E ora facciamo incavolare gli scienziati del vino parlando di cristallizzazione sensibile

di Alessandro Morichetti

Argomentare compiutamente di cristallizzazione sensibile sprecando il minor numero di parole e senza far addormentare nessuno è il mio esame di maturità per i prossimi 3 minuti. Siamo nel campo della speculazione biodinamica e tutto quello che dico potrà essere usato contro di me. C’era una volta Rudolf Steiner, pensatore di ispirazione goethiana (qualsiasi cosa voglia dire) che parlò un po’ di tutto lo scibile umano: cercatelo al capitolo “antroposofia“. Seguendo con beneficio del dubbio quest’ordine di idee, la biodinamica è un approccio agricolo amato ma molto discusso e controverso: panacea di tutti i mali della terra per alcuni, stregoneria per altri. Ordunque, i primi ricercatori che collaborarono con questo Steiner gli chiesero quale strumento avessero per dimostrare la diversita’ di un prodotto biodinamico rispetto ad uno convenzionale, stante l’inefficacia delle tradizionali analisi scientifiche.

A quel punto, Steiner parlò della cristallizzazione sensibile (CS). Se ancora respirate, continuerei: che cavolo è la cristallizzazione sensibile? L’immagine ottenuta aggiungendo tracce di una qualsiasi sostanza organica ad una soluzione di cloruro di rame. Il composto viene poi messo in una capsula Petri e lasciato evaporare in una speciale scatola a temperatura controllata. Il sale di rame, da solo, darebbe vita ad una cristallizzazione dove l’immagine che si forma e’ disorganizzata; al contrario, in presenza di una sostanza organica, la cristallizzazione avviene secondo un ordine specifico caratteristico della sostanza organica aggiunta. Adesso non chiedetemi se davvero è così, proseguiamo.
L’immagine formatasi viene interpretata analizzando certe caratteristiche:
Struttura del cristallogramma divisa in: un centro di cristallizzazione, un campo mediano e una zona periferica.
Tessitura dell’immagine: la CS dà luogo a diversi tipi e forme di cristalli, ognuno legato ad una caratteristica della sostanza analizzata.
Presenza di cristallizzazioni secondarie e altri segni specifici che possono apparire nel reticolo dell’immagine.

Per poter “leggere” le immagini ci vogliono anni e anni di esperienza. Ho visto gente diventare vecchia e cieca sopra ai vetrini e non è un bello spettacolo. Detta così sembra una panzana della domenica ma quando l’esperto della situazione guarda la tua CS e ti dice vita, morte e miracoli del vino di partenza – con riferimenti a odori, suolo di provenienza, grana del tannino, potenziale d’invecchiamento e problematiche che il vino potrebbe aver avuto – ti senti come le signorine “penetrate” dai finti occhiali a infrarossi nelle pubblicità che trovavo su Topolino da piccolo: nudo.

Tirando le somme, una CS ben eseguita potrebbe dare informazioni preziose su una molteplicità di aspetti (cito solo quelli attinenti l’enomondo):
– Quanto un vino e’ in grado di invecchiare. Si fa una prima CS e, ogni giorno che segue, se ne fanno altre sempre dalla stessa bottiglia aperta il primo giorno. Se l’immagine non peggiora o addirittura migliora vorrà dire che quel vino ha un buon potenziale di invecchiamento.
– Se un’operazione di cantina (filtrazione, travaso, aggiunte varie) puo’ influire sulla vitalita’ del vino.
– Se un vino sta andando incontro a possibili problematiche; questo perche’ i sintomi si vedono molto prima in una CS rispetto ad un’analisi o ad una degustazione.

Trarre conclusioni partendo da un’immagine è ancora prerogativa di pochi. Non ho la minima idea delle basi scientifiche di questa pratica (anzi, credo che al momento non ce ne siano), né come si possa imparare a interpretare un’immagine del genere. Piuttosto, mi darei alla letteratura cinese in lingua madre. Vero poi che le immagini dovrebbero parlare di vitalità, non intesa come qualità del prodotto: ciò significa che una bella immagine non ti dirà se prendi 96 su Wine Spectator ma solo quanto – in teoria – sia “genuino” un prodotto. Tutto ancora da dimostrare ma è pur vero che la magia di una generazione è la scienza della generazione successiva. Così è stato a volte nella storia, se vi pare, quindi abbasso ogni lotta di civiltà e avanti chi è capace di aggiungere elementi utili alla discussione. Con le buone maniere, si può dire tutto.

[Esperto di cristallizzazione sensibile è il francese Christian Marcel (la seconda foto è tratta dal suo sito): solo il suo laboratorio a Tolone effettua questo tipo di analisi. La produttrice italiana Elisabetta Foradori collabora con lui (abbiamo parlato di lei lo scorso anno). L’enologo Michele Lorenzetti racconta qui una sua recente esperienza. La foto sopra è di un Barolo Ceretto ma non sapremo mai quale perché ho pescato a caso (grrrr!), a meno che Alessandro Ceretto, ispiratore e consulente di questo post, non abbia imparato questa notte come si leggono nel dettaglio le immagini.]

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

80 Commenti

luca ferraro

circa 12 anni fa - Link

Proprio in questi giorni guardando la pagina FB di Elisabetta Foradori mi sono imbattuto nella foto di una cristallizzazione sensibile. Ne avevo parlato qualche mese prima con un consulente di biodinamica e la cosa mi incuriosì. Non sono un appassionato di biodinamica, questo lo sapete, preferisco cose concrete, non vi nascondo però che mi piacerebbe fare un paio di CS ai miei vini, giusto per curiosità, per togliermi uno sfizio. Mi piacerebbe molto conoscere l'esperienza di chi l'ha fatta. Luca

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Ale

circa 12 anni fa - Link

Christian Marcel è il migliore, senza dubbio! è l'unico vero conoscitore della cristalizzazione applicata all'enologia. VinNatur qualche anno fà lo ha chiamato a Verona per trattare questo tema e spiegarlo ai vignaioli. In futuro lo sfrutteremo sicuramente di più per capire se, quello che stiamo facendo, potrà essere verificato anche grazie a questo metodo analitico.

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luca ferraro

circa 12 anni fa - Link

quindi possiamo considerare la CS un metodo analitico e sicuro?

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splash

circa 12 anni fa - Link

E' facile sapere se funziona o meno, anche senza entrare nel merito scientifico (tra l'altro non sono riuscito a trovare nemmeno un ricerca scientifica in merito): basta considerare che la cristallizazione sensibile - e' stata scoperta nel 1925, quasi novant'anni fa; - e' un esame di esecuzione e' mooolto economica (la maggior parte del costo presumo ricada sull'interpretazione). E che sarebbe in grado di dire: - Quanto un vino e’ in grado di invecchiare. - Se un’operazione di cantina puo’ influire sulla vitalita’ del vino. - Se un vino sta andando incontro a possibili problematiche [...] molto prima [...] rispetto ad un’analisi o ad una degustazione. E' chiara che siamo di fronte a uno strumento di analisi enologica eccezionale, in grado di conferire a chi lo utilizza un vantaggio competitivo notevole, o anche piu' semplicemente in grado di evitare grandi perdite di prodotto. Quindi e' indubbio che, stanti queste proprieta', negli ultimi novant'anni sia stato largamente adottato dalla maggior parte dei produttori o (qualora il costo dell'interpretazione fosse elevato) almeno da tutte le grandi Maison. O no?

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Stefano Cinelli Colombini

circa 12 anni fa - Link

Confesso la mia ignoranza, lavoro nel vino da tre decenni e collaboro con diverse Università per progetti di ricerca, ma questa analisi non l'ho mai sentita nominare.

