Già sequestrato il vino di Oscar. Senza tanti giri di parole

di Antonio Tomacelli

“Irregolarità nell’etichetta” è una delle frasi che ricorrono più facilmente nei verbali di sequestro del vino. In genere si conclude tutto con una multa e il dissequestro delle bottiglie. Se però in calce alla contestazione c’è la firma di Oscar Farinetti e il vino incriminato si chiama Già, la notizia non può passare sotto silenzio. “Non corretta indicazione del grado alcolico effettivo e il prodotto veniva presentato con diciture ambigue, quali fresco e giovane, tali da richiamare nel consumatore le caratteristiche di un vino novello” che tradotto in italiano corrente vuol dire più o meno: “Repressione Frodi 1 – Marketing 0”.

Oscar Farinetti, da noi raggiunto telefonicamente, si è detto dispiaciuto del sequestro e meravigliato perchè la legge considera frode quella che per lui è la pura e semplice verità, ma tant’è. “Ora ci toccherà pagare la multa (per carità, io rispetto la legge) e rietichettare le 70.000 bottiglie sequestrate”. Le bottiglie facevano parte dell’ultimo lotto pronto per la commercializzazione e vanno aggiunte alle circa 150.000 Già vendute. Insomma, l’ennessimo successo per Monsù Oscar: salvo errori ed omissioni.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

28 Commenti

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kenray

circa 13 anni fa - Link

la vera notizia secondo me è che ne han GIA' venduto 150 mila bocce.

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Daniele Rigillo

circa 13 anni fa - Link

vorrei ricordare che le bocce sono da 1l ...

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Simone e Zeta

circa 13 anni fa - Link

Se è contento Lui di aver invenduto il 30% di un vino da commervcializzare e bere entro l'anno scorso....

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Considerando che a Eataly New York i suoi vini e quelli del compare Jo Bastianich hanno una posizione di monopolio (prima o poi bisognerà parlare anche di questo), concordo con Simone & Zeta, non é un gran successo commerciale.

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Langhet

circa 13 anni fa - Link

"Entro l'anno scorso" una cippa... è entrato in circolazione a metà dicembre e stando ai vari "degustatori online" doveva essere un fiasco (tanto per stare in tema) completo. NN se non è un successo commerciale dimmi te cos'è? Forse non hai ben presente certi numeri. Parlo di "commerciale", poi sulla qualità del prodotto abbiamo sentito di tutto. Su eataly Ny che devo dirti...se non spingessero i loro vini sarebbero un po' "foi" come diciamo noi. A parte che a NY - visto con i miei occhi- ci sono delle grandi etichette di tutta l'Italia.

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Luca Cravanzola

circa 13 anni fa - Link

Langhet, forse è meglio rifare i conti...

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Langhet

circa 13 anni fa - Link

Qualcuno li ha fatti certamnente

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paolo

circa 13 anni fa - Link

Sarà una mia impressione, ma noto sempre un sottile e sadico piacere nel veder rimarcato ogni minimo passo falso del signor farinetti negli svariati commenti bloggistici e forumistici

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

Sarei molto contento di saperne di più, qualora veniste in possesso di altre notizie. Perché, a leggere così queste due righe mi viene qualche dubbio: del grado alcolico non posso dir nulla, ma che 'fresco e giovane' inducano fraudolentemente il cliente a scambiarlo per novello, mi pare francamente una panzana. Considerando poi che un vino in vendita a pochi mesi dalla vendemmia non saprei definirlo in maniera differente. Possente e d'antan? Urgono maggiori info, urgono. Apprendo poi che il povero Già giace in cospicue quantità in qualche magazzino, e prego il signor Farinetti di farmi sapere dove reperirlo, una volte rietichettato ope legis. Perché appena uscitò, il suo vino 'già' mi piacque, e sarei curioso di riassaggiarlo dopo qualche mese. Peraltro, in questo blog era stato affrontato, con la consueta malizia, il tema dell'abbassamento dei gradi alcolici, senza che si fosse riusciti a capire come in effetti era stato ottenuto: Farinetti intervenne parlando di non specificati filtri, e la mia curiosità rimase da allora inappagata.

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Tommaso

circa 13 anni fa - Link

"Sarei molto contento di saperne di più, qualora veniste in possesso di altre notizie. Perché, a leggere così queste due righe mi viene qualche dubbio: del grado alcolico non posso dir nulla, ma che ‘fresco e giovane’ inducano fraudolentemente il cliente a scambiarlo per novello, mi pare francamente una panzana" Sottoscrivo. E aggiungerei pure che certo zelo a volte sembra davvero degno di miglior causa.

