Intrawine #15 | Effetto White Lotus, ingredienti in etichetta, Perù, metaverso e bottiglie riciclate

Intrawine #15 | Effetto White Lotus, ingredienti in etichetta, Perù, metaverso e bottiglie riciclate

di Massimiliano Ferrari

Bentrovati! Eccoci qua con la prima infornata di notizie del 2023, approfondimenti su vino e dintorni rintracciati in giro per la rete. Intrawine non cambia formula, tanti argomenti attuali per capire come gira il mondo fuori dalla nostra finestra.

In questa puntata di inizio anno tra le altre cose troviamo: effetto White Lotus, etichette e dati nutrizionali, Perù enologico, vino nel metaverso e problemi seri a Bordeaux.

Buona lettura!


Dopo l’effetto Sideways arriverà l’effetto White Lotus?
Quanto uno show televisivo può influenzare i consumi di vino? Sideways è ormai un case study, chi ha visto Paul Giamatti demolire i merlot californiani e tessere le lodi del pinot nero sa bene quanto questa pellicola del 2005 abbia orientato i consumi di vino sul mercato statunitense. Dopo quel film, la produzione di pinot nero aumentò del 170% in California e si iniziò a parlare proprio di “the Sideways effect“. Un caso analogo è quello avvenuto durante la seconda stagione di The White Lotus, ambientata a Taormina e dintorni. Jason Wilson si chiede se questo show possa replicare il trend innescato a suo tempo dal film di Alexander Payne, per quanto riguarda il vino siciliano in questo caso, e parte da lì per approfondire come questo tipo di “pubblicità” abbia un impatto importante su una buona fascia di consumatori, arrivando là dove marketing, strategie aziendali e corsi sul vino faticano a centrare il bersaglio.

Is White Lotus the New Sideways? (Everyday Drinking)


Continuano le proteste a Bordeaux
La situazione dalle parti di Bordeaux sembra essere incandescente negli ultimi mesi. Continuano infatti le proteste e le richieste da parte di migliaia di viticoltori nei confronti del governo francese per ottenere sussidi che compensino l’espianto di migliaia di ettari vitati. Crisi climatica, consumi di vino rosso in calo e forte rallentamento dei vini di zona sul mercato cinese sono le cause di una crisi che vede coinvolti soprattutto piccoli produttori del Medoc. La cifra richiesta è 10.000 euro per ogni ettaro espiantato, per mettere un freno alla sovrapproduzione che esce da questo enorme serbatoio di vino.

Bordeaux stages biggest wine protest in decades after plunging sales in China (Vino Joy)


Ingredienti e valori nutrizionali arrivano sulle etichette di vino
A partire da dicembre di quest’anno, ogni bottiglia importata in Europa dovrà presentare un’etichetta in cui troveranno spazio anche informazioni nutrizionali e ingredienti contenuti in quel vino. Dopo anni in cui si è dibattuto intorno all’opportunità o meno di inserire dettagli di questo tipo sulle bottiglie di vino, finalmente si è arrivati ad una conclusione. Come riporta l’articolo di Esther Mobley sul San Francisco Chronicle, ben presto anche gli Stati Uniti si doteranno di una legislazione similare. Dal momento che anche i consumatori di vino hanno sviluppato negli ultimi anni un’attenzione profonda rispetto a quello che si trova nel bicchiere, la comparsa degli ingredienti in etichetta va incontro proprio a questa esigenza di informazione e trasparenza. L’altro pezzo segnalato riflette sulle motivazioni per cui l’industria del vino sia rimasta al palo su una questione centrale come questa. Anche alla luce della diversa sensibilità che le nuove generazioni mostrano di avere nei confronti di cosa contiene il cibo che mangiano, sarà necessario che produttori ed enti sovranazionali ne tengano conto. L’opportunità per le aziende sarà anche quella di una maggiore trasparenza e di poter confutare tanti luoghi comuni che girano intorno al contenuto di una bottiglia.

Nutrition facts will soon appear on some wine bottles, and they might surprise you (San Francisco Chronicle)

The wine industry needs to move into the 21st century (The Wine Gourd)

Trim Cabernet Sauvignon started including nutrition and ingredient facts on its back labels earlier this year.


