Intrawine #18 | Drops of God, luxury wine, French paradox, acque di lusso, Mateus e Texas boom

Intrawine #18 | Drops of God, luxury wine, French paradox, acque di lusso, Mateus e Texas boom

di Massimiliano Ferrari

Tante notizie nelle ultime settimane hanno meritato attenzione quindi eccoci con le nostre consuete anticipazioni. Intrawine pesca gli articoli più interessanti sulla stampa di tutto il mondo ma se ci sfuggisse qualcosa, per qualsiasi suggerimento, consiglio, critica o altro, scriveteci: dillo@intravino.com.

Menu del giorno: fallimento di Silicon Valley Bank e impatto sull’industria vinicola californiana, la serie Drops of God, il mondo delle acque di lusso, nuove cantine texane e come considerare i vini di lusso. Questo e tanto altro è Intrawine, iniziamo.


La rincorsa del vino texano
Per chi pensa che Stati Uniti e vino facciano rima solo con California, urge aggiornamento. Questo articolo traccia i contorni di un fenomeno in crescita nel vigneto americano: un numero sempre maggiore di aziende e viticoltori sta aprendo nuove aziende in Texas, magari spostandosi proprio dalla California. Costi dei terreni più accessibili, condizioni climatiche similari, collaborazione e solidarietà fra produttori sono alcune delle motivazioni alla base di questi flussi. A conferma della crescita del settore vinicolo nello stato texano ci sono testimonianze ma anche dati e numeri. Nel 2022, il valore economico dell’intera industria vinicola del Texas era 20 miliardi di dollari, con un incremento del 55% negli ultimi cinque anni. Il rischio che nei prossimi anni i vini californiani possano subire la concorrenza degli intraprendenti vicini texani è reale. Staremo a vedere.

Out-of-state wineries are moving to Texas for cheaper land and friendlier competition (Texas Monthly)


Cos’è un luxury wine?
I luxury wines sono argomento che trova spazio un giorno sì e l’altro pure nelle discussioni che girano intorno al mondo del vino. Questo articolo di Robert Joseph analizza cosa sia un luxury wine, quali caratteristiche debba possedere e cosa lo differenzi da un cult wine o un icon wine. Partendo dalle parole della Master of Wine Liz Thach e di Peter Yeung, autori del libro “Luxury wine marketing”, si approfondisce un argomento meno scontato di quanto superficialmente possa apparire e si prova a tracciarne i contorni sfumati. Gl interrogativi quando si prova a definire cos’è un vino di lusso sono diversi. Chi e cosa stabilisce che una certa etichetta è lusso mentre quella accanto no? Il consumatore, il prezzo, la scarsità o cos’altro? Considerato che il mercato del vino sembra dirigersi con sempre maggior insistenza verso una premiumizzazione di diverse etichette e intere zone vinicole, vale la pena provare a capirci qualcosa in più.

How luxury wine differ from luxury lingerie and ice cream? (Meininger’s International)


Drops of God sarà il nuovo Sideways?
In principio fu Sideways, il film con Paul Giamatti nel ruolo di un esperto di vini innamorato del pinot nero che faceva a pezzi il merlot. Il resto è ormai storia. Il film americano è stata probabilmente la prima pellicola a sdoganare presso il pubblico mainstream tante idiosincrasie tipiche dell’appassionato di vini e bicchieri, facendo impennare le vendite negli USA di pinot nero e massacrando quelle dei vari merlot. Ora su Apple TV+ è uscita una serie tratta dal manga Drops of God e il pezzo in questione ne tesse gli elogi. Non farò alcuno spoiler ma sappiate che c’è di mezzo l’eredità di una collezione di vini leggendaria e la sfida fra due protagonisti per ottenerla. Le premesse ci sono, l’articolo incuriosisce quindi non rimane che darci un’occhiata.

Drops of God is a rare wine drama worth watching (Eater)

Drops of God


Il mondo delle acque di lusso
Rimaniamo nello stesso campo da gioco della segnalazione di poco sopra perché il passo che porta dai luxury wine alle acque naturali e minerali di lusso è più breve di quanto si pensi. Questo lungo articolo è un’ampia e molto interessante ricognizione nel mondo dell’acqua di lusso e dell’insospettabile vicinanza che ha con il mondo del vino. Terroir, corsi di degustazione, prezzi stellari di alcune etichette e carte delle acque nei ristoranti sono alcuni degli elementi che avvicinano i due liquidi. Il pezzo è anche una lucida analisi sui dilemmi etici ed economici che suscitano i consumi di un’acqua proveniente da un iceberg delle Isole Svalbard venduta a oltre 100 euro al litro in un’epoca in cui la scarsità di questo bene si fa via via più pressante. È anche una riflessione sui meccanismi che rendono un bene comune come l’acqua un prodotto di lusso riservato a chi se lo può permettere. Lettura consigliatissima.