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Alessandro Ceretto

circa 12 anni fa - Link

L'immagine che ha pubblicato Mr. Morichetti é di un Barolo Prapò 2009. La CS non è un metodo analitico ma deduttivo/interpretativo . Questo limita fortemente la sua diffusione in quanto per arrivare ad avere una corretta lettura ci vanno svariati anni di lavoro. Io conosco solo 4 persone in Francia reputabili di interpretazioni attendibili. Io, dopo 6 mesi di prove, ho ancora difficoltà nel riconoscere l'immagine di un vino bianco da uno rosso. Il prossimo passo della CS potrebbe essere legato alla realizzazione di un software in grado di stabilire delle procedure algoritmiche che permettano di stabilire dei parametri oggettivi delle immagini, in grado di dare delle indicazioni sui vini tanto quanto lo fanno oggi gli altri metodi analitici che tutti adottiamo. Se qualcuno tra i lettori conosce qualche istituto, università o ricercatore che possano essere interessati ad uno studio del genere , mi contatti. Per chi volesse un po' di bibliografia, questi sono gli unici libri che ho trovato reperibili ( scritti in francese ): - Cristallisations sensibles, une maniere de voire la qualité ( Marcel Christian ) - Cristaux Sensibles ( M.F. Aussenac, M.A. Fernandez Bravo) - La quête du vin ( Pierre Paillard ) Grazie, Alessandro

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Andrea Gori

circa 12 anni fa - Link

ma ci sono studi che dimostrino che dopo 6 mesi di prove non si arrivi allo stesso risultato semplicemente per caso? voglio dire annusando e assaggiando un vino mi pare che si ottengano molte più informazioni che con questa CS anzi se volete vi faccio un preventivo...sempre stato affascinato dalla biodinamica ma secondo me stiamo esagerando con le robe esoteriche (intese come non scientificamente dimostrabili per ora) Memoria dell'acqua, comunicazione tra piante (forse la più accettabile), corni e preparati, quarzo, cristallizzazione sensibile...a me pare che se volevate spaventare la gente e farla scappare verso il Tavernello, questa è la strada migliore!

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esperio

circa 12 anni fa - Link

Quindi siamo ancora ai livelli interpretativi degli oracoli dei tempi che furono. Penso che che i tempi siano maturi perche i sostenitori della biodinamica diano risposte convincenti o per lo meno rassicuranti sulla bonta' di questa cosi elusiva "disciplina".

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Francesco

circa 12 anni fa - Link

se chiamate gli aruspici ottenete probabilmnte lo stesso effettto. ciao PS i vini biodinamici buoni li bevo molto volenetirei, meno volentieri mi bevo la teoria...

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Baser

circa 12 anni fa - Link

Quoto !!!

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Ming Zhou Lin

circa 12 anni fa - Link

Per la valutazione del potenziale di longevità di un vino esiste un ulteriore metodo, detto “metodo della campana”, anch’esso purtroppo privo di fondamento scientifico riconosciuto. Lo hanno approntato nel 1926, il che rende il metodo degno della massima attenzione, i seguaci di Rudolf Steiner, che mentre il grande professore pronunziava il suo celebre, incompiuto e misterioso motto “mmmänündytekätz”, tuttora indecifrato, illustrarono in coro il metodo ai discenti dell’università di Penitro (Lt). Si procede come segue: a) si versi goccia a goccia mezzo litro di vino nella campana rovesciata e mai lavata di una mucca pontremolese (va bene anche la pustertaler, ma non è la stessa cosa). b) si attenda il mezzogiorno del terzo giorno, poi si scuota il batacchio della campana tenendola sempre rigirata e avendo la massima cura nel non far fuoriuscire il liquido; si sciolgano un Ferrero Rocher e una Charms al lampone nel vino; si riponga la campana con delicatezza. c) Si sotterri la campana in un apposito contenitore a bauletto, accanto ad una schedina perdente del Win For Life, una vincente ma non riscossa, un pelouche dei mini pony e un carillon funzionante e acceso su “Mi ricordo montagne verdi” di Marcella Bella al momento del seppellimento. Si intoni in falsetto un canto indiano tradizionale dhrupad. d) Si attenda con fiducia il giorno in cui il sole entra in trigono con la costellazione del Cane Morto e in allineamento nella Quinta Casa con la nebulosa di Andromeda avendo alle spalle il braccio corto della Via Lattea con la Luna mantenuta in eclissi ad opera di Giampiero Galeazzi; alle 17.12 ora del televideo Rai si dissotterri il tutto, e lo si travasi in un calice di Boemia con bevante spargitutto. e) Si osservi il vino in controluce: dovrebbe presentarsi dello stesso punto di rubino rispetto all’inizio della procedura. A questo punto, il responso è pronto. Se è martedì, il vino è longevo. Se è sabato, no. Se è mercoledì, pesca una carta. Se è un altro giorno, ripetere la procedura.

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eros

circa 12 anni fa - Link

Quoto tranne per il calice. So che si usa il santo Gral. Per ulteriri info ask to Mr. Giacobbo(Vojager:ndr)

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Nic Marsèl

circa 12 anni fa - Link

Non è più affidabile e veloce la lettura dei fondi di caffè?

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Stefano Cinelli Colombini

circa 12 anni fa - Link

Beh, mio bisnonno era un luminare della medicina e addestrava i suoi studenti ad assaggiare l'urina perché dal gusto, colore e odore riuscivano a fare diagnosi attendibili. Non c'é un solo modo per cuocere il pollo nè un solo modo per analizzare il vino, per cui non sono scettico a prescindere. Però il fatto che un sistema che misura dal 1925 tutte quelle cose a basso costo sia noto solo a solo pochi eletti fa pensare, se funzionasse davvero lo userebbero tutti. Soprattutto noi brunellai; qui una roba che ti dice se un vino invecchierà bene vale soldi veri, mica pizza e fichi!

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Baser

circa 12 anni fa - Link

Intanto, complimenti per l'atteggiamento ed il buon senso. Poi, piccola precisazione: le osservazioni sul colore ed il gusto dell'urina si basano su un razionale ben preciso, ed il tutto è spiegabile e riproducibile. Possibile obiezione: forse, ai tempi del bisnonno luminare medico non tutto questo razionale era noto, e poteva esserci molto di empirico. Vero, però almeno quell'empirismo era frutto di secoli di studio ed osservazione, e non delle (peraltro apprezzabili) riflessioni di un eclettico pedagogo-filosofo-esoterista (che non ha mai fatto l'agricoltore). Tali riflessioni non hanno nemmeno un secolo di vita (Rudolf Steiner 1861 – 1925).

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Stefano Cinelli Colombini

circa 12 anni fa - Link

L'analisi sensoriale dell'orina sta pure nei papiri egizi, che non sapessero il perché è ovvio ma alcuni millenni di esperienza ne avevano fatto uno strumento efficace. Se si guarda bene la vitiviticoltura é la stessa cosa, tra la fantascientifica Davis e Columella c'é un filo continuo mai interrotto che passa attraverso i Georgofili, Bacone e tanti altri. E invece, come giustamente ha fatto notare lei, il problema del biodinamico è che magari funziona e magari è tutto vero ma non c'é modo di validarlo con i metodi scientifici attuali né attraverso secoli di esperienza empirica. Può essere tutto vero, ma io la mia fede la riservo ad uno che camminava sulle acque.

