Il falso Tignanello di Tannico e le domande ancora senza risposta

Il falso Tignanello di Tannico e le domande ancora senza risposta

di Antonio Tomacelli

Brutta disavventura per Tannico, uno dei colossi dell’e-commerce del vino in Italia. Qualche giorno fa hanno pubblicato sui loro social una foto per promuovere il Tignanello, il supertuscan di Antinori, ma il primo commento non è proprio benevolo:

Bravi peccato che quello che ho comprato sul vostro sito sia risultato poi una bottiglia falsa…

A dirlo è il signor Nicola Pollastri e immediatamente parte la risposta di Tannico:

Buongiorno Nicola, ci dispiace davvero infinitamente per il nostro errore, che abbiamo provveduto quanto prima a rimediare. Ci auguriamo che lei possa darci nuovamente fiducia in futuro, per dimostrarle la nostra professionalità. Con le scuse più sentite, le auguro una buona giornata

Il signor Pollastri non demorde e dichiara di aver sottoposto la bottiglia incriminata alla Cantina Antinori che ha confermato il falso. Nelle foto postate da Pollastri si vede chiaramente che l’etichetta venduta da Tannico è più piccola dell’originale.

Al momento, dopo 5 giorni, Tannico non ha rilasciato comunicati o commenti che spieghino l’accaduto, piuttosto grave per le sue diverse implicazioni che scatenano diverse domande: da chi si rifornisce Tannico? C’è un controllo aziendale sulle bottiglie più pregiate? Ma, soprattutto: Tannico ha denunciato chi gli ha fornito le bottiglie truccate?

 

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

147 Commenti

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Alessandro

circa 3 anni fa - Link

Cacchio! E io che ero sicuro che passando attraverso siti "conosciuti" si evitassero certe situazioni. Bel problema, per Tannico, ma anche in generale...

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Doriano_53

circa 3 anni fa - Link

io compero solo in enoteca. Ciao

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Massimo Umbri

circa 3 anni fa - Link

Io compro solo in cantina ciao

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Ale56

circa 3 anni fa - Link

Meglio acquistare dal produttore !!!

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Andrea

circa 3 anni fa - Link

io mi spremo l'uva da solo :)

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Maurilio Rossini

circa 3 anni fa - Link

Ciao Alessandro Fosse so Tannico.......Il problema e' che i colossi del web fanno il bello e brutto tempo come vogliono Io ho un piccolositi web di nicchie alimentari (non mi permetterei mai di nominarlo in questa sede) e quando si acquisisce un fornitore eccellente per qualita' come d'incanto spuntano loro disposti a pagare per un'esclusiva .Poi forti del nome che hanno consolidato combinano mille porcate.Hai visto il servizio della pasta di Eataly su Report? Quel servizio sintetizza tutto

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Donovan

circa 3 anni fa - Link

In merito al servizio di report sulla pasta Italiana Ti riferisci alla provenienza dei grani utilizzati UE ed extra UE?

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ermanno

circa 3 anni fa - Link

quella della pasta con grano italiano europeo od extraeuropeo e' proprio un scandalo a cui i produttori italiani non dovrebbero aderire! al max europeo se le disposizioni in tema di diserbanti e modificje geneticje sono uguali!

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Patrick Jane

circa 3 anni fa - Link

La produzione di grano italiana è insufficiente, e non di poco, per consentire di rifornire i produttori di pasta. L'import è necessario.

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Annarita Cossu

circa 3 anni fa - Link

L enoteca è un punto fermo di riferimento, e soprattutto chi fa questo mestiere lo fa per passione!

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Matteo

circa 3 anni fa - Link

Credo, ma non ho certezza sia così, che le bottiglie non delle annate "correnti" se così si può dire.. Tannico faccia da intermediaro fra collezzionisti privati e clienti, e quella in foto mi pare una 2001. Con questo rimane lo stesso grave e un bel danno d'immagine e credibilità per Tannico.

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Roberto Baruffini

circa 3 anni fa - Link

Si..soprattutto se a "collezzionisti" vogliamo togliere una "Z". Così magari scriviamo anche in italiano corretto.

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Mattia

circa 3 anni fa - Link

Tengo parecchio alla lingua italiana. Ma preferisco un errore a una risposta del genere. Correggere è un conto. Esibire nozioni elementari con spocchia un altro.

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Donovan

circa 3 anni fa - Link

Intendeva collezionisti..... quelli di razza

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Angelo D.

circa 3 anni fa - Link

Cacchio!!

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Comprare certe bottiglie, soprattutto vecchie, online lascia sempre un non basso margine di rischio. Io non l'ho mai fatto e certamente men che meno lo farò mai in futuro anche alla luce di questo. Per Tannico comunque una figura di emme con la M maiuscola. Tra l'altro leggevo su un' altra fonte che ancora non hanno provveduto né a rimborsare né a mandare un sostitutivo al malcapitato, cosa che avrebbero dovuto fare alla velocità della luce per ridurre seppur di poco la figuraccia.

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Giuseppe Oliviero

circa 3 anni fa - Link

Credo che vogliono accertarsi che il cliente non sia d'accordo col falso collezionista. Cmq si una macchia non da poco.

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Marco Magnocavallo

circa 3 anni fa - Link

Ciao Antonio,
sono Marco Magnocavallo, amministratore delegato di Tannico. Purtroppo le informazioni non sono complete, aggiungo qualche particolare che può aiutare a chiarire per bene cosa è successo.

Nella sezione Vini Rari di Tannico acquistiamo da 4 fonti diverse: aste, collezionisti privati, ristoranti o enoteche e in alcuni casi direttamente dalle cantine. In questo caso abbiamo acquistato da un collezionista privato.

Il 2 di aprile riceviamo una segnalazione dal cliente nella quale ci dice che probabilmente la bottiglia acquistata è falsa. Gli rispondo direttamente io in questo modo "ti effettuiamo il rimborso, mandiamo un corriere a spese nostre e ritiriamo la bottiglia, poi ti facciamo sapere.".

Il cliente dice che vuol tenere la bottiglia e non rimandarcela. Nel frattempo parliamo con Antinori e d'accordo con loro procediamo a inviare immediatamente le altre bottiglie dello stesso lotto alla cantina per un controllo. Due giorni dopo Antinori ci comunica che le bottiglie sono effettivamente contraffatte. Procediamo quindi nei giorni successivi alla denuncia presso i NAS.

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Grazie della sua precisazione, però mi chiedo se sia opportuno che un rivenditore delle dimensioni di tannico si affidi all'acquisto dai privati dove non è possibile avere alcuna garanzia sull'origine del prodotto. La fiducia è una cosa che può funzionare tra privati stessi o al massimo per una piccola enoteca, ma il fatto che un colosso delle vendite online compri "sulla fiducia", non mi pare molto saggio. Dovreste limitarvi alle sole aste o agli esercizi commerciali che possono fornire gli autentici documenti di acquisto.

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Mattia

circa 3 anni fa - Link

D'accordo con te, però effettivamente l'e-commerce si espone a questi rischi. Grave sarebbe se lo facesse un'enoteca, molto meno se capita con un negozio virtuale.

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Franco

circa 3 anni fa - Link

Lasciate a noi poveracci idealwine almeno...

