Il calendario dell’Avv(inam)ento ce l’ha solo Intravino!

Il calendario dell’Avv(inam)ento ce l’ha solo Intravino!

di Redazione

A dicembre la tradizione del calendario dell’avvento ci riporta indietro nel tempo, a quando eravamo bambini. E allora per tutti gli adulti che sono rimasti un po’ infanti proponiamo un calendario dell’avvento a mescita che chiameremo calendario dell’avvino.

Anziché aprire le finestrelle, nel vostro calendario s’apriranno bottiglie. C’è del genio se permettete.

Pertanto scegliete 24 bottiglie, confezionatele, anzi fasciatele direttamente con la stagnola, in perfetto stile winegeek, apponete un fiocco o anche dello spago per legare un messaggio.

Per tradizione ogni finestrella del calendario va aperta la sera prima di andare a letto; nel nostro caso anticipiamo l’apertura a prima di andare a cena, andrà bene lo stesso. Sempre nella tradizione, l’apertura della finestrella è decisa coi genitori e in funzione del comportamento del bimbo si decide se aprirla o no.

Il vantaggio di essere adulti è non avere genitori tra i piedi, e di poter autogestire il nostro calendario dell’avvino. Perciò anche se è stata una giornata ‘nzomma, la bottiglia ci spetta in barba a ogni cosa.

Quello che non dobbiamo fare è aprire più di una finestrella/bottiglia al giorno: il calendario insegna il valore dell’attesa ai bambini, che resta comunque un bel valore anche per noi adulti. Rispettiamolo.

Di seguito il nostro calendario dell’avvino: ci siamo regalate a vicenda, virtualmente 12 sorprese imbottigliate. Abbiamo bevuto col pensiero e per davvero ed è stato un modo per stare insieme a distanza in zona rossa. Ed è stato divertente. Speriamo lo sia anche per voi.

Martedì 1 dicembre: l’esordio è importante. Pensando ai mercatini di Natale che quest’anno non vedrò e l’Autochtona mancata, Lorenz Martini, Pas Dosé Riserva Comitissa. Una bollicina che fa sciogliere ogni cuore di pietra, anche dolomitica.

Mercoledì 2 Dicembre: il parente hipster vi chiede di continuo un consiglio per un vino strano, introvabile, unico e naturale? Ancarani, Centesimino altrimenti detto savignòn rosso o gewürztraminer antocianico o gewürztraminer a luci rosse (natalizie), abbinato al pollo tandoori che vi porterà il delivery, ma lasciate fuori casa il parente hispster.

Giovedì 3 dicembre: Cantina Canneddu Mamò. Il cannonau di Mamoiada che si beve a due mani, in altre parole a boccia. Potete berlo in pantofole e con la tuta da casa, come antistress è meglio del pluriball da schiacciare con le mani

Venerdì 4 Dicembre: inizia il week end! Nell’attesa del nuovo DPCM una bollicina preparatoria come il Novalia di Villa Crespia, un Franciacorta facile e beverino, quindi meglio una magnum. Vi lascerete alle spalle i problemi della settimana e comincerete a immergervi nello spirito natalizio. Avete ordinato il sushi?

Sabato 5 dicembre: Montepepe bianco. Vermentino con quel tocco di viogner. Tralasciamo l’abbinamento che tanto quando arrivate a cenare l’avrete già finito.

Domenica 6 Dicembre: si fa o non si fa il ponte oggi? Rubicon Meerlust, Stellembosch in Sud Africa. Non solo per omaggiare Cesare, ma perché questo vino è stato il ponte tra il nuovo e vecchio mondo. Evitate le charcuterie sudafricane, meglio le nostre! E non lamentatevi, ormai è ben distribuito anche in Italia, cercate bene!

Lunedì 7 dicembre: Domani è di nuovo festa, e allora andrei con una bevuta defatigante: Marco Sara cabernet franc. Se ne suggerisce assunzione quotidiana, per godere senza svenarsi. Che da domani a prosciugarvi sarà lo spazio sotto l’albero da riempire..

Martedì 8 Dicembre: per tutti quelli che dovevano trovarsi a Epernay alle Habits de Lumiere oggi, ci si consola con le lumiere dell’albero natalizio e uno Champagne: Charles Heidsieck, impronunciabile ma consolante, sempre, magari con pan brioche e foie gras.

Mercoledì 9 dicembre: Per quelli che all’albero di natale preferiscono l’alberello etneo. Millemetri Etna Rosso Feudo Cavaliere.

Giovedì 10 Dicembre: il vostro lievito madre è più invadente di vostra suocera e siete arrivati ingolfati da settimane a base di pizze fatte in casa, panini, panettoni home made, torte e similia? Il rifermentato di Casa Belfi è sempre una garanzia e un ottimo digestivo vinoso, coi lieviti of course!

Venerdì 11 Dicembre: It’s Friday night, babe! Niente discoteca, ma scintille pirotecniche con Donnafugata Etna Rosso, filetto flambé, rossetto rosso fuoco e tacchi alti! Il vicino al piano di sotto se ne farà una ragione.

