EurHop | Il piacere di perdersi birravagando in Europa

di Andrea Camaschella

Lonely Planet, Touring Club e Guida Rossa Michelin servono a poco quando vai in fissa con la birra artigianale, e viaggi per scovarne di tutti i tipi. Io ho iniziato come tanti, bombardando amici e conoscenti con telefonate ed email o consultando forum e pubblicazioni specializzate. Finalmente, quello che non c’era, ora c’è. EurHop, la prima guida turistica della birra artigianale in Europa, sarà presentata oggi alle 19 nei locali del beer-shop Domus Birrae, casa del Manuele Colonna caro ai lettori di Intravino.
La nuova pubblicazione edita da Publigiovane è un compendio insostituibile per il beer hunter (cercatore di birre) novello, col contributo di autori con cui spesso ho viaggiato apprezzandone la competenza: Lorenzo Dabove (in arte Kuaska), Andrea Turco, Davide e Monica Bertinotti, Max Faraggi e il Colonna stesso. Poco più di 300 pagine per una guida che inizia con storia della birra e tecnica della degustazione, per poi concludersi con gli stili birrari. In mezzo, un viaggio tra Germania, Belgio, Gran Bretagna, Irlanda, Irlanda del Nord, Danimarca e Svezia. Molto interessante il capitolo sull’Italia (finalmente una panoramica autorevole!), un po’ striminzite le 3 pagine per il resto d’Europa, che ad esempio soffocano una realtà emergente come l’Olanda.

Nel dettaglio: ogni stato è suddiviso in regioni o città di particolare interesse; per esempio il Belgio apre con Bruxelles, prosegue con Anversa e infine presenta le Fiandre. Cenni storici, notizie di interesse turistico (come muoversi, dove dormire, dove mangiare, attrazioni turistiche principali), veloce ma completo. Non sto sfogliando una guida turistica, ma posso farmi un’idea di cosa fare aspettando l’apertura di un pub. Passando per la sezione “storie di luoghi, persone e birre” arriviamo alla parte più interessante: dove e cosa bere!

Qui il livello sale decisamente e la completezza di informazioni è discreta: presenta le birrerie principali con orario, giorni di chiusura e descrizione del locale. Per Bruxelles, ad esempio, poche le tappe segnalate, mancano alcuni piccoli pub di grande atmosfera ma il meglio del bere bene belga c’è. Personalmente avrei dedicato minore spazio a un locale come il Delirium Café, fumoso e meno assortito d’un tempo. Molto spazio, forse troppo, al Moeder Lambic, cui è dedicato un paragrafo a parte in “Storie di luoghi, persone e birre” – idem per  i “filo-lambic”  in Place de Fonatainas e nel quartiere di St. Gilles. Solo brevi cenni agli altri pub cittadini:  nomi, orari e indirizzi, per la parte dedicata a Berlino e in quella dedicata a Londra, si trova un’area chiamata “Altri locali dove bere birra”. Interessante la parte “Feste e fiere da non perdere”, con i principali avvenimenti belgi e il relativo sito internet per saperne di più.

È possibile acquistare la guida direttamente su  www.eurhop.com, dove sarà anche possibile inserire i propri commenti e le proprie critiche, di cui si terrà conto per le edizioni future. In conclusione trovo EurHop un ottimo punto di partenza per chi intende intraprendere i primi viaggi da beer-hunter, cui però affiancare, magari sin dal primo viaggio, anche altre pubblicazioni, meglio se locali, dei vari paesi. Per il futuro spero in una seconda pubblicazione di questa nuova casa editrice, con autori dello stesso livello, dedicata interamente all’Italia. Una specie di guida CAMRA (Campaign for Real Ale) sul nostro stato, visto che ancora Tim Webb (uno dei più importanti autori del CAMRA) e soci ci snobbano, mentre l’Italia, tra microbirrifici, pub e manifestazioni varie, non ha nulla da invidiare al resto d’Europa.

2 Commenti

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gianpaolo

circa 14 anni fa - Link

carina, penso che la comprero'. A quando una versione elettronica?

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