 4 non giova a nessuno..

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Filippo Ronco

circa 15 anni fa - Link

Certo Alessandro, hai perfettamente ragione. Se arrivassero al punto di fare la fiera nella fiera, darei per scontato un atteggiamento differente (di apertura) rispetto all'atteggiamento attuale che ti assicuro, ha i suoi intollerabili estremismi. Al momento lo stato delle cose mi pare però assai distante da tale atteggiamento di apertura ed anzi in antitesi. Ciao, Fil.

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gianpaolo

circa 15 anni fa - Link

Posto che io ci sono stato di persona, non come espositore, ed ho constatato il flop di Italissima, ma anche di un Vinexpo molto sottotono, e con gli stand officiali (italiani, ma anche gli altri paesi non erano messi tanto meglio) vuoti, vado a dire quanto segue: se uno fa una manifestazione di successo, e altri decidono di approfittarne facendone altre di contorno, i famosi off, rimanendo nella legalita' (permessi, ecc.), qual'e' il problema? E che perche' c'e' il Vinitaly uno non si puo' tirare su la sua tenda e mostrare il suo carrozzone? Il problema semma e' quello di avere successo, altrimenti il tendone rimane vuoto, e per avere successo ci vogliono idee e organizzazione, non basta la vicinanza. Lecita anche l'incazzatura, ma non l'aggressione e le minacce, del Vinexpo nei confronti di chi si mette a traino, il quale certamente non si puo' aspettare collaborazione o anche solo neautralita'. Insomma, siamo in paesi liberi o no? Pero', al di la' di tutto mi sembra che la gente si sia un po' rotta le scatole di andare a tutte le manifestazioni, le degustazioni guidate o non guidate, ecc. Forse questo e' il punto.

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Laura Rangoni

circa 15 anni fa - Link

Concordo appieno con Filippo. Noi italiani troppo spesso ci distinguiamo per polemiche e risse. E questo non giova al vino italiano. A mio parere non è molto dignitoso né utile a fini d'immagine piantare le tende fuori da una fiera. Come cani legati fuori dal supermercato... Dà l'idea che si sta "di fuori" perchè non si è ammessi dentro. Brutto... Meglio sarebbe che tutti i vignaioli italiani si prendessero un padiglione. Alle fiere del libro funziona così. Poi il visitatore è liberissimo di snobbare il padiglione.

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anna Serio

circa 15 anni fa - Link

Buongiorno, vi ringrazio tutti per l'interesse riguardo a quanto successo a Bordeaux; volevo fornirvi alcune precisazioni per farvi capire meglio la situazione ad ottobre avevo chiesto al direttore commerciale Vinexpo se ci dava dello spazio all'interno della fiera per fare un'operazione su vini italiani selezionati e per la Regione Campania che stava fuori per mancanza di spazio; mi è stato risposto seccamente per la negativa, è un loro diritto, e quando ho detto se allora potevo organizzare qualcosa fuori mi è stato risposto altrettanto brutalmente "je m'en fous , faites ce que vous voulez" ovvero "me ne frego faccia quel che vuole" ho scelto di organizzare qualcosa vicino Vinexpo perchè ci lavoro dentro per delle istituzioni italiane e la tenda mi consentiva di avere anche uno spazio per le conferenze (i saloni degli alberghi accanto alla fiera, tutti affittati per operazioni off, erano troppo piccoli); va precisato che la tenda è su un terreno privato del gruppo Accor, che fa quello che vuole a casa sua, è un suo diritto e se Vinexpo non è contento se la deve vedere con loro e non con Ital-Assist; quando ho capito che data la crisi avevano spazi disponibili ho rinnovato numerose volte il mio interesse per partecipare all'interno di Vinexpo per l'edizione 2011 e comunque la manifestazione Italissima ha rispettato tutte le norme di legge , è inattaccabile e gode del sostegno di tutta la stampa di Bordeaux; per risposta, i nostri vini non si sa come si sono ritrovati a Vinexpo e il direttore marketing non solo ha rifiutato di renderceli ma mi ha aggredita fisicamente perchè cercavo di proteggere i pallets che loro invece volevano spostare chissà dove; poi abbiamo subito ritorsioni di ogni tipo, allucinanti, azioni tutte fallite miseramente; la direzione Vinexpo ha fatto una figuraccia indescrivibile; noi abbiamo perso per strada visitatori (invitati tramite i nostri database e non attratti con metodi non legali) perchè sono stati depistati e a volte anche insultati perchè chiedevano di noi; va detto pero' che al di là di tutto cio' i nostri invitati in gran parte non sono proprio venuti a Bordeaux, hanno rinunciato all'ultimo momento perchè la crisi è nera; abbiamo sofferto noi per la mancanza di presenze ma anche tutti gli altri; le relazioni fra Ital -Assist e Vinexpo si aggiusteranno certamente perchè una parte del management ha dato di fuori ma gli altri sono esseri normali, invece per la crisi del mondo vinicolo le soluzioni non mi sembrano dietro l'angolo Cordiali saluti a tutti Anna Serio

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