Intravino inside: gli articoli più letti del 2020

Intravino inside: gli articoli più letti del 2020

di Antonio Tomacelli

Questo post doveva intitolarsi “Ricostruire il profilo psicologico del lettore di Intravino dagli articoli che legge” ma neanche la criminologa Roberta Bruzzone, da noi interpellata, ha voluto metterci mano: “Io mi occupo solo di killer seriali e molestatori di vecchiette, gli schizzati che spendono 10.000 euro per una bottiglia di vino non riesco proprio a classificarli”.

Ma che articoli leggono i lettori di Intravino? Scopritelo con la classifica dei post più letti del 2020 e, se siete lettori di Intravino, almeno arrossite!. Ci si rivede nel 2021, buoncostume e minacce di querele permettendo. Auguri a tutti!

1. Manuali | Come farsi il vino in casa (in 22 facili mosse) e vivere felici

2. Cosa mangiamo oggi? Non ditemi che non conoscete Giano e Franci (li abbiamo intervistati per voi)

3. Lo accettate un consiglio? Non bevete questi vini!

4. C’è la quarta cantina italiana tra i rinviati a giudizio per sofisticazione vinicola

5. Il falso Tignanello di Tannico e le domande ancora senza risposta

6. Qual è il bicchiere giusto per ogni distillato?

7. Pagava i braccianti 3 euro l’ora, arrestato produttore di vino bio e naturale

8. “Vergine, single e milionario”: il libro di Davide Lacerenza sarà il caso editoriale dell’anno

9. Ho letto tutte e 56 le etichette da 99 punti di Luca Maroni e ho avuto un mancamento

10. Benvenuto Brunello 2020: la 2015 non unisce ma regala superlativi

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

1 Commento

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Anulu

circa 3 anni fa - Link

Avrei scommesso sulla numero 7, lo scandalo dell'anno, che potrebbe aprire una voragine nell'agricoltura e nel mondo del vino italiano "di qualità", soprattutto nei casi in cui le cantine sono ad apparentemente immacolata conduzione famigliare... Avrei pensato in top 10 anche l'articolo sui rappresentanti del vino rimasti senza provvigioni in periodo di lockdown. Mi ricordo che fece rumore.

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