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Dario

circa 3 anni fa - Link

Avete un protocollo di verifica a cui sottoponete gli acquisti di vini (di alto livello e non solo) prima di acquistarli da privati? I privati da cui comprate vengono da voi selezionati (ed eventualmente scartati...) o chiunque può proporvi un vino che, anche se non validato da parametri di validità e originalità prestabiliti, poi verrà rivenduto sul portale con il relativo ricarico a vostro vantaggio?

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Maurilio Rossini

circa 3 anni fa - Link

In un'Azienda seria il controllo qualita' e' fondamentale Io non acquisto senza sapere cosa mi entra in magazzino Non e' ammissibile intervenire a seguito di segnalazioni di un Cliente che oltretutto paga profumatamente cio .'che che acquista.Siamo alle solite. .sono scappati i buoi ? allora chiudo la stalla

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Nicola Pollastri

circa 3 anni fa - Link

Caro Magnocavallo , sono il fortunato acquirente dalla bottiglia in oggetto, vorrei specificare che la denuncia a Nas e Carabinieri come vi e’ stata notificata dagli organi competenti e’ stata presentata dal sottoscritto e dalla cantina Antinori in essendo parti lese. La bottiglia non vi e’ stata restituita in quanto prima ho richiesto la certificazione del falso ad Antinori e di seguito trattandosi di una frode alimentare ho voluto verificare cosa contenesse l’alimento da me ingerito. La ringrazio ugualmente per essersi offerto di ritirare la bottiglia falsa e accollarsi le spese del ritiro. Resta la perplessita'di come sia possibile che un intero lotto di bottiglie false fosse nel vostro magazzino pronte per essere spedite senza avere ricevuto preventiva verifica di autenticità dei vostri esperti. Ad ogni modo sono felice di essere stato l’unico cliente ad avere degustato l’unica bottiglia falsa del lotto ed avere evitato al altri clienti tale privilegio.

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Michele G.

circa 3 anni fa - Link

Buongiorno, non credo sia un' attenuante aver acquistato prodotti da terzi. Il vero problema è la completa mancanza di verifiche da parte della vostra azienda. Se io acquisto prodotti contraffatti da gente comune o pseudo collezionisti è compito mio sincerarmi della bontà e della qualità del prodotto prima di rivenderlo altrimenti sono colpevole quasi quanto il venditore. Avete qualche Sommelier o professionista del vino che lavora con passione nella vostra azienda o pensate solo al mero guadagno? Il vino è passione per tanti e spero che cose del genere non si debbano più sentire in futuro.

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Maggio

circa 3 anni fa - Link

Cmq non mi meraviglio,ho 60anni e sono fanatico di buon vino e di chi lavora come si deve. Io cmq penso che voi pensate di lavorare bene e avete fatto la solita Italianata errori non fatti apposta ma fatti solo per la troppa sicurezza,pensando di essere infallibili......italianata:tutto deve andare bene ma nessun italiano fa mai niente affinché succeda veramente. Ma se capita qualcosa di storto,facciamo le vittime:questa è l'ITALIANATA (molto diffusa tra gli italiani) e l'italipopolo non è preventivo....ma piange tanto, dando la colpa alla sfortuna o a qualche santo cattivo....

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Simona

circa 3 anni fa - Link

Perchè acquistate da privati? Non capisco, emettono fattura? Come può essere un privato che vende ad un'azienda commerciale? Su qual totale di quantitativi? Semplice domanda per colmare la mia ignoranza..

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Stefano

circa 3 anni fa - Link

Sarebbe interessante sapere com'è il vino della bottiglia falsa

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Mattia

circa 3 anni fa - Link

Pare sia più buono dell'originale. Infatti se lo sono tenuto

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Alessandro

circa 3 anni fa - Link

Non sono sicuro risolverebbe il problema, ma, se le bottiglie di un certo valore venissero numerate, in etichetta, non aiuterebbe?

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Tutte le bottiglie di un certo valore (almeno le annate recenti) hanno sistemi di contraffazione sofisticati, tanto è che i falsi una volta in commercio si smascherano in fretta. Il problema è che spesso il consumatore non ha la competenza o le conoscenze per accorgersene. O altre volte queste non sono di proposito rese note per complicare la vita ai falsari.

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Alessandro

circa 3 anni fa - Link

ok, Maurizio, se e`come dici un rivenditore dovrebbe essere in grado ri verificare l autenticita', prima di vendere,

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Certamente, ma infatti come ho scritto sopra qui il problema è che hanno acquistato da un privato! Ovvero un canale non ufficiale. Loro stessi ovviamente avrebbero potuto constatare facilmente che la bottiglia era falsa, ma è una cosa in teoria non necessaria se compri tramite canali ufficiali.

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Dario

circa 3 anni fa - Link

Sicuramente aiuterebbe e avrebbe senso. Al tempo stesso, deve essere il portale ad assumersi la responsabilità e mettere su un serio controllo di qualità e veridicità di ciò che sta (ri)vendendo.

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VINOLTRE

circa 3 anni fa - Link

Beh.. ..se Tannico avesse chiesto delle foto delle bottiglie prima di acquistarle avrebbe certamente notato la differenza di etichetta ( formato , carattere dell'annata etc ) .. e se lo ha fatto e non ha notato la differenza ....ahi ahi ...in questo caso sono loro i "Pollastri"....

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Sefano

circa 3 anni fa - Link

Ho sempre guardato il modello di business di Tannico con ammirazione, poi un giorno letto sotto un bottiglia supercara il disclaimer che essendo di un ristorante o enoteca i collezionista non avevano responsabilità se conservata male.... mi sono chiesto ma quanto vale questo business rispetto al rischio di sputtanamento che corrono?. Ecco la risposta...non abbastanza

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vinogodi

circa 3 anni fa - Link

...non capisco e mi stanno venendo seri dubbi ... ma i Romanée Conti che ho comprato al mercatino di Acerra a 45 Euro l'uno , secondo voi ....

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Stefano

circa 3 anni fa - Link

Pensavo fossi tu il principale indiziato di essere il collezionista che ha venduto le sue bottiglie a Tannico...

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Vinogodi

circa 3 anni fa - Link

...direi l' indiziato unico. In parte innocente perché acquistate tutte , chiaramente senza fattura né scontrino, nei mercatini rionali dell'Agro nocerino sarnese da persone fidatissime...chiaramente c' ho speculato un pochetto rivendendo a Tannico, ma ci sta, dai...PD: per me Tignanello è un pochetto per barboni o, perlomeno, indigenti ...

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Donovan

circa 3 anni fa - Link

Ah ah ah Sto morendo dalle risate ti giuro.....sei troppo simpatico!

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Alessandro

circa 3 anni fa - Link

Qui non mi pare si faccia riferimeto al prezzo pagato dal cliente, pero. Certo, se avesse pagato 50 euro...bel pirla. Ma a sensazione ha pagato un prezzo di mercato....

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Nicola Pollastri

circa 3 anni fa - Link

185€ per l'esattezza

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denis

circa 3 anni fa - Link

no , stai tranquillo, e’ il suo prezzo😂

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Donovan

circa 3 anni fa - Link

Ah ah ah bellissima questa. Ci sta!