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mirko favalli

circa 12 anni fa - Link

ma ha montalcino negli ultimi vent'anni (specialmente negli anni 90) c'è stata questa voglia di sapere se il "tuo" vino poteva invecchiare o si è stati forse più attenti nel capire come si potesse uscire prima e avere un vino aprezzabile nel più breve tempo possibile, non voglio essere sarcastico è solo che avendo purtroppo bevuto una miriade di cose tristissime mell'ilcinese (come da altre parti comunque)non ho visto nelle bottiglie (come nelle vigne)uno sforzo per vederenon solose c'erano tecniche (empiriche o meno)che ti potessero dare segnali su genuinita, futuri problemi, longevità etc.. etc.. ma nemmeno di capire cosa si potesse fare perchè queste cose si trovassero nel vino comunque, si ha straparlato per anni di grandi vini che dopo lo scandalo si è scoperto tagliati con uve internazionali e che ora non son più buoni ma magari 10 , 15 anni fa erano il meglio dell'enologia nostrana

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Stefano Cinelli Colombini

circa 12 anni fa - Link

La questione è ben posta, e oltretutto è in tema con l’articolo sulla cristallizzazione sensibile e simili. Mi spiego. Il vino fino ad un certo punto è scienza, ma per lo più è un accumulo di esperienza empirica che va avanti da alcune migliaia di anni; molte cose ora sono state spiegate dalla scienza moderna, ma parecchie no eppure funzionano. In questo senso si può davvero dire che vino è cultura, perché tutto quel sapere accumulato sarà pure polveroso ma dentro c’ha miriadi di risposte perché in vigna e in cantina tantissimo del provabile è già stato provato. E qui sorge il problema con gli steineriani e con chiunque si accosta alla produzione volendo ignorare il passato; credono in buona fede di essere i primi nella storia ad affrontare quel problema, o che la soluzione stia in un unico libro. Così agiscono in modi originali, che a volte danno risultati straordinari ma per lo più portano a costose catastrofi. Steineriani e apprendisti stregoni di Montalcino hanno fatto la scelta di Lucifero come Cristoforo Colombo, lui scoprì l’America ma per uno che l’ha avuta vinta quanti sono andati ai pesci? Sui nostri apprendisti stregoni di collina il giudizio ormai è più che scritto ed è negativo, sugli steineriani è da vedere. Magari hanno ragione loro, non so.

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Jacomot

circa 12 anni fa - Link

Anche la mitica Wanna Marchi e il mago Do Nascimento offrono corsi di formazione per l'interpretazione di tali ghirigori. Una garanzia direi. Certo il corso non è gratuito, ma si dice che dopo i vini vengono più digeribili e minerali.

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Mauro Risso

circa 12 anni fa - Link

Questa l'ho vista 5 anni fà da Fattoria Cerreto Libri di Pontassieve (FI) che svolge Biodinamica sui suoi chianti rufina! Grande Andrea!!

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splash

circa 12 anni fa - Link

Ragazzi, io per primo penso che la cristallizazione sensibile "funzioni" affatto, e che sia quantomeno inverosimile (per essere gentili) da un punto di vista scientifico. Pero' ritengo che il tono dei commenti risulti alla fine controproducente.

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Primo Oratore

circa 12 anni fa - Link

Di testa non credo a queste cose, tuttavia possono essere buoni strumenti per il marketing, non a caso il bio-qualcosa va benone di questi tempi, e non solo nel vino come. Di pancia invece resta però un minuscolo dubbio che magari non sia tutto vero e la scienza ufficiale ne scoprirà la fondatezza prima o poi: anche perchè, come si dice, "nessuna cosa degna di essere ricordata è mai stata fatta da un uomo ragionevole". Sospenderei quindi i giudizi ridanciani troppo taglienti, in memoria della vecchia e di Talete che casca nel pozzo (ma aveva ragione).

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tom

circa 12 anni fa - Link

se continua così fra dieci anni per produrre il vino sarà necessario l'oracolo di delfi. E forse un movimento popolare stufo di tanta superstizione e di un marketing che ti tratta come un bambino chiederà a gran voce del vino pieno di anidride solforosa fatto con lieviti ogm. E saremo qua a parlare di "tecno vino radiattivo."

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Derek Lovley

circa 12 anni fa - Link

Grazie per questo post. Sara`divertente mostrare ai miei studenti queste figure artistiche, e produrle in laboratorio. Riguardo al loro significato scientifico, preferisco allontanarmi fischiettando.

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Francesco Annibali

circa 12 anni fa - Link

(alessà le Langhe te sta a 'ffà mmale! Bevi più merlot!) Povero Popper...

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Antonio Tomacelli

circa 12 anni fa - Link

Forse c'è un modo per stabilire l'affidabilità dell'esame. Lo azzardo da profano, sia chiaro. Se metto lo stesso vino in 10 capsule diverse e l'immagine che ottengo è la stessa su tutte, qualche domanda fossi uno scienziato, me la farei. Se, con la stessa procedura ottengo 10 immagini diverse, una sorta di effetto "cristalli di neve" per intenderci, mi darei a più interesanti ricerche sull'acqua calda. Resta comunque il fastidio per la presunzione degli scienziati, che classificano come superstizione qualunque argomento non stia dentro una provetta. E non venga ripagato con ricche royalties, aggiungerei. P.s.: a proposito di superstizione, chiedersi cosa ci facciano tante case farmaceutiche in Amazzonia non farebbe male. http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/02/predatori_farmaci_verdi_rubano_segreti_co_0_9401022999.shtml

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splash

circa 12 anni fa - Link

Ti ringrazio (davvero!) per le parole: "Resta comunque il fastidio per la presunzione degli scienziati", perche' dimostrano perfettamente quanto ho scritto sopra: la derisione pura e semplice di tali procedimenti risulta solo controproducente e l'unico effetto e' quello di polarizzare le posizioni. Riguardo alla domanda sull'Amazzonia, mi sembra invece che tu stia scoprendo l'acqua calda. Fin dagli albori della medicina moderna, la medicina si e' interessata alle proprieta' terapeutiche di cio' che e' presente in natura. Penicillina (dalle muffe), chinino (albero della china) e acido acetilsalicilico (corteccia di salice) sono solo gli esempi piu' famosi. Dunque, nulla di nuovo sotto il sole... Comunque, rimane la mia domanda iniziale: perche' tale metodo semplice, economico e di (presunta) notevole efficacia non si e' diffuso universalmente negli ultimi 85 anni? E'questo il fatto piu' importante: se una cosa funziona, la si usa, indipendentemente dalla sua plausibilita' scientifica. Il limone contro lo scorbuto lo si e' introdotto in quanto efficace, decenni prima di capire le basi scientifiche. E l'anestesia (seppur largamente utilizzata) e' tutt'oggi priva di una solida comprensione. Volendo farle, le prove di efficacia in questo caso sarebbero molto semplici: si prendono una serie di vini da cantine differenti, e si effettua una cristallizione sensibile per capire se sono in grado di reggere l'invecchiamento. L'esperto di cristallizazione scrive le previsioni su di un foglio e lo chiude in una busta. Dopo 5,10 anni si stappano i vini, si apre la busta, e si controllano le previsioni.

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Carmine Capacchione

circa 12 anni fa - Link

Si potrebbe proporre al CICAP di fare un testo sulla CS! :-)

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Carmine Capacchione

circa 12 anni fa - Link

A me resta il fastidio per chi volutamente o perché proprio non riesce a capirlo mette sullo stesso piano la cristallizzazione sensibile e la fitoterapia e l'erboristeria che sono scienze consolidate e insegnate da decenni nelle Università. E un ulteriore fastidio mi da l'accostamento continuo tra royalties e scienziati mentre si è così indulgenti con questi stregoni che certo non leggeranno i cristalli per un tozzo di pane. La politiche aggressive delle multinazionali del farmaco non dipendono dagli scienziati e si può essere critici rispetto a queste politiche senza dover mandare il cervello in pappa e credere a mago-magù.

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Baser

circa 12 anni fa - Link

Quoto.

