Il giorno in cui finalmente apparve la prima birra transgender
di Antonio TomacelliBirra: sostantivo femminile adatto a un pubblico maschile. Fino ad ora, almeno. Poi, un brutto giorno, ti accorgi che le donne rappresentano il 25% del mercato e annaspi alla ricerca di una confezione che sia meno testosteronica del tuo solito bottiglione di vetro verde.
L’ufficio marketing mette a punto una confezione che più femmina non si può ma, proprio quando pensi di aver risolto il problema, ti tornano alla mente tutti quegli spot nei quali hai preso in giro mogli, fidanzate e sorelle.
In un attimo il tuo colorito non ricorda più nulla di umano. Sono anni che alimenti il mito del maschio-bevitore-di-birra e ora, non sai come uscirne.
“Ci vorrebbe uno spot con un tocco di femminilità” urli assicurandoti che ti abbiano sentito anche le segretarie del piano di sotto.
Lo spot è pronto in un flash, l’ufficio stampa è già al lavoro per il lancio e il pallore delle tue guance è già un brutto ricordo.
Ora, seduto in poltrona, non ti resta che attendere il verdetto del mercato, mentre noi chiediamo ai lettori: è nata la prima birra transgender?
4 Commenti
MAurizio
circa 13 anni fa - LinkOddio. Proprio adesso che hanno sospeso gli accordi di Schengen escono con la birra trans ??? :-) Come distruggere le migliori iniziative del marketing ...
RispondiSignora
circa 13 anni fa - LinkNoooooooo, non è affatto femminile, beccano il target, ma approcciandolo alla larga. Vedete l'etichetta, e stile vino nuovo mondo..è questa la chiave di lettura.
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linknon serve a un cazzo. questi ha capito una fava al solito. il 25% del mercato occupato dal cromosoma xx lo testimonia. tutto va bene cosi.
RispondiVini&Cretini
circa 13 anni fa - Linkok per la birra "al femminile"... direi interessante.. ma che tipo di birra è si può sapere..? o è la stessa birra Carlsberg vestita "di rosa"?!
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