Perché domenica 10 giugno siamo tutti ad una roba che si scrive #vuu, e dovresti esserci pure tu

di Fiorenzo Sartore

Se Vinix Unplugged Unconference sembra un termine strano, impronunciabile, arcano, provo a rimediare. Vinix Unplugged Unconference, hashtaggato #vuu per i twitteriani duri e puri, è probabilmente l’evento più efficace possibile per mettere assieme vino ed internet, allo stato attuale della comunicazione digitale legata ad un evento fieristico sul vino. Ma siccome il linguaggio della rete è fatto di acronimi, formule, inglesismi, bisogna venire a Genova domenica 10 giugno, per vedere cos’è questo allegro incontro tra gente dell’enomondo che usa internet in modo compulsivo; #vuu è, soprattutto, il prequel di Terroir Vino, la fiera espositiva che è “incontro tra vino, persone e web”.

Se ancora non avete visto un’unconference (male, ma vi perdono) vi basti sapere che è una cosa tipicamente internettiana: una non-conferenza dove un certo numero di persone, unite dalla comune passione e interconnessa attraverso i media sociali, si intrattiene su argomenti tipicamente due-punto-zero. Quest’anno la formula si arricchisce con i ring, cioè veri dibattiti con opinioni divergenti, e moderatore. Per fare un paio di esempi su tutti, segnalo “Vini della natura e vini della ragione – dalle vinificazioni spontanee ai brettanomices, dal corno di letame al no solforosa, il mondo dei vini naturali è costellato di esempi di vini eccellenti e di altri poco presentabili per via di difetti evidenti. E’ possibile trovare una mediazione tra le posizioni assolutistiche e posizioni più flessibili, sia pur non interventiste, quando entrambe sono evidentemente alla ricerca dei confini tra naturalità sostenibile e pulizia, tra piacevolezza e salubrità?” che vedrà contrapposti nel dibattito Mario Pojer e Fulvio Mattivi Vs. Angiolino Maule e Ruggero Mazzilli.

Altro topic bollente sarà “Se la filiera si accorcia – vendita diretta, prezzi, concorrenza: opportunità e vincoli di mercato. E’ possibile una convivenza pacifica tra le diverse posizioni che tuteli libertà commerciale di tutte le parti in gioco e valorizzi al contempo il servizio reso dall’intermediario?” al quale prenderanno parte da un lato Marilena Barbera e Giampiero Nadali, e dall’altro Dan Lerner e (mi auguro, per curiosità) qualche rappresentante del gruppo di esercenti milanesi firmatari di questa lettera, nella quale in sostanza alcuni enotecari raccomandavano ai produttori di NON vendere (a prezzo sorgente) ai consumatori finali: “a Bordeaux ed in California, il Produttore accoglie l’enoturismo con entusiasmo e allo stesso modo garantisce la professionalità dell’Enotecario e del Commerciante vendendo agli stessi medesimi prezzi. Un comportamento che salvaguarda la professionalità e la credibilità di entrambi. Il successo commerciale e l’immagine di un prodotto si costruisce collaborando. Nessuno di noi, siamo certi, desidera che il produttore/distributore arrivi a fare concorrenza alla propria catena distributiva perché il sistema salterebbe, sia per il produttore emergente che perderebbe il trampolino di lancio e per la prestigiosa azienda che perderebbe una vetrina importante e di conseguenza tutti noi perderemmo credibilità”. (Ve l’avevo detto: topic bollente).

E se non riuscite ad essere a Genova domenica, non perdetevi la fiera vera e propria, lunedì 11 giugno: Terroir Vino presenta, oltre ad un centinaio di espositori, una serie eventi niente male: il baratto wine day, le degustazioni dal basso. Ci saranno anche un bel po’ di intravinici, quorum ego, anche per un motivo sentimentale: Terroir Vino e soprattutto #vuu sono ormai il compleanno di Intravino, dato che nel giugno del 2009 ne annunciavo, proprio lì, la nascita. Accorri numeroso.

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

4 Commenti

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armin kobler

circa 12 anni fa - Link

peccato che al #vuu, come avviene spesso, non posso esserci. è infatti il culmine di reale di un anno virtuale. mi consolerò alla cena comune e durante il lunedì. a presto!

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armin kobler

circa 12 anni fa - Link

scusate l'errore di battitura: c'è un "di" in troppo prima di "reale".

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Filippo Ronco

circa 12 anni fa - Link

Lo vedi, cravatta magnifica. Il vignaiolo più stiloso che conosco. p.s. : grazie fio. Fil

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Remo Pàntano

circa 12 anni fa - Link

...siccome posso dedicare un solo giorno a Terroir Vino, per ragioni reali e non virtuali,haimè, sono combattutto tra scegliere di venire a Genova Domenica o lunedì, che dilemma! Prosit il gustologo

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