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Francesco

circa 12 anni fa - Link

kappakkio, fanno così xchè nel calderone si nascondono meglio, metti le proprietà (vere) di alcune piante assime e a due baggianate e anche queste a mo' di vasi comunicanti diventano un po' vere ciao

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Elia Cucovaz

circa 12 anni fa - Link

Grande Antonio Tomacelli. Brillante l'esempio delle case farmaceutiche. Credo che il suo sia l'unico atteggiamento veramente in linea con il metodo (e lo spirito) scientifico: trovare un metodo di falsificazione. se poi una teoria non è verificabile, allora non è una teoria scientifica. (Popper) Questo è quello che fanno gli scienziati, in ogni caso. E guarda tu: pochi mesi fa hanno falsificato sperimentalmente nientepopodimeno che la teoria della relatività di Einstein (cfr: #tunnelgelmini). è giusto avere certezze nella vita, ma queste non riguardano la scienza.

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splash

circa 12 anni fa - Link

Sulle case scientifiche ho gia' risposto giusto sotto Tomacelli e sopra di lei, nello stesso commento in cui propongo un semplice esperimento valido "per davvero" a falsificare la teoria, che chissacomemai non e' mai stato effettuato. Lo spirito scientifico sta anche nell'effettuargli gli esperimenti, non solo nel parlarne... PS: purtroppo, per vari motivi, solitamente gli scienziati fanno esperimenti per "confermare" le teorie, non per "confutarle". Proprio al CERN, l'esperimento ATLAS in realta' voleva confermare l'oscillazione dei neutrini, non falsificare la relativita'. Poi si sono accorti che potrebbero (POTREBBERO!) aver "visto" dei neutrini superluminali, e questo e' serendipity. In ogni caso, se la misura venisse confermata, la teoria della relativita' si rivelerebbe inadeguata a spiegare il comportamento dei neutrini ad alte energie, non completamente sbagliata.

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Antonio Tomacelli

circa 12 anni fa - Link

Da quando sei diventato meno massimalista è un piacere interloquire con te, per cui chiedo: possibile che a nessuno scienziato sia venuto in mente, in 80 anni, di perdere cinque minuti per una verifica stupida come quella che ho proposto? Non siete mica obbligati a sperimentare per confutare, eh! Hai visto mai che viene confermata qualche teoria della biodinamica? :-)

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Tom

circa 12 anni fa - Link

Facciamo un ragionamento: la cristallizzazione non è magia: si conosce quasi tutto dei cristalli, di come si formano, delle varie forme cristalline, delle proprità fisiche e chimiche, da calcoli cinetici, quantistici e ovviamente termodinamici. Che sostanze estranee influenzino la cristallizzazione è noto, sia per la struttura, che per la capacità di cristallizzare e per la formula chimica del cristallo stesso. Ora mettiamo per assurdo che dalla forma del cristallo di rame si possano ricavare informazioni: esso sarebbe soltanto una maschera! infatti l'informazione ricavabile realmente sarebbe quali sostanze la modificano per dare una certa forma che corrisponde a un invecchiamento positivo o negativo. a questo punto, ed è qui tomacelli che la sua prova ha poca valenza,che la dimostrazione deve non solo provare che il cristallo sia uguale ma anche che quella forma cristallina sia data da certe condizioni del sistema in oggetto, che possono essere separate e ricondotte alle varie specie chimiche. A questo punto, se fosse vero, dovremmo solo capire quali molecole sono buone, o quali sono dannose. E a quel punto potremmo abbandonare i cristalli di sale per comprare una HPLC che ti dice tutto, la tari su quello che ti interessa e via. Ecco, allora si che servirebbe per migliorare tutti i vini. Ma di sicuro non accetto che siccome l'ha detto uno schizzato un secolo fa allora è vero solo perchè biodinamico. l'asilo l'ho finito da un pezzo.

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splash

circa 12 anni fa - Link

Scusami Antonio, pero'... guardati intorno: ogni oggetto che ti circonda e per cui sia stata dichiarata un certa proprieta', ha subito dei test di efficacia. Effettuati o pagati dal costruttore. La Fiat fa i test, prima di scrivere "20km con un litro", la Pirelli fa i test, prima di dichiarare "spazio di frenata ridotto del 30%", la Dixan fa le prove prima di dichiarare "efficace a basse temperature", la Borotalco fa le prove prima di dichiarare "deodora per 48 ore", pure le case di cosmetici fanno qualche test per poter scrivere "7 donne su 10 dicono che il nostro shampoo liscia i capelli". Gli angli lo chiamano "fit to purpose": significa che se tu mi vendi qualcosa, deve funzionare per l'uso per cui me lo vendi. Perche' invece in questo caso il produttore puo' fare le dichiarazioni di efficacia senza test e i test li deve fare qualcun altro?

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esperio

circa 12 anni fa - Link

Dunque, visto che questa sede attrae l'interesse di un buon numero di bei nomi del mondo della vinificazione, vorrei proporre una fattibilissima iniziativa : Una sperimentazione e raccolta dati, riguardanti la "Cristallizzazione sensibile" condotta dal piu' largo numero di produttori vinicoli, anche fra coloro che non credono all'efficacia della biodinamica. Intravino potrebbe esserne il promotore e la forza trainante. E allora?

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armin kobler

circa 12 anni fa - Link

no esperio, ciò non funzionerà mai. ti spiego: quando abbiamo a suo tempo testato una sorta di tubo speciale che avrebbe dovuto migliorare di tanto il vino, anche destillati ed altro, che ci passa in quanto il tubo in un'intercapedine conteneva una sostanza (segreta) che raccoglie e amplifica le informazioni del cosmo, i vini sono usciti uguali a quelli dove si utilizzava qualsiasi tubo in inox. abbiamo confrontato il produttore di questo aggeggio che allora ha fatto tanto scalpore in fiere, ecc. con i risultati poco entusiasmanti e lui ci ha spiegato che un confronto ritenuto da noi scientifico (stesso materiale di partenza e condizioni sperimentali, ripetizioni, assaggi alla cieca, elaborazione statistica, ecc.) non funzionerà. infatti, nonostante che si usa l'aggeggio come indicato dal produttore, il sistema si rifiuterà di funzionare in quanto si accorge che tu ti avvicini in modo critico. può esplicare le sue attività solo se lo usi in modo fiducioso. ecco...

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esperio

circa 12 anni fa - Link

Scusami, aspetta un attimo che raccolgo le braccia che mi erano cadute. Ah e' cosi'? Bene, anzi male. Pero', a prima vista, l'esercizio della cristallizzazione sensibile mi sembrava che potesse rientrare in una pratica con una base scientifica, la prova e' ripetibile ed osservabile ed si possono accumulare dati da poter analizare con cognizione di causa. Che ne dici?

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gianpaolo paglia

circa 12 anni fa - Link

per poter essere oggetto di studio scientifico una cosa deve essere misurabile. Cos'e' che si misura qui?

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Carmine Capacchione

circa 12 anni fa - Link

Le solite domande massimaliste da scienziato prezzolato dalle multinazionali che non accetta l'esistenza di una cultura alternativa! :-) :-)

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Riccardo Francalancia Vivanti Siebzehner

circa 12 anni fa - Link

Ma coinvolgere un centro di ricerca universitario, no eh?! In campo viticolo-enologico, in Italì, abbiamo l'imbarazzo della scelta. Utilizziamola 'sta scelta.