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salvuccio

circa 13 anni fa - Link

il problema più che nella dicitura Fresco e giovane secondo me stava nel dichiararlo come un DOC Langhe, dato che il vino, a parte il breve passaggio in acciaio, ha visto le botti solo in pubblicità col nonno che parla in dialetto....

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

Questa è sensata, ma nella misura in cui lo è avrei voluto leggerla nell'editoriale di Tomacelli

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

P.S.:E ti saluto le cinque W del giornalismo anglosassone

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Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Si vede che sei arrivato su questo blog 5 minuti fa :-) Dov'eri quando ci scannavamo sul vinbun di Oscar, eh? http://www.intravino.com/primo-piano/gia-giammai-come-fare-moda-con-un-vino-modesto-di-cui-nessuno-sentiva-il-bisogno/ Oh, ma i "related" qui a fianco non li legge nessuno?

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

Dove eri quando pochi post sopra facevo riferimento proprio a quella vecchia discussione? Peraltro, nell'editoriale di Morichetti di allora i dubbi non riguardavano il problema della denominazione Langhe doc né il possibile e surrettizio qui pro quo con il novello. La mia critica al tuo editoriala, e in verità a buona parte dei vostri peraltro interessanti articoli di fondo, è quella di non fare informazione, se non parziale. A me, ad esempio, incuriosisce assai questa vicenda, ma dal tuo articolo non capisco praticamente nulla nei dettagli. Dici che ha sentito Farinetti, ma liquidi in due parole la sua presa di posizione. Visto che sei esperto di denominazioni, non sarebbe stato megilo un itervento più esauriente? Qualche domanda in più a lui o qualche riflessione maggiore da parte tua? Oppure applichi il metodo socratico, e vuoi che la verità venga fuori a spizzichi e bocconi dal dialogo con i frequentatori di questo blog? Così avrebbe un senso. Diversamente, accogli se vuoi la mia come critica costruttiva: trovo I.V. davvero interessante - credo lo provi la frequenza dei miei commenti -, spesso polemico forse oltre misura ma assolutamente entro il proprio target editoriale, tuttavia difetta ai miei occhi di quella ricerca di chiarezza nel dare informazioni, che ho riassunto nelle cinque w del giornalismo anglosassone, che cerca innanzitutto, nel fornire una notizia, di dirci "Chi Cosa Perché Quando Dove". Cordialmente M

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Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Domanda n.1: "Oppure applichi il metodo socratico, e vuoi che la verità venga fuori a spizzichi e bocconi dal dialogo con i frequentatori di questo blog?" Risposta: Si, abbastanza. Domanda n.2: Visto che sei esperto di denominazioni, non sarebbe stato megilo un itervento più esauriente? Qualche domanda in più a lui o qualche riflessione maggiore da parte tua? Risposta: Per essere più esauriente dovrei avere tra le mani il verbale di sequestro e come sai non è possibile. Le notizie si limitano a quanto pubblicato e posso solo aggiungere che la legge non permette termini ambigui come giovane o nuovo. la lista dei termini vietati per legge è veramente lunga e comprende anche i riferimenti alle eventuali proprietà salutistiche del prodotto. Che il Già fosse una bella operazione di marketing lo si capiva proprio dalle troppe parole spese in etichetta. P.s.: lo ripeto: la legge non ha decreti di attuazione e tutto è nelle mani dell'Ispettorato frodi che ha compilato un "manuale" cui attenersi. Rendo l'idea del caos in cui viviamo? Io, per sicurezza, limito al massimo le diciture in etichetta e rimando al sito o all'eventuale depliant. P.p.s.: ci abbiamo messo dieci anni per far capire alla Repressione Frodi che non c'è differenza tra fronte e retroetichetta, giacchè la bottiglia è cilindrica (basta girarla, pensa te!)

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Caro Marossi, un blog non è un quotidiano. Deve necessariamente proporsi in chiave "maieutica" (o socratica, come dici tu). In un articolo su un giornale devi trovare tutto: non hai alcun modo di interagire con chi lo ha scritto chiedendo ulteriori informazioni. In un blog no. Anzi, si lasciano volutamente le porte aperte alla discussione. Prova ne sono i tuoi polemici interventi ;-) che su un giornale o una TV dalle cinque W (ma ne esistono?) non potresti fare. Io personalmente ringrazio Intravino e la sua impostazione. La verità è un'altra. La verità è che quando si toccano potentati del mondo del vino si assiste sempre ad una levata di scudi... Spesso da parte di persone che si firmano con pseudonimi.

