Il vino al tempo della post-verità

Il vino al tempo della post-verità

di Fiorenzo Sartore

Ciao mondo, a che punto è il dibattito sui vini naturali? No, scherzavo, dai. Parliamo d’altro: la post-verità. Sai cos’è, vero? È quella cosa non esattamente vera ma verosimile, che ripetuta un bel po’ di volte, con insistenza, diventa vera e ottiene un certo numero di effetti.

Esempio recente di post-verità: nel dibattito politico sulla brexit senti dire che l’Unione Europea costa al Regno Unito 350 milioni di sterline alla settimana, quindi uscendo dall’UE quei soldi potranno restare al servizio sanitario nazionale. Allora ti convinci, voti sì alla brexit e un minuto dopo ti spiegano che non era esattamente così, e comunque “era per fare un esempio“. Ma ormai è fatta, ha vinto il sì e tanti saluti.

Il vino al tempo della post-verità come sta messo? Come tutto il resto del mondo. Può finirne vittima più o meno inconsapevole, e il fenomeno qui non è nemmeno un fatto recente. Per esempio: ti ripetono allo sfinimento che un certo stile produttivo è quello giusto, che i parametri che usi non vanno bene per valutarlo, e la cosa la ripetono i fanboy convinti, e la rilanciano anche gli addetti ai lavori – e qui forse uno potrebbe dubitare della convinzione, ma sai già che pure quello è discutibile.

Poi assaggi quel vino e pensi: ma che diavolo? Ovvero: assaggi e NON ti ritrovi in quelle descrizioni entusiaste. Sì, va bene, sappiamo anche che è tutta una questione di chiavi di lettura, ma questo dato non viene recepito mai completamente dai fanboy, che poi sono i portatori sani di post-verità.

Tra gli effetti molto indesiderabili della post-verità c’è la morte senza resurrezione del dibattito, nel senso ludico del termine. Il muro contro muro delle fazioni è la fine di ogni confronto possibile. In questa specie di incomunicabilità auto indotta per me non resta che andare avanti per la mia strada sperimentando, in modo personale, senza lasciarmi condizionare dalle sfinenti dichiarazioni roboanti in stile post-truth. Quanto tutto questo sia diventato respingente, ormai, non serve dirlo.

Immagine: Salisbury Journal

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

4 Commenti

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vinogodi

circa 7 anni fa - Link

... capito pochissimo se non il tentativo di una chiave di lettura autonoma senza eventuali e ipotetici condizionamenti. Tieni duro...

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Gianluca

circa 7 anni fa - Link

Lui terrà duro, ne son certo. Tu invece puoi anche mollare. E questo lo capiranno in tanti.

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Ganascia

circa 7 anni fa - Link

Dopo il post criptico e autoriferito di ieri ( http://www.intravino.com/primo-piano/il-codice-etico-questo-conosciuto-e-mai-applicato-seriamente/ ), il post criptico e autoriferito di oggi. Continua la serie: durerà molto?

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Stefano Cinelli Colombini

circa 7 anni fa - Link

Dunque, il mondo fa schifo e noi pure. Amen.

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