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Durthu

circa 12 anni fa - Link

@Antonio Tomacelli. Cito: "Resta comunque il fastidio per la presunzione degli scienziati, che classificano come superstizione qualunque argomento non stia dentro una provetta. E non venga ripagato con ricche royalties, aggiungerei." Ti assicuro che la maggioranza dei ricercatori non diventa ricco con il proprio lavoro, ma soprattutto non vede alcuna "royalty". Delle due l'una: o ti sei lasciato trascinare dalla difesa della tua idea, scrivendo qualcosa che sapevi essere sbagliato (comprensibile, succede a tutti), oppure non conosci nessuno che lavori nell'ambito della ricerca scientifica. In ogni caso, prima di fare certe affermazioni sulla serieta' professionale di una categoria, sarebbe il caso di pensarci bene, ed informarsi un attimo. Ed anche evitare le generalizzazioni, magari

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Carmine Capacchione

circa 12 anni fa - Link

E' il famoso "metodo Bressanini" di Tomacelli mutuato dal più celebre e meglio articolto "metodo Boffo" di Feltri. :-)

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Antonio Tomacelli

circa 12 anni fa - Link

Sbagliato, Carmine,il metodo Boffo è di molto successivo :-) Scherzi a parte, mi conosci e sai che mi infastidiscono certe difese acritiche da parte di alcuni scienziati. Chissà perchè ma sono abituato a identificare il ricercatore come l'uomo curioso per eccellenza e certe chiusure mi infastidiscono. Per inciso, io sono tra quelli in redazione che preferiscono l'approccio di un Angiolino Maule alla biodinamica tout-court, per dire. E poi sai com'è finita con gli OGM vero? Le infestanti si bevono il Roundup come fossero vitamine e dopo dieci anni di scazzi siamo punto e daccapo. Mi chiedo: è mai possibile che 'sti maledetti OGM siano l'unica strada possibile per risolvere i nostri problemi? Fra poco ce li propineranno pure come "migliorativo" degli spaghetti al pomodoro! Per il resto forse ha ragione Durthu: confondo i ricercatori, spesso sottopagati, con le star che girano le piazze diffondendo il verbo, coperti da una cattedra universitaria co-finanziata (lo ripeto, solo co-finanziata), da qualche multinazionale. Sapessi quanto mi incavolo quando sento qualcuno giustificare gli OGM dicendo che "tanto la selezione genetica è vecchia di millenni"! Ecco, in quei momenti non c'è scelta: a massimalismo si risponde con massimalismo, a meno che non vi ingegnate di proporci un "piano B". :-)

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splash

circa 12 anni fa - Link

Caro Antonio, sugli OGM avrei voluto risponderti punto su punto, ma sarebbero notizie di pubblico dominio, che ti sono gia' state fatte notare milioni di volte. Mi limito a farti notare che la tua frase "E poi sai com’è finita con gli OGM vero? Le infestanti si bevono il Roundup come fossero vitamine e dopo dieci anni di scazzi siamo punto e daccapo." e' tanto piena di stronzate (errori, generalizzazioni e distorsioni della realta') quanto la seguente "E poi sai com'e' finita con il biologico vero? L'Escherichia Coli prolifera nel bio come fosse manna dal cielo e dopo centinaia di morti siamo punto e daccapo." Riguardo ai ricercatori, oltre alla curiosita', forse ti sfugge che un'altra caratteristica che dovrebbero possedere e' la "competenza". Se io dico a un enologo che aggiungere cipolle nel vino aumenta l'ossigenazione, lui non ha bisogno di controllare per sapere che non e' vero. Gli scienziati invece dovrebbero prendere per vera qualunque idea bislacca venga in mente al primo che passa, fino a prova contraria (che devono, ovviamente, produrre loro). La differenza tra un ricercatore e una persona qualunque, non e' il fatto di sapere "come" fare un esperimento, ma di saper capire "quale" esperimento fare. PS: repetita juvant, la frase sul biologico NON riflette il mio pensiero, e viene proposta solo a titolo esemplificativo/comparativo.

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Carmine Capacchione

circa 12 anni fa - Link

splash, mi complimento per la pazienza che hai, insieme a Gianpaolo Paglia e qualche altro sei rimasto l'unico dotato di buon senso a commentare su questo blog..io mi limito solo a qualche sberleffo qua e là perché davanti a tanta ostinazione (o malafede) non vedo altra risposta.

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gianpaolo paglia

circa 12 anni fa - Link

A me e' sempre piaciuta la "teoria della teiera", di Bertrand Russell: "Russell wrote that if he claimed that a teapot were orbiting the Sun somewhere in space between the Earth and Mars, it would be nonsensical for him to expect others not to doubt him on the grounds that they could not prove him wrong." http://en.wikipedia.org/wiki/Russell%27s_teapot

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esperio

circa 12 anni fa - Link

Dunque, Capacchione, secondo te' per andare avanti bisogna condividere solo della tua opinione. Tu sei nel giusto e chi non la pensa come te' ha, forzatamente, torto marcio.

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Massimiliano Montes

circa 12 anni fa - Link

Il fatto che esista una scienza "venduta" non significa che non esista la scienza. Soltanto una persona stupida ed ignorante non crede nel metodo scientifico, che nasce da Galilei e Giordano Bruno (morto bruciato), ma in esoterismi e superstizioni. Il bello è che la biodinamica ha fondamenti scientifici. Anche se qualche sprovveduto interpreta in chiave "misterica-spirituale" alcuni fondamenti della biodinamica, la verità è un'altra. Un botanico (un ricercatore) mi ha spiegato che le piante hanno un ciclo vegetativo sincronizzato con le fasi lunari, verosimilmente perché l'irraggiamento notturno della luce lunare accelera il metabolismo. La mancanza di luce invece rallenta il metabolismo. "Prova" mi ha detto "a rompere un rametto con la luna piena e con la luna nuova. Vedrai che con la luna piena gronda di linfa, con la luna nuova è asciutto". L'ignorante (stile inquisitore del "Nome della Rosa") crede che ciò accada per chissà quale magia cosmica. Lo scienziato sa che accade per un fisiologico rallentamento del metabolismo vegetale. Però di fatto accade. E questo spiega "scientificamente" uno dei fondamenti della biodinamica. Non c'é bisogno di ricorrere agli scienziati poi per capire che i fertilizzanti chimici sono tossici e cancerogeni, quindi se non si usano è meglio. Il "cornoletame" inoltre non è altro che fertilizzante organico diluito. Fertilizzare troppo le vigne, anche con letame naturale, non giova al vino. E' ovvio che una miscela acquosa diluita di fertilizzante naturale sia la migliore soluzione. Infine gli infusi vegetali usati contro infestazioni e parassiti. Anche quì la spiegazione è scientifica: molte piante e muffe hanno effetti antibiotici ed antiparassitari. Non dimentichiamo che la penicillina è il prodotto di un fungo, e che la maggioranza dei farmaci "ufficiali" deriva da molecole di origine vegetale. Credo che cercare di evitare prodotti chimici dannosi, sostituendoli con prodotti naturali sia la cosa "scientificamente" più corretta da fare.

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olimarox

circa 12 anni fa - Link

Parlando in termini rigorosamente scientifici, nessuno ha notato che la foto in questione pare ritrarre un preservativo pronto all'uso. Sarà una metafora?

