Il whisky in lattina terrorizza l’occidente

di Antonio Tomacelli

Il whisky in lattina non è tra le “dieci cose che porterei su di un isola deserta” e, d’altronde, anche il prosecco in lattina non mi ha fatto impazzire. Essì che Paris Hilton ce la mise tutta per convincermi.

Neanche vi parlo del grado di incazzatura degli scozzesi, pari a un Mercalli di proporzioni bibliche: la società (irre)responsabile che lo messo in vendita ha sede a Panama, staterello sudamericano notoriamente allergico ai trattati internazionali, per cui la causa intentata per “etichetta cazzara” andrà un pochino per le lunghe.

E così, mentre gli avvocati cercano sull’elenco telefonico l’indirizzo dei responsabili, milioni di cocacole troveranno il rinforzino giusto per il cocktail dell’anno: “Aluminium orgy”.

Che lo Spirito Scozzese sia con voi.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

4 Commenti

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Mi hai fatto venire voglia di un bel torbato puzzolente, di quelli che rimangono in bocca per anni. Non é molto appropriato a quest'ora, ma sempre meglio della sbobba in lattina. Si intendono a distanza suoni minacciosi di cornamusa, gli Scotsmen comandati da Rob Roy e Sean Immortale Connery marceranno giù dalle Highlands per fare carne di porci dei Panamensi furbetti.

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Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

A chi lo dici...

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kenray

circa 13 anni fa - Link

questa è quasi peggio del "Giacobazzi is my wine" che i più giovani non si ricordano. allora ve la ricordo io. qualcuno, indovinate chi, decise che un bel lambrusco in lattina poteva diventare la bevanda del secolo e alternativa alla coca cola. sto ancora ridendo

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