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Roberto

circa 3 anni fa - Link

Pensavo che avessi comprate da Lidl...

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Lucio

circa 3 anni fa - Link

Sono un frequentatore di enoteche on line . Credo che dopo questa notizia , il vino che comprerò sarà solo quello del contadino di mia conoscenza!

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Giorgio

circa 3 anni fa - Link

Però un errore può capitare a tutti. Ciò che conta è la reazione a quell’errore, e secondo me quella di Tannico è stata buona.

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Pasquale

circa 3 anni fa - Link

Secondo me NON bisogna COMPRARE DAGLI E-COMMERCE. Alcuni collaboratori di Intravino se non mi sbaglio fanno vendita di vino online, penso che non sia corretto attaccare la concorrenza o quantomeno penso sia una brutta caduta di stile fare articoli sulla concorrenza (se mi sbaglio mi scuso e non pubblicate il commento, ma se dico la verità dovreste avere l'onestà intellettuale di lasciarlo).

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Alessandro Morichetti

circa 3 anni fa - Link

Pasquale ti rispondo io. Con Tannico ci lavoro oltre ad avere una enoteca e oltre a stare qui dal primo giorno. Perdonami ma se non hai capito che siamo un posto serio - Tannico tra l'altro ha fatto più volte sponsorizzazioni qui, ci avevi fatto caso? - il discorso si fa complesso.

Questa era una notizia e andava data, stop e fine senza troppi retropensieri. Se poi davvero pensi che sia stata pubblicata per avere benefici indiretti, boh, non so che dirti. Rimani comunque liberissimo di non comprare online, ci mancherebbe pure, però la prossima volta ti invito ad approfondire meglio prima di alludere a slealtà o cadute di stile.

Grazie.

PS: secondo me, quindi, ti sbagli e di grosso ma proprio per onestà intellettuale il tuo commento è online, così da permetterci di rispondere.

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Pasquale

circa 3 anni fa - Link

Alessandro, forse mi sbaglio sulla caduta di stile. Non mi sbaglio nello scrivere che qualcuno di Intravino fa vendita online di vino. Trovo quasi comico che qualcuno di Intravino lavora per Tannico e che Tannico è stato sponsorizzato da Intravino.

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Antonio Tomacelli

circa 3 anni fa - Link

Dove sarebbe la comicità? C'era una notizia e l'abbiamo data, senza sconti o timori reverenziali. Forse ci confonde con qualche altro sito.

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David

circa 3 anni fa - Link

È questa l'Italia che ci piace. P.s. io tutto questo scandalo non lo vedo. Un errore, grave, ma pur sempre un errore. Poi, non preoccupatevi, continuate pure a comprare online, che (quasi) sempre è più conveniente, e nessuno vi falsifica il Bardolino da 9€. :)

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Patrick Jane

circa 3 anni fa - Link

Non è necessariamente vero, se compri bottiglie delle ultime annate messe in commercio ben difficilmente incapperai in un falso. La cosa migliore sarebbe essere a conoscenza dell'assegnazione diretta al sito da parte di un produttore o distributore, ma è alquanto difficile.

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Matteo Galli

circa 3 anni fa - Link

Che incompetenza! È come se un gioielliere comprasse pirite invece di oro. Matteo

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sonak

circa 3 anni fa - Link

Se ti chiami Pollastri ci sta...

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Domenico di mattia

circa 3 anni fa - Link

Io da 10 anni che sono nel giro delle e commerce... e ho sempre detto di diffidare dai prezzi troppo bassi..... non voglio colpevolizzare nessuno ... ma io mi sono sempre rifornito dal produttore ossia antinori Spero che non paghino le piccole e commerce....le bottiglie rovinate vanno cambiate ... per legge... qui però siamo in un altra storia... speriamo spighino

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Sancho P

circa 3 anni fa - Link

Non so oggi, ma fino a pochi anni passeggiando sotto i portici di Piazza Vittorio a Roma, saltavano dalle vetrine di quasi ogni bottega cinese bottiglie di Poggio all'oro. O il rappresentante su Roma era un fenomeno o chissà. Continuo a comprare tramite gli agenti di zona o quando conosco il produttore direttamente. Quando la bottiglia sa di tappo, quasi sempre basta una foto. Mi trovo bene.

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Roberto

circa 3 anni fa - Link

Senza peccare di presunzione una bott. di questo genere di grossa richiesta non può sbagliare nella conoscenza e tanto meno nell'etichetta falsa.

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Uso Tannico da diversi anni e la trovo, almeno per la mia esperienza, un’azienda seria. Inoltre, dopo l’entrata del Gruppo Campari come socio, immagino che i protocolli per garantire la serietà del servizio siano stati ulteriormente incrementati. Certo che questo fatto non è sicuramente positivo per la loro immagine ma spero che sia stato un incidente di percorso e che siano stati a loro volta vittima di una frode che come sappiamo sono sempre molto diffuse e coinvolgono anche aziende serie

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Denis L

circa 3 anni fa - Link

Capisco che quello che è successo non sia una cosa bella, ma per esperienza personale posso dire che Tannico non compra in modo così sprovveduto. Adottano parecchie precauzioni nei loro acquisti, ma come spesso accade in queste mastodontiche realtà, l’errore può scappare. Per reperire determinate annate non più in commercio, bisogna affidarsi obbligatoriamente a collezionisti privati o ad altre enoteche che non vendono on line e che in alcuni casi hanno in cantina delle rimanenze. Probabilmente le piccole realtà e-commerce hanno il vantaggio di constatare ed esaminare di persona gli acquisti fatti dai collezionisti privati, ma anche loro non hanno alternative se vogliono reperire determinate bottiglie/annate. Sicuramente qualcuno ha peccato di superficialità con queste bottiglie di Tignanello, ma mettere alla gogna una società che tratta centinaia di migliaia di bottiglie è forse eccessivo. Dovranno trovare il modo di evitare, più che acquistare, di spedire al cliente una bottiglia falsa. Per quanto riguarda il rimborso della bottiglia al cliente, non credo che si siano rifiutati di rimborsarlo, proprio per evitare di arrivare a questo punto.

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Un sito del genere non può comprare da privati, è dilettantesco. Le aste sono frequenti ed è lì che un rivenditore serio dovrebbe approvvigionarsi se vuole rivendere e guadagnarci sui fine wine d'annata. Certo, devi pagare una quota, ma hai tutte le garanzie del caso e se ci sono problemi puoi rivalerti. Tra l'altro stiamo parlando di Tignanello 2001, non di un Margaux del 1890... Non mi sembra certo un vino, nell'ambito delle vecchie annate difficile da reperire. Dei fine wine italiani Tignanello è quello prodotto nel maggior numero di bottiglie.

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Alessandro

circa 3 anni fa - Link

La domanda nasce spontanea...quante altre bottiglie della stessa partita avevano già venduto??? Vogliamo credere che il primo che se ne è accorto è l'unico a cui hanno venduto la bottiglia??

