Il sesso, l’arte e il cibo nel dorato mondo degli enostrippati

Il sesso, l’arte e il cibo nel dorato mondo degli enostrippati

di Gianluca Rossetti

Fine anno è momento di bilanci: dalla legge di stabilità ai tanti penitenziagite per le cose non fatte o non dette quando si sarebbe potuto.
Temi alti, insomma, cui non sfuggiamo, tipo il difficile rapporto tra nerd e il sesso.

Va da sè: la mancanza di sesso è nelle cose. Ineluttabile. La croce di ogni nerd. Chi vuoi che stia lì a dare pisellate a una/uno presa/o ad affettare luppoli manco fossero semibiscrome. Sai che palle. I nerd (dei videogame, della numismatica, della birra, del vino) sono eunuchi 2.0, sfigati di successo, noiosissimi sacerdoti dell’anorgasmia. Tu dici punto G, e quelli subito a spiare su Ratebeer. Alla fine è come ai falò: chi chiacchiera fitto fitto, non tromba.

Il rovescio della medaglia, in questo ambiente, è manifestato da alcuni sommi nerd – chiamati talvolta dagli adepti ”maestri” – campioni mondiali nella disciplina CONI dell’allepramento, del celodurismo di risulta; novelli Lando Buzzanca della prima ora, sempre in tiro; certi di mettere in orizzontale qualunque cosa respiri a suon di know how, pallosissimi resoconti sulle annate e citazioni dotte (in genere raccattate ad minchiam dai tre soli autori che leggono ossessivamente fin dalle medie).
Niente sesso pure qui. E anche la poesia del cru va a farsi fottere. Perché, è bene saperlo, le polluzioni notturne non sono un’orgia. A meno che tu non sia un pesce.

Cosa rimane?

Tirando le somme e gettando la maschera, resta poco a chi non voglia iscriversi a questi club. Pochissimo.
Almeno in epoca di bilanci si potrebbe provare a uscire dal loop del ”dico la cosa giusta, faccio colpo; dai che magari qualcuno/a me la dà”. Confessiamo le nostre debolezze, su. Che poi son certezze, quelle. Tipo: un bel brodo di dado con passatelli industriali e acqua frizzante per cena. Poi raspone a due mani e “buon anno a te e famiglia”.

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Gianluca Rossetti

Nato in Germania da papà leccese e mamma nissena. Vissuto tra Nord Reno westfalia, Galatina (Le) e Siena dove ho fatto finta di studiare legge per un lustro buono, ostinandomi senza motivo a passare esami con profitto. Intorno ai venti ho deciso di smettere. Sai com'è, alla fine si cresce. Sommelier Ais dal 2012, scrivo abbastanza regolarmente sul sito di Ais Sardegna. Sardegna dove vivo e lavoro da diciotto anni. Sono impiegato nella PA. Tralascerei i dettagli. Poi la musica. Più che suonare maltratto le mie numerose chitarre. E amo senza riserve rock prog blues jazz pur non venendo ricambiato. Dimenticavo, ho un sacco di amici importanti ma non mi si filano di pezza.

3 Commenti

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Nelle Nuvole

circa 5 anni fa - Link

Lo sto leggendo per la terza volta ma continuo a capirci poco. Mi chiedo perché una personcina a posto come l'autore del post - e quando dico a posto significo che non gli manca nulla, né capacità scrittoriale, né capacità degustativa, né altra capacità visto che è felicemente sposato e mi sembra anche fornito di eredi -deve essere utilizzato come capro espiatorio dalla sadica redazione di Intravino solo perché tutti gli altri contribuitori stanno a panza all'aria cercando di smaltire gli stravizi natalizi. Alla quarta lettura ho capito che in tale post viene sentenziato che chi disserta tanto su certi argomenti non copula, chi disserta tanto sul vino e collaterali ancora meno. Non è vero, è una fake news, ho le prove ma non sono costretta a produrle. Buon anno a tutti. Fine.

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Piero Careddu

circa 5 anni fa - Link

Grande e geniale Rossetti. Ti adoro 😊

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Alfio

circa 5 anni fa - Link

Bravo, anche io dopo un anno nel quale avevo speso più in vino che in Escort, ho fatto il downgrade dal perrieres di Coche a quello di Grivault.

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