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splash

circa 12 anni fa - Link

Ragazzo mio, lungi da me giudicare le tue capacita' amatorie, ma a me pare un filo eccessiva come zigrinatura. Forse dovresti lavorare di piu' sulla tecnica :-) :-)

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splash

circa 12 anni fa - Link

@Massimiliano: "Un botanico (un ricercatore) mi ha spiegato che le piante hanno un ciclo vegetativo sincronizzato con le fasi lunari, verosimilmente perché l’irraggiamento notturno della luce lunare accelera il metabolismo. La mancanza di luce invece rallenta il metabolismo. “Prova” mi ha detto “a rompere un rametto con la luna piena e con la luna nuova. Vedrai che con la luna piena gronda di linfa, con la luna nuova è asciutto”." E tu hai provato, vero? Ad ogni luna piena hai rotto dei rametti e ad ogni luna nuova hai rotto dei rametti, e ogni volta hai constatato questa grande differenza, vero? Nessuna influenza della Luna sul metabolismo delle piante (solo qualche lieve tropismo, ad essere pignoli), sorry. @tutti: IMPORTANTE!!! Proprio oggi e' luna nuova: stasera scegliete due piante differenti (un arbusto e un albero) e rompete 10 rametti per pianta. Fotografateli (all'aperto, se possibile). Poi il dieci dicembre la fase 2: stesso lavoro, ma in luna piena). FATELO!!! avete l'occasione di diventare scienziati per un giorno (ok, due giorni) e, contemporaneamente, dimostrare ai miscredenti che su questo la biodinamica a ragione. E tutto questo al costo di 5 minuti e qualche foto! FATELO!!! o preferite essere solo chiacchere e distintivo?

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splash

circa 12 anni fa - Link

Ovviamente quanto sopra doveva andare sotto il commento di Massimiliano Montes. Se qualcuno e' in grado di spostarlo... :-)

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Stefano Cinelli Colombini

circa 12 anni fa - Link

Sarà anche che la luna non ha nessuna influenza sulle piante, ma prova a dire al mio cantiniere (che ha una brillante facoltà di biologia nel background) di non tenere conto delle fasi lunari nelle colmature e negli imbottigliamenti e ti prenderà per scemo. E lo stesso vale per semina, potature e altre robe di noi campagnoli. D'altronde mi dicono che in punta di teoria il calabrone non può volare, per cui...

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splash

circa 12 anni fa - Link

Stai invertendo i fatti. Nella teoria il calabrone non puo' volare, nella pratica vola. Nella credenza popolare la luna influenza un sacco di cose, nella pratica... non lo so! :-( Mi sarebbe piaciuto dirti che esistono studi che dimostrano che la luna non influenza le piante, o il vino. Purtroppo a quanto pare nessuno si e' mai preso la briga di controllare seriamente la veridicita' o meno di questa conoscenza popolare. Saro' quindi sincero e ti diro' che, allo stato attuale delle cose, non e' dato sapere se la luna abbia influenza o meno. Dal punto di vista della plausibilita' scientifica non ce l'ha. Dal punto di vista della conoscenza popolare ce l'ha. In pratica nessuno puo' dire di avere ragione. Un motivo in piu' per spezzare qualche rametto stasera. :-) PS: per quanto riguarda l'influenza sulle nascite, sono stati effettuati studi statistici sulle anagrafi di mezzo mondo, e le nascite non sono in alcun modo correlate alla fase lunare. PPS: mi piacerebbe tanto riuscire a sapere qualcosa riguardo alle date di semina/raccolta/etc... delle grandi industrie agricole e vinicole americane ed europee. Se qualcuno ne sa qualcosa...

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Massimiliano Montes

circa 12 anni fa - Link

Già fatto. Ma oltre alle mie osservazioni empiriche me lo ha detto un botanico, ovvero uno che di scienza e di piante qualcosa ne capisce. La scienza, comunque, non è empirismo. Le osservazioni empiriche (cosi si chiama quello che tu proponi) sono soltanto la fase inziziale di una compiuta teoria scientifica. Altrimenti ritorneremmo agli stregoni. Tu commetti gli stessi errori dei "misteriosofici" della biodinamica. La scienza prima di tutto. Non solo nelle variazioni del metabolismo vegetale, ma anche nei prodotti vegetali ed animali con capacità antibiotiche ed antiparassitarie ed in tutto il resto che ho detto sopra. P.S. Ma "splash" è il rumore che fai quando?

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splash

circa 12 anni fa - Link

Il problema e' che, volendo, posso trovare botanici che dicono l'opposto. Per cui ci serve qualcosa di piu' concreto per dirimere la questione, come un bell'esperimento comparativo. Che purtroppo, a quanto pare, nessuno si e' mai degnato di effettuare. A questo punto io mi fermo qui. Quello che propongo si chiama esperimento confermativo ed e' la parte finale (Popper magari direbbe che sto cercando di falsificare la teoria). La teoria c'e' gia' (l'hai illustrata tu) ed e' quella della variazione del metabolismo delle piante, che fa questa previsione. Altrimenti e' empirismo anche quello che fanno al CERN col bosone di Higgs... PS: "splash" e' semplicemente un nome che non significa nulla che mi suonava bene. Un tempo mi firmavo Claudio, ma ad un certo punto c'e' stata un'inflazione di Claudii (con e senza maiuscola), e dunque, per chiarezza, ho cambiato. Pseudonimi con significato compiuto o nomi falsi non mi piacciono.

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Massimiliano Montes

circa 12 anni fa - Link

L’influenza della luce lunare, così come di altre fonti luminose artificiali o naturali, sul metabolismo delle piante è una cosa talmente banale ed evidente che mi è bastata una breve ricerca per trovare centinaia di pubblicazioni scientifiche: http://scholar.google.it/scholar?hl=it&q=moonlight+influence+on+plant+metabolism&btnG=Cerca&lr=&as_ylo=&as_vis=1 Tra l’altro ho trovato che anche la luminosità delle stelle e la luce artificiale (illuminazione pubblica e quant’altro) influiscono sulla fotosintesi e sul metabolismo.

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splash

circa 12 anni fa - Link

Prima di dire "è una cosa talmente banale ed evidente" leggi almeno i titoli e la breve descrizione che google presenta... Il terzo per esempio parla di "Moonlight's influence on pred- ator/prey interaction between short-eared owls" e, per quanto possa essere interessato al gufo dalle orecchie corte, non mi pare molto rilevante. Il penultimo addirittua dice che "the effect of lightning and of moonlight on crops has been omitted": esplicitamente esclude gli effetti della luce lunare sui raccolti dallo studio... Veniamo al primo, quello da cui presumo tu ricavi l'affermazione che la luce delle stelle e l'inquinamento luminoso influenzano la fotosintesi. E' un articolo speculativo sulla possibilita' di avere fotosintesi su pianeti simili alla Terra (Earth-like planets,ELPs), prendendo in considerazione la radiazione utile per la fotosintesi (photosynthetically active radiation, PAR). Riguardo la luce delle stelle, dice "On Earth, starlight PAR is inadequate for photosynthetically supported growth." la Luna la cita per dire che "Photosynthesis on an ELP using PAR reflected from a natural satellite with the same size as our Moon, but at the Roche limit, could support a low rate of photosynthesis at full Moon." Nulla di utile. Veniamo all'inquinamento luminoso: "Light pollution on Earth only energizes photosynthesis by organisms that are very close to the light source." In realta' l'articolo afferma l'opposto di quello che dici che lui affermi... banale...