E se iniziassimo a riutilizzare le bottiglie vuote?
Abbiamo già segnalato in passato articoli che rilevano quanto poco sostenibile sia l’uso di bottiglie di vetro, dal punto di vista produttivo, logistico e anche dello smaltimento. Le alternative esistono ma ovviamente le resistenze e le difficoltà al cambiamento sono difficili da aggirare. Diventa quindi interessante questa proposta lanciata dal gruppo spagnolo Familia Torres. L’azienda catalana, all’avanguardia nel proprio percorso di sostenibilità, ha proposto di costruire una rete europea di riutilizzo delle bottiglie coinvolgendo in questa operazione cantine, consumatori e aziende del vetro. Josep Maria Ribas, director of climate change della compagnia spagnola, spiega che sono già iniziati i colloqui con le maggior imprese del vetro per capire se esiste la possibilità di studiare un formato standard per le bottiglie di vino usate sul mercato europeo. La realizzazione di questa idea non è priva di ostacoli ma potrebbe essere una svolta importante per affrontare l’insostenibilità dell’industria del vetro.

Familia Torres campaign for a European returnable bottle scheme “in less than 3 years time” (Vitisphere)


Conoscete il vino peruviano?
Avreste mai detto che il Perù è la nazione del Nuovo Mondo con la più antica tradizione vitivinicola? Grazie all’interesse suscitato negli ultimi anni dalla sorprendente scena gastronomica di Lima e dintorni, con conseguente incetta di stelle Michelin, di pari passo è salita anche la curiosità per i vini del paese incastonato fra le Ande. Diverse ragioni hanno portato il vino peruviano ad eclissarsi nel corso dei secoli, fra le altre il pisco, diventata ben presto bevanda nazionale. Ma il vino in Perù si è sempre fatto con risultati altalenanti. Ora le due scuole di pensiero principali sono due: quella francese e quindi i soliti nomi noti – cabernet, sauvignon blanc, chardonnay – quella di maggior interesse che punta su vitigni iberici, con risultati che sembrano di volta in volta sempre più incoraggianti come scrive Tim Atkin in questo approfondimento.

On the trail of Peruvian wine (Tim Atkin MW)


Il metaverso porta il vino nel futuro
Alzi la mano chi negli ultimi mesi non abbia mai sentito parlare di NFT, metaverso e blockchain. Anche solo per sbaglio, vi sarete imbattuti in una di queste parole, incomprensibili per molti, sconosciute per altri ma in ogni caso entrate a gamba tesa nella realtà in cui siamo immersi: in un modo o nell’altro, toccherà farci i conti. Anche il mondo del vino, tradizionalista per definizione, ha iniziato a intrattenere rapporti stretti con i termini sopracitati. Come spiega questo interessante approfondimento di Richard Hemming MW, il metaverso è un’opportunità per il settore vinicolo in modi che forse non sono ancora stati pienamente esplorati. Degustazioni e tour nei vigneti da tenersi collegati in modo virtuale, bottiglie reali che diventano NFT o gamification che coinvolge appassionati e cultori del vino. La nuova forma che assumerà il web nel futuro inizia a mostrare quali potrebbero essere in futuro i modi con cui ci approcciamo al vino. Staremo a vedere.

Wine and the metaverse (Club Oenologique)


Luci e ombre dell’intelligenza artificiale sul mondo del vino
Qui un’altra segnalazione che prova ad immaginare come sarà il mondo del vino nel futuro prossimo. Se prima si è parlato di metaverso ora è il turno dell’Intelligenza Artificiale e cioè quella ChatGPT che sta facendo furore in mezzo mondo. Anche noi su Intravino l’abbiamo messa alla prova sui vini naturali. Il pezzo in questione prova a capire quale potrebbe essere l’impatto di tool come ChatGTP sul mondo del vino, in particolare in tema di marketing vinicolo e descrizione dei vini così come nella ristorazione, nella customer service e nella gestione di inventari e magazzini. Sommeliers e giornalisti potrebbero essere i primi a subire gli effetti di un’intelligenza artificiale evoluta in grado di sostituire il loro lavoro. Il pezzo è interessante e ponderato, con una sorpresa finale che non vi svelo…