Inside the very real (and very complicated) world of luxury water collectors (Bon Appetit)


French Paradox: la storia di un grande inganno
Altro pezzo da incorniciare qui. Su Slate, Tim Requarth spiega in un denso long-form da dove sia uscita la narrazione che, durante gli anni ’90, impose come il consumo di uno o due bicchieri di vino al giorno non solo non fosse nocivo ma addirittura portasse benefici per chi li beveva, il cosiddetto “French Paradox”. Qui una spiegazione esaustiva di cosa si tratta. Chi segue Intravino sa quanto la discussione intorno ai danni provocati dall’alcol abbia occupato le nostre pagine negli ultimi mesi (potete leggerne qui e qui e qui). Il pezzo che segnalo disamina come questa enorme allucinazione collettiva abbia una storia dettagliata e dinamiche solide. È la storia di un grande abbaglio della comunità scientifica, dell’influenza che l’industria americana delle bevande alcoliche ha esercitato sulla ricerca intorno a queste tematiche e di come la stessa industria sia riuscita a convincere tutti che l’unico problema legato all’alcol fosse l’alcolismo – quindi l’abuso della sostanza – e che il suo consumo, anche quotidiano, non rappresentasse un problema.

Pour one out (Slate)


La crisi di Silicon Valley Bank
Il fallimento di Silicon Valley Bank con relative ripercussioni sul mondo vinicolo californiano è stata la notizia che ha occupato buona parte della stampa specializzata durante il mese di marzo. Non mi dilungo oltre su un evento che ha rappresentato un vero terremoto finanziario fra le vigne della California. Ho raccolto quindi qualche link interessante per chi volesse approfondire le dinamiche e la cronaca di quanto successo.

Silicon Valley Bank – the failed link between tech, wine and money ( Meininger’s International)

Wine growers fear funding will wither after fall of Silicon Valley Bank (Financial Times)

Silicon Valley Bank closure leaves wine industry clients in the weeds (WineIndustryAdvisor)


La storia unica del Mateus
Ultimo link di giornata per leggere la storia di un vino entrato ormai nell’immaginario collettivo globale. Sto parlando del Mateus, il mitico vino rosé portoghese che dal 1942, prima annata prodotta, continua a conquistare mercati e a mantenere inalterato un marchio unico. Vino dal colore rosa ammaliante, tutto frutto e dotato di una leggera frizzantezza, racchiuso in una bottiglia iconica il Mateus ha frantumato record di vendita ovunque. Grazie anche a visionarie strategie di marketing, come negli anni ’50 spedirne due bottiglie ad ogni ambasciata e consolato portoghesi nel mondo, il Mateus continua a vendere circa 20 milioni di bottiglie ogni anno in cento diversi mercati mondiali.

Mateus- the success story of Portugal’s best-selling rosé wine (Concours mondial de Bruxelles blog)


Tutto su IntraWine, la rassegna stampa di Intravino:

– IntraWine | La rassegna stampa di Intravino #1 Febbraio 2022
– IntraWine #2 | Melania Battiston, fumetti, Buttafuoco, gusto “salato” e DRC
– IntraWine #3 | vino “croccante”, Barolo a La Place, terroir di Internet e guerra in Ucraina

– Intrawine #4 | Chianina & Syrah, Libano, NFT, bicchieri da osteria e cure palliative
– Intrawine #5 | Auf Wiedersehen Pét, Blind Ambition, Asti Spumante & Ucraina e baby Bordeaux
– Intrawine #6 | Geoffroy in Franciacorta, progettare cavatappi, clean wine e cosa fa un wine consultant
– Intrawine #7 | Amazon, bottiglie di plastica, Burlotto, AVA e Albéric Bichot, vignaiolo-esploratore
– Intrawine #8 | Bere in Antartide, Tik Tok, caos delle spedizioni, Muvin e bianchi di Rodano e Spagna

– Intrawine #9 | Vino e mistificazioni, uve perdute dalla Gran Bretagna, Vorberg e l’annata 2018 a Barolo
– Intrawine #10 | Il futuro di bordeaux, il prosecco di Kylie Minogue, Radice di Paltrinieri, Algeria e zeitgeist
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Massimiliano Ferrari

Diviso fra pianura padana e alpi trentine, il vino per troppo tempo è quello che macchia le tovaglie alla domenica. Studi in editoria e comunicazione a Parma e poi Urbino. Bevo per anni senza arte né parte, poi la bottiglia giusta e la folgorazione. Da lì corsi AIS, ALMA e ora WSET. Imbrattacarte per quotidiani di provincia e piccoli editori prima, poi rappresentante e libero professionista. Domani chissà. Ah, ho fatto anche il sommelier in un ristorante stellato giusto il tempo per capire che preferivo berli i vini piuttosto che servirli.

2 Commenti

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Omikelet

circa 11 mesi fa - Link

Che poi non ricordo il motivo dell’astio del personaggio di Sideways per il Merlot. A memoria era un appassionato di Pinot Nero ma con una vasta cultura enologica anche un po’ nerd, per cui non vedo perché odiare un vitigno simbolo della zona di Bordeaux. Comunque Drop of God sarà da vedere!

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Paolo mik

circa 11 mesi fa - Link

Chiaro, un vino di Borgogna da 20.000 euro non è lusso :)

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