Il Giappone ha bisogno di tutto, tranne che del coraggio

di Antonio Tomacelli

Un popolo che durante il più potente terremoto della storia pensa a salvare le bottiglie di vino dagli scaffali (min.1,30), merita tutto il nostro affetto. La prossima volta però, scappate, vi prego.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

9 Commenti

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giuseppe

circa 13 anni fa - Link

Spero non si tratti di "Tavernello 2011".

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Non solo affetto, ma anche rispetto e comprensione per dei modelli di comportamento che a noi sembrano eccessivi ma fanno parte della loro cultura.

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gianpaolo

circa 13 anni fa - Link

sono stato tre mesi in Giappone anni fa, assistito a diverse scosse, ovviamente molto inferiori. Il motivo perche' non fuggono e' che sono assolutamente sicuri che il palazzo non crollera'. Infatti non penso che questo sia avvenuto neanche questa volta. E sono sicuri perche' vivono in una comunita' dove si ha la fiducia che le altre persone hanno fatto e faranno quello che devono fare. E' un bel paese e sono sicuro che si riprendera con forza e orgoglio.

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davide bonucci

circa 13 anni fa - Link

Descrizione estremamente aderente alla realtà. Sono l'antitesi dell'individualismo italiano. E' anche il motivo per cui loro amano profondamente l'Italia (forse il popolo che ci ama di più, in assoluto) e noi abbiamo assoluta ammirazione per la loro visione collettiva e il senso del dovere insuperabile. Trovare una sintesi equilibrata di questi due approcci farebbe bene sia all'Italia che al Giappone, ma capisco che tutto ha origini storiche ben lontane e ha a che fare anche con la collocazione geografica e l'orografia dei due territori.

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La linea dell'inutile (Mauro)

circa 13 anni fa - Link

in ogni caso questa dedizione mi fa impressione, e mi spaventa anche un po'

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Luca Cravanzola

circa 13 anni fa - Link

straquoto gianpaolo e davide bonucci. Avete scritto esattamente quello che pansavo di pubblicare guardando il video in questione e gli alri sui vari blogs e tv. A questo punto lancio un'idea: apriamo un post quì e ci scambiamo qualche bottiglia e raccogliamo qualche euro da devolvere per la ricrescita di un popolo che ci ama. Chesso' gli amici di intravino o gli amici del vino italiano. Siamo talmente in tanti che trovare qualcuno con i ganci giusti per non specare i nostri soldi dovrebbe essere abbastanza facile. in più mezzi di noi lavorano o sono proprietari di una cantina o comunque lavorano con il vino quindi mettere in "omaggio" qualche boccia non è un problema se pensiamo a quanti "omaggi" buttiamo direttamente nel cesso. Il tutto sarebbe una micro-goccia nel mare ma sarebbe a marchio "vino italiano" Non so'.. è troppo complicato? e poi alla fine chissenefrega se non ci sarà un tornaconto appunto per l'italica produzione... dopo le strade a Gheddafi non possiamo più perdere nulla! es: doppiomagnum pincopallino 70€. Io compro e bonifico 70euri ad intravino a le spese di spedizione a chi vende. Intravino incassa 70€ e da l'ok per la spedizione ed il gioco è fatto con un semplice giro di mail e post pubblici? Vi piace? Intravino puo' farlo? troppo casino per nulla? a me piecerebbe comprare qualche boccia dai lettori|produttori facendo del bene e, ovvio, metterei qualcosetta in omaggio pure io.. Ken per esempio potrebbe disfarsi una volta per tutte di tutti quei francesi che odia facendo del bene ;)

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Mi associo volentieri. Tomax spremiti le meningi e facci sapere.

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Alberto G.

circa 13 anni fa - Link

Onore a loro e tutti il Giappone.Sotto questo aspetto sono straordinari e mi auguro non abbiano problemi con il nucleare. Seppur cosi' ben organizzato,il Giappone corre questo rischio vista l'intensita' del fenomeno. Avendo vissuto in parte il terremoto del 1980, non oso immaginare cosa sarebbe successo con le nostre costruzioni tradizionali con un fenomeno che e' risultato addirittura piu'forte e con una faglia enorme per estensione. Che Dio li benedica (ed anche a noi).

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Alberto G.

circa 13 anni fa - Link

Scusate naturalmente intendevo "a loro e il Giappone tutto".Vabbe' ci sianmo capiti.

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