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

Caro Montes, il fatto di lasciare aperti i commenti non implica che la notizia non possa essere comunque data nella maniera più esauriente possibile, a mio modo di vedere. E' come sostenere, estremizzando con un esempio fittizio la ratio di ciò che opini, che ovunque sia possibile un contraddittorio un oratore non è tenuto a dire cose precise o vere, tanto poi qualcuno che rimette le cose a posto lo si trova. Insomma, io ringrazio I.V, anzi canto: "Meno male che Intravino c'è" (che tanto qui sono tutti berlusconiani sotto mentite spoglie), ma critico - cortesemente, da ospite spero tollerato se non gradito - la sua impostazione. Lascerei poi perdere la faccenda dei potentati nascosti, suvvia. Non ricordo chi fosse intervenuto nel post di qualche mese fa sul vino Già, ma mi pare che Farinetti si fosse firmato col suo nome. E gli pseudonimi di chi critica Farinetti, poi, chi nasconderebbero, Angelo Gaja? Cordialmente

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Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Tomacelli ci lavora tutti i giorni con la legislazione delle etichette e sa benissimo che trattasi di campo minato: come ti muovi fai danni. P.s.: la legge sull'etichettatura è del 1992. Stiamo ancora aspettando i decreti attuativi :-(

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Bentornato Tomax, rinfrancato dagli assaggi pugliesi, mi sembri in forma. Ristabilisci l'ordine fra tutti questi ragazzetti che in tua assenza si sono lanciati in post raffinatissimi e ad alto contenuto intellettuale.

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Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Mai lasciato nulla al caso, NN carissima :-)

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salvuccio

circa 13 anni fa - Link

anche noi ragazzetti dobbiamo emergere per svecchiare il sistema...

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Luca Cravanzola

circa 13 anni fa - Link

Come Già allora dissi l'etichetta è assolutamente fuorviante come la pubblicità e la denominazione. La legge c'è (vecchia stra-vecchia e da rivedere ma c'è) e bisogna attenersi alle regole. Un caro amico ha tenuto in magazzino enormi quantità di vino perchè nel nome compariva la parola "rustico" (gli avevano chiesto se poteva dimostrare che il vino proveniva da vigne vecchie??!?!?!?) Si gioca sul filo del rasoio con questa tipologia di prodotti (e di vini soprattutto), ma mi dicono che questo è il business baby (cit). P.s: quoto Simone e Zeta e richiamo l'attenzione su cosa scrive Nelle Nuvole poco sopra.. Prima o poi bisognerà parlarne, no?

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Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Rispondo a te e a Simone: nell'intervista Farinetti ha dichiarato di averne vendute c.ca 150.000 bottiglie rispetto alle 100.000 previste (se non ricordo male). Le 70.000 in oggetto non erano previste

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Maronna, quando leggo queste risposte mi torna l'orticaria! Scusa Tomax ma che vuole significare "Farinetti ha dichiarato di averne vendute circa 150.000 bottiglie rispetto alle 100.000 previste. Le 70.000 non erano previste", però erano lì, Già imbottigliate ed etichettate, pronte per essere estratte dal cilindro del prestigiatore. Quindi il nostro imprenditore aveva una scorta pronta di un vino simil-Novello, preparato a tavolino per essere smaltito entro la campagna natalizia, ma che, in caso di sete continuata per la novità, sarebbe stato in grado di superare commercialmente la primavera successiva. Per carità, i conti li avrà fatti per bene il Nostro, ma queste informazioni "paracadute" fornite con sicumera e riportate come spiegazione esauriente e definitiva mi fanno venire la pelle di pollo.

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Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Relata refero e più non dimandare ;-)

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liloniadriano

circa 13 anni fa - Link

per il prossimo anno proporrei un nome piu' adatto..... OLTRE. Seconda chanche: OPPURE.

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Paolo Fabbri

circa 13 anni fa - Link

riprendendo liloniadriano che commenta: "per il prossimo anno proporrei un nome piu’ adatto….. OLTRE. Seconda chanche: OPPURE" Rilancio con la terza possibilita': MA ANCHE gioco, partita, incontro! Paolo

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