Il campionato italiano dei degustatori seriali è ufficialmente chiuso

di Alessandro Morichetti

Ci sono momenti in cui un uomo vorrebbe suicidarsi. Per l’enostrippato nella media succede quando leggi robe tipo: “il mio record è circa 600 assaggi con note in un giorno ma erano tutti Riesling”. Ero rimasto alle performance di Rocco Siffredi in altro settore ma qui siamo oltre. Dedicando un minuto a vino sarebbero 10 ore, con due significa assaggiare pure nel sonno. Il problema è che non amo particolarmente le degustazioni seriali. Sono utilissime ma richiedono allenamento, concentrazione, personalità e competenza. Io mi stanco facilmente e 50 assaggi al giorno sono il mio limite. Andando oltre inizio a sognare bistecche che volano canticchiando i Take That e disegnando cuoricini invece che note di degustazione.

Ho chiesto un po’ in giro per avere un termine di paragone sentendo i degustatori bravi. Una vecchia volpe come Alessandro Masnaghetti (Enogea) assaggia solo di mattina e viaggia sui 70-100 campioni al giorno, preferendo “meno” a “più”. Certo, molto dipende “da resistenza fisica individuale ed età (dell’assaggiatore, non dei vini)” ma Fabio Rizzari (L’Espresso vini) conferma che il vero discrimine è la tipologia: il limite sono 70 rossi impegnativi (Barolo, Brunello) o 100 bianchi poco strutturati. Esperienza e tempo alzano la soglia di attenzione ma l’importante è smettere prima di svenire sotto al tavolo. Gianni Fabrizio (Gambero Rosso) si spinge fino a 120 vini di ogni razza e provenienza solo per esigenze editoriali e qualche sano accorgimento ce lo suggerisce il suo “partner” Leonardo Romanelli: non più di 100 vini al giorno, prima di arrivare alla fine solo pane a acqua in quantità con pause ogni 25 minuti. Fuori dal coro la voce di Sandro Sangiorgi (Porthos), che non si spinge oltre i 30 campioni per garantire una valutazione ottimale permettendo a ciascuna bottiglia di esprimersi coi propri tempi senza affaticare l’assaggiatore: “Condensare in una giornata più di 100 assaggi, come fanno molti pseudo esperti, impedisce un racconto credibile e porta a trascurare i vini più sottili e delicati, che spariscono nel marasma di quelli più strutturati”. Questo parlando di assaggi individuali perché il tema “gestione e assortimento di un panel di degustazione” fa capitolo a sé.

Per amor di conoscenza, ho anche rubato il taccuino di Armando Castagno (Bibenda) alle recenti anteprime toscane: 67 Chianti Classico in sette ore e 69 Brunello di Montalcino in cinque ore e mezza. Saggio o scarsino, a seconda dei punti di vista. Numeri che suggeriscono alcune considerazioni tutte da ragionare. Cinque vini ogni dieci minuti sono un esercizio di stile abbastanza inutile e valgono per quello che sono: poco. Per carità, puoi farti un’idea dell’annata nel caso di batterie omogenee ma sulle singole valutazioni io non scommetterei un penny neanche davanti a Robert Parker. Sia chiaro, qui non abbiamo parlato di riassaggi a bottiglia aperta, effetto alone e altre diavolerie ma solo di massimi sistemi e grandi numeri. Ci manca solo che iniziamo la gara a chi degusta più vini e poi siamo davvero alla frutta.

[Foto: Francesca Ciancio]

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

24 Commenti

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kenray

circa 13 anni fa - Link

questo post l'avete già scritto more or less. l'assaggiatore è un brutto brutto brutto lavoro. anch'io assaggio. ma non sputo nemmeno sotto minaccia di avviso di garanzia. mando giù. solo così riesco a capire se vale la pena oppure no. quindi mi fermo a 10 massimo 15 assaggi al giorno con ciucca incorporata. chi invece degusta e sputa lo considero un eroe. per la proprietà transitiva è come se un maschio adulto sessualmente attivo la annusasse 100 o 200 volte senza poi definire la pratica. scusate il paragone ma è l'unico che mi viene. viene...vabè

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rampollo

circa 13 anni fa - Link

Kenray ti stimo tantissimo! Sono in ufficio e continuo a ridere....

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Alessandro

circa 13 anni fa - Link

ahahaha perfettamente d'accordo infatti la vedo che una cosa è se ti piace fottere una cosa è ivece se solo ti piace distinguere le ciornie

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paolo

circa 13 anni fa - Link

la metafora mi fa scompisciare...