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Denis L

circa 3 anni fa - Link

Maurizio, se cerchi su internet troverai tanti articoli di bottiglie false battute dalle migliori case d’asta del mondo e non parliamo di €100/150, ma di parecchie migliaia di euro. Quelle cose le trovo assurde, perché in quei casi pretendo ci sia un esperto dedicato al controllo accurato di ogni singola bottiglia. Su alcune bottiglie non si parla di impercettibili difetti, ma di eclatanti errori di stampa sulle etichette. Anche in quei casi si parla di bottiglie messe all’asta da venditori privati.

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Certo, i falsi possono capitare anche alle aste, benché sia molto più difficile perché ci sono fior fior di periti. Poi dipende anche dalla casa d'aste. Nel mondo del vino di fatto ce ne sono poche specializzate (Sotheby's, Pandolfini, Bolaffi tanto per citarne alcune). Per la verità non so di tanti casi di falsi a questi livelli e le poche volte che capitano questi emergono ben prima che il lotto sia battuto e quindi sono ininfluenti. Se hai articoli di false bottiglie battute all'asta a questi livelli mi fai un favore se me li segnali.

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Vincenzo Crusi

circa 3 anni fa - Link

Mi ero accorto che tannico ci prova. Le frasi a effetto degli sconti non rispondono al vero i fatti allorché entri x fare acquisti non trovi lo sconto promozionale o non trovi le bottiglie promozionate. In realtà ti cattura con l i fanno. Tipico del fdp

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Rino

circa 3 anni fa - Link

Vi consiglio di guardare "Vino amaro" su Netflix . Parla del più grande falsario di vini pregiati e rari. Sono sicuro che l' Italia non è indenne a queste situazioni.

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Denis L

circa 3 anni fa - Link

Bravo Rino, volevo citare Mr. Romanee, che ha rifilato decine di Milioni di euro di bottiglie false a pseudo esperti, facendosi beccare nella maniera più stupida, mettendo in commercio un’annata mai prodotta. Maurizio, credimi che non c’è bisogno di mandarti gli articoli. Se cerchi su internet ne trovi tanti e una delle più gettonate è Christie’s. Alcune le beccano durante il periodo di presentazione e altre le scopro gli acquirenti dopo l’aggiudicazione, senza contare chi non se ne accorge e le mette in cantina. Di Henri Jayer si contano più falsi che autentiche.

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Grazie Denis, si tratta certo di casi eclatanti e che riguardano bottiglie che sono più facilmente taroccabili perché vecchie. Un conto è taraccoare un Jayer di 40 anni fa, un conto un Tignanello del 2001. Sicuramente su certe bottiglie il rischio c'è sempre in ogni contesto, ma penso che per vini più recenti e di aziende strutturare passare per canali che offrano le giuste garanzie non comporti rischi.

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Denis L

circa 3 anni fa - Link

In questo articolo c’è racchiuso il sunto del mondo del Fine Wine, tra aste, collezionisti, pseudo e grandi esperti, che sono stati truffati. https://www.enolo.it/vino-contraffatto-grandi-truffe/

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Antonio Tomacelli

circa 3 anni fa - Link

Anche qui su Intravino abbiamo un ricco archivio sui vini taroccati https://www.intravino.com/?s=Kurniawan&submit=Cerca

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Ale

circa 3 anni fa - Link

com' era il vino? l' ha detto?

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Marco Magnocavallo

circa 3 anni fa - Link

Caro Nicola Pollastri, come ho già scritto tutte bottiglie del lotto rimanenti sono state da noi inviate in Antinori il giorno successivo a quando ci hai comunicato il sospetto falso. D’intesa con i responsabili di Antinori ho poi provveduto a sporgere denuncia presso i NAS di Milano prima via email (eravamo in lockdown in quei giorni) e poi di persona. I contatti tra Tannico e Antinori in quelle settimane sono stati pressoché giornalieri. Se poi anche tu hai provveduto a sporgere denuncia, meglio, grazie. Spero che ora potremo dedicare tempo anche ad altro oltre a commentare questo post, lasciando così le forze di Polizia effettuare il loro lavoro e tornando noi alle nostre attività.

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Andrea

circa 3 anni fa - Link

Dal post del Sig. Magnocavallo sembra che scrivere questi due commenti gli abbia portato via tutto il tempo che dedica all'azienda. Forse questo tempo non è abbastanza, visti i risultati. Ammetto di essere un ex cliente con esperienze di pessima gestione.

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Gianluca

circa 3 anni fa - Link

Io non compreró mai più da Tannico. E nemmeno i miei amici facoltosi. Fatto gravissimo.

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daniele

circa 3 anni fa - Link

Certo che almeno un "Scusate davvero tanto abbiamo fatto una cazzata" Poteva anche dirlo.

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V.mancini

circa 3 anni fa - Link

Io i vini,specialmente quelli di livello li prendo direttamente dal produttore

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Fabio

circa 3 anni fa - Link

INCIPIT "Basterebbe tornare a considerare IL VINO per quello che é, e quindi comprare solo bottiglie DI VINO DI QUALITÁ anziché bottiglie di vino FAMOSE" Le etichette che "luccicano" o i vini "da collezione" sono una stortura del settore. Tannico ha la colpa (plateale) di un mancato controllo su bottiglie di questo tipo, ma IL COLPEVOLE non é e non puó essere il rivenditore "disattento". Così come non puó essere colpevole l'acquirente, incauto o ingenuo che sia. Il vero colpevole è IL MERCATO, che fagocita la voglia per "tanti produttori" di vendere bottiglie di vino a prezzi stratosferici, pensando solo ed esclusivamente al mero profitto. Nel caso specifico: Tignanello l'ho bevuto qualche annetto fa, confrontandolo con 2 bottiglie di "teorico minor rango" stando al loro prezzo di vendita. Ovviamente sono stato RIGOROSO nel confronto: stesso blend di uve, stesse zone di provenienza (o quasi). Ovviamente, come ne sará uscito "il Tigna" dal confronto? E questo ragionamento vale UNIVERSALMENTE per i vari Caxxeti, Caxxicaia, Caxxaroni dellla Valpolicella, eccetera. Finché ci saranno vini che costano 10/20/30/50/100 volte il loro valore, ci sará il mercato dei falsi e dei contraffattori. E qui, torniamo all'INCIPIT...

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Simone

circa 3 anni fa - Link

Ecco questo finalmente è IL COMMENTO più PERTINENETE ed ONESTO di quelli letti fino ad ora. La verità è tutta qui ed è banalmente semplice!

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hakluyt

circa 3 anni fa - Link

Vedi, qui nei commenti si continuano a mescolare due questioni: quella "generale" del mercato dei FineWine (e potrei anche dare ragione a Fabio) e quella "particolare" della figura di m... che ha fatto Tannico con questa storia. E su questo non posso dare ragione a Fabio: la colpa NON è del mercato ma di TANNICO...

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

I vestiti taroccati? L'elettronica taroccata? Qualsiasi cosa allora che abbia a che fare con una merce è colpa del mercato, o delle mezze stagioni o del governo ladro.

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Ilaria

circa 3 anni fa - Link

Concordo su tutta la linea

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Massimiliano Murgo

circa 3 anni fa - Link

Consiglio di comprare il vino direttamente in cantina, dopo averla visitata, sentito i profumi e i sapori che sprigiona.

