Il Prosecco è l’origine di tutti i mali del mondo. Anche no

Il Prosecco è l’origine di tutti i mali del mondo. Anche no

di Antonio Tomacelli

Il Prosecco è l’origine di tutti i mali del mondo. Inquina, provoca la carie aggredendo lo smalto, rovina i mercati con i suoi prezzi da discount e rende impotenti le marmotte. Qualche giorno fa l’ennesima notizia: la coltivazione delle uve del Prosecco provoca l’erosione e la distruzione delle colline di Valdobbiadene, Conegliano e di mezzo Veneto che rischia così di scivolare nell’Adriatico per colpa di qualche milione di bottiglie.

Come dite? Sto esagerando? Sì, ma non ho cominciato io! È tutta colpa del giornale inglese Guardian e di qualche altro tabloid nostrano che, con cadenza mensile, tirano fuori articoli acchiappa click sulla docg Prosecco. L’ultimo, in ordine di tempo, riguarda il presunto rischio di erosione delle colline dovuto alla coltivazione intensiva dei vigneti. L’allarme arriva da uno studio dell’Università di Padova (non ancora peer reviewed) nel quale si afferma che la perdita di terreno collinare annua per produrre una bottiglia di Prosecco è pari a 4,4 chilogrammi. Calcolando una produzione di 90 milioni di bottiglie solo nella zona di Conegliano-Valdobbiadene fate un po’ voi il conto di quanto terreno andrebbe perduto ogni anno.

Che si fa dunque, si estirpano tutti i vigneti collinari italiani perché la coltivazione dell’uva danneggia l’ambiente? Secondo lo studio non sarebbe necessario perché la media italiana  di erosione è di 11 volte inferiore a quella del Prosecco docg, quindi basterebbe estirpare solo le vigne di glera e darsi allo Champagne.

Lo studio lo trovate qui, leggetelo se ne avete voglia e fatemi sapere. C’è scritto che il problema del Prosecco, in definitiva, sarebbe tutto nella cattiva gestione dei vigneti scarsamente inerbiti e troppo arati. E nell’inquinamento che produce. E nella carie che provoca. Nei prezzi troppo bassi. E nelle marmotte impotenti.

Ve l’avevo detto o no che il Prosecco è l’origine di tutti i mali del mondo?

P.s.: la foto di Cartizze è mia. L’erba tra le vigne l’ho aggiunta con Photoshop, naturalmente.

 

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

11 Commenti

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Ganascia

circa 5 anni fa - Link

Prima i capannoni e il cemento, poi il prosecco intensivo. Una linea di cupidigia e scarso rispetto del proprio territorio che i veneti hanno manifestato non appena hanno avuto due soldi.

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Davide Bruni

circa 5 anni fa - Link

Da cittadino veneto dico che fino a quando il prosecco garantirà 'na montagna de schei' a tutti i settori vitivinicoli, a nessuno freghera' nulla di inquinamenti, erosione delle colline e carie varie. Mettetevi il cuore in pace: finché il mondo vorrà Prosecco, ci sarà chi farà di tutto per darglielo. Ciao a tutti, belli e brutti 🙌

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Andrea

circa 5 anni fa - Link

Se parliamo di docg io nella zona ( collinare) di produzione i vigneti li ho sempre visti per lo più inerbiti. L' enorme doc è per lo più pianura.

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Ale

circa 5 anni fa - Link

Mi potreste spiegare quella delle marmotte impotenti? No perché se funziona davvero pianto Glera in giardino ed evito tutto il proliferare di talpe che ho avuto quest'anno.

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Nic Marsél

circa 5 anni fa - Link

Sì bravo, così risolvi il problema delle talpe ma ti frana tutto il giardino sulla casa :-)

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Stefano Cinelli Colombini

circa 5 anni fa - Link

Il Prosecco rode le colline, l'agnello poverino fa pena e va risparmiato, il burro ti tappa le vene, l'uovo Madonnina Santa lasciamo perdere, la carne alla brace fa venire cancri anche nei denti, la pasta c'ha dentro il glifosate per cui.... ah, già, dimenticavo, per l'autorevole OMS il vino fa male anche in dosi omeopatiche! Bene, ho capito, tutto ciò che mangiamo ci uccide. Si deve digiunare così, staremo bene.

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vinogodi

circa 5 anni fa - Link

...e il sale? Dove metti il sale? Per fortuna ci sta la fibra nei vegetali che ci fa evacuare a manetta...

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Sisto

circa 5 anni fa - Link

Perché gli inglesi non ricordano sulle loro gazzette che sotto 30 cm dei suoli di champagne c'è il pattume che i francesi hanno smaltito a suo tempo? Altro che gesso e le solite poesie quando si parla di quel posto!

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Paolo A.

circa 5 anni fa - Link

Non è evitando di parlare di un problema che quel problema cessa di esistere.

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Josè Pellegrini

circa 5 anni fa - Link

Quella del digiuno che indica Stefano è interessante. Così avremo anche risolto il problema della fame nel mondo.....

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Paolo

circa 5 anni fa - Link

Meglio un bicchiere di spuma

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