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splash

circa 12 anni fa - Link

In ogni caso io non ho mai affermato che la Luna non possieda nessuna influenza su nessuna pianta o che non esista nessuno studio su tale influenza. Io ho detto solo che non ho trovato studi comparativi relativi all'influenza della Luna sui raccolti. Se vogliamo poi intraprendere un ragionamento su quale possa essere questo tipo di influenza, prendere in considerazione la luce lunare rischia di portare a dei problemi. Per esempio basti pensare alla aletorieta' di tale luce. Se in Luna piena ho il cielo coperto per qualche notte, cosa succede? E come spiegare la possibile influenza sul vino, che solitamente viene tenuto lontano dalla luce, sia lunare che solare? Il fatto poi che certe cose sia meglio farle in Luna calante o crescente complica ulteriormente le cose. Durante il primo quarto e l'ultimo quarto la quantita' di luce lunare e' la stessa. Dunque non puo' essere la l'intensita' di luce ad essere importante, bensi' la sua variazione nel tempo. Devo dunque essere in grado di dimostrare che le piante vengono influenzate da tale variazione, ma non dalla quantita' di luce. E nel caso dei semi? Come vedi, anche fosse che la luce lunare aumenta il metabolismo, questo non basterebbe a spiegare le credenze. Che poi sono molto antropocentriche, ovvero legate a quello che immaginiamo noi nella nostra mente. Durante la luna crescente la linfa e' spinta verso l'alto e favorisce lo sviluppo aereo, mentre durante la luna calante la linfa viene spinta verso il basso, e si ha un maggiore sviluppo radicale. Qui stiamo semplicemente collegando una cosa fisica (l'alto e basso di una pianta), con una nostra immagine mentale (il crescere e descrescere della luna). PS: esistono piante che sono influenzate dalla variazione della quantita' di luce (o della variazione di temperatura, o entrambe). E' il modo in cui normalmente le piante "sanno" che e' primavera o autunno.

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Massimiliano Montes

circa 12 anni fa - Link

Ci sono decine di pagine e centinaia di articoli. Non limitarti alla prima pagina. Ho fatto una ricerca generica in inglese solo per pubblicazioni scientifiche, ovvio che all'interno ci sia anche qualcosa che non c'entra niente, affinatela tu la ricerca. Quasi tutte le pubblicazioni in un modo o nell'altro legano la luminosità ambientale alla fotosintesi, come è ovvio che sia. Era solo questo il mio intento. Il metabolismo vegetale è evidentemente correlato alla luminosità ambientale, e solo con una estrema forzatura "ideologica" qualcuno lo può negare.

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Massimiliano Montes

circa 12 anni fa - Link

E poi hai abilmente eluso le mie affermazioni su concimazione ed antiparassitari naturali ;-)

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splash

circa 12 anni fa - Link

Io non mi limito alla prima pagina, per la maggior parte degli articoli basta il titolo per capire che non sono rilevanti. Basta leggere i titoli. TU hai portato una lista di articoli a sostegno delle tue tesi, TU affini la ricerca e mi presenti eventuali articoli rilevanti. In realta' poi non si sa nemmeno se gli articoli sono a favore o contro la tua tesi: potrebbero anche essere a sostegno della mia :-) Tu dici: "Il metabolismo vegetale è evidentemente correlato alla luminosità ambientale, e solo con una estrema forzatura “ideologica” qualcuno lo può negare.". Stai cercando di affermare la verita' di una cosa che non e' per nulla dimostrata (che in tutte le piante una netta differenziazione dell'attivita' linfatica dovuta alla luce lunare) per somiglianza con una dimostrata (che la luce solare influisce sul metabolismo). Oltre a tentare poi un "dimostrazione per denigrazione". Nessuno nega che la luce possa a priori avere un effetto sul metabolismo delle piante, ma la presenza e l'intensita' di quest'effetto e' legato allo specifico spettro della luce e alla sua intensita', oltre che ai ritmi biologici delle piante stesse. E di questo bisogna tenere conto. La luce solare possiede caratteristiche tali da influenzare il metabolismo (non e' un caso: le piante si sono evolute proprio per sfruttare questa luce), ma questo non implica assolutamente che anche la luce della Luna possa farlo. E questo non e' affatto "evidente". E se anche esistesse qualche pianta in grado di modificare il metabolismo con la luce lunare (e, vista la varieta' della Natura, cio' non mi stupirebbe), cio' non implicherebbe che tutte le piante siano in grado di farlo. Mentre tu affermi che TUTTE le piante modificano il metabolismo in base alla luce lunare. PS: non ho "abilmente eluso" le tue affermazioni su concimazione ed antiparassitari naturali, le ho proprio saltate. :-) Non possiamo mica mettermi a discutere di tutto lo scibile umano...

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esperio

circa 12 anni fa - Link

Un esempio lampante e osservabile sull' effetto dellla luna sulla terra e' offerto dal fenomeno delle maree. Ogni sei ore, circa, le acque dei mari, subiscono un innalzamento o viceversa, dovuto appunto alla forza gravitazionale del nostro satellite. Dunque e' pensabile che anche la linfa delle piante e chissa' forse anche quella degli animali sia alterata temporaneamente. Su questo ultimo punto ricorderei il fenomeno fastidioso e disdicevole dei "Lupi mannari" che al contrario delle maree e' riscontrabile ogni sabato sera, specialmente, nelle vicinanze di bar e discoteche.

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esperio

circa 12 anni fa - Link

Ah,anche il venerdi.

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splash

circa 12 anni fa - Link

La forza gravitazionale e' F = (G*m1*m2)/(r^2), dove r e' la distanza tra due oggetti di masse m1 e m2 e G la costante gravitazionale (tutte i valori si trovano tranquillamente su wikipedia). La forza gravitazionale che la luna esercita su di una pianta di massa M e' (3.73*10^11)*M Newton La forza gravitazionale che una persona di 80kg esercita su una pianta di massa M e' di (5.34*10^13)*M Newton, cento volte tanto. Le maree esistono perche' la massa dei mari e degli oceani e' moooooooooolto grande. Nessuno ha mai visto maree in una piscina, per dire. PS: va detto anche che durante l'estate, il fenomeno dei lupi mannari si presenta quasi ogni sera, specialmente vicino al mare. Probabilmente la temperatura e la salsedine accentuano l'effetto :-)

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Alessandro ceretto

circa 12 anni fa - Link

La forza gravitazionale che la luna ha su una pianta di massa m è 600.000 volte maggiore rispetto a quella di un corpo di 80 kg a 1 metro di distanza dalla pianta.. La luna ha una distanza di 350.000 km dalla terra , hai dimenticato questo fattore nella formula....

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splash

circa 12 anni fa - Link

1: hai ragione 2: mmmh, non ho lasciato fuori la distanza, che inoltre e' a denominatore e quindi si avrebbe l'effetto opposto. Non ho idea di dove abbia sbagliato i calcoli (probabilmente la fretta), ma li ho sbagliati davvero di mooooooooooolto: i valori che ho scritto di 10^11 e 10^13 Newton sono qualcosa di veramente assurdo e avrei dovuto accorgemene prima di scrivere... 10^10 Newton e' circa la forza esercitata da 1 miliardo di chili su una bilancia... Che figuraccia...

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mirko favalli

circa 12 anni fa - Link

le fasi lunari non si riferiscono a crescente o calante ma in base alla distanza che la luna ha dalla terra nel momento in cui orbita di fronte a noi essendo il suo giro non per intenderci un cerchio perfetto (come la terra intorno al sole stessa roba)

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mirko favalli

circa 12 anni fa - Link

le fasi lunari di cui si parla non sono calante e crescente, ma le fasi in cui si parla della distanza che ha la luna nel momento in cui ci orbita di fronte essendo il suo giro non un cerchio perfetto con al centro la terra ma spostato(come lo è per la terra intorno al sole e questo provoca le stagioni)

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Massimiliano Montes

circa 12 anni fa - Link

Le stagioni sono causate dall'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al piano dell'eclittica (circa 23°), non dalla distanza dal sole. Se così fosse le stagioni dovrebbero essere le stesse in tutto il globo. Invece non è così. Mentre da noi è inverno nell'emisfero australe è estate ;-) Ma ti dirò di più, la nostra estate corrisponde all'afelio, non al perielio.