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Luca

circa 3 anni fa - Link

Al prossimo che mi dice di comprare il vino in cantina svengo. Inoltre vorrei capire come posso assaggiare un vino, che so, Siciliano se risiedo in Piemonte. O per bere uno champagne devo per forza farmi 600 km? O se addirittura voglio bere un vino Sudafricano? Ma voi che dite queste cose bevete sempre lo stesso vino per 20 anni?

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bt

circa 3 anni fa - Link

applausi. sarà il decimo che lo scrive! ma questi non c’hanno un cazzo da fare? ogni volta che vogliono un vino vanno fino alla cantina? va beh che in Italia il tasso di occupazione é il 59,1% ma così si esagera!

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giacomo colombo

circa 3 anni fa - Link

Questo è il motivo per cui compro solo in enoteca e sotto consiglio di chi ha studiato e sa consigliare. Diamo valore alle persone e ai piccoli commerci. Siamo tutti professori su internet e poi prendiamo fregature.

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Michele G.

circa 3 anni fa - Link

Stessa cosa che faccio io. Acquisto solo ed esclusivamente da Enoteche fisiche e con Professionisti reali che lavorano all'interno. Acquisto anche online ma sempre e comunque da Enoteche reali.

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Giuseppe Oliviero

circa 3 anni fa - Link

E basta con sti commenti che comprate solo di qua o solo di là, io ho sempre comprato vino ovunque ci sia qualcuno che lo vende ho avuto fregature ma anche grandi sorprese che hanno ripagato le mie scelte.

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marcow

circa 3 anni fa - Link

1 Condivido il commento di Andrea che replica a Marco Magnocavallo quando dice: "Spero che ora potremo dedicare tempo anche ad altro oltre a commentare questo post, lasciando così le forze di Polizia effettuare il loro lavoro e tornando noi alle nostre attività". (Marco Magnocavallo) 2 Marco Magnocavallo è entrato nel dibattito e la prima cosa che doveva fare era quella di chiedere scusa a tutti i suoi clienti. Invece ha tentato di giustificare un fatto gravissimo. Secondo me, le giustificazioni sono state debolissime e vi rimando a quello che è stato detto da Altri commentatori in proposito. 3 Ma Marco Magnocavallo non si ferma e pretende di DETTARE I TEMPI DELLA DISCUSSIONE. E di chiuderla perché lui non ha tempo da perdere. 4 Fabio, secondo me, va un po' più in profondità e cerca di dare una sua spiegazione del perché avvengono questi fatti. 5 Vorrei, infine, complimentarmi con Intravino che non ha SILENZIATO la Notizia, come fanno altri wine blog, seguendo una LINEA EDITORIALE coraggiosa che abbiamo visto applicata anche in altre vicende.

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Max

circa 3 anni fa - Link

A me non torna l’atteggiamento dell’acquirente... tra l’altro se leggete nei vari articoli in giro il tizio non è nuovo in casi simili, ma ovviamente relata refero.. Ad ogni buon conto, con tutto quello che vende Tannico, non credo che il business sia “spacciare” una cassa di Tignanello falso e sputtanare così nome e mercato... le autorità faranno le loro indagini e non mi stupirei per qualche sorpresa al contrario.. ricordo che siamo italiani e siamo riusciti a vendere vino falso in Cina.. ricordo altresì i vari scandali di produzioni di Brunello ben oltre le capacità produttive e altri casi simili.. Non credo affatto nel dolo di Tannico.. Infine, per alcuni dei fenomeni che si erigono a giudici nella discussione, alcuni di voi se ci fosse il caso degusterebbero senza accorgersene dell’ottima benzina dentro una bottiglia di Biondi Santi.. Complimenti a Intravino per trasparenza ed assertività nei commenti.

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hakluyt

circa 3 anni fa - Link

Fabio più sopra scrive: "ma IL COLPEVOLE non é e non puó essere il rivenditore "disattento". Secondo lui il colpevole è IL MERCATO. A me sinceramente me pare una str....ta...

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Fabio

circa 3 anni fa - Link

Ciao, ti spiego perché (IMHO) non é una stroxxata: se non ci fosse "speculazione" da parte del produttore sul prezzo - gonfiato a dismisura - della singola bottiglia di vino, non esisterebbe spazio per il mercato dei falsi. Quindi l'emulazione tra produttori a rincorrere il trofeo del "vino più costoso" innesca il circolo vizioso vino famoso>prezzo in salita continua>mercato dei falsi. Vale per i Rolex come per i Romanee come per "il Tigna" dell'articolo. É (IMHO) questa la stortura del mercato che io individuo come colpevole, chiaro poi che i delinquenti e le organizzazioni malavitose ci vanno a nozze con questa storia. Non so quanti siano in termini di fatturato e numeri i VINI FAMOSI CONTRAFFATTI nel mondo, ma so per certo che un ROSSO DI ANNESANTI o una BARBERA "LIA VI" CARUSSIN (giusto per fare un esempio di vini TOP low-cost) regalano emozioni che non hanno eguali e difficilmente potranno essere contraffatti. Ammenoché i 2 produttori - citati ad esempio - non si sveglino una mattina e decidano di prezzare i 2 vini con un paio di zeri in più...

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marcow

circa 3 anni fa - Link

Max conclude il suo commento così: "Complimenti a Intravino per trasparenza ed assertività nei commenti". j Vediamo quanto lui sia stato trasparente. Io non contesto il fatto che Max abbia una buona opinione di Tannico. Contesto il "modo" in cui lui cerca di stare dalla parte di Tannico. E lo fa, signori, cercando di SCREDITARE L'ACQUIRENTE. Leggiamo questi 2 passaggi del suo commento. 1 (Incipit) "A me non torna l’atteggiamento dell’acquirente… tra l’altro se leggete nei vari articoli in giro il tizio non è nuovo in casi simili, ma ovviamente relata refero.." 2 Più in basso scrive: "le autorità faranno le loro indagini e non mi stupirei per qualche sorpresa al contrario..". __ È chiaro l'intento di screditare l'acquirente in modo poco trasparente perché lancia il fango...ma non argomenta. PS Hakluyt, mi dai l'occasione di specificare meglio la mia opinione. Chiaramente non condivido la parte del commento di Fabio che, in un certo senso, giustifica il venditore. E i miei commenti lo dicono chiaro. Ma condivido, del commento di Fabio, il fatto che dei prezzi così alti (e drogati) spingano alla FRODE. E, questo, si può verificare anche in altri settori dell'agroalimentare. Saluti

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Alberto

circa 3 anni fa - Link

Capisco che "errare humanum est" e condivido con chi ha detto che le ditte serie non sono quelle che non sbagliano mai, ma quelle che rispondono correttamente dei propri errori. Non capisco invece due cose: la prima è che mi pare che nessuno, nei commenti in questo sito ha chiamato in causa il privato fornitore delle bottiglie counterfeit per sapere se è stato denunciato con nome e cognome, anche per poter risalire alle fonti della contraffazione. (Vi ricordo che a Febbraio dell'anno scorso sono state sequestrate 11.000 btg di falso Tignanello). La seconda è il perchè, a fronte di un comportamento errato nei presupposti, ma deontologicamente corretto nell'azione successiva da parte di Tannico (sito che stimo e di cui sono cliente, a proposito complimenti per il deal con Campari), il sig. Magnocavallo voglia chiudere le discussioni su un argomento che è tutt'altro che banale e assolutamente non indicato per essere derubricato con un "pensiamo ad altro".

