Giovani viticoltori crescono: il Bardughino di Alessio Brandolini

Giovani viticoltori crescono: il Bardughino di Alessio Brandolini

di Giorgio Michieletto

Dove c’è un confine – vero, finto, percepito, disegnato – c’è sempre un po’ di magia. Per immaginare come sarà il futuro dell’Oltrepò Pavese bisogna arrivare fino ai suoi confini, a San Damiano al Colle, due passi dalla provincia di Piacenza. Alessio Brandolini è giovane, ma di confini ne ha attraversati tanti: dopo la laurea in Enologia ha cominciato a girare in lungo e in largo finché è tornato a casa per riprendere in mano l’azienda di famiglia fondata dal bisnonno nel 1873.

In realtà non ha mai smesso di viaggiare – spesso di casa a Egna per scoprire i segreti del pinot nero altoaltesino – ma in Oltrepò sta dando a tutti i suoi vini una ventata di novità, nel segno di una maggiore finezza e sta crescendo molto. Circa undici gli ettari di proprietà spalmati su due terroir diversi, uno più vocato per il metodo classico e un altro per i rossi. Ma è in un “vino di confine” che troviamo un’anima particolare e un ponte fra passato e futuro.

La malvasia di Candia fa il suo exploit nei Colli Piacentini, eppure attorno a San Damiano al Colle ha una grande tradizione, ormai abbandonata da molti. Per Alessio resta un vitigno del cuore e l’unica bottiglia d’epoca, esposta nella sua sala degustazione, è proprio “Malvasia secco della Valle Versa”, un ricordo del papà Costante. Oggi la sua “malvasia 2.0” si chiama Il Bardughino che in dialetto è la marna bruna su cui sorge la vigna: nemmeno un ettaro, piante di oltre 40 anni d’età; fra i 250 e i 300 metri di altezza.

Il Bardughino 2017, Provincia di Pavia bianco Igt è giallo paglierino ma d’impatto ti porta dentro la sua etichetta che è un’esplosione astratta di colori. Pesca, pera, pompelmo, salvia, glicine. Tocco balsamico; equilibrato e persistente con estrema freschezza e soprattutto trascinante sapidità. Ne Il Bardughino 2015 fra litchi, albicocca, bergamotto, kiwi, si fa strada qualche soffio di idrocarburi quasi da riesling (e forse non è un caso che la prossima sfida del giovane Alessio sarà proprio puntare sul renano). Caldo, morbido, ma non perde la bellissima spinta di freschezza. Cinquemila le bottiglie prodotte, solo in annate favorevoli.

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Giorgio Michieletto

Giornalista professionista: ieri cronaca nera, oggi rosa. Ieri, oggi e domani: rosso, bianco & co. Varesino di nascita e cuore, milanese d'adozione e testa. Sommelier Ais. Se c'è una storia la deve raccontare.

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