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splash

circa 12 anni fa - Link

Scusami, le fasi lunari di cui si parla "dove"? La definizione di fasi lunari, intese come luna crescente, piena, calante, nuova, e' incredibilmente una delle poche cose su cui concordano astronomia, biodinamica, astrologia e pure Frate Indovino... Sulle stagioni ti ha gia' risposto Massimiliano (grazie!).

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esperio

circa 12 anni fa - Link

Incomincio a nutrire il sospetto che voi due vi siete fatti prendere la mano e prima o poi vi sentirete in dovere di spiegarci i cerchi di Saturno e le montagne di formaggio sulla luna. Scusate per il prurito. Nessun suggerimento per un sollievo biodinamico? Rispettoso, naturalmente.

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Stefano Cinelli Colombini

circa 12 anni fa - Link

Scusate, ma vi affidate troppo alla ricerca pubblicata su internet e scordate la pratica; non in si possono buttare nel cesso millenni di esperienze che sulla base di costanti e ripetute osservazioni empiriche (di cui non abbiamo ancora in molti casi trovato le basi scientifiche, e sottolineo ancora) dicono che la luna ha effetti rilevanti sulle piante e sui prodotti naturali. Cosí come non si possono buttare nel cesso migliaia di consuetudini colurali su cui si basa la viticoltura. D'accordo, anche il Sesto Caio Baccelli è una abitudine folcloristica così come le mutilazioni genitali sono pratiche ripetute e consolidate da millenni, ma insomma!

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Enzo Zappalà

circa 12 anni fa - Link

scusate, ma mi si rizzano i capelli... Io sono un astrofisico di professione e so benissimo calcolare la marea della Luna e quella di un omone grande e grosso (se volete vi riporto le formule anche molto facili). L'omone ha un influenza che è milioni di volte superiore! E così quella di una mamma nei confronti di un bimbo appena nato (alla faccia degli astrologi). Ho anche fatto uno studio sulla Luna e sulle piante e non solo. Niente da fare! La fisica odierna (ed è l'unica che conosciamo e che abbiamo verificata) ci dice che nè la marea, nè la temperatura e nemmeno la luce della Luna può influenzare un organismo vivente. Poi ognuno la pensi come vuole, ma si vergogni un po' a usare il cellulare, il PC e altre diavolerie che gli sono state regalate dalla Scienza vera e non dalle credenze astrologiche o dalla ridicola filosofia di Steiner. Prendere in giro gli sprovveduti è sempre stato uno dei lavori più remunerativi nella storia dell'uomo, anche di quello che si crede tecnologicamente avanzato ed è invece sempre in balia di Wanna Marchi and Co. Biodinamica, ovviamente, compresa!!! Se poi si preferisce credere che le trasmissioni televisive più di moda (GF, isola dei famosi, amici, nemici, cretini,ecc.) rappresentino verità sacrosante, si creda pure anche alla biodinamica: qualche furbone ci guadagnerà sicuramente!! Ricordo anche che non è la Scienza vera che deve dimostrare che la biodinamica è fasulla, ma il viceversa. Galileo Galieli e il pensiero scientifico insegnano. Sarebbe troppo facile inventare stupidaggini e poi dire: "Dimostratemi che sbaglio!". Eh no... cari miei. Se si vuole imporre una nuova teoria fisica bisogna dimostrare che vale (scientificamente, però) e non aspettare che qualcuno dimostri che non vale... Meditate gente, meditate...

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Massimiliano Montes

circa 12 anni fa - Link

Pienamente d'accordo con te per l'influenza gravitazionale sulla massa linfatica, è una ridicolaggine. Meno sull'influenza della luce su fotosintesi e metabolismo vegetale. Le teorie esoteriche sono tutte bufale per adulti psicologicamente poco cresciuti. Ma... evitare prodotti chimici tabellati come tossici o cancerogeni, fertilizzare con letame diluito in acqua, usare derivati vegetali come antiparassitari, non mi sembra una bufala. Senza voler difencere la biodinamica "tout court", credo che cercare di stimolare un'agricoltura sostenibile ed a basso impatto, ed una vinificazione che non stravolga artificiosamente il profilo organolettico di un vino, mi sembra cosa buona e giusta. Poi chiamala come vuoi. Io sono un sostanzialista non un formalista.

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Enzo Zappalà

circa 12 anni fa - Link

caro Massimiliano, io parlavo di biodinamica... e la biodinamica IMPONE che si seguano le disposizione della Luna e dei pianeti (vedi calendario della Thun). Essa dice che nel famoso composto tal dei tali si creino forze sconosciute di tipo esoterico. Se si annullano i prodotti chimici tossici NON si fa biodinamica, ma si usano soluzioni biologiche. Non confondiamo biologico con biodinamico. E' la parte dinamica che grida vendetta! Chi dice: "Faccio biodinamica, ma non seguo la filosofia esoterica di Steiner e colleghi" NON fa biodinamica, ma usa solo metodi più o meno biologici. Sarebbe ora che si facesse chiarezza... Ma a qualcuno che vende certi prodotti steineriani la cosa non conviene, perchè i pesci abboccano all'amo comunque... Dagli studi ufficiali pubblicati su Science e Nature si è confermato che la variazione di luce lunare NON può incidere sul metabolismo delle piante (nè tantomeno il calore). Se, d'altra parte, non fosse così, basterebbe illuminare le piante con una luce artificiale in modo periodico per ottenere i risultati voluti... E poi come la mettiamo con le nuvole che non seguono ritmi precisi ma che bloccano la luce lunare? No, mi spiace, ma la Luna non riesce a fare proprio niente... Tuttavia, se i contadini, ecc., ecc. preferiscono seguire certe regole lo facciano pure. L'importante è che non gli si spillino soldi per seguire buffonate alla Wanna Marchi. Se ti interessa, anni fa, avevo pubblicato un articolo abbastanza lungo sugli effetti lunari su acquabuona.it http://www.acquabuona.it/2008/12/si-puo-imitare-la-luna/. Nel caso, ho anche il manoscritto ben più lungo, che avevo scritto ancora prima per alcuni amici produttori e te lo potrei mandare... concludendo: fare solo biologico e dire che si fa la parte essenziale della biodinamica è una MENZOGNA. Lo stesso Steiner diceva: "Utilizzare prodotti sani e tornare a lavorare naturalmente il campo NON può bastare. Bisogna fare intervenire le forze cosmiche...". C'è poco da aggiungere: chi fa biodinamica VERA ha abboccato a un amo che poteva essere ammesso solo millenni di anni fa. Chi fa biologico non può dire di fare biodinamica (meglio per lui...).

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Tracy

circa 12 anni fa - Link

………vorrei psasare del tempo con te; riusciresti a spiegarmi tante cose, magari compieresti “il miracolo”.

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Rossano Ferrazzano

circa 12 anni fa - Link

Caro dottor Zappalà, se io faccio un certo gesto sulla base di una convinzione errata, il certo gesto non mancherà di produrre i suoi effetti per il fatto che la mia convinzione è errata. Lei mi pare che faccia della prassi e della teoria biodinamiche una sola cosa, il che sarebbe un errore metodologico non piccolo. Prima di bollare con tanto sdegno tutta la biodinamica come una baggianta, sarebbe forse più prudente peritarsi di verificare se esistono lavori accademici che affrontano la questione in maniera assolutamente seria, ovvero empiricamente, misurando fenomeni materiali e tralasciando la plausibilità delle teorie e dei nessi di causa ed effetto addotti dai biodinamici. L'oggetto dello studio per uno scienziato è la prassi biodinamica, per un filosofo la teoria biodinamica. Se lei si pone come scenziato, della teoria biodinamica non dovrebbe nemmeno interessarsi. Se lei si ponesse come filosofo, certamente non deriderebbe la biodinamica come fa, perché troverebbe che è una cosa assai più seria di come la descrive lei.

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