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Max

circa 3 anni fa - Link

... ecco appunto (con toni ed esposizione) uno dei giudici... Mah... Credo che ogni blog sia una zona franca, esprimere un parere non si tratta di faziosità ma di prendere parte ad una discussione “tentando” di esprimere il proprio punto di vista. Ho espresso opinione, tra l’altro evidenziando “relata refero” sui fatti riportati (donde il significato) e lungi da me screditare nessuno.. Ma forse ho capito il motivo della posizione e dei toni.. cercherei di parlare in modo più semplice al fine di essere compreso da Lei ma temo sarebbe inutile perché cerco di interpretare quel che dice nella sua arringa (perché tale è!) e mi rimane difficile.. pertanto non vale la pena... Comunque, viva Dio, continuo a sostenere la mia idea e auguro a Lei una buona degustazione di quel Biondi Santi di cui sopra..

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Max

circa 3 anni fa - Link

Il mio è ovviante riferito non a quell’ultimo post di Alberto ma al precedente..

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marcow

circa 3 anni fa - Link

Max, anche nella replica, ti confermi uno "specialista" della FALLACIA AD HOMINEM. La stessa che hai usato con l'acquirente. __ Penso che il "buon bere" "dovrebbe" avere dei risvolti positivi sugli essere umani. Renderli MIGLIORI. ... Purtroppo non sempre è così. Stammi bene.

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Fabio

circa 3 anni fa - Link

Grazie Marcow del feedback, comunque preciso che TANNICO non lo assolvo (anche perché non conosco la reale dinamica dei fatti e poi non é compito mio assolvere/incriminare terzi), semplicemente dico che potrebbe capitare anche ad altri venditori online, magari inconsapevoli o disattenti o con controllo qualitá non all'altezza. Quindi TANNICO sicuramente avrá un ritorno d'immagine negativo da questa cosa, ma il mercato dei falsi si nutre proprio di prezzi "alti e drogati", per usare le parole di Marcow.

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Stefano

circa 3 anni fa - Link

Il primo player nel commercio di vino on line in Italia, con le dimensioni e la visibilità che ha, si lancia nel mercato delle "grandi bottiglie" o delle bottiglie "da collezione" ed acquista dei falsi che rivende tranquillamente ai propri clienti. Io trovo sia un segnale a dir poco preoccupante, che testimonia un' incompetenza ed una superficialità inaccettabili anche per l'ultimo arrivato. Ma è possibile far partire il progetto "fine wines" senza organizzarsi perché questo non possa succedere? Basta controllare le bottiglie e, nel dubbio, non acquistarle. Perché Antinori non è stata coinvolta prima dell'acquisto? Ripeto, è preoccupante, e non solo per i clienti di Tannico

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Stefano

circa 3 anni fa - Link

Anche io compro solo in cantina. Ora scusate che devo andare a Reims, passando da Beaune. Poi ho un volo per Marlborough e rientro da Mendoncino via mare, con nave cargo per portare a casa gli acquisti

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Capex

circa 3 anni fa - Link
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hakluyt

circa 3 anni fa - Link

Fabio, scrivi: "TANNICO non lo assolvo" ma ancora più su hai scritto: "ma IL COLPEVOLE non é e non puó essere il rivenditore "disattento"". Ripeto: "non é e non puó essere" Mettiti d'accordo con te stesso...

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Giacomo

circa 3 anni fa - Link

La mia politica, invece, è di tenermi ben alla larga dai produttori. Meno li conosco, meglio è. Bere vini eccellenti sapendo quali miserie umane vi siano dietro è opprimente. Da Erbusco, per esempio, mi sono fatto mandare una cartolina, non ci metterò mai piede.

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Giacomo

circa 3 anni fa - Link

Era un esempio. Naturalmente è una politica preventiva, ad Erbusco non conosco nessuno, ci saranno produttori umanamente squisiti, ma non intendo indagare in tal senso, mi basta bere i loro vini.

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Rino

circa 3 anni fa - Link

Comunque vi dico come mai spesso queste situazioni spesso non vengono a galla.15 anni fa penso c'era una sacco di champagne di un marca molto famosa (Milioni di bt?!?) taroccato, dentro c'era un prosecco decente. Nessuno ha fatto niente, tutto insabbiato perché per paura di acquistare un falso nessuno avrebbe acquistato anche quello vero. Probabilmente funziona così.

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vinogodi

circa 3 anni fa - Link

...è il rischio che corre qualsiasi bene con un posizionamento sul mercato "appetibile" ... Il vino non fa eccezione e mi stupiscono maggiormente le levate di scudo sorprese e il vino oggetto di contraffazione . Poi ripenso al mio amico bancario che mi disse, con mia somma sorpresa, che la banconota più contraffatta è il 20 Euro e non quella da 500 oppure 200 e, neppure come io credevo, quella da 50 o 100. Salvo il caso clamoroso del Clos de La Roche in annata mai prodotta , forse passa più inosservato e con meno attenzione un Tignanello ( moneta corrente ...) rispetto ad un Corton Charlemagne di Coche Dury, un Chambertin di Bernard oppure un Musigny di Leroy ...

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hakluyt

circa 3 anni fa - Link

Nessuna sorpresa che ci siano bottiglie "taroccate". La sopresa è che le venda un sito come Tannico (che dovrebbe essere gestito da esperti). Sorpresa ancor più sorprendente il capo di Tannico che minimizza e dice "pensiamo ad altro"...

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

La differenza però è che è più difficile in questo caso contraffare la banconota da 20 € (vino più diffuso e di annata più recente) che banconota da 500 € (annata rara e vecchia di produttore di nicchia)

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Angelo

circa 3 anni fa - Link

Mi accontento di vendere le mie poche assegnazioni annuali...tutti i giorni capitano in negozio "commercianti" o presunti tale che propongono Sassicaia, Ornellaia, Tignanello, Pergole Torte etc etc etc da andare avanti all'infinito...ritirati in ristoranti, presi in una vecchia cantina, caduti da camion, poco importa... Sta nel buon senso di noi professionisti di qualsiasi Sommellerie, Associazione o semplicemente appartenenti alla vecchia scuola di enotecari quello di saper e poter distinguere una bottiglia vera da quella falsa prima di comprarla per poi soprattutto rivenderla, dove l'esperienza sul campo permette sempre prendere la scelta giusta e riconoscere una truffa, che è sempre dietro all'angolo, da un affare... in questo caso il compratore finale non ha colpe, data la cifra spesa e in linea coi prezzi di mercato. Angelo

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Leonardo

circa 3 anni fa - Link

Io non capisco come possa essere legalmente ed eticamente possibile per una società comprare da privati che non rilasciano alcuna garanzia non tanto sulla autenticità ma soprattutto sul contenuto di qualcosa destinato al consumo. Se io vado a festeggiare il compleanno al ristorante non mi posso portare una torta che ho fatto a casa perchè ci sono dei , più che ragionevoli, discorsi di sicurezza alimentare e il ristorante non può rischiare che qualcuno si sente male per aver ingerito qualcosa che non sanno cosa contenga.

