Insider Ais | Fine del primo livello e ultime considerazioni di un rookie

di Intravino

Si è da poco conclusa l’ultima lezione del corso AIS di primo livello. Sono scosso, mi mancheranno questi lunedì sera, mi mancheranno Renilde, Pàmela, Tronco o quant’altro (cit). Ho seguito tutte le quindici lezioni, ho degustato più di trenta mediocri ma didattici vini, ho fatto l’esame di “autovalutazione” di fine corso. Già, l’esame. Si articola in due momenti: la compilazione di una scheda analitico descrittiva e soprattutto un test di venti domande a risposta chiusa vero/falso, meno banali di quanto mi aspettassi e pure un po‘ carognette. Esempio: “La distillazione è un processo chimico che permette di separare i componenti di una miscela con diverso punto di ebollizione”. La frase è falsa perché il processo è fisico e non chimico. Questa l’ho cannata, minchione che sono. Me ne vergogno, ma non mi aspettavo il tranello (oddio, tranello) ed alle 23.00, dopo una giornata di duro lavoro, avevo il biotono un po’ basso. Sappiate poi che ho copiato e che l’ho fatto pure male, perché i malefici Aissari hanno distribuito alternati due test diversi ed io, grullo, non me ne sono accorto. Su venti quesiti ne ho sbagliati due – diavolo porco direbbe il Tenente Nicola Lo Russo (Mediterraneo, 1991 di G. Salvatores). In termini quantitativi non è malaccio, ma l’altro errore è osceno e vale per cinque. Non lo rivelerò mai. Me lo porterò nella tomba e quando diventerò presidente dell’AIS scoverò il compromettente pezzo di carta e lo darò alle fiamme.

Ad ogni modo in termini formali l’esame non conta. E’ appunto una forma di autovalutazione o meglio di pubblico sbertucciamento. L’esame vero, quello tosto, sarà solo alla fine del terzo e ultimo livello. Potrò quindi fare il secondo livello che la vulgata riferisce essere di una noia mortale. Get ready.

Precisa come quelli della mascherpa poi, a corso finito è arrivata per posta la letterina del prez. con la tessera associativa e la stoffa circolare ricamata da cucirsi sulla giacca d’ordinanza. Riceverò anche Duemilavini 2012 e il trimestrale Bibenda. Infine potrò entrare gratis per una giornata al Vinitaly. I like.

Ora brevi considerazioni finali. Quando a ottobre ho scritto il primo pezzo da Insider mi chiedevo per quali ragioni in realtà avessi deciso di seguire il corso. Non appartengo infatti, né oggi aspiro a farlo, a nessuna delle categorie professionali per cui possa risultare utile la qualifica di sommelier. Quindi perché? Ora posso provare a darmi una risposta: il metodo. Quando riflettevo sulla opportunità di “uscire” quei bei balocchi (450,00 euro del corso + 80,00 euro di iscrizione), molti amici bevitori, enotecari o financo produttori, cercavano di dissuadermi sostenendo che: “oramai ne sai più di loro”, “ti rovinano, il vino va bevuto, non vivisezionato”, etc. etc.

Io non ci ho mai creduto fino in fondo. Quelle frasi per me erano, ed oggi ne sono ancora più convinto, molto radical chic. Lo sono perché pronunciate da chi quei descrittori volente o nolente li utilizza, da chi si è appropriato di quel metodo, l’ha metabolizzato, digerito e poi semmai contestato in un naturale processo critico di superamento che per essere attuato ha però bisogno di un ostacolo da superare.

Sarei pertanto giunto alla conclusione che il corso serve per darsi questo benedetto metodo. Una volta acquisito, quando me ne sarò del tutto impossessato, allora forse anch’io lo troverò criticabile. Per ora no. Ma è l’inizio e non mi hanno ancora chiesto di dare i punteggi.

Quanto invece ho trovato migliorabile (assai migliorabile) è la proprietà di linguaggio e la capacità divulgativa di alcuni docenti. Non credo sia accettabile l’idea che a Roma o Milano ci siano dei comunicatori veri ed in periferia persone che hanno dimostrato tanta competenza tecnica quanto scarsa propensione a comunicarla. E questo per me continua ad essere, in una professione che fa della comunicazione la propria mission, un grave handicap.