Sabato 12 dicembre: De Tarczal Husar marzemino. Perché? Perché non l’ho mai assaggiato e sarà la mia vera sorpresa nel calendario. E’ il consiglio di una amica cara, perché è combattivo e gentile. La prossima volta le chiedo di trovarmi un fidanzato.

Domenica 13 dicembre: Chateau Simone Palette Rosé. Si lo so non è proprio economico, ma se decidi di regalare un rosato a dicembre ami rischiare, ma in questo caso rischieresti di più a non rischiare perché credi che un rosato sia troppo rischioso. Oddio sembro Gigi Marzullo.

Lunedì 14 Dicembre: Pinot Nero, Vallarom, Trentino. Vi potete bere la bottiglia intera e non avrete nessun effetto collaterale negativo (garantisco personalmente), solo positivi! Sarà perché questo vino viene fatto con una dose spropositata di amore. Da abbinare alla vasca calda e alle candele accese.

Martedì 15 dicembre: L’addiaccio de Il Balzo. Il mio vino a km zero è un sangiovese della Rufina. Quel vino nato dalla catastrofe, sopravvissuto alla grandinata, vi darà la forza per superare le festività. E poi qui dalla Toscana, un calendario dell’avvino senza sangiovese  è chiamare la sfiga, e quest’anno abbiamo già dato grazie.

Mercoledì 16 Dicembre: la lezione di pilates on line vi ha stancati? Vi meritate qualcosa di corroborante: 550 dell’azienda Istine, un merlot goloso e rinfrancante che potete bere al posto del Gatorade o come aperitivo prima di cena con del Parmigiano Reggiano, ma non usatelo per sfumare l’arrosto altrimenti vi arresto.

Giovedì 17 dicembre: Scusa Clizia siamo arrivati quasi all’evento dell’avvento e non abbiamo stappato un nebbiolo? In perfetto stile Natale 2020 sobrio e frugale, niente vacanze sulla neve e niente barolo per quest’anno. Un Roero Torretta di Marco Porello potrà rendervi felici comunque. Così come una faraona arrosto con le patate.

Venerdì 18 Dicembre: è quasi Natale e cominciate a sentirvi più buoni? No? Allora potete provare il Riesling Mosel Spatlese Urziger Wurzgarten Dr. Loosen, uno spatlese (quindi con un bel po’ di residuo zuccherino) che vi renderà buoni e amorevoli. Si abbina con quello che vi pare se lo cucinate bene!

Sabato 19 dicembre: L’ultima faticosa settimana, con l’arrivo in salita. L’Erta di Paolo Marchionni, a dispetto del nome, vi spianerà un poco la strada. Partite dal vino, poi aprite il frigorifero o la dispensa e tirate giù quello che volete. Tanto lui sarà sempre più buono di qualsiasi piatto ci vorrete accompagnare. Fatevene una ragione

Domenica 20 Dicembre: fa freddo e vi mandano fuori a fare il fuoco per la grigliata? Camuffate tra una bistecca e una salsiccia una bottiglia di Bolgheri Grattamacco, non il superiore, ma quello che in gergo locale è il “grattamacchino”, bevetevela tutta direttamente dalla bottiglia con le fette di pancetta e lasciate agli altri solo le zucchine grigliate.

Lunedì 21 dicembre: ci siamo quasi, ansia a mille perché vi mancano gli ultimi regali. Tranquilli il vino di oggi è di Stefano Amerighi e tutto syrahsserenerà. L’abbinamento ideale sarebbe l’Amerighi in persona. Ah no è presto, i desideri si esprimono la notte di Natale, e mancano ancora un paio di giorni.

Martedì 22 Dicembre: Le festività in famiglia e in lockdown vi stanno facendo saltare i nervi? Chiudetevi a chiave in una stanza, mettete i Metallica a tutto volume e stappate Sciornaia della Cantina del Rospo, un vino che nei sotterranei di San Giovanni delle Contee ne ha passate più di tutti voi, ma anche più di Chuck Norris; bevete, saltate sul letto urlando, e poi uscite dalla stanza rilassati e ubriachi. Il Ciuffoletti vi vede e approva. No writer was armed for those 5 lines.

Mercoledì 23 dicembre: già vi vedo coi pentoloni alla prese con la gallina vecchia per fare un buon brodo per il pranzo natalizio. Ecco mi sentirei proprio in tiro per la barbera d’Alba di Vajra, fresca e dissetante. Brodo&barbera per brindare a un incontro felice e corroborante.

Giovedì 24 Dicembre: ci siamo, è la Vigilia, da tradizione solo pesce farcito e impiastricciato con ogni ben di Dio dalla suocera temeraria. Se siete sopravvissuti fino ad oggi, vi meritate un regalo: Possa, Cinque Terre bianco, regge il colpo con qualsiasi salsa rosa, animale in gelatina e le altre diavolerie tanto amate dalla suddetta suocera. Ogni sorso ha il super potere di farvi volare leggeri verso il mare e di esaltare anche i piatti più arditi.

Clizia Zuin & Sabrina Somigli

2 Commenti

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josè pellegrini

circa 3 anni fa - Link

eniale!O

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josè pellegrini

circa 3 anni fa - Link

doveva essere: geniale! E invece ....Mah!

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