ChatGTP and wine: extinction-level event for wine writers and sommeliers? (JaneAnson.com)


Incubi della logistica e aumento dei prezzi
A perfect storm. Così viene definita su Wired la situazione in cui l’industria vinicola si è venuta a trovare nel corso del 2022. Una tempesta perfetta cui hanno contribuito l’invasione russa in Ucraina, l’aumento dei costi energetici e il perdurare del Covid in Cina. Elementi che, a cascata, hanno causato alti costi e difficoltà nel reperire bottiglie, tappi, capsule ed etichette, cioè tutto quel corollario spesso invisibile ma vitale per far arrivare il vino nei nostri bicchieri. Difficoltà queste che si sono andate a sommare ad una stagione estiva fra le più calde mai registrate e che, a sua volta, ha creato non pochi problemi. Alla fine la tempesta si è abbattuta sotto forma di grosse difficoltà per la supply chain del vino mondiale e in conseguenti rincari che con ogni probabilità vedremo nel corso di questo 2023.

Wine is getting pricier thanks to a logistical nightmare (Wired)


Ci ritroviamo a febbraio e per qualsiasi suggerimento, consiglio, critica o altro scrivete qui: dillo@intravino.com

Tutto su IntraWine, la rassegna stampa di Intravino:

– IntraWine | La rassegna stampa di Intravino #1 Febbraio 2022
– IntraWine #2 | Melania Battiston, fumetti, Buttafuoco, gusto “salato” e DRC
– IntraWine #3 | vino “croccante”, Barolo a La Place, terroir di Internet e guerra in Ucraina

– Intrawine #4 | Chianina & Syrah, Libano, NFT, bicchieri da osteria e cure palliative
– Intrawine #5 | Auf Wiedersehen Pét, Blind Ambition, Asti Spumante & Ucraina e baby Bordeaux
– Intrawine #6 | Geoffroy in Franciacorta, progettare cavatappi, clean wine e cosa fa un wine consultant
– Intrawine #7 | Amazon, bottiglie di plastica, Burlotto, AVA e Albéric Bichot, vignaiolo-esploratore
– Intrawine #8 | Bere in Antartide, Tik Tok, caos delle spedizioni, Muvin e bianchi di Rodano e Spagna

– Intrawine #9 | Vino e mistificazioni, uve perdute dalla Gran Bretagna, Vorberg e l’annata 2018 a Barolo
– Intrawine #10 | Il futuro di bordeaux, il prosecco di Kylie Minogue, Radice di Paltrinieri, Algeria e zeitgeist
– Intrawine #11 | Suicidi tra i vignaioli, l’eredità di Robert Parker, bere con moderazione e the World of Fine Wine
– Intrawine #12 | Perché bere non è più figo, Ucraina e bombe, caos a Barolo e tesori di una libreria
– Intrawine #13 | Grande Cina, maledetta Bordeaux, Roundup, aste, black power e Sudafrica
– Intrawine #14 | La svolta del Mugaritz, vade retro vetro, anni Settanta, rapaci in vigna, Prosecco in Australia

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Massimiliano Ferrari

Diviso fra pianura padana e alpi trentine, il vino per troppo tempo è quello che macchia le tovaglie alla domenica. Studi in editoria e comunicazione a Parma e poi Urbino. Bevo per anni senza arte né parte, poi la bottiglia giusta e la folgorazione. Da lì corsi AIS, ALMA e ora WSET. Imbrattacarte per quotidiani di provincia e piccoli editori prima, poi rappresentante e libero professionista. Domani chissà. Ah, ho fatto anche il sommelier in un ristorante stellato giusto il tempo per capire che preferivo berli i vini piuttosto che servirli.

8 Commenti

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Tommaso Ciuffoletti

circa 1 anno fa - Link

Il giorno che questa cosa del riuso delle bottiglie diverrà realtà - perché lo diverrà - io rivendicherò di essere stato all'avenguardia! E anzi, il prossimo imbottigliamento di Sciornaia andrà tutto su bottiglie riusate!

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Mattia Grazioli

circa 1 anno fa - Link

Lo facciamo anche noi con diversi clienti; una faticaccia che. Per noi vale tanto.