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franco

circa 3 anni fa - Link

è pur vero che, Leonardo, se il soggetto da cui ha acquistato in origine il privato rilascia una "garanzia" di un anno... c'è poco che il soggetto acquirente possa fare qualora decida di rivendere la bottiglia dopo 10 anni... l'unica garanzia è la sua onestà nel conservare i vini.. ma anche in cantine naturali, perfette oltre la regola, è possibile trovare vini stanchi e insoddisfacenti. Per me la questione è molto semplice, se quello a cui tiene di più il consumatore è la garanzia del contenuto: se non puoi garantire il contenuto della bottiglia(ovvero cambiare l'eventuale bott. fallata per una uguale, di annata soprattutto), passati, 2, 3, 5, 10, 100 anni... o la vendi a un prezzo di gran lunga inferiore all'annata corrente... oppure speri (come succede oggi) che l'acquirente non faccia troppe domande, si cucchi la bottiglia, la trovi fallata e torni a citofonarti perchè gli hai venduto un pacco: tu bello bello risponderai che la garanzia del contenuto scade solitamente dopo un anno per tutte le cantine e che quindi a tua volta non hai la possibilità di sostituirla (aspetto che andrebbe chiarito sempre, prima di ogni acquisto).. chi ti viene incontro dopo decine di anni, sono mosche bianche o inesistenti.

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Leonardo

circa 3 anni fa - Link

forse non mi sono spiegato bene, a prescindere della garanzia io trovo assurdo che una azienda compri da un privato qualcosa che poi rivende senza avere alcuna garanzia di cosa c'è dentro. E' come se io comprassi, che so, un prosciutto da un produttore e poi pretendessi di rivenderlo da privato ad un ristorante, credo che le norme sulla sicurezza alimentare non lo permettano. E così mi aspetto che in tutta la catena, dal produttore originario al consumatore, siano coinvolti soggetti "professionali" che garantiscano almeno sulla carta la "sanità alimentare"

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franco

circa 3 anni fa - Link

Com'è possibile garantire il contenuto di un contenitore chiuso? Ci sono metodi che so, tipo microaghi che spillano una goccina senza compromettere? Lascia per un momento da parte l'acquisto del rivenditore dal privato(il privato a sua volta ha acquistato o dal produttore o in enoteca)... Se il primo a non riuscire a garantirti il contenuto delle bottiglie è il produttore, come può farlo il rivenditore???? Sto sostenendo che è impossibile garantire il contenuto di un contenitore chiuso. Se non lo fa in primis (oltre l'anno)chi lo produce... come può farlo il privato o il rivenditore che compra da privato? Allora è come dici tu, i rivenditori non dovrebbero acquistare bottiglie di cui non possono garantirne il contenuto... quindi il mercato sarà formato solo da bottiglie di annata o comunque solo da quelle che sono coperte dalla garanzia di 1 anno rilasciata (per obbligo di legge) dal produttore.

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Luca

circa 3 anni fa - Link

Che poi a pensarci, la copia era spudoratamente falsa, non servivano esami specifici per capirlo, bastava comparare le due etichette 😂. Quindi Tannico fa una pessima figura senza possibile scusante. Come se a footlocker vedessero scarpe della Nike col logo al contrario. Imbarazzante.

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Eb2323

circa 3 anni fa - Link

Sono personalmente molto cinico in questi casi. Se uno ha i quattrini per potersi permettere una Bottiglia di Ponsot prima che sia stato imbottigliato. Oppure uno Cahateau Lafite del 1737,oppure un Sassicaia del 1966, forse avrebbe dovuto documentarsi un po prima di considerarsi un collezionista di vini. Allo stesso modo chi acquista un Tignanello con una etichetta più piccola per un terzo. Tutto il mio pensiero non scagiona in nessun modo la superficialità di tannico.

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Marco

circa 3 anni fa - Link

Comunque è chiaro che il problema sia Tannico, che evidentemente non effettua nessun controllo di qualità in entrata, ma soprattutto in uscita. Cioè Tannico poteva pure essersi preso la fregatura ma è indecente che abbia venduto una bottiglia di Tignanello con etichetta visibilmente contraffatta. Non stiamo parlando di un vino del 1948, con una etichetta che nessuno ha mai visto, ma di un vino del 2001 di cui probabilmente avevano in casa svariate annate. Passare da enoteca on line a intermediario di vini pregiati è chiaramente un passaggio molto significativo, perchè ovviamente le competenze in gioco sono diversissime. Lo stesso disclaimer sul non prendersi responsabilità sui vini venduti mi fa davvero pensare, ma come credono di stare sul mercato? Quale è il valore aggiunto rispetto ad eBAY? Non ho nessuna garanzia, non c'è controllo di qualità, ma si prendono il margine.... boh

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Eb2323

circa 3 anni fa - Link

Il punto è che nessuno conosce il prezzo in entrata della bottiglia. A parte Tannico. Solo quello in uscita.

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Matteo Fabbri

circa 3 anni fa - Link

Penso che i produttori sui propri prodotti con alte marginalità potrebbero permettersi di investire sulla tracciabilità del prodotto; per tutelare tutti: consumatori, rivenditori ecc..

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Fabio

circa 3 anni fa - Link

Straquoto Matteo Fabbri!!! Non esiste (anzi voglio scriverlo a caratteri cubitali) NON ESISTE CHE UN PRODUTTORE "LUXURY BRAND" NON UTILIZZI UN SISTEMA PER RENDERE TRACCIABILI I PROPRI COSTOSISSIMI VINI. Per RISPETTO del "consumatore/pagatore", per rispetto del mercato dei LuxuryWines e per AUTOTUTELA del proprio brand.

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Ma costa state dicendo?? Ci sono tutti dispositivi anticotraffazione. Qui è Tannico che non ha verificato. Ci avrebbe messo un secondo se avesse voluto.

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Marco

circa 3 anni fa - Link

Infatti!

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matteo fabbri

circa 3 anni fa - Link

Mi scusi, quali sono? Un etichetta e una capsula? Il vino in questione è anche un Igt quindi non ha neanche la fascetta.

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Ce ne sono a decine e molto più sofisticati di una fascetta, che infatti spesso adorna bottiglie di vino DOCG venduti a 3 € al supermercato. Ci sono alcune etichette che richiedono la stessa difficoltà di essere sofisticate di una banconota. Forse non conosce bene la materia se pensa che un vino solo perché IGT non li abbia. Su vino che costa quelle cifre le aziende investono parecchio ed è nel loro interesse. Tra l'altro i sistemi di anticontraffazione non devono certo essere divulgati al pubblico, proprio per evidenti motivi di sicurezza. Non è un caso che anche le recenti vicende emerse a livello di cronaca nazionale siano spesso state stoppate tutte prima della commercializzazione e quindi del danno al consumatore finale.

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matteo fabbri

circa 3 anni fa - Link

La materia la conosco bene. è il mio lavoro ; le etichette non hanno niente a che vedere con le filigrane delle banconote. Sono dell' avviso che su prodotti di alto livello una vera tracciabilita' sulla singola bottiglia sia importante.

