Il mio ricordo di Luciano Zazzeri
di Leonardo RomanelliApre una voragine la tua morte, in un mondo dove imperano finzione e sorrisi plastici, riempiva il cuore vederti e discorrere con te. Entusiasta sempre e comunque, capace di farti coinvolgere nelle manifestazioni più impensate se questo poteva servire da stimolo per valorizzare giovani e territorio.
Elegante e signorile nel tuo aspetto, la giacca da cuoco sembrava nascondesse sempre lo smoking, merito del tuo portamento, dovuto anche alla tua passione per la danza, altro aspetto che ti rendeva onore. Un precursore ai fornelli che cominciava ad essere abbandonato, per chi cerca in cucina solo fuochi d’artificio, tu che avevi ricercato da sempre semplicità, esaltazione della materia prima che amavi da sempre, pescatore prima che cuoco.
Tante cose da chiederti: la risposta non ci potrà più essere, perché nella tua normalità eri accessibile a tutti, era semplice trovarti e parlarti e quindi uno si aspettava sempre che fosse possibile sedersi a La Pineta e a fine servizio lasciare andare ricordi e battute. A tuo modo, avevi instaurato la democrazia nella tua sala, dove tutti si sedevano contenti e mai in imbarazzo: punto di riferimento per tutti i produttori di vino di Bolgheri e non solo, avevi contribuito a far conoscere e mettere in evidenza a tanti che non li conoscevano. Un piacere sentirti parlare degli argomenti più disparati, un uomo finalmente “normale” in un mondo fatto di marziani, tu che se un’occasione importante di lavoro, come poteva essere San Valentino, cadeva nel giorno di chiusura, te ne fregavi e chiudevi davvero.
Tenero ti sarà il nuovo percorso, come tenero eri tu.
[immagine: Italia Squisita]
5 Commenti
Antonio C.
circa 5 anni fa - LinkUna grande perdita per tutti noi appassionati del ben mangiare e ben bere! Luciano era una persona di grande umanità e modestia a dispetto della sua grande capacità di creare piatti meravigliosi nel massimo rispetto di grandi materie prime. RIP Luciano
RispondiPAOLA TONIATO
circa 5 anni fa - LinkCi sono persone che ti toccano l'anima. Ti parlano del loro lavoro e, alle tue orecchie, arriva poesia per quanto amore e quanta passione riversano nelle loro quotidianità. Luciano Zazzeri era un poeta, un pittore, un musicista.....un artista completo dai modi garbati. Sedersi ad uno dei tavoli della sua "baracca" significava farsi coccolare: dalla prelibatezza dei suoi piatti, dal suo sguardo vivace e attento ai particolari, dalla sensazione di serenità e di bellezza che si respirava entrando a La Pineta. Sarà difficile varcare la porta azzurra con l'oblò sapendo di non trovarlo.
RispondiJosè Pellegrini
circa 5 anni fa - LinkSono passati giorni e la pineta diventa sempre più lontana . Irraggiungibile .Eppure saràun dovere ritornare e soffrire un'assenza.
RispondiPAOLA TONIATO
circa 5 anni fa - LinkSi....torneremo. Per Luciano. Per i suoi ragazzi.
RispondiPAOLA TONIATO
circa 5 anni fa - LinkSi....torneremo. Per Luciano. Per i suoi ragazzi.
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