20 Commenti

avatar

GiacomoPevere

circa 12 anni fa - Link

La distillazione è un processo chimico che permette di separare i componenti di una miscela con diverso punto di ebollizione”. La frase è falsa perché il processo è fisico e non chimico. Questa l’ho cannata, minchione che sono. Idem, però mi son consolato visto che anche il direttore del corso che correggeva il test non si è accorto della cosa e l'aveva data per vera...

Rispondi
avatar

Alessandro

circa 12 anni fa - Link

e nell'altra fila descriveva la fermentazione come processo fisico mentre invece è chimico quindi falsa anch'essa (che poi c'era un altro errore nella frase, in pratica i prodotti del processo non erano esatti, mancava il calore)

Rispondi
avatar

Mimmo

circa 12 anni fa - Link

Cerco un corso ONAV a L'Aquila o in Abruzzo. Qualcuno può aiutarmi?

Rispondi
avatar

Andrea

circa 12 anni fa - Link

Bè dai a parer mio il corso oltre al metodo ti dà nozioni interessanti in campo enoico (per lo meno a ignorantoni come me, non che ora sia migliarato parecchio... ;) ). Io sono stato soddisfatto, sebbene nemmeno io aspiri a "sommelierizzarmi". Concordo su quanto dici per i docenti, e credo che bisogna imparare a filtrare anche ciò che dicono, spesso in modo contradditorio l'un l'altro.

Rispondi
avatar

Alessandro

circa 12 anni fa - Link

Ti indico solo che riceverai (almeno credo proprio...x me è così) la guida duemilavini 2013 e non 2012. Ciao

Rispondi
avatar

Roberto Dal Ponte

circa 12 anni fa - Link

Insider, hai sbertucciato l'AIS millanta volte per poi concludere che, tutto sommato, il metodo non é malaccio e quindi lo criticherai solo quando sarà davvero tuo? Ergo non ne capivi una mazza epperò ti hanno dato corda e spazio? Mi verrebbe da suggerirti una canzone..... www.youtube.com/watch?v=nlF5lp5x65c

Rispondi
avatar

Tommaso Farina

circa 12 anni fa - Link

Roberto Dal Ponte, sto provando qualcosa di forte per te. Forse forse è attrazione fisica carnale.

Rispondi
avatar

Insider

circa 12 anni fa - Link

Gentile Roberto, non ho sbertucciato mai l'AIS. La sfido a trovare una sola parola di sfottò all'Associazione. Sulla mia capacità di comprensione le do pienamente ragione, mentre sono certo reggerà il colpo se eviterò di accogliere il suo grazioso invito canoro. lo trovo di cattivo gusto, orrido quasi quanto i bambini vestiti da adulti. cordialmente

Rispondi
avatar

Roberto Dal Ponte

circa 12 anni fa - Link

Ok Insider. Mi rendo conto.

Rispondi
avatar

leodorme

circa 12 anni fa - Link

Vedrai cosa penserai del metodo al terzo livello. Senza contare che per abbinare il mezzo dito di vino che viene servito (corso pagato 750 euro) con i 4 assaggi proposti avrei dovuto usare il contagocce. E' masochismo... bisogna farli, ma viene il nervoso. Serve un metodo, ma per superarlo. Hold on, per dirla alla Tom Waits.

Rispondi
avatar

GiacomoPevere

circa 12 anni fa - Link

Non credo che il corso vada valutato in base al dito di vino che servono per gli assaggi (quando l'ho fatto io in verità era ben più di un dito) o al cibo in abbinamento ma appunto al metodo che cercano di insegnare. Poi và da sè, come ogni riga studiata su un libro deve trovar conferma o smentita nella pratica. Certo è che a leggere l'elenco dei vini che utilizzano ai corsi romani un pò rosico...

Rispondi
avatar

Daniele Serafini

circa 12 anni fa - Link

Non solo il livello dei vini ma ... sicuramente non te ne versano un goccetto, anzi, sono sempre pronti a ricolmare, nei limiti naturalmente! Almeno questo io ho provato

Rispondi
avatar

dani74

circa 12 anni fa - Link

Anche io sto completando il 1° livello (a Roma) e devo dire che, benchè avessi già alcune nozioni, l'ho trovato molto ben fatto ed istruttivo. I docenti sono molto competenti ed hanno una ottima capacità comunicativa. Per i vini direi che la fortuna di assaggiare eccellenti etichette sta nel numero di partecipanti. Tra turno pomeridiano e serale siamo più di 300!!! Moltiplica per 800 euri a cranio e fai il conto... Considera che in una delegazione provinciale minore non si riesce a partire con il corso perchè non si arriva a 20 partecipanti... Ciao. Daniele

Rispondi
avatar

Alessandro Morichetti

circa 12 anni fa - Link

Ciao Daniele, ti chiedo una cosa impegnativa e anche lunga quindi puoi pure desistere: ci diresti nomi dei relatori per ciascuna lezione e qualche etichetta rappresentativa dei vini assaggiati?