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Omikeet

circa 1 anno fa - Link

Encomiabile la storia del routilizzo delle bottiglie! Sarebbe bello anche ottenere di non avere più bottiglie pesanti una tonnellata per vini che non siano almeno un premier Cru da 150 euro… Possibile che non si possano fare campagne denigratorie per le cantine che ancora imbottigliano in questi formati super size?!

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Tommaso Ciuffoletti

circa 1 anno fa - Link

Su quello va riconosciuto a Carlo Macchi un ruolo di vero ambasciatore di questo messaggio

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Nic Marsél

circa 1 anno fa - Link

Sugli ingredienti (additivi, coadiuvanti ecc...) in etichetta, finché non vedo non ci credo.

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marcow

circa 1 anno fa - Link

Qualche considerazione su ChatGT, il programma di Intelligenza Artificiale che abbiamo già discusso in un articolo di Tommaso Ciuffoletti sui vini naturali. ----------- Dall'articolo: "Luci e ombre dell’intelligenza artificiale sul mondo del vino ChatGTP and wine: extinction-level event for wine writers and sommeliers? (JaneAnson.com) -------------- Scrive Massimiliano Ferrari: "Il pezzo è interessante e ponderato, con una sorpresa finale che non vi svelo". La sorpresa è che il 90 % dell'articolo è stato da ChatGTP. Come? Riporto un passaggio: "Per l'articolo, ho semplicemente chiesto in che modo ChatGPT influenzerà l'industria del vino, in modo positivo e negativo, e sopra ci sono le risposte. Tutto quello che dovevo fare era curare le risposte e rendere l'articolo più coerente. L'intero processo mi ha richiesto circa un'ora rispetto a probabilmente due giorni dedicati alla ricerca di questo argomento per un normale articolo di tecnologia e vino" (Dall'articolo) Quindi, in 1 ora si scrive un articolo che richiederebbe 2 giorni tra ricerca nel Web e stesura. Seguono delle considerazioni finali sull'impatto dell'Intelligenza Artificiale sulle attività ora svolte dall'uomo. Sinceramente non mi sono accorto, leggendo l'articolo, che fosse stato scritto per il 90 % da ChatGPT. Una considerazione personale. Sicuramente ci sarà uno sviluppo di questi programmi di IA in molte attività umane. Penso addirittura che anche per scrivere un semplice commento in un dibattito di un blog si potrà chiedere a ChatGPT di confezionarlo e, in pochi secondi o minuti, lui farà per noi quello che ora facciamo ... usando... le capacità intellettive personali... e impiegando più tempo. Alla fine c'è il rischio, però, che , SE NON LO ALLENI, ci troveremo con un CERVELLO ... indebolito... con scarse capacità e abilità... e sempre più .... DIPENDENTI ... dai programmi di Intelligenza Artificiale. ------ Uomini sempre più facilmente ... influenzabili... e manipolabili. (E in modo preoccupante proprio da questa Nuova e Potente Tecnologia ... che è utilissima ... e ci aiuterà moltissimo in tante attività... anche per 1- scrivere un articolo sul vino (ChatGTP and wine: extinction-level event for wine writers and sommeliers? (JaneAnson.com) 2- o un semplice commento... su Intravino.

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marcow

circa 1 anno fa - Link

Ma COME ChatGTP svolge il suo lavoro? Imitando l'uomo. __ Fa, lo dice l'articolo, quello che facciamo noi esseri umani: 1 va nell'oceano del Web a pesca di INFORMAZIONI 2 Le Comprende, le INTERPRETA, le Elabora ... e poi ci scrive un articolo ... o un commento. _____ Ma, signori, le Stesse Informazioni che si trovano sul Web ... possono essere Interpretate.. in modo diverso... da Cervelli, da Menti Diversi. E, nei programmi di IA, è l'uomo che c'è dietro a questa nuova tecnologia a determinare ... il Modo... in cui la Macchina Intelligente interpreterà, elaborerà le informazioni. Non c'è nulla di obiettivo.

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vinogodi

circa 1 anno fa - Link

...io sono per il cervello "naturale" . Con occhio di riguardo , in alternativa , al cervello biodinamico...

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