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SR

circa 13 anni fa - Link

"Ci manca solo che iniziamo la gara a chi degusta più vini e poi siamo davvero alla frutta." come sempre il mondo della birra sta due passi avanti. ecco la classifica mondiale degli esauriti... e non sono manco dei professionisti... http://www.ratebeer.com/Users/TopUsers.asp anche se il terzo è il vero campione, con una media giornaliera di 11 birre degustate (festivi compresi) dalal registrazione al sito

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Il cuore del problema non é l'assaggiare o sputare, ma lo scrivere subito dopo le impressioni degustative. Se non si ha un vocabolario Devoto-Gori al decimo "sentore di fragola di bosco dell'Amiata con retrogusto del budoir della nonna" comincia la montata lattea... Ken, si sente che é venerdì pomeriggio!

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Flachi10

circa 13 anni fa - Link

Mi dispiace Ken ma in questo caso "è come se un maschio adulto sessualmente attivo la leccasse 100 o 200 volte senza poi definire la pratica." A tal proposito rimanendo in tema di sottili perifrasi, se uno degusta 600 riesling in un giorno, quanta passerina può degustare?

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Tomax che fai, dormi? O forse sogni un week-end che consolidi le anticipazioni degustative illustrate da questa banda di assatanati? Dopo la crociera partouse promozionata dal Morricchia per riuscire a raccattare un po' di femmina ci siamo cuccate il post pseudo professionale sulle capacità infinite dei mascoli Intravinisti. Propongo la distribuzione di una maglietta "Anch'io su Intravino" che ci renda immediatamente identificabili e semplifichi il rimorchio e lo scortico.

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francesca ciancio

circa 13 anni fa - Link

sai qual è la questione NN? che già siamo in poche a commentare su questo blog ( a scriverci praticamente nessuna!) , se poi l'andazzo è questo a me personalmente passa proprio la voglia di farlo. forse gli editor dovrebbero fare un lavoretto di moderazione anche su certe tematiche, ma come si sa certi temi tirano.....

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Già, il fatto é che a volte tirano verso il fondo e non verso l'alto.

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alessandro

circa 13 anni fa - Link

Bello! Da una parte il soggetto lo prendete amabilmente per i fondelli, dall'altra lo scegliete per le vostre gitarelle in Bordeux.... schizofrenici???

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francesco piantoni

circa 13 anni fa - Link

“il mio record è circa 600 assaggi con note in un giorno ma erano tutti Riesling” ok sono assaggi, ok non si beve... ma ci vuole del fegato anche a sputazzare 600 volte in un giorno. per curiosita', per quante ore sei stato seduto al tavolo di degustazione? io ti immagino stile tempi moderni: degusto, gargarisma, sputo, due righe; degusto, gargarisma, sputo, due righe; degusto, gargarisma, sputo, due righe; degusto, gargarisma, sputo, due righe... ad ogni modo complimenti!

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Giovanni Solaroli

circa 13 anni fa - Link

Mi viene in mente il dialogo tra pescatore e cacciatore che termina con: " o riduci di un metro il pesce oppure faccio una strage".

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Francesco Fabbretti

circa 13 anni fa - Link

Signori non prendiamoci sul serio... 600 riesling assaggiati e recensiti (anche tre soli aggettivi aggettivi) sono ovviamente una palla cosmogonica che fa spuntare il sorriso. Il naso ha una grande resistenza ma la lingua riesce a definire correttmente il gusto con una sequenza di non più di 30 vini (ideale sarebbero 20) in un lasso di tempo di 40 minuti. Poi ci si dovrebbe prendere 20 minuti di pausa e assumere tanta acqua gasata per rompere i legami fra parti del vino e papille gustative. Fatta tutta questa solfanella, se vuoi ricominci. Io, se sono proprio in formissima, arrivo a 4 sessioni da 20. @Francesco Piantoni: la prassi è osservo-annuso-volteggio-osservo-annuso-sorseggio-trattengo-sputo-sorseggio-trattengo-sputo-scrivo!!! :-) @Kenray: quando degusto mi sento come un ginecologo.... ma anche i ginecologi, quando escono dallo studio, hanno una vita privata in qui non esaminano soltanto la materia del contendere

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Fabio Cagnetti

circa 13 anni fa - Link

Se dovessi basarmi sulle mie capacità fisiche, direi che correre 100 metri in 10'' netti, o, peggio, 42 km a 3' per chilometro, è una palla cosmogonica. Se tu non ce la fai non vuol dire che sia impossibile. Anche qui, poi, l'Italia non è il mondo, chiedete a Michael Broadbent, o a Jancis Robinson, o ad Allen Meadows quanti vini sono riusciti ad assaggiare nel pieno delle loro capacità psicofisiche.