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Qui non è questione del suo parere, è questione che lei dice il falso quando dice che non c'è la tracciabilità della singola bottiglia sulla maggior parte dei fine wine oggi.

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Eb2323

circa 3 anni fa - Link

Sono assolutamente d'accordo. Sono stati comunque contraffatti e messi all'asta Domaine storici con certificazione da parte dell'importatore e quant'altro. La cosa tragica è che qui la contraffazione è tragicamente dozzinale.

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Mauro Oliani

circa 3 anni fa - Link

Noi la soluzione a questo problema ce l'abbiamo mettendo un TAG NFC Tamper sulla capsula dal produttore che rende unica la bottiglia e non riproducibile. Inoltre le informazioni sono scritte in blockchain e quindi nemmeno il produttore può modificarle successivamente.Risolve sia il problema della bottiglia falsa che l'eventuale reflling una volta aperta.

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Eb2323

circa 3 anni fa - Link

Contatta Drc,Ponsot e Antinori. Meglio che farsi pubblicità su questo blog.

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Carlo

circa 3 anni fa - Link

Comperate dai produttori o enoteca noti. E lasciate perdere gli acquisti sul web.

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bt

circa 3 anni fa - Link

record di commenti quando si tratta di schizzare fango ai ricchi, comunque. mi pare di vedere una certa acrimonia contro i primi della classe! e lo dico io NON compro da tannico ma ormai solo in enoteca.

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bt

circa 3 anni fa - Link

sono solo contento per la visibilità di intravino che se la merita.

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Alessandro

circa 3 anni fa - Link

...ho difficoltà a comprendere perché, in una enoteca "fisica" si correrebbero meno rischi...le truffe esistono da ben prima della comparsa dell'e-commerce...

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Perché all'entocea fisica la bottiglia la vedi e se sei un minimo accorto ti rendi conto se la bottiglia è sospetta o meno. Nel caso specifico una bottiglia di Tignanello come quella in foto giusto un astemio poteva comprarla.

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andrea celant

circa 3 anni fa - Link

trovo ridicole le affermazioni di Tannico; mettiamo che fossi stato io il cliente finale: ho sentito parlare del vino e voglio farmi un regalo costoso non ho per le mani una bottiglia di Tignanello quindi non sono in grado di capire se l'etichetta e' originale o falsa non ho mai bevuto Tignanello con qualche anno d' invecchiamento quindi non sono in grado di capire se il vino sia quello o qualcosa d'altro quindi non reclamo e siamo tutti contenti? anche no, perche' lo bevo e dico che fa schifo ovviamente lo dico agli amici e magari metto una pessima recensione su internet, forse anche scrivo al produttore dato il costo del suo vino l' unico felice e' Tannico che non ha neppure tempo da perdere... fortunatamente si puo' comprare vino ovunque

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Stefano

circa 3 anni fa - Link

Vi assicuro che ci sono bottiglie vecchie che è quasi impossibile capire se sono vere o false. Io colleziono whisky e tempo fa ho acquistato un bruichladdich del1964, ho mandato le foto alla casa madre che mi ha risposto: " DOVREBBE essere genuina" . l'etichetta del tignanello è abbastanza differente e tannico ha commesso un errore banale. Ma purtroppo non è sempre così facile.

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Maurizio

circa 3 anni fa - Link

Un conto sono le cose vecchie su cui si può far poco, un conto roba che ha meno di 25 anni e in quasi tutti i casi tra sistemi di anticontraffazione, numero di lotto, seriali, filigrane, etichette o vetri particolari smascherare un falso è immediato se si è un minimo attenti. Fosse successo su un vino degli anni '40 non sarebbe stata nemmeno una notizia, ma su un vino così famoso prodotto nel 2001 è inaccettabile la superficialità di tannico. Dovrebbero chiudere la loro sezione di vini rari dopo questa gaffe.

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Eb2323

circa 3 anni fa - Link

Non è facile ,per un" privato". Anche se nel caso di un appassionato lo trovo comunque un approccio scolastico. Per Tannico personalmente parlando lo trovo inaccettabile.

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Luca

circa 3 anni fa - Link

Tra l' altro a guardare la foto su Facebook che ha scatenato tutto, i 2016 esposti sembrano proprio uguali a quello falso, etichetta grande e simbolo sotto scuro. Che fregatura che ha preso a sto giro Tannico.

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pino josi

circa 3 anni fa - Link

Mi dispiace leggere che Tannico stia facendo passare che NP sia un rompicoglioni conisciuto da Antinorimper la sua petulanza. Invece divrebbe chiedersi quanti falsi ha nel proprio magazzino e perché non ci sono controlli. NP conisceva il prodotto, ma se nin fosse stato così?

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SALVATORE AGUSTA

circa 3 anni fa - Link

Mi dispiace per Tannico ma questa storia dimostra tutta la loro maldestra incapacità. Come disse un mio caro professore della Bocconi che non voglio scomodare: chi copia prima o poi la cazzata la fa, perché non sa come muoversi.

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David

circa 3 anni fa - Link

'Tutti i Vini Rari appartenenti a questa sezione sono selezionati e controllati dai nostri esperti, che verificano l’ottimo stato di conservazione del livello, del colore e dell’etichetta di ogni bottiglia" Un po' se la cercano però.

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Viva Roddolo

circa 3 anni fa - Link

Comunque se ne sta continuando a parlare...e chissà, magari qualcuno che non sapeva dell'esistenza di una sezione "vini rari" adesso è informato...

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Luca

circa 3 anni fa - Link

È giusto parlarne e mettere in luce un problema che può colpire qualsiasi venditore non attento. Dubito che Tannico si stia fecendo una buona pubblicità, in vista delle festività poi...

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Stefano

circa 3 anni fa - Link

...però è informato anche della selezione "vini falsi"

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Giampaolo

circa 3 anni fa - Link

Trovo alquanto facilone prendersela con Tannico.. Poteva succedere benissimo anche in un enoteca fisica

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Franco

circa 3 anni fa - Link

Beh se un enoteca fisica esponesse una bottiglia clamorosamente falsa come quella venduta da Tannico dovrebbe cambiare lavoro. Ho letto la versione del loro CEO Magnocavallo oltre ad avere venduto un falso ha anche sputtanato il cliente e si è preso una diffida da Antinori...grande acquisto ha fatto Campari...

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Stefano

circa 3 anni fa - Link

Io ho preso ieri una bottiglia di Dom Perignon 2008 (169€) dall e-commerce francese V*****s e e il retroetichetta mi è parsa subito strana,senza molte informazioni di base ( tipo i classici 750ml), ed è diversa da altre bottiglie del 2008. Scritto e inviato immagini al customer service del produttore, e subito mi hanno detto che vogliono avviare indagini. Staremo a vedere..chissà quanta roba finta c'è in giro

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domenico

circa 3 anni fa - Link

io ho un e-commerce on line compro solo ed esclusivamente direttamente nelle grandi aziende, onde evitare che possono accadere questi spiacevoli inconvenienti.se qualche bottiglia presenta qualche imperfezione ho magari sa di tappo ...le aziende sono costrette al cambio delle bottiglie. spero che per un colosso come tannico non paghino le piccole e-commerce .

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