Rispondi
avatar

GiacomoPevere

circa 12 anni fa - Link

Ciao. In merito al corso di roma, credo che qui tu possa trovare l'elenco dei vini usati per il corso. Direi per tutti e tre i corsi. http://www.bibenda.it/corso-singolo.php?id=15

Rispondi
avatar

19dani74

circa 12 anni fa - Link

Allora, cominciamo dai relatori: 1. Presentazione del Corso Pres. Franco M. Ricci Luciano Mallozzi Daniela Scrobogna 2. Vitivinicoltura Luciano Mallozzi 3. Enologia - La produzione del vino Ci ha fatto lezione un enologo-viticoltore del Veneto di cui non ricordo il nome, ma è stata una serata memorabile 4. Enologia - I componenti del vino Luciano Mallozzi - Giovanni Lai 5. Enologia - Vini spumanti Luciano Mallozzi - Giovanni Lai 6. Enologia - Vini liquorosi, aromatizzati Vini passiti Luciano Mallozzi - Giovanni Lai 7. Visita ad un’Azienda vitivinicola Ad estrazione a me è capitata una bella cantina produttrice di Sagrantino di Montefalco 8. Tecnica della degustazione - Esame visivo Daniela Scrobogna 9. Tecnica della degustazione - Esame olfattivo Daniela Scrobogna 10. Tecnica della degustazione - Esame gustativo Daniela Scrobogna 11. Legislazione ed Enografia Nazionale Daniela Scrobogna 12. Enografia Internazionale Massimo Billetto 13. La Birra Paolo Lauciani 14. Distillati, Liquori Nazionali ed Esteri La faremo martedì prox, ma so che la terrà Paolo Lauciani Per le seguenti ti farò sapere: 15. Enogastronomia - Tecnica dell’Abbinamento 16. Le funzioni del Sommelier 17. Approfondimento dei temi trattati La carta dei vini la trovi al seguente link: http://www.bibenda.it/upload/corsi/000014_file_2.pdf Te ne cito giusto qualcuno: FRANCIACORTA CUVÉE BRUT 2011 - BELLAVISTA CHAMPAGNE BRUT GRAND CRU - R&L LEGRAS PASSITO DI PANTELLERIA BEN RYÉ - DONNAFUGATA ASINONE VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO 2006 - POLIZIANO ALTO ADIGE GEWÜRZTRAMINER KOLBENHOF 2009 - HOFSTATTER BRUNELLO DI MONTALCINO 2004 - CASANOVA DI NERI SAN LEONARDO 2005 - TENUTA SAN LEONARDO GATTINARA VIGNETO SAN FRANCESCO 2005 - ANTONIOLO CHABLIS PREMIER CRU VAILLONS 2009 - DOMAINE WILLIAM FEVRE ABADIA RETUERTA SELECTION ESPECIAL 2005 - ABADIA RETUERTA A presto. D.

Rispondi
avatar

Daniele Serafini

circa 12 anni fa - Link

Qualche piccola differenza per me. Viticoltura Luciano Merlini Enologia Anton Maria Coletti Conti e Giovanni Lai Secondo livello diviso tra Paolo Lauciani e Daniele Cernilli Terzo livello diviso tra Paolo Lauciani, Daniela Scrobogna, Daniele Maestri, Luciano Mallozzi e Giovanni Lai per il marketing.

Rispondi
avatar

Lulu

circa 6 anni fa - Link

Chi mi sa dire dove posso trovare le domandr per allenarmi per il test di autovalutazione

Rispondi
avatar

Lulu

circa 6 anni fa - Link

Vorrei trovare le domande che fanno al trst di autovalutazione per allenarmi chi mi sa dare info

Rispondi
avatar

SILVIA

circa 6 anni fa - Link

Buongiorno, potrei avere gentilmente le domande dell'autovalutazione del I° livello? Giusto da potermi allenare e semplificare lo studio. Grazie mille. Silvia

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.