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Fabio Cagnetti

circa 13 anni fa - Link

In ogni caso, lo ammetto, i 600 vini erano una stima volutamente esagerata e grottesca per rendere l'idea dell'impressionante maratona. Vediamo quanti sono stati, in realtà, i vini che ho assaggiato il 23 settembre 2010: - presentazione dei vini in asta al Bernkasteler Ring (9.00 a.m.): 40 assaggi - presentazione GG 2009, ibidem: 22 assaggi (totale progressivo: 62) - visita in azienda da Jos. Christoffel Jr. (11.30 a.m.): 16 assaggi (totale progressivo: 78) - presentazione annata 2009, Kufürtsliches Palais, Trier: 188 assaggi (totale progressivo: 266) - Auserlesen (vecchie annate), ibidem: 47 assaggi (totale progressivo: 313) - Cena, Schloss Monaise: 17 assaggi (totale progressivo: 330) che effettivamente sono tanti ma neanche 600, cifra che probabilmente trascende il limite dell'intellegibilità anche per i vini più facilmente degustabili in serie. Chiaramente per vini più strutturati è necessario fermarsi prima, all'Anteprima del Chianti ho fatto 173 assaggi tra mattina e pomeriggio, circa 150 il primo giorno del Benvenuto Brunello, a Nebbiolo Prima mi fermo prima di 100. In ogni caso è molto più importante capire cosa si ha nel bicchiere che fare un assaggio in più, ma dover poi tornare in futuro sullo stesso vino per essere certi di averlo inquadrato correttamente.

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Francesco Fabbretti

circa 13 anni fa - Link

temo che i grandi degustatori da te citati non si siano nemmeno avvicinati alle somme vette delle tua capacità degustativo descrittiva. Chapeau. Mi rincuora sapere che sono in buona compagnia nel mio essere "minimo" rispetto alle altezze da te elencate.

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Fabio Cagnetti

circa 13 anni fa - Link

(not feeding trolls)

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Ma di tutti questi 330 assaggi hai preso nota? Cioé ti sei fermato e hai scritto riguardo a colore, naso, palato?

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Fabio Cagnetti

circa 13 anni fa - Link

sì, altrimenti che ci sono andato a fare, a pettinare le bambole? Chiaramente non ho scritto dei poemi, anche perché molti vini, specie d'annata, sono riconducibili a determinati modelli; conoscendo produttore e vigna, note anche molto schematiche sono più che sufficienti. Comunque la mia performance non era così aliena, un degustatore più esperto che era con me ha fatto i miei stessi assaggi, anche più rapidamente di me (che ho resistenza, ma non sono particolarmente rapido), e altri due hanno saltato qualche vino ma avranno comunque finito la giornata intorno a 300.

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

Non ci siamo. Anche trenta assaggi in un giorno sono troppi. Anche dieci, anche cinque. I vini non si assaggiano, si bevono (se non fanno schifo, sennò si lasciano), una bottiglia alla volta. Quindi, pasto e cena fanno due assaggi al massimo. Questo se parliamo di gente che ama il vino, non di chi ne vive senza emozioni. La degustazione cieca e plurima è un mito fallace e dannoso. Guardare quelle batterie di assaggi mette tristezza. Un vino va compreso, e non mi pare quello il modo giusto. Come se cercassimo l'amore di una vita dicendo a un battaglione di donne (o di uomini, se chi cerca è donna): spogliatevi, che adesso mi bendo perché il vostro aspetto non mi condizioni, e vi possiederò una dietro l'altra. Alla fine, eleggerò la migliore. Ma all'ennesimo amplesso, cosa valuteremo più? E aveva senso anche solo il primo coito, fatto col solo intento di valutarne le dinamiche, non di godere? Per carità, per carità.

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Jovica Todorovic (teo)

circa 13 anni fa - Link

Perdonami amico mio ma questa tua riflessione siapur profonda mi pare tenda troppo a una cosa che io chiamo simpaticamente FARE LE PIPPE ai Pippistrelli. Troppo serio...troppo

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Jovica Todorovic (teo)

circa 13 anni fa - Link

Non so a quanti bicchieri fosse Gianpaolo quando gli hanno scattato questa foto. Certo lo sguardo è parecchio perplesso. Comunque considerare Castagno un degustatore è un offesa. All'uomo piace beve.... diciamole queste cose.

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